L'apprendista idraulico 2

Siamo madidi di sudore ma soddisfatti, Samir si pulisce le ultime gocce di sperma che fuoriescono dalla sua proboscide, io mi gusto il sapore leggermente amarognolo di cui è ancora impastata la mia lingua.
“Perché non andiamo sul letto a riposarci un po’” propongo a Samir. “Ma sì, perché no” mi risponde sorridendomi. Ci buttiamo sul letto matrimoniale, uno girato di fianco all’altro. “Sei stato bravo” - mi dice Samir - “molto meglio di tanti altri.” “Ne hai avuto tanti” gli chiedo. “Non molti” – risponde - “ma ho deciso di andare via perché quando si viene a sapere che sei gay……… qui la gente è bigotta….” Ci guardiamo intensamente perché la voglia sta ritornando. Le nostre bocche si avvicinano e iniziamo a baciarci, sempre più intensamente, mentre la mia mano va sul suo membro per accarezzarlo e dargli di nuovo vigore. La mano di Samir ora si intrufola tra le mie natiche in cerca dell’ano e, con un dito, cerca di penetrarlo. Poi dolcemente mi gira, mi allarga le natiche e con la lingua inizia a titillarlo, lo lecca e con la punta della lingua mi penetra, sempre più in fondo, regalandomi momenti di goduria mai sentiti. Spingo indietro il mio culo nella speranza di moltiplicare quel godimento profondo che mi sta prendendo, sento nuovamente le sue dita penetrarmi, prima una, poi due, avanti e indietro nel mio ano ormai dilatato. “Ahhhhhh, ancoraaaa, dai inculamiiii, non resisto più” lo supplico afferrando alla cieca il lubrificante e porgendoglielo. Sento le sue mani prendermi dai fianchi e il suo glande farsi lentamente strada nel mio sfintere come un coltello nel burro. Sono completamente in estasi “daiiiii inculamiiiii” mentre con la mano mi masturbo violentemente. “Ti piace il mio cazzo” mi sussurra Samir spingendo in fondo la sua verga. “Ahhhhhhh siiiii, ancoraaa” mentre sento il suo cazzo allargarmi sempre più il mio budello e i suoi testicoli sbattere ritmicamente conto il mio culo. Ora Samir si sdraia e mi spinge su di sé in modo che io possa sedermi sul suo cazzo. Sento l’asta entrarmi nel corpo quasi insieme ai testicoli in un orgasmo anale parossistico, ora sono io che vado su e giù, ritmicamente, sempre più profondamente. Mi sta inculando da almeno 20 minuti ma vorrei che quei momenti si dilatassero per durare un’eternità, che quella verga durissima non si staccasse più da me ma…….. “Amore sto venendo” biascica Samir irrigidendosi tutto”. “Oh si amore riempimi il culo del tuo succo”. Sento il suo cazzo dilatarsi e vibrare. “Ahhhhhhh, sborrooooo………”. “Siiii, riempimiiii” E un fiume di lava bollente si riversa nel mio culo riempiendolo. Sono sfatto dal godimento e mi accascio sul corpo di Samir mentre le nostre lingue si cercano appassionatamente e danzano nelle nostre bocche accostate. Il cazzo di Samir, persa consistenza, esce dall’ano facendo colare un lungo rivolo di sperma. Rimaniamo così, abbracciati fino a quando uno squillo del cellulare di Samir ci riporta alla realtà. E’ il suo principale che chiede notizie sulla riparazione. “Tutto fatto….. è stato più lungo del previsto….. ora ritorno” risponde Samir facendomi occhiolino. “Ma come tutto fatto, stavi finendo quando ti ho fatto il pompino….. ma ora devi finire sul serio.” Samir mi guarda e mi sorride con quei suoi denti bianchissimi. “Avevo finito da subito. Stavo fingendo di lavorare sapendo come sarebbe andata a finire” Fingo di arrabbiarmi. “Sei una carogna….. una dolce, dolcissima carogna.” Ci laviamo e ci rivestiamo velocemente, poi Samir prende i suoi ferri ed esce dal cancello salutandomi “al prossimo guasto”. Ed io a lui “se mi prometti di ritornare tu, appena rientro dentro rompo qualcosa al lavandino…”