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Poi, un sera, d' improvviso, la sorella...


di Manolo
03.11.2011    |    36.225    |    5 8.9
"Mi fece accomodare e mi offrì un aperitivo, discorrendo del più e del meno..."
Passai giorni terribili dopo l'episodio del travestimento, il conflitto aveva invaso completamente i miei pensieri, le mie emozioni e, purtroppo anche il mio corpo. Il mio splendido cazzo passava da momenti in cui si gonfiava e diventava molto grande e denso di desiderio ad altri in cui quasi scompariva. Avevo imparato a riconoscere l'effetto del senso di colpa e del tormento sul mio... cazzo!!! Tutto in me era immerso in un tormento interiore, acutizzato dalla presenza angelica della mia donna, della compagna della mia vita, che inconsapevole di quanto mi stava succedendo, mi riempiva di attenzioni, tenerezza, amore, senza limite alcuno. L'intuizione, propria dell'universo femminile, l'aveva portata addirittura, senza operare scelte consapevoli, a fantasticare insieme a me, sulla presenza di un'altra donna tra di noi, poi di un'altra persona, e infine di qualcuno che sapesse essere sia femmina che maschio.... Questa condivisione riuscì a placare il mio animo, seppur momentaneamente, ma intanto con lei iniziò un nuovo periodo di chiavate memorabili.
Un pomeriggio, libero dal lavoro e da impegni di coppia, lo chiamai, in preda alla solita agitazione/eccitazione quasi parossistica, la libido mi scoppiava nelle viscere e non riuscivo a contenerla con il solo uso della ragione convenzionale.... Gli spiegai già per telefono che però non intendevo travestirmi, che la cosa era stata troppo intensa per me e che avevo bisogno di tempo per metabolizzarla ma che non escludevo che sarebbe successo di nuovo! Per il momento volevo sbocchinarmi con lui, chiavarlo in culo, farmi succhiare il cazzo in tutte le maniere. Così fu, e così furono i due mesi successivi.. Ormai mi ero abituato anche a tenere il suo cazzone piantato in bocca fino alla gola! Sì, avevo accettato che impazzisco nello scambiare bocchini con un altro maschio cazzuto come due troie affamate di cazzo!! Una sera ci promettiamo di fare un incontro più lungo, che appena sarebbe stato possibile saremmo stati insieme per tutta la notte per vedere la libido di ognuno come poteva crescere e montare e fino a che punto saremmo arrivati. Naturalmente arriva il momento che aspettavamo e.... una sera in cui ero finalmente solo, verso ora di cena lo chiamai "Eccomi, da adesso in poi posso stare da te almeno fino alle 4 di questa notte, voglio sfondarti di cazzo per tutta la notte e voglio sbocchinare il tuo cazzo per ore!!", la sua risposta fu un tormento "Cazzo, non mi puoi fare questo, se
tu mi avessi chiamato prima ti avrei avvisato, non sono solo, c'è da me mia sorella che è arrivata dalla puglia per una serie di colloqui di lavoro qui a Roma, riparte tra due giorni, mi dispiace, mi dispiace davvero tanto, perdonami..", "No, figurati, dai, sarà per la prossima..." La mia risposta di circostanza mi aveva però gettato in una dimensione stranissima, una volta messo giù il telefono. Credo lui l'avesse percepita perchè di lì a 10 minuti mi richiama e mi fà "Ok, ascoltami, non sarà quello che vogliamo ma... perchè non vieni e ceni qui con noi?" senza aggiungere altro... Perchè no? Accetto, prendo due bottiglie di vino rosso dal mio mobiletto e vado.... Quando arrivo, suono e lui mi risponde, "Piano terra, prima porta a destra" come se non fossi mai stato lì... Mi aspettò sulla porta, mi strinse la mano e mi invitò ad entrare.. Strano vederlo così sciolto nelle vesti di un maschio affabile e virile, per niente imbarazzato.. Mi fece accomodare e mi offrì un aperitivo, discorrendo del più e del meno... "Ciao, tu devi essere..." "Claudio, io sono Claudio..." "Si, giusto, scusami Claudio, io sono Susanna, la sorella di Giorgio, ma puoi chiamarmi... Susy". Quelle leggera interruzione... Tra il "chiamarmi" e il "Susy" c'era stata un'interruzione che non poteva sfuggire ad un professionista attento alle diverse componenti della comunicazione come me.... Ok, lei torna di là a prepararsi per la cena mentre io e lui finiamo il chiacchericcio da aperitivo; facciamo per sederci in tavola non appena lei arriva, non senza aver notato qualcos'altro