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Noi, Claudia, ed il pomeriggio in Spa


di XeniaJoe
12.01.2023    |    4.894    |    4 9.7
"Eravamo felici, appagati ed esausti..."
In tarda mattinata, io e Xenia, arrivammo a Bologna. C'era più caldo che in Sicilia ma la curiosità di attendere gli eventi faceva superare ogni disagio.
E' la stessa sensazione che provi nell'essere bendato all'interno di una stanza. Perdi il controllo e, per riflesso condizionato, aumenti ogni percezione di ciò che ti circonda. Io ero così. non riuscivo a capire cosa avessero architettato, sempre che così fosse, Xenia e Serena. Io, che sul controllo avevo basato tutta la mia vita, mi trovavo senza informazioni ed in balia degli eventi.
Arrivammo in albergo per pranzo, fummo accolti da Serena che era in costume e pareo.
"E brava, mattinata relax in piscina?" le disse Xenia.
"Signora, ho goduto di un paio d'ore di relax. Dottore, non si preoccupi, Agenda di ieri completata".
"Ma dai, non parlare anche oggi di lavoro. Fino a lunedì non si parla di nulla. Siamo qui per divertirci e per rilassarci. Vero, Amore?" disse Xenia guardandomi.
"Se magari ne fossi stato messo al corrente prima, avrei potuto mentalizzarmi anch'io su due giorni di relax", approfittai per dire. Subì lo sguardo pungente di Xenia, mentre Serena tratteneva una risata.
Cosa diavolo avevano concordato? Cosa avevano in mente?
"Andiamo a pranzo, disse mia moglie, io mi tengo leggera. Voglio passare il pomeriggio in Spa" esordì la Signora.
"Ottima idea - ribatté Serena - posso dire alla mia amica di raggiungerci per fare con noi il percorso benessere?"
"Ma certo, rispose mia moglie battendomi sul tempo, sarà un piacere conoscerla".
Un brivido freddo mi percorse la schiena. Era tutto concordato o spontaneo? Chi era quest'amica di Serena? Lo avrei saputo da lì a poco. E sarei trasalito.
Dopo un pranzo freddo ci cambiammo. L'appuntamento era alle 15 al bar della Spa dell'albergo.
Xenia aveva indossato un bikini meraviglioso. Senza essere volgari non lasciava nulla all'immaginazione.
Già in ascensore la temperatura stava salendo, ci avvolgemmo in un bacio lunghissimo, mentre le nostre mani ci esploravano vicendevolmente.
Raggiungemmo i sotterranei dov'é la Spa, non riuscivo a cancellare le immagini di due giorni prima, di Serena che sorseggiava il the freddo in topless, con quello splendido seno che svettava davanti i miei occhi. Gli effetti cominciavano ad essere visibili sulla parte anteriore del mio costume.
Arrivammo e trovammo ad attenderci Serena e la sua amica. Io trasalii e rimasi di sasso.
"Siete arrivati, finalmente. Lei é Claudia, una mia amica. Ci siamo conosciute in centro due giorni fa. Anche lei viene dalla nostra stessa città. Com'é strana la vita. Esci in centro a Bologna e con chi fai amicizia? Con una tua concittadina. Claudia, La Signora Xenia ed il Dottore. Sono i miei titolari".
Xenia si presentò affettuosamente, io ero in un enorme imbarazzo. E non perché io sia timido, anzi, ma Claudia era stata mia compagna di classe per tutti i cinque anni delle superiori. Figlia di Magistrato molto in vista, non era tanto la quintessenza della bellezza ma aveva una intelligenza fulgida e superiore. Non avrei mai potuto immaginare che diventasse una Donna splendida e sensuale. L'avevo davanti ai miei occhi e stentavo a crederci.
Mi abbracciò caldamente. Xenia e Serena erano molto meravigliate di tanto affetto. "Grande Joe, ci rivediamo dopo 30 anni dalla maturità, ma sei sempre uguale ad allora", mi disse.
"Io non sono proprio uguale, ma tu sei assolutamente splendida. Che fai a Bologna? Vedi com'é piccolo il mondo?", le risposi.
"Ho vinto il concorso in Magistratura, faccio la PM a Bologna, non lo sapevi? Adesso lo sai".
Dopo le superiori le scelte di vita mi avevano portato lontano dalla mia città e dalla mia regione. Avevo perduto i contatti con molti compagni di scuola. Alcuni li avevo ritrovati al mio ritorno. Claudia la ritrovavo oggi.
