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I'LL BE YOUR MIRROR - avventura a capitoli (e generi) 4 - LA PRIMA VISITA


di Autunno
30.01.2022    |    3.064    |    5 9.1
"Solleva le gambe e mi avvolge la testa con le cosce per costringermi ad affondare sempre di più dentro quella fica bollente e fradicia..."
LA PRIMA VISITA
“Milù! Quanto cazzo abbiamo mangiato ieri?!! La gatta non ha la minima idea di uscire dal cuscino-pesce che la inghiotte tutta acciambellata.
Il digiuno è pericoloso. Sia io che lei ci siamo ingurgitate la quantità di calorie di un’intera settimana.
“Bene Milù. Stai lì. Io andrò a correre, tu rincorri qualche mosca!”
Una corsa è quello che ci vuole. Non solo per smaltire la mangiata posto digiuno (e sesso) di ieri, ma per liberare la mente dai pensieri. La fatica e il sudore diradano la nebbia nella mia testa. Io mi do un sacco di giustificazioni plausibili ma se ci penso troppo capisco che non sono sufficienti, non possono essere rassicuranti. Anche ieri ho visto quello specchio illuminarsi ed è stato lui a farmi eccitare. E’ stata l’immagine dentro a parlarmi, a guardarmi, a farmi bagnare, a suggerirmi cosa fare. E mi parlava direttamente alla testa. Questo non posso negarlo.
Basta. Si fotta. Io sto bene, godo e mi diverto. Settimana prossima ricomincia pure il lavoro e avrò meno grilli per la testa. Corro, sbuffo, sudo, la mente si libera. L’unico pensiero è rientrare per l’arrivo di Elisa quindi in quest’ora striminzita di corsa ci darò dentro.
Che sudata! E che parametri! Controllo il mio smartwatch e non vedevo dati simili da mesi. Eppure il trasloco, la casa e questa nuova…passione…mi hanno portato via un sacco di tempo.
Doccia rapida che tra poco arriva Elisa. Mi preparo ad entrare e spogliandomi guardo lo specchio. Dentro ci sono io. Mi avvicino titubante; allungo la mano. Tocco il vetro freddo che continua a riflettere l’immagine del mio corpo nudo. Cazzo, sono bella però – penso – e poi: “io ti scoperei” sbuffo d’un fiato mostrando la lingua allo specchio.
Corro sotto la doccia. Sono ancora insaponata e “bzzzzz” suona il citofono.
Eccheccazzo! Dovevi arrivare tra un quarto d’ ora! Maledetta!
Esco dalla doccia con mezzo corpo ricoperto di schiuma e allago l’appartamento ad ogni mio passo per andare ad aprire a quella rintronata! Arriva il mostro della palude!
La sento salire mentre torno in bagno. Entra. “Mi sto asciugando. Cazzo! La puntualità mai tu, vero? Mi stavo facendo la doccia!”
Urla dalla sala: “Dai. Sbrigati. Sempre a far le cose all’ultimo momento! Vieni di qui in mutande, che ti frega?!?”
Non torno in mutande ma vado in accappatoio bianco e ciabatte.
Elisa mi aspetta in tutta la sua prorompenza. E’alta circa come me, formosa ma non grassa. Corre un sacco e questo le rende il fisico sodo anche se abbondante. Le chiappe sono dure come il marmo e spesso le sfoggia in leggins striminziti. Oggi indossa un vestitino blu che lascia in vista la sua generosa scollatura da quarta piena, sottolineata da una collana sottile di perline bianche. Lei è così: le piace mostrarsi anche quando non c’è bisogno. Ovviamente apprezzata da qualsiasi collega maschio e probabilmente anche da qualche donna.
Mentre mi avvolgo i capelli con l’asciugamani le mostro la casa: la cucina, la sala, il divano nuovo. “Qui ci andrà la televisione” “Qua stavo pensando ad un acquario”. E’ tutto un “come sarà la casa”. Mostro l’ampio corridoio, il bagno con la doccia gigante, la camera da letto.
