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Il Capo Malizioso


di Membro VIP di Annunci69.it Sam_75
16.08.2021    |    7.923    |    4 8.4
"Si sfilò anche lui le mutande, lasciando uscire il pene ormai durissimo e sollevò la camicia di Sam, come per palpargli anche i seni e l'eccitazione..."
1. Premessa.

Sam si sentiva realizzato e soddisfatto per due motivi, entrambi per lui molto importanti: innanzitutto perchè aveva finalmente consegnato il suo lavoro perfettamente funzionante, e poi perchè aveva condiviso un'esperienza magnifica col suo capo progetto.


2. Sei mesi prima.

"Piacere di conoscerti", disse a Sam il capo progetto di questa grande e importante azienda nel giorno del suo colloquio di lavoro. "Accomodati e parliamo un pò delle tue esperienze lavorative". Sam si sedette sulla poltroncina della sala riunioni nella quale doveva svolgersi il colloquio e cominciò a parlare dei lavori finora svolti, cercando di essere più accattivante possibile. Ci teneva a superare questo colloquio, perchè si trattava di un'esperienza che gli avrebbe consentito di crescere professionalmente.
Alla fine della chiacchierata il capo progetto confermo a Sam che l'indomani avrebbero iniziato il rapporto di lavoro, dato che per lui il colloquio era andato bene. Sam si sentì soddisfatto e tornò a casa con la brama di conoscere il progetto.


3. Si comincia

Sam si recò l'indomani nella sede di quella importante azienda. Ad accoglierlo il capo progetto e un membro del gruppo di lavoro: "Vieni", disse il capo, "Ti porto nella tua stanza", e si diressero verso gli ascensori più vicini. Arrivarono nella stanza e Sam si accorse che l'ufficio aveva soltanto una scrivania: "Questo sarà il tuo ufficio", disse il capo progetto. "Un ufficio tutto mio?", chiese con soddisfazione Sam. "Si, Sam, qui potrai svolgere lo sviluppo. Il PC è già in rete, ovviamente, e il progetto puoi scaricarlo dal repository, di cui di darò le credenziali". Sam non poteva crederci, si sentiva quasi un dirigente, e si sedette sulla poltrona dietro la scrivania. Era una situazione molto gradita.


3. Il caffè

Era già passato un mesetto e il capo progetto venne a trovare Sam nella sua stanza: "Ciao Sam, tutto bene oggi?", gli chiese. "Si, grazie, tutto bene. Ho già sviluppato la pagina che mi avevi assegnato". "Ottimo", gli rispose il capo progetto, la metteremo in collaudo oggi stesso. Lo prendi un caffè?", gli chiese. "Certo, perchè no...", e insieme si diressero verso il distributore automatico.
"Fai prima tu", disse il capo a Sam una volta davanti alla macchina, così Sam si girò per leggere le bevande disponibili, dandogli le spalle. Quel giorno Sam aveva indossato un pantalone leggermente più aderente del solito, perché vestivano più attillati, e quando voltò le spalle al capo, egli notò che lasciavano scolpire a Sam un discreto paio di gambe, con polpacci discretamente turgidi, cosce dalla linea quasi sexy e soprattutto, cosa che turbo positivamente il capo progetto, un discreto e sodo culetto, che dava a Sam quel certo "mandolino" che di solito hanno le belle donne. Questa cosa provocò al capo un certo movimento all'interno dei suoi pantaloni, e ne rimase piacevolmente sorpreso.


4. Pensiero fisso

Una volta accompagnato Sam nella sua stanza, il capo progetto si allontanò pensando continuamente a quel culetto e a quei polpacci così attraenti, e si rese conto che quel pensiero lo faceva eccitare. In un certo senso non riusciva a darsi una spiegazione, in quanto comunque Sam aveva un pò di pancia che lo rendeva un pò rotondo, ma non poteva fare a meno di pensarci. Anzi, forse una spiegazione se la dava: aveva un debole per le belle gambe.
Un giorno, deciso a conquistarle, andò da Sam e con una scusa gli riferì un importante impegno di lavoro, sperando che anche oggi indossasse quei pantaloni aderenti: "Sam, stasera puoi restare un pò di tempo in più? Bisogna ultimare la funzione 69...", gli chiese il capo, cercando di ottenere una risposta positiva. O forse sperandoci.
"Certo, non c'è problema", gli rispose Sam, ed allora il capo ebbe un tremito che lo eccitò quasi da fargli temere si vedesse. "Ottimo! ti raggiungo più tardi, perchè adesso ho una riunione", gli riferì il capo. Ovviamente era una scusa, ma facendo come per uscire dalla sua stanza, buttò un occhio sotto la scrivania, e notando con piacere che Sam indossava proprio quei pantaloni attillati.


