Racconti Erotici > Gay & Bisex > Youssuf e il mio battesimo da troietta...
Gay & Bisex

Youssuf e il mio battesimo da troietta...


di amolanale
15.06.2017    |    28.150    |    33 9.7
"Fu ancora una volta Youssuf con la sua voce calda che mi rassicurò con quel “Tranquillo, è tutto ok” che mi aveva detto poco prima e che a quanto pare..."
La prima volta che ho visto Youssuf era di mattina.
Io mi ero alzato di buonumore perché ero in ferie per una settimana, mi ero lavato, sbarbato, depilato ed anche trastullato con alcuni dei miei sex toys.
Niente di impegnativo, tanto per far crescere l'appetito. Per la settimana avevo brutte intenzioni…
Sono stato sposato per un sacco di tempo poi, alla soglia dei 50anni (ne dimostro tuttavia almeno 5/6 di meno) ho cominciato ad avere nuove fantasie e da lì a breve ho capito che mi piaceva sentirmi una troietta.
Tempo tre mesi mi sono separato ed ho cominciato a vivere.
Libero e sessualmente appagato, finalmente.
Ma al momento in cui vidi Youssuf per la prima volta, più di qualche pompino non l'avevo fatto... maggiormente mi ero trastullato, questo sì, abbondantemente, con i miei "giochini" di varie forme e misure (ho una preferenza per i plug anali e le grosse circonferenze).
E dunque quella mattina, dopo essermi coccolato ed accudito, stavo passeggiando per le vie di Como senza una particolare meta e senza un particolare intento, probabilmente avrei comprato qualche nuova polo, sicuramente avrei acquistato qualche libro da leggere.
Avevo l'animo leggero, la mente sgombra e i sensi accesi.
Youssuf stava in mezzo alla strada distribuendo volantini alla gente sulla necessità di integrare i molti migranti arrivati in città dopo che la Svizzera, bloccando le frontiere, ne ha impedito di fatto, il transito verso l'Europa.
Jeans e maglietta gialla, un ragazzo di una venticinquina d'anni, fisico asciutto, capello ispido, converse bucate ai piedi ed uno sguardo mesto che non appena ha incrociato i miei occhi si è acceso.
Boh, forse in qualche modo ci siamo riconosciuti... io a queste cose dell'affinità ci credo.
Fatto sta che, senza neppure scambiare una parola ma soltanto sguardi, mi ritrovai a seguirlo a distanza mentre lui, voltandosi di continuo a lanciarmi quello sguardo (che somigliava tanto ad un "ti voglio") ed a controllare che non desistessi, mi stava guidando in qualche posto imprecisato appena fuori le mura della città murata.
Penso che la mia curiosità di provare il sapore di un uomo di colore (una delle prime avute dopo il cambio di vita) abbia giocato molto a favore affinché non mi soffermassi molto a riflettere e mi lasciassi guidare dall'istinto.
Comunque poco dopo lo vidi estrarre dalla tasca una chiave ed aprire un vecchio portone malconcio in uno stabile piuttosto squallido, invitandomi esplicitamente con un gesto della mano a seguirlo dentro...
Francamente lì per lì ebbi un attimo di titubanza ma tutto quello che c'eravamo già detti con gli occhi non poteva impaurirmi e perciò, dopo essermi guardato intorno per controllare che nessuno avesse notato quel che succedeva, mi lasciai scivolare nell'androne del vecchio palazzo.
Youssuf mi aspettava appena oltre il portone nella penombra e non appena entrai mi rinsaldò il suo sguardo assassino tendendomi la mano e presentandosi in un italiano pressoché corretto (più tardi mi spiegherà di aver studiato la lingua quando ancora si trovava in Algeria)...
"Ciao, mio nome è Youssuf, ho visto che mi guardavi..."
"Beh sì... del resto è davvero difficile sfuggire al tuo sguardo. Piacere, io sono Marco", risposi io.