“Cazzo, che super specchio!” Mi guarda ammiccante. “Daaaai…che programmi hai con questo specchio?” mi spinge goliardica. “Dimmi la verità, ti sei già scopata qualcuno?”
Credo che il mio sguardo o il mio sorriso tradiscano qualcosa.
“Nooooooo. Sei una troiaaaaa! Dai dai dai, dimmi chi!” Mi spinge sul letto.
“ti scopava cosi?” mi dice montandomi scherzosa “o così” mi chiede di nuovo fingendo da prendermi da dietro guardando lo specchio.
“Oh si, così. VI guardavate! Ma guardala la santarellina!”
Ride e mi fa cadere di fianco. Mi fissa. Mi accarezza. “Sono contenta per te. L’importante è godere!” e poi “dai, dai spara! Chi è il fortunato?”
Guardo lei. Guardo lo specchio che manda lampi ma lei non sembra accorgersene. Vedo l’altra Martina avvolta dal mio stesso accappatoio aprirselo lentamente sul seno per potersi accarezzare le tette, sfiorarsi il capezzolo teso mentre mi fissa vogliosa. Ancora Elisa non nota nulla.
“Ehhh! Rincoglionita! Sei in bambola? Guardi lo specchio perché ripensi a quando ti scopavano lì davanti?” inizia a farmi il solletico. Sa che lo soffro da morire
“Smettilaaaa! Dai che non respiro!” Ma quella continua. “Se la smetti ti faccio vedere una cosa!”
“Noooooo! Non ci credooooo!” ha capito tutto. “Mamma mia quanto sei puttana! Hai fatto un video!” mi dice ridendo con un ghigno sorpreso e incuriosito
“Ma zitta tu, che mi hai costretta a vedere come ti scopa il tuo ragazzo!” rispondo stizzita
“Eh, mi sa che ti ho influenzata” Non riesce a smettere di ridere. E’ ovvio che mai si sarebbe aspettata questa cosa da me.
La fisso e le mostro la lingua: “Io almeno non ti sbatto il video sotto gli occhi” poi più maliziosa “ti dico solo che c’è” e le schiaccio l’occhio girata di spalle.
Ancora col solletico sui fianchi e le risatine “che aspetti troietta? Fammi vedere tutto! Io pensavo fossi asessuata! Ahahahh! E invece guarda…” dice leccandomi insinuante il collo con la lingua piena.
“Dai smettila se vuoi vederlo”. La scaccio con le mani e recupero il telefono. L’accappatoio nella lotta per difendermi dal solletico si è parecchio allentato, quasi mi lascia uscire un seno dalla scollatura.
Accendo lo schermo. Elisa si rannicchia e attende in preda all’eccitazione. Mi stringe forte la mano: “Non ci credo!” ammicca
Il video dura pochi minuti ma è un susseguirsi die suoi commenti. E’ incredula, allibita; mentre le mostro il dito e dico che è per lei si porta la mano alla bocca. Nel filmato veniamo insieme in un lasso di pochi secondi e la mia amica ormai ha le mani fisse a conchetta davanti alle labbra e gli occhi spalancati. Il video finisce. Mi guarda. Ora ride meno. “Ma tu sei davvero una troia” e si avvicina a me, sedute sul letto.
Mi passa una mano sotto ai capelli, sopra il collo. “Mi hai eccitata, sai? – dice – Dovresti invitarmi ad uno si questi giochi” e affermando questo mi sfiora le labbra con le sue, morbide, calde.
Mi sdraia leggera sul materasso e si mette sopra di me stesa di fianco. Un dito mi percorre il corpo aprendo l’accappatoio. “So essere troia anch’ io, sai?”
Il suo dito è sul mio capezzolo. Io sono completamente sulle nuvole. Nessun pensiero. Nono l’ho mai fatto con una donna ma se dovesse succedere è Elisa che vorrei, credo che di Elisa potrei perfino innamorarmi. Chiudo gli occhi e sospiro mentre il suo dito che mi percorre su e giù, si ferma sul capezzolo e lo titilla leggero. Il dito viene subito sostituito dalla bocca che succhia vorace. Succhia e morde leggera. Si fa più aggressiva quando le sue dita iniziano a penetrarmi. Oh sì…si, mi fa impazzire. Sono in sua balia e inizio ad ansimare.