5. L'attesa e l'eccitazione

Il capo tornò nel suo ufficio. Era ovvio che non ci sarebbe stata alcuna riunione. Era solo una scusa per costringere Sam a restare più del dovuto e prendere tempo, oltre l'orario classico d'ufficio. Intanto avrebbe cercato di trovare un modo per approcciare con Sam, perchè ormai era deciso ad possederlo carnalmente. Se non ci fosse riuscito avrebbe provato un'altra volta, ma intanto avrebbe sondato il terreno. "Come posso iniziare?", era la domanda che gli frullava per la testa. "Potrei fare il vago... Magari chiedergli se gli piacciono i film porno...". Stava cercando le parole giuste, quando si accorse che l'orario era già abbastanza inoltrato da lasciare il piano del palazzo praticamente quasi vuoto. Decise quindi di chiamare Sam con l'interfono e convocarlo in ufficio.
"Se lo faccio sedere davanti la scrivania non gli vedo le gambe, però...", rifletté, e decise di farlo sedere sul divano, piazzando qualche carta sul tavolino piccolo. Dopo pochissimi minuti Sam entra nell'ufficio, e già il capo si sentiva eccitato.


6. L'ufficio del capo

"Vieni, accomodati qui", e invitò Sam a sedersi sul divano, e nel farlo chiuse la porta. Il capo si sedette sulla poltrona li vicino, quasi frontalmente al divano, ma non tanto da trovarsi proprio frontale. In questo modo il capo poteva guardare Sam con un angolo di circa 45 gradi, in modo da poter scorgere la linea seducente dei suoi polpacci, dentro quei pantaloni.
Cominciarono così a parlare della fatidica funzione 69 per una mezz'oretta circa, durante la quale il capo faceva cadere volontariamente, quasi senza pudore, lo sguardo sulle gambe di Sam, che gli sembravano sempre più sexy. Non era certo un fuseaux, comunque lasciava intravedere quelle belle forme turgide e sode. Sam quasi si accorse di queste occhiate rivolte alle sue cosce, e questa cosa lo faceva emozionare non poco. Si, perchè Sam coltivava già da tempo una passione incontrollabile, alla quale non riusciva a rinunciare, e cioè andare con gli uomini. Lo faceva già da tempo, era una voglia che lo spingeva spesso anche a indossare le autoreggenti e le scarpe coi tacchi alti. Adorava mettere in mostra le sue gambe femminilissime, e con quegli sguardi il capo sembrava quasi lo sapesse. Che abbia intuito qualcosa? Come poteva essere possibile, si domandava Sam, mentre notava che il capo continuava a far cadere lo sguardo sulle sue cosce. Cominciava quasi a fantasticare: "Pensa se adesso mi spogliasse e me lo infilasse nel culetto...". Questo pensiero lo eccitava da morire.


7. Rompere il ghiaccio

"Ok, facciamo una pausa. Beviamo qualcosa, ho delle bevande fresche nel mio frigo bar...", disse il capo a Sam. "Mi sembra un'ottima idea", gli rispose. Il capo si sedette sul divano accanto ad Sam, tornando con le bibite in mano. "Lo so, ti sto rompendo discretamente i cosiddetti, ma purtroppo è importante concludere questa funzione. Dopo ci possiamo vedere un film porno, se vuoi...", gli disse come per tentare di rompere il ghiaccio. I due risero saporitamente, ma il capo era propenso a fare altro con Sam, e quella battuta costituiva la prima scintilla. "Beh, non sarebbe male come idea", gli rispose Sam, stando al gioco. "Allora li guardi i porno", disse ridendo il capo. "Ogni tanto...", gli rispose Sam. "In effetti", continuò il capo, "confesso che ogni tanto, quando non c'è mia moglie, un bel filmetto lo guardo, anche se il film non è che mi fa tanto effetto", cercando così di creare l'atmosfera. "Neanche a me, sinceramente", gli rispose Sam, "Preferisco la fisicità", aggiunse in un tentativo di capire dove volesse arrivare il capo. "Si, senza ombra di dubbio. A me per esempio piacciono i film con i trav", disse il capo sentendo che l'eccitazione gli stava già salendo. "Ci sono certi trav che hanno dei corpi stupendi, così eccitanti", aggiunse il capo sperando si scorgere una reazione in Sam, "Delle gambe più belle di quelle delle donne", continuò e aggiunse: "Vedo che anche tu hai delle belle gambe, Sam. Poi con questi pantaloni a 'vedo-non vedo' sembra che te la cerchi...", e sorrisero entrambi. Quello fu sorriso che fece scattare qualcosa.


