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Le pesche appena colte...


di xsesso90
16.08.2013    |    13.061    |    0 9.4
"Non avevo mai messo un dito in una patata, neanche la mia..."
Sento la sua mano ruvida e rozza scorrere sul mio corpo, palpare con energia la mia coscia destra per poi finire dritto lì, nella mia vagina, quasi come se fosse un'obbligo.
Inizia a leccarmi il collo, sento il suo respiro farsi più svelto e in questo momento mi sento immobilizzata, mi sembra di non avere più neanche la forza di stare sveglia.
Inizio ad avere una sensazione sempre più forte di disgusto e disagio man mano che mi tocca. Ora non ce la faccio più, «BASTA»
Mi sento morire, glielo dico... «basta per favore, non ce la faccio. Scusami però mi sento morire, non ce la faccio piu.»
Noto il suo sguardo gelarsi, gli si legge negli occhi il dolore e il dispiacere, mi guarda dolcemente e mi dice «Amore cosa c'è?»
Mi accarezza piano il volto, ma mi rendo conto che mi da fastidio anche quello.
Abbassa lo sguardo e mi chiede
«Amore mio, cosa mi devi dire? cosa ti è successo?»
Ormai mi sono messa nella situazione quindi tanto vale che lo dica, mi sembra giusto anche nei
suoi confronti.
«E' ora che te lo dica, è una cosa che mi porto dentro da un po.»
non voglio piangere davanti a lui, mi devo trattenere.
«Ci dobbiamo lasciare, non posso più stare con te, non so bene come spiegarti.» «Io ti voglio molto bene, abbiamo passato due anni bellissimi. Il problema credo sia mio a livello psicosomatico, il solo contatto della pelle mi toglie il fiato, mi sento soffocata e irritata.»
«Ho sbagliato a non parlartene prima, lo so, ma ora sono sicura che queste reazioni si accendono quando
sono vicina a te.»
Ora mi guarda con gli occhi pieni di lacrime e rabbia, sembra che il suo volto urli "ti prego no" e "lurida
bastarda puttana" allo stesso tempo. Non mi aspettavo che capisse, ero pronta a questo.

Si alza mi da un'ultimo sguardo e con voce strozzata dice soltanto «Vado via!». Lo accompagno alla porta del mio appartamento mentre mi sento pessima e crudele, però non so che farci, non volevo dirglielo così ma ho sbagliato a non parlarne subito.
Esce e con la mano accenna un saluto, ed ho la sensazione che non lo vedrò ne sentirò mai più. Ora mi sento molto triste, e corro sul mio letto a piangere, a sfogare ciò che davanti a lui non ho voluto far vedere. E' già sera ed io ho finito le mie lacrime.
Mi sento ancora affranta per ciò che è successo ma sento che si affievolisce molto velocemente. Mangio qualcosa anche se non ne ho molta voglia ma devo pur sopravvivere, mi stando sul divano davanti alla televisione e mi sento come attratta da me stessa.
Ora non posso più ignorare la forte voglia che ho di accarezzarmi, inizio a passarmi una mano sul collo e questo mi fa stare molto bene.
Nel giro di un minuto questo non mi basta più, inizio a sfiorarmi il petto, dolcemente, provando un forte piacere che mi scorre fino alla punta dei piedi. Ora che ho pensato ai miei piedi e alle mi gambe muoio dalla voglia di accarezzarle, mi sfilo le calze e dolcemente inizio ad accarezzarmi i piedi. Mi sfilo il pantalone, perché mi impedisce di accarezzarmi le gambe come vorrei.
Ora per la prima volta dopo moltissimo tempo mi sento a mio agio ad essere eccitata, è una cosa nuova per me ed è bellissima. Sento la patata che mi si scalda, mi piace chiamarla patata, è una cosa molto dolce. Ora sento caldo ovunque, accarezzarmi le gambe non mi basta. Mi sfilo frettolosamente la maglietta ed il reggiseno, appoggio il polpastrello dell'indice destro sul mio capezzolo sinistro.