Lei sembra essere esperta, pare sapere esattamente cosa fare e la sua bocca dal mio capezzolo scende baciandomi lungo il fianco, poi sul ventre; mi fa assaporare l’attesa che arrivi esattamente dove voglio. Godo e lei lo sa. Chiudo gli occhi; mi appare l’immagine dello specchio fiammeggiante, mentre la sua bocca si infila tra le mie cosce e apre delicatamente le mie labbra bollenti.
Oh mio Dio, inizia a leccarmi. Oh si. Si. Mi sta scopando una donna. La donna che io non sono e sto diventando. Mi sta scopando e mi piace da morire. Vengo immediatamente e lei lo capisce. Certo che lo capisce, è una donna! E mi lecca più leggera, più morbida ma sa bene che il mio piacere tornerà immediatamente a salire. Allora aumenta di nuovo il ritmo aiutandosi con le dita che mi scopano infilandosi dure fino in fondo al fulcro del mio piacere. Le dita sono due, poi tre; la bocca si concentra sul clitoride…oh Dio, oh Dio, Muoio!
Vengo di nuovo tra le sue labbra; lei sale su di me accarezzandomi il corpo. “Hai mai assaggiato il tuo sapore?” e senza attendere risposta mi bacia.
Ho gli occhi chiusi, mi perdo nella sua lingua che sa di noi. Ci baciamo, le mie mani la scoprono e la toccano. Abbasso la spallina del suo vestito e stringo quel seno meraviglioso. Avvicino la bocca e succhio un capezzolo che immediatamente si fa duro sotto la mia lingua.
“Brava bambolina…così” Sospira Elisa che mi prende la mano e se la infila sotto al vestito.
La sento fradicia sotto le mutandine e non appena la penetro lei si sdraia emettendo un gemito.
Ora tocca a me darmi da fare. Chissà se sarò capace, mi viene da pensare e come a cercare sicurezza guardo lo specchio che riflette i nostri corpi, ma fiammeggia di luce rossa. Certo che sarò capace! Dar piacere è il mio piacere.
Avvicino la bocca alla sua fica che sprigiona calore. Lei sta già ansimando pregustando il momento e anch’io non vedo l’ora di immergermi nel suo piacere umido. Ma vado con calma. La lecco prima con la punta della lingua, lasciando che quel sapore pungente mi coli sopra. La bacio delicata, la succhio piano. Aprendola dolcemente con le mani spingo la lingua più a fondo e inizio a scoparla. Aumento il ritmo all’aumentare dei suoi gemiti arrivando a strofinarle forte il clitoride con due dita.
Ancora la tasta che mi gira, come se io fossi lontana. Sento un bollore tra le cosce che si irradia in tutto il corpo facendomi fremere. Mi giro come di scatto e tra le mie cosce c’è Martina! Mi sta succhiando. Si sta abbeverando alla mia voglia! “Non smettere!” geme Elisa. “Lo stai facendo da Dio. E mmmhh…guardarti nello specchiohhh…è una cosa…” Le si spezza il fiato perché ho ripreso a leccarla, più vogliosa di prima. Non si è accorta di niente, non ha visto niente, ma io sì. E la lingua che mi penetra la fica, reale o no, mi fa impazzire e mi dà ancora più voglia di trasmettere il mio piacere alla mia amica che freme.
Dita e lingua, lingua e dita. Lei urla, si contorce. Solleva le gambe e mi avvolge la testa con le cosce per costringermi ad affondare sempre di più dentro quella fica bollente e fradicia. Esplode!
Veramente. Esplode nella mia bocca. Sento come una bolla calda scoppiarmi tra le labbra e colare sul volto stretto tra le gambe dure di Elisa.