8. Sulla scrivania

A quella battuta entrambi sentirono come dei calori sopraggiungere imperterriti. Gli sguardi a volte si incrociarono, a volte cadevano da un lato, da parte del capo, sulle cosce di Sam e dall'altro, da parte quindi di Sam, sull'inguine del capo. In quello scambio di sguardi, senza proferire parola, il capo cominciò ad accarezzare la coscia destra di Sam, lentamente dall'inguine fino al ginocchio. Questo tocco eccitò parecchio Sam, che quasi automaticamente inarcò il piede, che fece sollevare leggermente la gamba, così il capo potè allungare la mano all'interno coscia e gli fece rendere conto che quelle cosce erano davvero sode.
Si sbottonarono vicendevolmente i pantaloni e nel calarseli si misero in piedi, in modo che Sam dava le spalle al capo che così poté far sentire il pene, ormai duro, vicino al suo culetto. In quel momento il capo, con suo grande stupore ed eccitazione, si accorse che Sam aveva le gambe depilate e quando gli sfilo i boxer si accorse che anche il culetto era liscio, e altrettanto sodo. Si sfilò anche lui le mutande, lasciando uscire il pene ormai durissimo e sollevò la camicia di Sam, come per palpargli anche i seni e l'eccitazione raggiunse il culmine perchè si rese conto che erano belli lisci e depilati anche loro. Sam era praticamente glabro.
Il capo condusse Sam vicino la scrivania, dove fece un pò di spazio per poterlo mettere a 90. Aprì il cassetto dove teneva il lubrificante, se lo mise sul pene, ne mise un pò anche nel buchino di Sam e dolcemente ma con decisione lo infilò tutto dentro, sentendo un ansimare di Sam che lo eccitò ancora di più.


9. Momenti meravigliosi

Il capo cominciò a spingere con decisione nel culetto di Sam. "Questo ragazzo è eccitantissimo", pensò tra sé e sé mentre spingeva dentro. "Che fortuna averlo ingaggiato...", perché in questo modo avrebbero potuto divertirsi ogni volta lo desiderassero. "Finalmente è mio", continuo a fantasticare, mentre spingeva dentro a quel culetto così femminile il suo membro. "Ti piace?", chiese a Sam sottovoce, "Da morire", rispose Sam senza pensarci due volte. Mentre spingeva dentro con vigore, il capo palpava quei magnifici fianchi, quelle cosce stupende, quei seni bianchissimi e morbidi. Era quasi indeciso dove lasciare le sue mani mentre lo penetrava. Quel corpo nudo, anche se con una discreta panzetta, era da sballo. "Chi se ne frega della panzetta", pensò il capo, queste curve mi stanno facendo impazzire, e a quel pensiero si accorse che stava per venire. "Sto per venire...", disse il capo a Sam, "Ti vengo dentro? che ne dici?", gli chiese con garbo eccitatissimo. "Si, vienimi dentro, ti prego...", lo incitò Sam e dopo poche spinte più vigorose gli venne dentro in un'onda di piacere indescrivibile.
"Meraviglioso", esclamò il capo mentre lasciava uscire le ultime gocce dentro al culetto di Sam. La soddisfazione aveva toccato limiti inimmaginabili con quel ragazzo, tanto da avere ancora voglia di spingere. Così il capo, senza tirare fuori il membro, riprese a spingere dentro con passione, sentendo riprendere l'eccitazione, accompagnata dall'ansimare di Sam ad ogni penetrazione. Era ormai un'ora che scopavano, ma era stupendo e non volevano smettere. Il capo venne una seconda volta.


10. Ancora e ancora

Nei giorni a seguire il capo e Sam fecero l'amore tantissime volte. Ormai erano talmente presi da questa eccitazione che non riuscivano a non pensarci, ed ad ogni occasione che lasciava trasparire un minimo di possibilità, si appartavano e scopavano. Puro piacere, pura passione. In barba ad ogni tabù.

FINE
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