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Giocattolo nelle mani di mia suocera e sua sorella mentre mia moglie.... Cap. 5


di dominatodamiasuocera
07.03.2018    |    45.559    |    3 9.3
"”, disse allora Maria, compiaciuta! Fu allora che Ivana, dopo essersi alzata dalla sedia, disse: ”perché non continuiamo di là…..."
“Ahahahahah…..Marì, non me sì detto che tenevi ‘no cagnolino, al posto de ‘no genero……ahahahah…...guarda come lecca bene, chissà se abbaia puro!?”
Le parole di Anna, pronunciate in ciociaro, fecero ridere di gusto anche Maria ed Ivana che, nel frattempo, non la smettevano di tormentare il mio cazzo con i piedi, i tacchi e quant’altro, finchè, forse per trovare una risposta all’interrogativo di Anna, mia suocera spinse con forza il tacco delle sue “chanel” sui miei testicoli, facendomi partire un gemito di dolore!
“Ahahahah….abbaia, abbaia…..”, disse allora Maria, compiaciuta!
Fu allora che Ivana, dopo essersi alzata dalla sedia, disse: ”perché non continuiamo di là….non vorrete mica passare tutto il giorno a tavola?!”
“Direi che hai proprio ragione”, disse mia suocera, alzandosi a sua volta.
Così, dopo essere uscito da sotto la tavola e dopo essermi ricomposto alla meglio, con la bocca che sapeva ancora del mio sperma, seguii le tre donne al piano di sopra, in quella che un tempo, era stata la stanza da letto dei nonni di mia moglie, la più grande della casa, dove c’era un letto matrimoniale altrettanto grande, d’altri tempi, quando le dimensioni imposte da Ikea erano di là da venire.
Entrai per ultimo, quando le tre si erano già accomodate sul letto; giunto davanti a loro, fissandomi negli occhi, Maria disse: “forza, fammi fare bella figura, spogliati e dimostra alle commari che bel genero che ho e di che bel cazzo è dotato!”
Come un automa, mi spogliai prima della camicia, poi della scarpe ed infine tolsi pantaloni e boxer, rimanendo nudo davanti le tre che avevano osservato la scena con sguardi lascivi ed ora si godevano lo spettacolo compiaciute….
“Devo ammettere che ha un bel fisico ed anche un gran bel cazzo, Maria, complimenti….chissà come te lo sarai goduto!”, disse Anna alla sorella.
“Vero, proprio un bel pezzo di carne!”, aggiunse Ivana, iniziando ad accarezzarsi il seno sopra il vestito….
“Beh, mi avete fatto spogliare per un trattato di anatomia, o cos’altro?”, trovai il coraggio di dire, nonostante l’imbarazzo e l’eccitazione che la situazione e la presenza delle tre donne mi provocava….
In quel mentre, mi trovai a riflettere sul fatto di essere, in quel momento, l’oggetto del desiderio di tre baldracche, tre femmine mature vogliose di cazzo pronte a perdere ogni freno inibitore; tre donne che, magari, a molti della mia età avrebbero fatto sessualmente ribrezzo, ma che per me rappresentavano l’ideale erotico, la musa ispiratrice di anni di masturbazioni!
Mature, prosperose, con dei piedi da impazzire, abbigliate come tre puttanoni da battaglia e pronte a soddisfare ogni loro desiderio sessuale!
“Avete sentito, il segaiolo vuole andare subito al sodo!”, disse Anna!
Ivana, alzandosi, rispose venendo verso di me: “attento a cercare qualcosa….potresti trovarla!”, e così dicendo prese la mia nuca con la mano e, tirandomi a sé, iniziò a baciarmi con una voracità da lasciarmi senza fiato!
Non avevo mai baciato con la lingua una donna di quell’età e, preso com’ero a pensare a porcate d’altro genere, non avevo neanche mai pensato a come potesse essere, finchè, alla fine del bacio, mi ritrovai con un cazzo di marmo e le prime gocce di liquido prostatico che facevano capolino dalla cappella!
Quando Ivana lo vide, riuscì solo a dire: “mi fa piacere di farti questo effetto”, per poi chinarsi sulla mia asta ed imboccarla fino a vederla sparire tra le labbra!