“Oh siiiiiii” emette un lungo gemito
Sono appoggiata al suo petto, lei mi accarezza la testa con il respiro ancora affannato.
“Sono stata brava?” le chiedo
“Madonna che roba! Ma l’avevi già fatto?” domanda incuriosita
Sollevo la testa, le sorrido maliziosa. “Certo che no, aspettavo te!” e le schiocco un bacio sulla guancia.
Sdraiate con le gambe che si incrociano accarezziamo vicendevolmente i nostri corpi nudi da ammirare riflessi dal grande specchio di fronte a noi. Ogni tanto ci allunghiamo qualche bacio sulla pelle calda.
“Hai un po’ di cose da spiegarmi, tu, signorina” fa lei.
Le salgo sopra a cavalcioni. Mi struscio sorniona. Avvicino la bocca alla sua. “Posso spiegarti…o posso baciarti” Le infilo la lingua in bocca cercando di succhiare le sue labbra. Non so che ho ma quel corpo mi attrae, non vorrei più lasciarla uscire dal mio letto.
Lei ricambia il bacio stringendomi il culo. L’eccitazione torna a salire inarrestabile e quando nel culo che stringe e accarezza ci infila un dito capisco che è pronta a ricominciare. Mi sfrego e la bacio mentre mi masturba il culo. Sono già pronta a venire quando di scatto mi ribalta ed è sopra di me spingendomi contro come si mi scopasse. Mi gira, mi muove, mi usa come una bambola. Ci mettiamo fianco allo specchio con le gambe a forbice. Le nostre fiche si incontrano e si sfregano. Non è come la penetrazione. E’ un piacere più delicato, ma sale inarrestabile man mano il nostro movimento l’una contro l’altra aumenta. Ci guardiamo godere riflesse da quell’enorme lastra che rimanda tutto il nostro piacere.
Io vengo, vengo di continuo. Non so lei perché ormai ho in testa solo il mio piacere. Elisa si ferma di scatto, si allunga e prende il telefono.
“Che fai?” le chiedo con una risatina. “Vuoi fare un video anche di noi?”
“Oh no sorellina. Molto meglio. Vieni qui!” Mi ordina sdraiandosi con la testa sul cuscino. Le poggio la mia sul seno incuriosita.
“Sai. Il mio ragazzo dice sempre che sei molto eccitante e che dovrei chiederti di scopare in tre. Fa battute. E “Martina dietro a quell’aria da santa per me è una porca” e “Chissà come mi farebbe godere Martina” e “quando ti inculo dovresti leccarla a Martina”. Me lo dice per prendermi in giro, ma io lo so che in fin dei conti è vero. Adesso lo chiamiamo e vediamo se non muore.
“Ma vaaaa, sei matta? Mi vergogno! Metti giù quel coso” Cerco di strapparle il telefono senza troppa convinzione; lei mi blocca facilmente. “Shhhht. Squilla”
E’ una videochiamata ed Elisa fa in modo di essere l’unica inquadrata nel video.
“Ehi ciao!” dice Elisa quando la chiamata parte
“Ma ciao! Come mai in video?”
Elisa si fa ammiccante; si passa la lingua sulle labbra. “Perché…speravo fossi solo” Abbassa l’inquadratura su un capezzolo che inizia a tirarsi con forza.
“Mhhh. Sai che mi fai impazzire quando sei così puttana” sento dall’altro lato del telefono
“Forza. Tira fuori quel bel cazzo e fammi vedere che effetto ti faccio. Ho troppa voglia” Dice lei ansimante.
Io non inquadrata vedo tutto. Imbarazzata, eccitata e incuriosita. Dallo specchio l’altra Martina annuisce accarezzandosi il clitoride.
Davide, così si chiama il moroso di Elisa, si abbassa rapido la zip dei jeans e mostra la sua notevole erezione allo schermo. Inizia a masturbarsi, Elisa geme e…inizia a masturbare me.
