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Grazie fratellino porcellino!!! Parte 6 - A casa di Simone


di teenboy93
30.12.2016    |    16.267    |    7 9.7
"Immaginavo Simone che gli rivelava di essere gay e di voler scopare con lui..."
Parte 6

Quella notte non riuscii a dormire...
Pensavo a Manu, pensavo a lui che guardava il corpo sensuale di Simone.
Immaginavo Simone che gli rivelava di essere gay e di voler scopare con lui.
Immaginavo Manu con il suo pisello in mano, inginocchiato di fronte a lui che baciava le sue palle.
Ero geloso e invidioso allo stesso tempo. Pensai tutta la notte. Avevo bisogno di stare lontano da Manu. Per un po'!
Forse il fatto che era andato da Simone era molto meglio per me. Potevo provare a staccare il cervello, senza arraparmi ogni volta che lo vedevo.
"Domani hanno scuola, sono le 23 staranno già dormendo" Pensai...

Intanto a casa di Simone:

S - Mammaaaaa, noi andiamo a dormire.

- Va bene, buonanotte ragazzi ! A domani!

M - Buonanotte signora, grazie per la cena...

S - Dai Manu. che è tutta questa educazione ahahah

M - E non rompere Simo ahahaha

S - Dai andiamo a dormire! Manu devi perdonarmi, ma sai che sono abituato a dormire nudo. Ma tanto tu sei gay, ti farà sicuramente piacere ahahah

M - Sei il solito coglione. Che schifo, vedi di non avvicinarti troppo stanotte !

" Mio diooooo, dorme nudo, accanto a me!!! Non posso crederci!"

Simone tolse le scarpe, slacciò la cinta, sfilò i pantaloni, poi la maglietta di casa. Dopo la doccia non aveva messo le mutande... Manuel si incantò per un attimo. Sembrava farlo apposta, ogni volta che si cambiava davanti a lui
ci metteva tantissimo, come per mettersi in mostra. Lo stesso faceva negli spogliatoi. Si girò verso la cesta dei panni sporchi, raccolse i vestiti che aveva lasciato cadere a terra per buttarli nella cesta
e la libido di Manuel salì alle stelle... Aveva davanti un Adone... Era bello, bellissimo. Si girò verso Manuel:

S - Sono pront... Che cazzo fai mi guardi il pisello?

M - Scusa Simo, ma ho una curiosità, se da moscio ce l'hai così quanto ce l'hai lungo quando ti arrapi? ahahah

S - Ahahah madre natura è stata generosa con me...

" Meno male... Me la sono scampata così " Pensò Manuel.

Manuel si tolse i vestiti di dosso. Rimase in boxer e si infilò nel letto, felice come non mai.

Dopo un po' Simone si addormentò e lui si mise a guardarlo dormire. Non aveva solo un bel fisico, aveva anche un viso stupendo. Dei lineamenti perfetti...

Guardandolo si addormentò.

Forse l'idea di averlo accanto rimbalzò nel suo cervello tutta la notte e alle prime luci del mattino aprì gli occhi con un unico pensiero.
L'alzabandiera.
Cavolo con un po' di fortuna riesco a vederglielo dritto!
Simone era sdraiato a pancia in sù e dalle lenzuola si vedeva un certo rigonfiamento.
Manuel alzò leggermente le lenzuola e vide quel bellissimo pene eretto. Era davvero enorme... Sarà stato lungo 20 cm!
In quel momento decise che doveva provare a farlo suo.

S - Allora non mi sbagliavo ieri sera!!! Mi stavi guardando l'uccello e ora me lo stai riguardando. Sei veramente una checca!
M - No Simo, che dici. Ti sbagli. Ero solo curioso..
S - Di sentire che sapore ha?

Manuel abbassò lo sguardo. Si stava vergognando da morire.

S - Dobbiamo fare un discorsetto io e te! Ora dobbiamo andare a scuola, appena usciti dobbiamo parlare.

M - Ok...

Non dissero una parola fino all'arrivo a scuola.
Al portone d'ingresso Manuel azzardò:
M - Ciao Simo..
S - Cià!

E ognuno andò nella sua classe.

Tutta la mattina Manuel soffrì. Non solo Simone non gli avrebbe più rivolto la parola, lo avrebbe preso in giro a vita, lo avrebbe sputtanato.
Lo avrebbero scoperto i suoi. Come l' avrebbero presa? Il padre sarebbe tornato a giorni da Milano e al ritorno avrebbe avuto una bella sorpresina. Un figlio gay.
Non riusciva a sopportare tutta quella pressione. Andò in bagno a sciacquarsi il viso. Rimase tutta la mattina in silenzio.
Più si avvicinava l'ora di uscita e più aumentava la sua angoscia.
Avrebbe voluto fuggire via. Lontano da tutti.