che, sono certo voleva che notassi. Susanna, o meglio Susy, era una ragazza di 28-29 anni, rotondetta e oggettivamente non bellissima, non alta, con un viso ovale grazioso e armonioso, ma quello che la rendeva speciale era lo sguardo, i suoi occhi emanavano qualcosa di inquietante, lascivia forse... Quello che aveva voluto che notassi era il suo seno molto pieno e arrotondato, ballava sotto la maglietta indossata intenzionalmente senza reggiseno, una quinta abbondante. Le piacevo, ero certo di questo, sono oggettivamente un bell'uomo, affascinante e di bella presenza, ma di me le piaceva qualcosa che attiene alla sua intuizione.. La cena era stata preparata da Giorgio, non male, ma il vino era ottimo, rosso di ottima qualità. Dopo un pò ci sciogliemmo e cominciammo a ridere, giocare, a farci battutte... Ormai eravamo tutti e tre quasi completamente ubriachi. Notai che però Giorgio si irritava quando la discussione diventava caliente e la sua irritazione era accentuata dall'effetto dell'alcol.. Poi, poi accadde che le lei ridendo mi disse di guardarla e lasciò scivolare dagli angoli della bocca un sorso di vino che aveva trattenuto nella bocca, misto alla sua saliva: si, era decisamente lascivia, la sua! Giorgio la aggredì immediatamente "Non cominciare a fare la troia, come tuo solito...", e lì si scatenò quello che definisco un dramma familiare. Cominciarono ad inveire l'uno contro l'altro, rivangando e ritornando su questioni passate. Tra loro due c'erano 16 anni di differenza, l'atteggiamento di Giorgio era genitoriale e inquisitorio, ma... attenzione, qui accadde qualcosa di indefinibile "Se sono diventata una lurida troia, questo lo devo a te, fratellino, sei stato tu a sbattermi il tuo cazzone in bocca a 15 anni, o sbaglio? E non sei stato sempre tu a sbattermi come la peggiore delle puttane per 3 anni di fila? Non erano tue le prime sborrate in bocca che ho ricevuto?" e ancora "Non sei tu quello che mi ha quasi soffocata con un fazzoletto perchè non si sentissero le mie urla quando mi hai rotto il culo?" Giorgio si alzò infuriato, credevo volesse picchiarla, le arrivò davanti
e l'afferrò per i capelli, e così tenendola ferma per i capelli, con l'altra mano si slacciò i pantaloni e tirò fuori il cazzo già durissimo, spingendoglielo direttamente in bocca. Lei spalancò la bocca e se lo ingoiò in un istante "Il mio bel cazzone, da quanto tempo, fratellino mio!!!" E iniziò un bocchino magistrale con
l'avidità di una assetata che si sta abbeverando dopo mesi, lo tirava fuori e lo leccava dalle palle fino alla cappella, nel frattempo aveva allargato le cosce e si era infilata una mano nella figa, era già senza mutande... Adesso ero certo, emanava lascivia pura dagli occhi, era una troia come poche, trasformata in quello stato dal suo stesso fratello... D'altra parte non aveva trasformato anche me in un succhiacazzi? Quest'uomo sapeva essere davvero molto maschio e una lurida puttana allo stesso tempo! Lei senza staccare la bocca dal cazzo del fratello mi guardò e allungò una mano, non mi feci pregare, mi accostai e tirai fuori il cazzo, emise un gemito da cagna in calore non appena vide il mio cazzo "E tu porti in casa un cazzone come questo e non mi dici niente? Cos'è sei geloso? Già te lo sarai sbattuto in bocca e in culo come sai fare tu, sei una puttana, una adorabile puttana con un cazzo stupendo..." Lascia il cazzo del fratello e si ingoia il mio, comincia a leccarmi le palle e poi ad alternare il mio al cazzo del fratello, sbocchinava entrambi alternativamente. Sputa su tutti e due i cazzi e si imbratta la bocca della sua stessa saliva...Dalla sua ultima frase capisco che lei sapesse anche che al fratello piacesse il cazzo, oltre la figa, quindi aiutato dallo stato di ebbrezza, afferro il cazzo di Giorgio e comincio a segarlo mentre lei succhiava il mio. Lei si sgancia e assume un atteggiamento fino a quel momento imprevedibile, va dietro al fratello, lo fa
chinare in avanti e comincia lavorargli il buco del culo, glielo insaliva dapprima e poi comincia ad infilargli, due, tre, quattro dita nel culo "Visto che culo sfondato che ha il maschio di casa? Sai che a volte me lo sono inculato con cazzoni finti? Lui riesce a prendere in culo dei cazzi asinini, vieni qui inculalo davanti a me!"