"Sono contento di incontrarti dopo tanto tempo, dissi io, e ti ripeto che ti sei fatta una splendida Donna".
"Che ne dite di iniziare?" disse Xenia, guardando me fisso negli occhi.
Iniziammo il percorso e ci ritrovammo tutti nella vasca idro. Claudia per prima si tolse il reggiseno del costume, liberando un seno giunonico ma non esagerato, sodissimo con due meravigliose areole. Un vero e proprio strumento di tortura e di godimento per i sensi di ognuno di noi.
Xenia e Serena la seguirono a ruota. Claudia si girò e guardandomi esordì: "Come natura crea. E sono 48 anni da un mese"
"Complimenti per il seno" replicò Xenia, avvicinandosi per sfiorarglielo. Serena guardava con grande attenzione. Io cominciavo a non stare più nel costume. Per fortuna eravamo in idro.
"Secondo te le piaccio?" mi chiese Xenia. Non risposi. Come per riflesso condizionato notai i capezzoli di Claudia gonfi e duri come chiodi. La guardai, i nostri sguardi di desiderio e voluttà si incrociarono. Il quadro cominciava a delinearsi più chiaramente.
"Andiamo ad asciugarci in sauna?" Propose Claudia.
"Certo che si!" risposero in coro Xenia e Serena.
Mia moglie mi porse la mano invitandomi con un gesto amorevole. intrecciammo le mani. Ci stendemmo, bagnati, sulle panche della sauna finlandese. Eravamo da soli in tutta la Spa, noi quattro in sauna. Xenia mi guardò fisso negli occhi, ci baciammo appassionatamente e molto profondamente. Tardammo ad accorgerci che anche Claudia e Serena si stavano baciando profondamente. La temperatura, di per sè già alta, della sauna, cominciava ad aumentare sempre più.
Il via alle danze lo diede mia moglie. Notato il rigonfiamento del mio costume cominciò a prendermelo in bocca. Xenia é brava in tutto, ma nella fellatio raggiunge vette inarrivabili.
Claudia e serena si sfioravano i seni avviluppate in un bacio appassionato. Fecero per alzarsi e si stesero alle nostre spalle. Serena si accovacciò tra le gambe di Claudia suggendola voracemente, a giudicare dai mugolii che sentivamo.
Notata questa scena Xenia si alzò accosciandosi sulle labbra di Claudia e dando le spalle a Serena per continuare a deliziarmi con la sua bocca.
Il ritmo aumentava, Claudia e Xenia raggiunsero contemporaneamente il primo orgasmo. Le lingue avevano ben lavorato. Claudia si sfilò, alternandosi con Serena, che stavolta era a riceverla tra le gambe. Xenia si girò, dandomi le spalle ed invitandomi alla penetrazione, Mi riceveva, chinata su Serena con cui si baciava ed a cui leccava e succhiava i capezzoli. Anche Serena capitolò. Compreso ciò Xenia la invitò a mettersi in ginocchio tra le sue gambe. Per la prima volta stava riuscendo a farsi leccare da Serena.
Il clima era infuocatissimo e Claudia si avvicinò a noi cominciando a baciare appassionatamente mia moglie, stringendole i capezzoli. Sentivo che Xenia stava per arrivare. Vedevo Claudia masturbarsi con grande piacere. Si alzarono sempre più i toni. Con un colpo secco mi fece uscire dal suo corpo e contemporaneamente iniziò a squirtare sul viso di Serena. Uno due, tre, quattro spruzzi. La Seguì a ruota Claudia. Anche la mia gamba sinistra venne investita dai suoi copiosi schizzi eiaculatori. Serena era bagnata di loro. Xenia e Claudia, ancora tremanti d'orgasmo, si baciavano forsennatamente.
Quella visione favorì la mia esplosione. La ricevettero Xenia e Claudia accosciate sotto di me. Sporche del mio copioso seme si avvicinarono a Serena che era completamente bagnata di squirt. La baciarono. Si avvilupparono in unico corpo. Eravamo felici, appagati ed esausti.
"E così anche la bimba é stata svezzata" disse Xenia rivolta a Serena.
"La bimba ha svezzato me ieri. A casa mia". Rispose Claudia. "Complimenti per il tuo attrezzo, Joe - aggiunse - é sempre bello come ai tempi del liceo".
Era stato un pomeriggio faticoso ed altrettanto meraviglioso. La serata, però, ci avrebbe riservato una sorpresa senza pari.
continua presto!
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