Aveva un sms sul telefono:

S - Sono uscito prima. Vieni a casa mia. Parliamo qui. Mia madre non c'è possiamo parlare qui.
M - Ok Simo. Ti prego, non trattarmi male. Ti devo spiegare.

Nessuna risposta.

Arrivò a casa di Simone...

Aprì la porta, lo guardò in faccia, come se fosse l'ultima volta. Con il suo sguardo chiedeva pietà...

M - Ti prego non mandarmi via!!!
Manuel esplose in un pianto liberatorio.
M - Non so cosa devo fare. Sono così non posso farci nulla.
S - Manu, ma non hai capito che sono proprio come te ? Perchè pensi che ti prendevo in giro? Volevo capire dalle tue reazioni se fossi anche tu gay. Mi ero accorto che mi guardavi
sempre. Ma ti sei accorto che anche io ti guardavo? Ti sei accorto che godevo come un matto quando mi guardavi? Ieri sera, sono stato 5 minuti per spogliarmi. Sentivo i tuoi occhi addosso
e mi piaceva la cosa. Io non dormo mai nudo Manu, solo quando ci sei tu! Manu abbracciami.

Manuel fu travolto da centinaia di emozioni nello stesso momento.
Non poteva crederci. Non riusciva a realizzare.
Fece una sola cosa. Lo abbracciò forte. Guardò i suoi occhi penetranti e gli infilò la lingua in bocca.
La sua saliva si mischiava alla sua, mordeva le sue labbra, baciò tutto il suo viso.

M - Io non ce la faccio più a guardarti e basta Simo. Io ti voglio! Voglio toccarti, voglio baciarti, voglio assaggiarti. Non ho mai desiderato tanto una persona quanto te. Sei nei miei pensieri
ad ogni mia sega. Immagino il tuo pisello, il tuo bellissimo culetto... E sborro da morire quando mi sego pensando a te. Ecco questo è quello che ho sempre sognato di dirti!
Disse con le lacrime agli occhi
S - Anche io non ce la faccio più. Ti voglio! Saliamo in camera!

I due ragazzi salirono le scale di scorsa per andare in camera. L'eccitazione era alle stelle!

Si gettarono sul letto, Simone spogliò Manuel, Manuel spogliò Simone.

M - Simo ieri sera ho sentito che ti sparavi una sega. Dopo me la sono sparata anche io, mentre odoravo le tue mutande. Il tuo pisello oltre ad essere bellissimo ha anche un odore che mi fa impazzire. E adesso voglio vedere quanto cazzo è lungo! Anche perché da oggi questo pisello è mio!
S - Tutto tuo, eccolo !

Mostrò un pisello di grosse dimensioni.

S - 20 cm!

M - Cosa pensi di fare con quel coso? ahahaha
S - Comincia a lubrificarlo, che poi voglio entrarti dentro. è tanto tempo che aspetto questo momento.

Manuel si preoccupò...
Ormai si era abituato al dito, ma un pisello di quelle dimensioni avrebbe fatto tanto male...
Simone lo capì dal suo viso.

S - Manu, non preoccuparti... Farò piano piano. E se mi dirai basta, io smetterò. Se ti faccio troppo male me lo dici.
M - Ok simo, resisterò. Ho troppa voglia di sentirti dentro di me. Ma ora voglio mangiarti questo bel pisellone! ahahah
S - Attento a non mordere ahahah

Manuel e Simone erano sdraiati nel letto. Manuel si mise ai suoi piedi, cominciò a baciarli, poi piano piano salì leccando tutte le gambe, le cosce, l'inguine, baciò le sue palle.

M - Ma lo sai che ti ho già baciato le palle?
S - Ma che stai dicendo. E quando?
M - La sera che eri ubriaco a casa mia !!!
S - Ma davvero?
M - AHahahah eh già. E mio fratello mi ha anche beccato... Poi ti racconterò. Ora voglio succhiartelo!