Mi piace, mi sento sempre meglio e sempre più coinvolta. Ora il mio dito sfiora il capezzolo e poi percorre il seno, in tondo.
Mi sposto sul seno destro, ho letteralmente i brividi di piacere. Porto l'indice alla bocca e gli do una leggera leccatina, da inumidirlo un pochino. E' stata una cosa istintiva, non so perché, però continua ad aumentare il piacere. Con la mano che fin'ora ha accarezzato le gambe, passo al ventre, molto delicatamente, con la destra resto a curare i miei seni con i capezzoli ormai più che turgidi. Porto lo sguardo verso le mie mutandine, notando che sono bagnate, molto bagnate. Per un momento esito, poi le sfilo ed apro le gambe.
Guardo la mia patatina, curata al dettaglio, la sottile fascia di peli è diventata estremamente sexy. Continuo a guardarla, bagnata e con le labbra ben aperte. Suona il telefono, cerco di ignorarlo continuando a guardarmi tra le gambe.
Devo rispondere, mi ero scordata, era in programma un'uscita sole donne, i nostri ragazzi fanno la stessa cosa questa sera.
Rispondo e alessia mi chiede se sono già sotto, mento e le dico che devo solo infilare le scarpe. Ale mi aspetta sotto e io corro a prepararmi in fretta e furia.
Brutto modo di interrompere quel fantastico momento intimo che stavo provando con me stessa.

Faccio prima che posso e scendo, purtroppo il mio sguardo mi tradiva, e comunque lo sarebbero venute a sapere sempre se già non lo sapevano.
Dopotutto sono le fidanzte e mogli degli amici di quello che è ormai il mio ex. Appena siamo tutte sedute, al solito localino tranquilo dove ci troviamo per fare due chiacchiere e bere qualcosa introduco l'argomento. «Ragazze lo ho lasciato!»
perché questo silenzio? non so più cosa dire....
«Oggi pomeriggio, si! Ho avuto un cambiamento interiore, non riuscivo più a vivere bene.»
Purtroppo, la serata continua con le mie spiegazioni ed una valanga di domande a cui non so assolutamente rispondere, è una sensazione che non conosco e della quale non conosco ne motivi ne conseguenze. Dopo svariate ore di ragionamenti sulla situazione, si decide di tornare a casa.
Laura, che considero come una sorella e lei fa lo stesso nei miei confronti, mi guarda con aria molto dispiaciuta. Decido di avvicinarmi e le chiedo cosa c'è che non va, lei dice di essere un po preoccupata per me. Per farla stare tranquilla le chiedo di venire a casa con me, così le racconto tutto. Lei accetta, allora ci alziamo ed andiamo da me, prepariamo due belle tazze di te e ci sediamo sul divano. Tutte queste emozioni in un solo giorno, tutti gli stadi dalla totale depressione all'estrema felicità e passione, in meno di 13 ore mi portano a scoppiare a piangere non appena appoggio la schiena al sofà. Laura mi abbraccia come ha fatto ogni altra volta in cui ho avuto bisogno di confort, mi si avvicina all'orecchio e mi propone il solito giochino per farmi sfogare.
«Tu mi dici cosa ti fa stare così male e io ti dico un segreto.»
Accetto anche se so che è un tranello, io e lei non abbiamo mai avuto segreti, anche se in effetti io non le avevo mai detto di questa mia sensazione di malessere prima di questa sera.
Laura da ottima amica, ascolta per la seconda volta il mio racconto a proposito della sensazione di soffocamento, anche se a lei la ho raccontata con più dettagli rispetto a quanto ho detto nel locale.
Una volta che ho terminato, sorrido e le dico
«Non la scampi ora tocca a te!»
Lei parte in una risatina poi mi guarda negli occhi, con aria molto seria e sussurra
«mi piacciono le donne!».
Io non le credo, sono sicura che lo fa per farmi ridere dopo aver pianto, però è stato in quel preciso istante, mentre pendevo dal suo sguardo che ho capito. Ho capito solo ora, è a me che piacciono le donne!
