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Il divertimento tra cugini


di tizietto90
08.08.2015    |    17.889    |    3 9.3
"Non so come si mi prende ma mi alzo e mi posiziono fra le sue gambe gli apro la zip dei pantaloni e gli tiro fuori quello che è un cazzo di modeste dimensioni..."
USATE SEMPRE IL PRESERVATIVO, LA FANTASIA è UNA COSA...LA SALUTE UN'ALTRA!!!

Chi non ha un cugino palestrato, fighissimo al quale ha pensato almeno una volta durante le innumerevoli prestazioni di “Federica, la mano amica”? Tutti! E infatti anche io ne ho uno così; moro, occhi verdi e un fisico…un fisico…che metà basterebbe! Come ogni anno arrivano le festività natalizie e tutta la famiglia si riunisce, la noia la fa da padrona e l’unica nota positiva è che posso rivedermi con Mirko, il mio caro cuginetto bonazzo. 25 anni, alto 175 e con un modo di fare che sembra gridare al mondo “io ce l’ho d’oro e voi non avete un cazzo”. Sciupa femmine incallito, osannato da tutti i suoi amici per quanto rimorchia; avete capito il tipo no?

Quella sera della vigilia di Natale si presenta con un maglione bianco a collo alto che lo fascia sul petto e addome e mette in risalto il suo gran fisico. Ci salutiamo come ogni anno con un grande abbraccio e baci (il momento che preferisco perché posso sentire il suo profumo, Aqua di Bulgari). La cena passa lenta e la noia di stare a tavola si fa presto sentire, ma essendo in campagna da mia nonna, l’esterno della casa permette di gironzolare in giardino e raggiungere la taverna che, essendo inverno, non è molto frequentata. Così ci guardiamo cogliendo il reciproco disappunto sulla cena troppo lunga e ce ne usciamo andando li in taverna. “Allora cuginetto, come va? Se non sbaglio dovresti esserci quasi alla Laurea” chi dice. “si poco meno di un anno e sarò infermiere, ci sono quasi. Te invece, a donne, sempre una per sera?” E scoppiamo in una grossa risata e nel farlo lui si da una toccata al pacco.

Ci mettiamo sul divano e accendiamo la tv mentre parliamo del più e del meno e lui mi racconta le sue avventure erotiche con le sue innumerevoli donne. Mentre fa zapping, all’improvviso “che ne dici, accendamo sky e ci vediamo un porno? Oggi saranno sicuro in tema natalizio” e io gli dico “ok dai, vediamo che fanno”. Così ci mettiamo comodi e iniziamo a cercare tra un video e l’altro; mentre guardiamo uno e poi un altro vedo che Mirko si rilassa sul divano scivolando in basso e ogni tanto si tasta il pacco da sopra i pantaloni. Nel girare canale passa per uno gay dove trasmettono due figoni che si stanno divertendo, uno vestito da babbo natale e un altro con la gamba ingessata su un divano. “ahahah se avesse la gamba ingessata sai i dolori altro che sesso” esclamo io. “Ah, vedo che te ne intendi di malatucci eh, quanti cazzi succhi in ospedale porcellone?! ahaha” mi risponde Mirko. Io divento rosso non ribatto e mi tocco il pacco mentre lo guardo e forse questo smuove qualcosa dentro di lui perché lo vedo fissarmi e toccarsi il pacco di rimando mentre si morde il labbro inferiore. Non so come si mi prende ma mi alzo e mi posiziono fra le sue gambe gli apro la zip dei pantaloni e gli tiro fuori quello che è un cazzo di modeste dimensioni ma abbastanza largo, con un cappella di tutto rispetto. Lui quasi impietrito mi lascia fare e appena glielo prendo in bocca caccia quasi un urlo di approvazione e inizia a rilassarsi. Poco dopo mette la sua mano sulla mia testa e con molta dolcezza mi da il ritmo del pompino che gli sto facendo. Continuo per un bel po e sento la cappella bagnarsi di precum e continuo a succhiare perché ha un sapore dolce che mi fa impazzire.

Nel frattempo lui su allunga verso di me e mi fa alzare, sono con il cazzo all’altezza del suo viso; mi abbassa i pantaloni e libera il mio cazzo che era intrappolato nei boxer neri elasticizzati che porto sempre. Inizia così a leccarmi da sotto le palle fino alla cappella, con grande maestria, come se non facesse altro nella vita. Mi provoca un piacere incredibile e inizio dei movimenti di bacino che devono fargli arrivare la mia cappella fino alle tonsille perché a volte sento che quasi si strozza. Continua per un bel po a succhiarmelo e quando sono al limite lo fermo, mi siedo su di lui e inizio a baciarlo con grande passione; tutta quella che avevo conservato da anni in cui avrei voluto farlo. “Mi sei sempre piaciuto, non sai quanto ho aspettato questo momento” gli confesso; “pensa quanto siamo scemi, io ho sempre sognato di venire a letto con te, hai un culetto fantastico e ogni volta che ti vedevo durante le riunioni di famiglia andavo sempre in bagno a farmi una sega pensandoti” mi risponde Mirko. Continuiamo a baciarci e mentre mi bacia il collo e morde le orecchie mi sussurra “voglio scoparti, lo desidero da troppo!”, io non resisto a quella voce e quei pettorali che ormai erano nudi a contatto con la mia pelle…”e allora scopami, voglio sentire il tuo calore dentro di me”.

Detto fatto, mi ritrovo con la schiena distesa sul divano e il mio Mirko che appoggia le mie gambe sulle sue spalle. Inumidisce la sua cappella con la saliva e poi bagna per bene il mio culetto che lavora un po con le dita; poi inizia ad avvicinarsi e appoggia la cappella al mio buchetto. Nel frattempo si abbassa e mi bacia e continua ad entrare; io gli mordo un labbro e lui si ferma per qualche istante e poi riprende fino a che non ce l’ho tutto dentro. Quando sente che i miei muscoli sono rilassati inizia a scoparmi e lo fa per una decina di minuti, cambiando ritmo…da velocissimo e molto piano e sempre in quella posizione perché vuole guardami negli occhi e baciarmi. “Si scopami amore mio, quanto ti voglio…riempimi” gli urlo ad un certo punto al massimo dell’estasi. “Sei uno spettacolo cuginetto, questa sarà solo l’inizio di una lunga storia tra noi, ormai sei mio e non ti mollo più.” Andiamo avanti ancora per qualche minuto e quando sente che sta per arrivare prende il mio cazzo nelle sue mani e inizia a farmi una sega, vuole farmi venire con lui e infatti poco dopo sborriamo insieme: io sul mio petto e lui dentro di me.

Sento un calore incredibile e ci rilassiamo uno accanto all’altro, ogni tanto ci baciamo e “io non ti voglio più lasciare, mi piaci troppo, e vorrei ci frequentassimo seriamente” dico a Mirko guardandolo negli occhi. “Anche io voglio frequentarti, ma per il momento la cosa resti fra noi, non sono pronto a dirlo alle nostre famiglie”. Io acconsento, così ci rivestiamo e torniamo in casa, ma prima di entrare ci lasciamo con un tenero bacio.
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