Manuel passò la sua lingua sulle palle di Simone, erano bagnate di saliva, morbidissime, completamente depilate e lisce. Poi salì lungo tutta l'asta. Aprì la bocca e assaporò quella
cappella divina. Passava la lingua sul glande, avvolgeva tutta la cappella. Intanto pompava. Con una mano lo segava. Era in estasi. Aveva quel bastone in mano, di tanto in tanto lo odorava.
Sapeva di lui, avrebbe ricordato quell' odore a vita. Avrebbe ricordato il suo primo pompino a Simone per tutta la vita. Chiuse la cappella e con i denti mordicchiò leggermente il suo prepuzio.
Provò a ingoiare il più possibie quel pene così bello e grosso. Per poco non si strozzò.

S - Vieni qui Manu. Voglio assaggiarti anche io. Anche tu hai un cazzone niente male eh ! Quanto fa ? 18/ 19 cm?
M - Eh si 17/18 ...
S - Vieni quà che ci penso io a lui!

Manuel si posizionò in un fantastico 69. Simone sdraiato sul letto. Manuel sdraiato a pangia in sotto sopra il corpo di Simone.
Simone lo succhiava divinamente. Dopo averlo succhiato un po' gli disse
S - Ora ti faccio godere ancora di più!
Dalla stessa posizione iniziò a leccare il suo buchino.
Forzava un po' con la lingua, per penetrarlo.
Lo baciava come se fosse una boccuccia.
Poi inserì un dito.
Manuel provò un brivido in tutto il corpo. Quando il culetto di Manu sembrava abituarsi, Simone inserì un secondo dito. Manuel sentì un po' di dolore.

M - Simo, ti prego, infilami Ugo nel culetto.
S - E chi diavolo è Ugo?
M - Il tuo pisello, che ormai è anche mio, da oggi si chiama Ugo
S - Tu sei scemo ahahaha
M - ahahaha
S - Girati!

Manuel si girò. Simone sputò sul suo buchino. Manuel ci passò il dito e se lo portò alla bocca. Simone sputò anche sul suo Ugo, lo avvicinò al buchino.
S - Ugo è pronto a perforareeeee!
Spinse un pochino. Poi un po' più forte.
Manuel si lamentava.
Non poteva fermarsi ora. Sapeva che il dolore sarebbe stato molto per Manuel, ma sapeva che sarebbe durato poco.
Strizzò gli occhi e diede una spinta di bacino e lo infilò tutto nell'intestino di Manuel che cacciò un urlo di dolore.

Rimase qualche secondo immobile.
Il pensiero che finalmente era dentro Manuel gli diede una gioia immensa.
D'altro canto Manuel stava soffrendo, ma nonostante questo era felice di sentirlo dentro di se.

Pian piano il gran dolore diminuì, non sparì del tutto. Ma al dolore andava sostituendosi una sensazione di riempimento e di goduria.
Il suo Simone aveva tutto il pisello, Ugo, dentro di lui. Non riusciva a crederci.

M - Simo, amore, prova a muoverti un po'. Ora fa meno male.
S Certo amore mio!

In un attimo erano già passati a paroline dolci. Come se stessero insieme da tempo.

I movimenti di bacino di Simone si facevano sempre più intensi, Manuel stava godendo come un porco e iniziò a spingere anche lui con il culetto verso il pube di Simone.
20 centimetri tutti dentro il suo culetto. Sentiva sbattere quelle palle ancora umide per la leccata di prima contro le sue chiappe!
Manuel venne, senza neanche toccarsi, tutto sopra il letto. Simone continuava a spingere e a spingere. Godeva come mai aveva goduto fino a quel momento. Ci mise foga, passione, amore.

S - Sto per venire Manu...
M - Non azzardarti a venire fuori... Riempimi!
S - Speravo lo dicessi.

7, 8, 9 spruzzi di crema calda dentro di se... Manuel sentì una sensazione bellissima.
Il suo amore, che aveva desiderato, sognato, bramato per tanto tempo, gli aveva riempito il suo intestino con lo sperma caldo caldo.

Si accasciarono sul letto, rimasero uniti ancora qualche minuto. Simone dentro Manu. Finche Ugo decise di ritiarsi, e uscì dal culetto non più vergine di Manuel . Simone fece un'ultima cosa.
Raccolse con la bocca tutta la sborra che era caduta sul letto quando Manu era venuto. Guardò Manuel negli occhi.
Si capirono a vicenda. Si scambiarono un dolce bacio al sapore di sperma.

La passione che misero in quella scopata fu immensa.

S - Manu la prossima volta voglio provare anche io.
M - Mi hai sgarrato il culo Simo.
S - Così impari a farmi aspettare tutto questo tempo!
Insieme - Ahahahaha
M - Dammi un bacio amore mio!



E io? Il povero Marco?
Seguite il prossimo racconto e lo scoprirete!
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