"Hai voglia di salire su in casa da me così possiamo stare più tranquilli?"
"Non avevo idea di dove mi stessi portando e ti ho seguito fin qui, per cui sì, assolutamente!"
E così avevamo già messo da parte i preamboli.
Salimmo una rampa di scale e ci trovammo su una specie di balconata interna sulla quale si affacciavano diverse porte finestra. Entrammo nella penultima e ci trovammo in una camera piuttosto spaziosa con un piccolo bagno interno ed una seconda porta che probabilmente comunicava con le parti comuni dell’abitazione dove, intuii io con lieve disagio, dovevano abitare altri ragazzi extracomunitari.
Youssuf parve intuire questa mia piccola perplessità e, con la sua voce calda e rassicurante, più simile a quella di un uomo maturo che a quella di un ragazzo, mi disse: “Stai tranquillo, è tutto ok…”
E così dicendo si sfilò la maglietta rivelando i più classici degli addominali scolpiti possibili, poi prese le mie mani e ce le appoggiò sopra come invitandomi a scoprirlo…
Aveva una pelle liscissima ed ora che c’ero così vicino, anche profumatissima. Un odore che mi sarei aspettato diverso, non so spiegarlo bene… Fatto sta che un attimo dopo avevo la lingua dentro la splendida e morbida bocca di Youssuf e poco dopo gli stavo leccando/mordicchiando i capezzoli cominciando a chinarmi sempre più verso la patta dei suoi pantaloni.
Quando fui davanti alla cerniera misi finalmente la mano sopra e mi accorsi che Youssuf doveva essere ben dotato perché, a dispetto della consistenza non ancora durissima di ciò che tastavo (io adoro vedere l’uccello uscire fuori dalle mutande ancora molle!), se ne avvertiva invece un’abbondante presenza…
Gli baciai gli addominali lungo la linea superiore dei pantaloni e poi, mentre lo guardavo negli occhi, presi a sbottonargli i jeans.
Youssuf indossava mutande aderenti a pantaloncino dove, ora non c’erano più dubbi, doveva nascondersi veramente un uccello di dimensioni notevoli giacché ancora da piegato molliccio, formava davvero un rigonfiamento rilevante.
Quando glielo tirai fuori dalle mutande e finalmente ebbe modo di sfoderarsi per intero davanti ai miei occhi ebbi la certezza che quello sarebbe stato un giorno memorabile!!
Un uccello favoloso!!!
Lungo sui venti centimetri (da molle) e largo tutto, dalla base fino alla cappella come una lattina di coca cola, se avessi potuto sognarmelo non avrei saputo fare di meglio.
Quando poggiai la mia lingua sulle sue palle Youssuf ebbe uno scatto di eccitazione ed il suo uccello si impennò in modo definitivo mostrando tutto il vigore dei suoi 25 anni e tutta la potenza dei suoi 25 centimetri! Ma quello che era davvero spaventoso era quanto fosse largo!!
All’inizio mi lasciò fare…
Mi dedicai per benino alle sue palle e poi presi ad insalivargli per bene tutta l’asta prima di introdurla dentro la mia bocca anche se non vedevo l’ora di farlo. Cominciai con la cappella, poi un pezzettino di più, poi di nuovo la cappella, il suo uccello aveva un sapore afrodisiaco, ero curioso di sapere se ce l’avrei fatta a prenderlo tutto in gola come piace a me. (Io adoro il genere deepthroat e modestamente ne sono uno specialista)
Youssuf parve leggermi nel pensiero e cominciò a prendere l’iniziativa mettendomi una mano dietro la testa e cominciando a spingermela sempre più a fondo sul suo cannone di cioccolata. All’inizio faticai non poco ma quando la mia bocca si riempì per bene di saliva riuscii a farlo entrare fin quasi alla base.