Laura mi conosce benissimo e nota in quel momento che il mio sguardo cambia completamente, allora mi chiede cosa non va.
«Laura, credo di aver capito in questo istante che in realtà a me sono sempre piaciute le donne».
Lei aveva un segreto nei miei confronti, un segreto che mi ha svelato baciandomi sulla fronte.
Non era il solito bacio della mia amica, della mia sorella, ma un bacio di passione.
Credo che laura sia sempre stata innamorata di me e io ora, scopro che probabilmente io lo sono
di lei. Decido quindi di darle un'abbraccio molto forte e affettuoso.
Lei mi accarezzai capelli e mi chiede se voglio un bacio.

Io mi faccio leggermente indietro con la testa, la guardo negli occhi e iniziamo a scambiarci dolcissimi baci piccoli sulle labbra. Sento le sue labbra carnose fare contatto con le mie e questo mi eccita tantissimo, bastano tre o quattro bacini per rendermi conto di essere completamente bagnata. Laura continua ad accarezzarmi i capelli e poi la schiena e molto delicatamente, poco alla volta, inizia a baciarmi con la lingua, non resisto, la voglio vedere nuda. Inizio a ricambiare anche io le carezze e metto la mia lingua nella sua calda bocca. Le tolgo la maglietta ed il reggiseno e rimango incantata, anche se non e la prima volta che le vedo il seno, ma per la prima volta mi sto accettando e capendo, sono fiera di questo! Mi alza dal divano, mi prende per mano e mi accompagna nella mia camera da letto. Mi fa sdraiare sul letto, si mette completamente nuda e inizia a baciarmi lungo il collo.
Sto ribollendo, mi sfila la maglietta e mi accarezza il volto, non provo più la sensazione di soffocamento e malessere che provavo poche ore prima, con quello che è ormai il mio ex ragazzo, su questo stesso letto. Ora sento le sue vellutate, sottili e delicatissime mani sfiorarmi la pancia, mi da qualche bacio sui capezzoli, torna con le mani verso il volto ma si ferma ad accarezzarmi il seno. Ci guardiamo, profondamente, sento come un una stretta allo stomaco e passo ad un livello di eccitazione mai provato prima. Laura torna a baciarmi, sento i suoi bellissimi capelli ricci sfiorarmi le orecchie e il collo. Con le mani mi sbottona i pantaloni mentre continua a baciarmi. Scende verso la mia patata ormai grondante, un brivido mi trafigge tutto il corpo facendomi ansimare dall'eccitazione.
Mi bacia vicino all'ombelico, mi sfila i pantaloni e notando che sono estremamente bagnata, mi fa un sorrisetto malizioso e mi toglie anche gli slip zuppi di me stessa. Sento che mi si accorcia il respiro, ma questa volta e per via di quanto mi sento eccitata, inizia a sfiorarmi con le sue sensualissime unghie vicino alla patata, facendo attenzione a non toccarla ancora.
Sono piena di eccitazione, non resisto, la prendo dalle braccia e la faccio tornare su. La bacio con forza, la abbraccio e mi giro sopra di lei.
Gli sguardi si incrociano e si incendiano, inizio ad accarezzare i suoi seni, lisci e vellutati come pesche, tutto il suo corpo era liscio e vellutato come una pesca appena colta. Non avevo mai provato una sensazione simile accarezzando un'uomo. Mi soffermo con la lingua sui suoi capezzoli turgidi, mi sento completamente a mio agio. Finalmente ho scoperto il mio mondo e mi sento benissimo!

La accarezzo e la stuzzico maliziosamente mentre inizia a gemere. I nostri corpi si uniscono in un'armonia unica, mai trovata con nessun'altro uomo della mia vita. Le passo una mano sotto la schiena e sul sedere, morbido e vellutato, mi viene da morderlo. Mi affretto presa dalla voglia mordicchiando e baciando verso la sua patata, che bella! La trovo splendida, curata un po come la mia, ben bagnata e già pronta ad accogliere la mia lingua e le mie dita.
