Gay & Bisex

IO, BOREE


di boreetoah
13.09.2015    |    2.810    |    20 9.7
"Al tempo della mia iscrizione qui, un mese fa, il mio proposito era quello di leggere e commentare i racconti che narrano storie gay..."
IO,BOREE
Premessa: non un racconto erotico, ma una lettera di scuse. Potete insultarmi. [email protected]

Mi rivolgo a tutti voi che leggete e, in particolar modo, alle persone con cui mi relaziono quasi ogni giorno. E’ necessario che io spieghi alcune cose. Al tempo della mia iscrizione qui, un mese fa, il mio proposito era quello di leggere e commentare i racconti che narrano storie gay. Racconti che trovo estremamente eccitanti. La mia intenzione era quella di mantenere un basso profilo, restare nell’ombra; a questo proposito le mie foto e il mio annuncio, per chi riesce a leggere la mia pagina, sono significativi. Ho fallito miseramente. Credo che qualche mio commento arguto e “originale”e l’esigenza mista a vanità di misurarmi con la narrazione erotica, abbia attirato l’interesse di qualche autore e lettore, provocandone il desiderio di contattarmi e confrontarsi con me pensando di trovare l’uomo intelligente, sensibile, educato del commento e dello scritto. Niente di più vero, per quanto riguarda gli aggettivi. E’ il sostantivo ad essere sbagliato. Io non sono un uomo. Sono una donna. Immagino che vi starete già indignando. Giustamente. Dovrei spiegarvi, ma temo di non essere in grado, poiché neanch’io capisco questa mia esigenza. O meglio, io so benissimo di volermi sentire un uomo che da piacere ad un altro uomo. Badate, non voglio diventare uomo, tutto sommato essere donna mi piace, e sento i normali desideri di una donna. Però vorrei fortemente provare il piacere di un uomo che penetra un altro uomo(perché io mi sento “attivo” tra le altre cose), ma ovviamente non ne ho gli attributi. Li vorrei in quel frangente. Incomprensibile,vero? Sì , forse siamo nel campo della patologia… Per questo vi dico che non so spiegare. So solo che fin da ragazzina ho provato particolare piacere nel leggere o nel vedere scene di film che contemplavano rapporti omosessuali provando delle vere e proprie fitte al basso ventre( e non sapete quanto confessare ciò mi imbarazzi). Vedere un uomo che abbraccia, che bacia, che ama un altro uomo trovo che sia il massimo della sensualità e dell’erotismo. Quindi, come capirete , ho deciso con molto timore di provare a iscrivermi e fingere di essere gay. Un autore gay. Ci sarei anche riuscita se, lungo questo breve tragitto, non avessi incontrato persone meravigliose che mi hanno coinvolta in discussioni, in confronti, in simpatiche chiacchierate. Il problema è che a queste persone interessava sapere di me. Conoscermi. E qui comincia il difficile. A mia discolpa posso dire che non ho mai cercato nessuno, salvo qualche autore a cui ho fatto direttamente i complimenti. Nel mio nick si può intuire un nome femminile e non ho mai usato il maschile,tutte le mie frasi sono neutre; non si può intuire se parla un uomo o una donna. E a quelli che mi hanno contattato ho cercato di spiegare chiaramente che partivo con un inganno. Che non stavo dicendo la verità. Di non aspettarsi nulla da me e a nessuno ho detto il mio nome, cercando di svelare il meno possibile di me. Ma questi adorabili testardi, non mi hanno dato retta e io avrei dovuto essere più sfuggente, ma la scortesia non mi appartiene. Solo una volta, con chi cercava assolutamente un uomo con cui instaurare un rapporto anche solo d’amicizia, ho dovuto essere più fredda e distaccata. Non avrei potuto mentire così spudoratamente. E così, quest’avventura è proseguita tra alti e bassi provocando in me un’affezione sempre più forte nei confronti di chi mi ha accolta qui dentro e un senso di colpa sempre più grande. La mia paura di creare false illusioni e aspettative, di deludere e di fare del male a queste persone è andata via via aumentando. Ho messo a prova duramente la generosità di alcuni non confidando, non condividendo, non dicendo. Ma questa comunque sarei io, anche se non fingessi di essere qualcun altro. La mia indole timida e insicura si manifesta in riservatezza e poca espansività. Metteteci pure il disagio di non sentirsi mai adeguati e all’altezza di una situazione. E aggiungiamoci una forte carenza fisica. Una bruttina stagionata, diversamente magra e dotata della grazia di un cinghialotto(vi ricorda qualcuno?). Non faccio una foto, credo, da 25 anni, ai tempi della scuola; e nelle altre sono sempre nascosta. Non mi mostrerò mai. Mostro la mia anima, quello sì. Se in una foto metto un fiore, un quadro, un arcobaleno non è la stessa cosa di un orologio, una piscina, una scarpa tacco 12. Ciò che ci piace ci identifica e ci definisce. Anche a me piace il tacco 12 , ma non lo saprei portare…

Mentre in questi giorni cresceva il pensiero che questa farsa stava diventando insostenibile, scorretta e poco rispettosa verso chiunque, le cose sono precipitate, senza quasi che me ne rendessi conto.

Devo specificare che purtroppo non sto molto bene, quattro mesi e mezzo fa ho subito un intervento, non grave, ma con una convalescenza lunga, dolorosa e fastidiosa che, sommata al fatto di non poter uscire, mina continuamente il mio equilibrio emotivo. Non voglio suscitare la vostra simpatia, è solo per spiegare che, avendo anche subito un lutto piuttosto importante in questi giorni, mi sono trovata sola. Delle persone con cui mi sono relazionata maggiormente, due non leggono neanche più i miei messaggi, figurarsi rispondermi, una era fuori sede e un’altra non ho voluto disturbarla pensando fosse col proprio compagno. Così mi sono trovata a chiacchierare con quest’uomo gentile con cui mi confronto da un po’ di tempo e che mi ha tenuto compagnia per quasi tutta la sera distraendomi da pensieri tristi. E di fronte alle sue garbatissime proposte, dopo aver tentato di dissuaderlo dal conoscermi, ho dovuto confessare. Dice di non odiarmi, certo, ma sicuramente l’ho deluso molto e gli ho fatto male. La considerazione che ho di me stessa è passata da -2 a -25 in quattro secondi e il dolore al petto che da un po’ di tempo mi perseguita non è certo migliorato. Ho quindi cominciato a pensare che l’unica soluzione fosse sparire. Cancellare l’account e l’indirizzo email. L’ennesima scorrettezza. Dovevo una spiegazione e dare la possibilità di sfogare il dissenso su di me. E poi devo delle scuse. A tutti. Dovrei dirvi che me ne andrò, ma confesso che non vorrei farlo. Questo posto mi mancherà e mi mancherete voi . Vorrei continuare a restare iscritta nella sezione gay, ormai ho fatto “outing” e non dovrei più mentire se qualcuno avesse ancora voglia di scrivermi… Potrei reiscrivermi come “singola”, ma io non mi sento singola e non mi frega niente di essere iscritta in quella categoria. Io mi sento gay e rivendico il piacere di godermi questa sezione, anche se non dal punto di vista sessuale,ovviamente. Mi rendo conto che non potete capire. Non capisco neanch’io. E non voglio trovare scusanti . Ho sbagliato e non ne ho. Ora non mi resta che salutarvi e chiedere nuovamente il vostro perdono. Non lo merito, ma ve lo chiedo comunque.

Scusate. Io sono Daniela.
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