Youssuf prese a scoparmi la gola togliendomi il respiro e facendomi venire conati di vomito uno dietro l’altro… strepitoso! Sembrava interpretare alla perfezione tutto ciò che di più mi piaceva. Avevo fili di saliva che mi lerciavano la faccia ed il suo uccello lucido tutto in gola che continuava ad entrare ed uscire soffocandomi ogni volta di più.
Non so quanto andammo avanti in quel modo, so solo che alla fine mi facevano male le mandibole e la gola ma anche che ero eccitato come non mai. Intorno a noi solo la mia saliva…!
Ad un certo punto Youssuf affondò nella mia gola fin dove riusciva e mi tenne fermo così sul suo cazzo impedendomi di respirare, sentivo piano piano salire i conati di vomito e qualche istante dopo, dai lati della mia bocca, sempre ben piantata sul cazzone di Youssuf, cominciò a debordare la saliva che mi era venuta su, poi mi uscì anche dal naso, poi dovetti togliermi da quella posizione altrimenti sarei soffocato…
E fu mentre tossivo che Youssuf mi disse un perentorio: “Ora girati ed apri bene culo che ti scopo!”
In un attimo mi sfilai pantaloni, mutande e maglietta e mi ritrovai, ancora tossendo, a culo per aria sul bordo del letto, ero totalmente in suo possesso, non avevo un briciolo di ragione mi sentivo in balia delle emozioni come non lo ero mai stato in tutta la mia vita, tremavo di eccitazione.
Youssuf raccolse un po’ della saliva che aveva attorno al cazzo e cominciò a spalmarla sul mio buchino, poi ci infilò dentro un dito, poi due, poi anche un dito dell’altra mano e cominciò ad allargarmi… Ero veramente via di testa!
Non appena capì che “ero allenato” e che poteva tranquillamente affondare senza paura di rompermi, Youssuf cominciò a strofinare il suo uccello sul mio buco, lo faceva partire dalla cappella e scorrere per tutta la lunghezza fino a sbattere le palle contro le chiappe, ma senza farlo entrare… assolutamente favoloso!
Infine puntò deciso il mio buco e con un colpo secco entrò fino a metà strappandomi un grido. Come ho detto ero ben allenato ma il vigore di quella spinta mi fece davvero temere per il peggio… e purtroppo avevamo appena cominciato.
Per qualche minuto mi scopò il culo con movimenti lenti e precisi, senza affondare mai per intero, Youssuf aveva il vigore di un ventenne ma scopava con l’esperienza di un cinquantenne. Poi prese ad uscire e rientrare, uscire e rientrare, io capivo sempre meno e godevo sempre di più: il mio culo era una calda caverna gocciolante!
E poi lo fece. Diede una spinta fortissima e me lo cacciò tutto dentro fino alle palle!
Lo sentii fino alla curva dell’intestino ed anche se ero abituato perché mi infilavo spesso i falli doppi lunghi anche 40 cm per intero, tutto quel vigore mi fece urlare per una seconda volta.
Da quel momento in avanti Youssuf non mi diede tregua e cominciò a trivellarmi coi suoi colpi sempre possenti sempre ben assestati sempre costanti, un maledetto stallone come non ne avevo mai visti! Il mio culo sgocciolava come una figa, io ero in preda ad orgasmi anali uno dietro l’altro, sempre più forti sempre più intensi. Una cosa inimmaginabile.
Dopo non so quanto tempo Youssuf si lasciò sfilare dal culo e venendo a posizionarsi davanti a me, sul letto mi disse: “Ora ti faccio assaggiare come buono mio cazzo con sapore di tuo culo”. Mamma mia! Nessuno mai era stato così in sintonia con le mie fantasie, sembrava quasi che i miei pensieri passassero direttamente alla sua testa e si tramutassero un attimo dopo in azioni. Ero finalmente la troietta che sapevo di essere ed avevo qualcuno che mi trattava come tale.
Il suo cazzo durissimo era ancora più difficile da ingoiare ma con gli umori del mio culo era ancora più buono.