Nel frattempo, le due sorelle, che non avevo scorto perché coperto dal giunonico corpo di Ivana, si erano spogliate dei propri vestiti, rimanendo in calze, reggicalze, reggiseno e scarpe!
Mia suocera indossava il completo che le avevamo regalato io e mia moglie per Natale…..quante volte l’avevo sognata indossare quel completo, mentre mi segavo nel suo bagno annegando il naso in qualche paio di sue mutande pregne dei suoi umori vaginali; ora era lì, davanti a me, senza mutande, esibendo un cespuglio di peli pubici folti e neri che faceva concorrenza a quello della sorella!
Anna indossava un completo grigio scuro, con dei ricami a rilievo e calze fumé che sparivano negli stivali che avevo schizzato fino a qualche minuto prima.
Tutto ciò, riusciva persino a passare in secondo piano, al cospetto del bocchino che stavo ricevendo da Ivana che, benchè ancora vestita, aveva tirato fuori dal vestito le mastodontiche mammelle strizzandole una contro l’altra, mentre continuava a far scivolare le labbra carnose sulla mia asta turgida, alternandosi con qualche lavoretto di lingua sulla corona della cappella, per poi dare qualche colpo di mano e rimboccarla di nuovo fino ad arrivare alla base!
Stavo quasi per esplodere nella sua bocca, quando all’improvviso, interrompendo quell’idilliaco bocchino, si rivolse verso le sorelle e disse: ”mi sembra pronto, che ne dite di provarlo?”
Le due annuirono ammiccanti e, non appena raggiunte sul letto, mi fecero sdraiare; poi, mentre una indirizzava la mia cappella turgida verso la sua fregna vorace, per poi far sparire tutta l’asta nel suo ventre con un gemito, l’altra, Anna, si accomodò sulla mia faccia, sfregando contro di essa le sue grandi labbra che, gonfie com’erano, somigliavano a due fette di roastbeef pregne di sugo.
Maria cavalcava la mia verga come una di vent’anni e sentivo le palle già bagnate delle sue secrezioni, mentre, intento com’ero a far godere Anna con la mia bocca e la mia lingua, a stento respiravo.
In pratica, ero in paradiso; i miei sogni erotici più arditi si stavano realizzando proprio lì, in quel momento!
Ad un tratto, Maria si tolse dal mio palo e, pur non riuscendo a vedere nulla, capii che Ivana le stava dando il cambio; subito dopo, infatti, sentii una mano afferrare il mio cazzo e puntarlo contro una fica molto meno fradicia di quella che avevo penetrato fino a quel momento ed anche il peso sulle mie gambe, ad ogni infilata, era notevolmente aumentato!
Tuttavia, mentre la mia mente era persa tra queste considerazioni, Anna, con un urlo da vacca al macello, sprigionò una quantità indicibile dalla sua fica, riversandola direttamente nella mia bocca che, per non soffocare, ingoiai fino all’ultima goccia; quell’orgasmo così violento ed inaspettato, mi eccitò al punto tale che venni anch’io, sborrando uno, due, tre fiotti lunghissimi e potenti nel ventre di Ivana, la quale, noncurante di ciò, continuò la sua cavalcata.
Dopo alcuni minuti, durante i quali, Anna era rimasta sopra la mia faccia imponendomi di leccarle lo sfintere, sentii Ivana alzarsi, mentre Anna protese il busto in avanti afferrando le mie caviglie per poi tirarle su; ormai ero preso a tal punto dal suo maestoso culo, che non mi preoccupai neanche di quello che faceva!
Ero in balìa delle tre virago e mi stava bene, qualunque cosa avessero deciso di fare pensavo solo a godermela!
D’improvviso, sentii qualcosa di fresco ed umido al contempo proprio sul mio buchetto, seguito da un dito che, lentamente ma con decisione, entrava e usciva, entrava, usciva e mi massaggiava quel liquido sul bordo dello sfintere; al primo dito, ne seguì prima un secondo e poi un terzo, che, inaspettatamente, grazie al massaggio preparatorio, entrarono senza difficoltà né dolore.
Tutto questo, mentre sentivo Anna che se la ridacchiava con Maria ed Ivana dicendo frasi che non capivo, avvolto com’ero dalle chiappone di Anna….

Continua....
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