Gli giro intorno, lo faccio svaccare a 4 zampe, gli monto sopra, lei si siede sulla sua schiena tenendogli il culo aperto con le mani, e lo inculo, infilandogli tutto il cazzo fino alle palle, quando lei è certa che lo sto montando, si sdraia sotto di lui e si imbocca il suo cazzone, incitandomi a sfondarlo a dovere. In quella
posizione, la cagna trova il modo di spalancare le cosce e di indirizzarsi il mio piede sinistro diretto nella figa, si fotteva con il mio piede, come una cagna in calore... e sempre succhiando avidamente il cazzo del fratello. Quando lui le sborra in gola lei fa in modo di farmi vedere come le cola dagli angoli della bocca "Guardami quanto sono lurida, ho la bocca piena della sborra di mio fratello..." Sfilo il cazzo dal culo di Giorgio e le vado sopra, in piedi, glieli porgo sulla bocca, la calpesto, mi piace sentirla guaire, c'è qualcosa di davvero molto torbido e intenso in quei momenti, mi accoscio aprendo il buco del culo sulla sua bocca, lascio che mi lecchi il culo, la insulto, la tratto da cagna, e più sono triviale e più diventa oscena... Capisco che quella ragazza, come il fratello, era un vero animale da cazzo e stavano trascinando anceh me in quella dimensione, ma nn me ne preoccupo, voglio andare fino in fondo. Fino a quando ricompare Giorgio, era scomparso per un pò e... ricompare agghindato da puttana, come io sapevo già e, scopro, come anche lei sapeva già!
Quando lo vede in reggicalze, calze e tacchi a spillo, esclama "Oh, ecco la vera puttana di casa.." e si inginocchia davanti al suo cazzo che, anche se aveva sborrato da poco, dopo che la cagna glielo aveva preso sapientemente in bocca, si era ingigantito di nuovo, basta poco per vederla svaccarsi sul pavimento incitando
il fratello a fotterla, il quale non si lascia pregare, si mette dietro di lei e gli affonda il cazzo nella figa, fottendola e apostrofandola come la peggiore delle zoccole... Io mi inginocchio davanti e le infilo il mio cazzo in bocca. Quella ragazza, apparentemente innocente, era a 4 zampe, con il cazzone del fratello nelle
viscere e il mio in gola fino a soffocarla e se ce ne fossero stati altri, è certo che se ne sarebbe riempita volentieri! Lei gode ripetutamente, urla cose oscene "Sfondatemi di cazzo, sono la vostra vacca da monta, sventratemi con i vostri cazzoni, maiali!!" Io, senza preavviso, le scarico una copiosissima sborrata
nell'esatto momento in cui aveva la mia cappella dritta in gola, quasi soffocandola, il fratello appena in tempo, gli sfila il cazzo dalla figa e gli sborra sulla schiena, lei trema in preda ad un orgasmo che le sconquassa il ventre, trema e gode, gode e guaisce, come solo le vere cagne in calore sanno fare! Cadiamo stremati, non
già dalla performance, ma dal contenuto torbido e convulso dell'accoppiamento animalesco, torbido, incestuoso, che emozionalmente ci aveva catapultati in un'altra dimensione. Tutti da riflettere, rimanevano i miei risvolti sessuali, i miei tormenti, cosa stavo diventando? O cosa ero e stavo solo riscoprendo? E cos'altro avrei scoperto e vissuto di me?


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