“Oh si Davide, si. Non riuscivo ad aspettare stasera. Ho una voglia di succhiarlo, di vederlo schizzare”
Con più Davide si masturba velocemente con più Elisa masturba convinta me. Dio quanto mi fa godere. Sono un lago. Lei che mi scopa e quel cazzo duro che vuole venire forse pensandomi. Gemo, ma Davide preso dalla foga non sente.
“Voglio la tua sborra, amore. O vuoi darla a Martina?”
Lui non smette di masturbarsi. Anzi, al nome “Martina” Inizia a farlo con più foga. Eccitatissimo, la cappella gonfia pronta ad esplodere tutta la sua voglia. “Oh sì, ce n’è per tutte e due. Vuoi far la troia con Martina? Vuoi che la riempia di sborra su quelle belle tette?”
Elisa si morde il labbro inferiore. “Oh…non lo so…posso solo dirti che io ora ho le dita nella sua fica. Ed è bagnatissima!”
Nemmeno il tempo di vedere lo stupore di Davide che lei abbassa l’inquadratura alle mie cosce. Spinge più a fondo le due dita che mi penetrano. “Lo vedi? Lo vedi che voglia che ha?”
Sono nel pallone, Inizio a urlare di piacere. “Si Elisa, sì! Scopami, Scopami mentre il tuo moroso mi schizza”
Davide è incredulo. Smette di toccarsi, credo perché se non smettesse verrebbe in due secondi. “Oh, mamma! Siete due troie! Siete due puttane! Fatemi vedere come vi leccate!”
Elisa si sdraia e mi dà il telefono. Salgo su di lei a testa in giù porgendole la mia fica calda e pronta all’ennesimo orgasmo. Lei inizia subito a leccarla, affamata di me.
Guardo lo schermo; anche i miei occhi trasudano voglia.
“Ciao Davide. Ma che bel cazzo duro che hai”
Il suo imbarazzo è già finito e mi mostra come lo muove lentamente davanti allo schermo. “Sì? Ti piace? E dove lo vorresti?”
Inizio a masturbare Elisa attenta che la cosa si noti bene sullo schermo. Poi la lecco a lingua aperta, passandola per lungo sulla sua fessura colante. Lei mugula e mi scopa più forte con la lingua.
“Sai – gemo – la tua ragazza mi sta leccando la fica, la mia bocca presto sarà impegnata a leccare lei – e così dicendo muovo rapida la punta della lingua nel suo piacere – credo che il tuo cazzo…lo vorrei proprio nel culo. Sì, Davide. Sbattimelo in culo!”
Così dicendo affondo bocca e lingua nella fica di Elisa che è tutto un grido di piacere. Io inizio a strofinarmi sulle sue labbra pronta a venire di nuovo. “Schizzzaaaaa!” Urla Elisa. Davide non aspetta altro: un fiotto di sborra scoppia contro lo schermo. Io lo vedo venire in video e lo sento venire nel mio culo. Non posso che lasciare andare tutto il mio piacere nella bocca di Elisa che in tutta risposta cola vogliosa sulla mia lingua.
Cazzo quanti orgasmi! Cazzo che cosa incredibile! Sono qua da tre giorni e ho già scopato più che nell’ultimo anno. Mi butto di schiena esausta, bagnata, soddisfatta. “Ciao Davide” Grazie della bella sborrata!” Gli mando un bacino e ridò il telefono alla proprietaria. “Ciao, mio bel porcone. Sappi che stasera la dai a me tutta quella sborra” e chiude la comunicazione.
Torno accoccolata ad Elisa che mi accarezza e mi bacia. Dio che bella sensazione. Vorrei non finisse mai. Starei qui nel letto tutto il giorno a scopare e accarezzarci. Purtroppo deve andare. Si riveste.
“Ciao meraviglia. E grazie del caffè! Buonissimo, dovremmo prendercelo più spesso” mi saluta ridendo.
“Già” è l’unica parola che mi esce da una gola troppo impegnata a versi di piacere per ricordarsi come si formulano le parole.
Elisa esce. Io ammiro nello specchio il mio corpo esausto e soddisfatto.
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