La ammiro per qualche secondo, poi non resisto e inizio ad accarezzarla, via via sempre più energicamente. Sono molto eccitata, le metto un dito dentro, è calda, molto calda. Non avevo mai messo un dito in una patata, neanche la mia. Questa nuova scoperta mi piace sempre di più, inizio ad andare dentro e fuori con il dito, inizia ad ansimare allora provo a stimolarle il clitoride. Noto che le piace molto e presa dall'eccitamento inizio a leccarle le labbra, per poi passare al clitoride.
E'il mio primo rapporto orale con una donna, è fantastico, sento il suo magnifico sapore, sento il suo liquido
sulla mia lingua, sento il suo calore e sento il suo interno con la lingua. Laura inizia ad ansimare più forte, questo mi eccita parecchio e mi porta a leccare di più e più a fondo. All'improvviso mi ferma, sembra voler aspettare a venire. Facciamo cambio di posto, inizia a toccarmi, mi piace, mi piace molto, le sue mani sono delicate e lisce. Inizio a godere come non avevo mai fatto, un po per la situazione, un po per la delicata decisione con cui usava le dita. Tutte le mani che hanno toccato la mia patata prima d'ora, anche le più curate,non davano questo piacere. Si è accorta che il tono dei miei gemiti non sale più, allora inizia a leccarmi intorno alle labbra bagnate.
Piano piano si avvicina alle labbra e io mi bagno sempre di più. Non avevo mai provato tale piacere, per quanto un uomo si possa tagliare la barba e mettere creme, il viso di una donna è sempre più liscio. Potrei esplodere, sento la sua lingua fare su e giù sulle mie labbra, la sento entrare e uscire, la sento e godo.
Non appena inizia a leccarmi il clitoride, non riesco a smettere di gridare.
Non avevo mai goduto tanto, forse perché non mi ero mai goduta nessun atto sessuale. Laura inizia ad accarezzarmi intorno all'ano mentre continua a leccare, il livello di eccitazione aumenta tantissimo. Sto per raggiungere l'orgasmo,le sussurro
«vengo».
Lei si ferma, si sdraia affianco a me e mi bacia in maniera molto passionale, poi si gira e mi monta sopra, in 69. Ho la sua patata bellissima e bagnata proprio sulla mia bocca, non mi resta che leccarla e succhiarla, mi piace tantissimo. Lei intanto continua ad accarezzarmi l'ano e a leccarmi il clitoride. Godo tantissimo, è veramente bravissima e bellissima. E' una donna vera, capace di essere sexy e maiala senza essere volgare. Lo sento, arriva, cresce piano piano ed aumenta vorticosamente, aumenta fino ad esplodere. Nel momento in cui esplode il mio orgasmo inizio a farmi sentire con gemiti e gridolini, Laura si eccita nel sentirli e dopo due secondi viene anche lei. Viene fortissimo, gode moltissimo, sento il suo liquido riversarsi nella mia bocca.
E un sapore che non avevo mai provato, mi piace e mi eccita moltissimo!

Ci sdraiamo vicine, per un po continuiamo a toccarci a vicenda, godendo fino all'ultimo.
E' stata un'esperienza fantastica, mi sento per la prima volta vivere in me stessa, la abbraccio ed iniziamo a coccolarci. Laura è dolcissima, mi fisso con accarezzarle il sedere, è stupendo, ha una forma fantastica ed è bellissimo al tatto. Iniziamo quindi a parlare, mi chiede come mi sento, vuole sapere se sto bene e se mi è piaciuto. Sono contenta di aver avuto con lei il mio primo rapporto lesbo, non c'era persona più indicata anche se non lo sapevo. Tra chiacchiere e tenerissime coccole, piano piano, ci addormentiamo, abbracciate.
Ho appena passato la più bella serata della mia vita e mi preparo ad affrontare la più bella nottata.
Ammetto però che mi piacerebbe fermare il tempo in questo istante, abbracciata a Laura, accarezzando
la sua pelle di pesca appena colta...
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