Presi a spompinarlo con impegno, volevo assolutamente farlo venire, anche perché se mi avesse dato un’altra ripassata come quella di poco prima non so se ce l’avrei fatta.
Mentre succhiavo il suo favoloso uccello ed ero sicuro che oramai fosse sul punto di venire, sentii due mani che mi afferravano le chiappe da dietro e mi irrigidii spaventato.
Fu ancora una volta Youssuf con la sua voce calda che mi rassicurò con quel “Tranquillo, è tutto ok” che mi aveva detto poco prima e che a quanto pare risultava essere una panacea per tutte le mie inquietudini, aggiungendo poi “…è un mio amico, non preoccupare, ti puoi fidare”.
Ancora una volta, con mia grande sorpresa non ebbi nulla a che obiettare e mi lascia andare a questa nuova situazione senza avere ben chiaro dove mi avrebbe portato. Ero completamente fuori di testa!
Così presi a succhiare nuovamente l’uccello di Youssuf che sembrava proprio non volerne sapere di venire ed intanto sentii una nuova presenza all’ingresso del mio povero culo…
L’amico di Youssuf, Martin, non doveva avere un uccello come quello che mi scalpitava in bocca ma pur tuttavia si fece sentire molto duro e molto forte strappandomi il terzo urlo della giornata e nello stesso momento sentii in gola il sapore dello sperma di Youssuf che mi stava riempendo la bocca con i suoi schizzi densi. Una volta che ebbi ingoiato tutta la sua sborra e sempre mentre Martin mi pompava a più non posso da dietro, Youssuf mi disse di continuare a succhiarlo che sarebbe tornato duro in poco tempo perché era troppo eccitato…benedetta gioventù!
Intanto dietro di me, anche Martin si rivelò un grosso scopatore: si era messo completamente sopra alla mia pecorina e mi affondava l’uccello dall’alto, facendolo uscire e poi rientrare fino in fondo nel mio culo sempre più aperto e sempre più sgocciolante… avevo bisogno di una tregua.
Invece, appena tornato duro, Youssuf mi tirò sopra di se strappandomi alla foga di Martin e mi fece sedere sopra al suo palo piantandomelo fino in fondo e cominciò a muoversi veloce, Martin intanto s’era piazzato davanti alla mia bocca e mi proponeva il suo cazzo sgocciolante. Ora che potevo vederlo mi rendevo conto che era meno largo di quello di Youssuf ma non tanto più corto e soprattutto che era scappellato e molto largo in cima… forse era quello che mi aveva fatto godere così tanto.
Presero un ritmo coordinato per cui ad una spinta a fondo di Youssuf corrispondeva anche un affondo in gola di Martin, i loro cazzi sembravano incontrarsi a metà strada, da qualche parte all’interno del mio corpo. Ero sopraffatto, sfinito e mostruosamente eccitato.
Vennero insieme, ma mentre Youssuf non si sfilò e mi inondò gli intestini col suo seme, Martin uscì dalla mia bocca e mi riempì la faccia coi suoi schizzi caldi che poi, con l’uccello più molle, mi strofinò sino in bocca.
In una parola sola N I R V A N A. Non so se ne esiste una definizione precisa ma in quel momento il mio stato era sicuramente quanto di più simile possa esserci.
Io e Youssuf ci abbandonammo sfiniti sul letto ove ebbe luogo una piacevole conversazione sulla sua storia e sulle nostre rispettive fantasie (che si scoprirono ancora più simili di come s’erano palesate), Martin invece si rivestì ed uscì dalla stanza tornando dopo circa un’oretta con un pranzo tipico marocchino preparato apposta per noi e con una evidente erezione in mezzo ai pantaloni che non lasciava prevedere nulla di buono.
Ma di questa seconda parte di storia parlerò solo al raggiungimento dei 50 like.
Anche perché devo riprendere fiato…


Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Youssuf e il mio battesimo da troietta...:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni