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Gay & Bisex

Domenica pomeriggio


di HoBoccaVelluto
16.07.2018    |    21.976    |    8 9.3
"Usciamo ci avviamo verso il bus apre la porta e sale..."
Me ne stavo tornando a casa, erano quasi le 14:00, a causa di una riparazione urgente, avevo trascorso la mattina nel capannone dove lavoro.
Salito in auto, mi accorsi che ero in riserva, a pochi chilometri da casa c'è una stazione di servizio e nel piazzale vi è pure un'albergo con bar.
Inserisco la banconota nel self service e inizio a fare benzina, nel parcheggio un bus Gt, io quando vedo camion o bus inizio a fantasticare.
Stacco la pistola dal serbatoio, chiudo lo sportello, e sposto l'auto per andare a bere qualcosa di fresco al bar, entro e in piedi al bancone un uomo sui 40 anni chiacchiera con il barista.
-Ciao Bruno, mi fai un latte e menta?
-Ciao Giulio, (risponde il barista), che fai in giro di domenica?
-Abbiamo avuto un piccolo problema al capannone e ho dato una mano ai meccanici per la riparazione.
Bruno mette il bicchiere sul banco, mentre l'altro avventore sorseggiava un amaro ghiacciato.
-Ho visto che c'è un bellissimo bus parcheggiato qua fuori, è il suo?
Chiedo all'uomo che beve l'amaro.
-Si è la mia seconda casa.
-Lo immaginavo che lo avevi notato Giulio, (mi dice Bruno), conosco la tua passione per il volante.
-Non ci posso fare nulla Bruno, è più forte di me.
Mentre dico questo vedo che i bicchieri sul bancone sono vuoti, e chiedo a Bruno di versarmi un amaro ghiacciato, e chiedo pure all'autista se mi fa compagnia, bevendo un altro amaro o qualcosa d'altro.
Dapprima dice di no, ma riesco a convincerlo, vedo che Bruno mette 3 bicchieri sul banco e dice:
-Questo giro lo offre la casa, salute.
L'autista si presenta, si chiama Antonio, e pernotterà li in albergo, il mattino seguente alle 07:00 deve essere in aeroporto, arriva un gruppo di turisti dalla Turchia, e li deve portare a Milano, poi in toscana Roma, Napoli e poi risalire ultima tappa Venezia e poi ancora in aeroporto, in tutto 15 giorni.
-Adesso dove vai Giulio?. Mi chiede Bruno
-Non lo so, ma penso di andare a prendere un pò di fresco.
-Dai vai a farti un giro in piscina.
-Se vieni anche tu Bruno, ci vengo, chiudi il bar.
-No, tu sei pericoloso, in piscina, ti conosco.
E ci mettiamo a ridere.
Bevuto l'amaro, saluto Bruno e Antonio mi dice:
-Aspetta, vieni al bus che ti do un gadget dell'azienda per cui lavoro.
Usciamo ci avviamo verso il bus apre la porta e sale.
-Che fai li di fuori sali un attimo!
Salgo e da una cappelliera toglie un piccolo trolley e mi da una maglietta e un cappellino.
-Spero che ti vada bene come taglia, già che ci sono ne metto una pure io.
Antonio spoglia la camicia e mette in mostra i suoi pettorali ricoperti di pelo e un'abbronzatura invidiante, nella mia testa suonano già le campane.
-Cavolo che abbronzatura che hai Antonio.
-Una delle poche cose belle di questo lavoro, gli hotel dove ci fermiamo sono tutti di lusso.
-Quindi piscina, sauna, zona massaggi..
-Si , quasi..
-Ed ora cosa farai qua oggi? Bruno non ha queste cose nel suo albergo.
-Fa niente, mi riposo.
Scendiamo dal bus, e ci dirigiamo verso l'entrata del bar, e li mi viene un idea.
-Che ne dici se andiamo a casa mia, ho mezza anguria in frigo, vediamo un pò di tv...
-Non voglio essere di disturbo.
-Quale disturbo, tu sei qua solo, io sono a casa solo, il bus lo sorveglia Bruno..
Antonio rimane un pò in pensiero, e poi accetta.
Rientriamo a salutare Bruno, che se ne stava seduto ad un tavolino a leggere il giornale.
-Bruno dai un occhio tu al bus, che porto Antonio a fare un giro, e stasera a cena aggiungi un piatto in più.
-Mi raccomando Giulio, puntuali alle 20:00.
Saliamo in auto, e prima di andare a casa, porto Antonio a fare un giro della cittadina, mentre guido, Antonio mette un braccio dietro al mio sedile, è rilassato e da seduto posso ammirare il suo pacco.
-Eccoci arrivati, dai entra.
Apro un poco le imposte la penombra, tiene fresco,
-Ecco la mia piccola alcova, se ti serve il bagno è qua.
Apro il frigo tolgo l'anguria.
-Che dici tolgo anche 2 birre?
-Se ti dico di no, che fai?
-Le tolgo lo stesso... certo che oggi fa veramente caldo, vado a cambiarmi, accendi la tv il telecomando è sul tavolo.
Vado in camera, mi metto i pantaloncini e una canotta, rientro in soggiorno Antonio seduto sul divano.
-Mettiti pure comodo, se hai caldo spoglia pure la maglietta.
Metto una bacinella con l'anguria sul tavolino e anche le 2 birre.
-Salute Antonio.
Lui prende la birra e brinda con me.
-E' vero fa caldo oggi, Giulio, mi tolgo la maglia.
Era ciò che volevo vedere il suo pelo nero, accendo la tv, il volume basso, iniziamo a parlare dei suoi tour, dei giorni lontani da casa, stanze d'albergo, ore di solitudine, ultimamente, fa solo viaggi in Italia, le bottiglie sono vuote, mi alzo e vado al frigo, e ne prendo altre 2, le appoggio sul tavolino e noto che Antonio ha slacciato la cintura e sbottonato un poco i pantaloncini.
Mentre si chiacchiera, volontariamente gioco con il telecomando, e faccio partire un film, hard.
-Oh, scusa non era mia intenzione.
-Ma dai riavvia, ora che mi hai incuriosito lo spegni?
Faccio ripartire il film.
-Quando sono da sol, negli hotel, ogni tanto li guardo, poi mi eccito e devo sempre chiedere l'aiuto di Federica.
Mentre parla la sua mano destra è entrata nei pantaloncini e la sinistra sulla mia spalla, mi accorgo che la mia mano destra è finita sulla sua coscia, di scatto la tolgo.
-Scusami..
-Di cosa, sto così bene.
La sua mano sinistra prende la mia e la mette sul suo pacco, io gli sbottono gli ultimi 2 bottoni, ha sotto un paio di boxer rossi.
Lo faccio sollevare appena un poco e i pantaloncini sono sul tavolino.
La mia mano accosta l'elastico dei boxer e va alla ricerca del suo membro,
Antonio si alza ancora un poco e si sfila i boxer, il suo membro inizia a ingrossarsi, e piano piano il glande si scopre, ha un bellissimo attrezzo sui 20cm e bello largo, Antonio appoggia la testa sul bracciolo e la sua gamba destra sulla spalliera del divano.
Inizio a usare la lingua e la mia bocca calda, Antonio mi mette le mani sulla testa e mi guida, si fa leccare le palle e il buchino, poi mi sposta in avanti e via i 20 cm spariscono in bocca, le mie mani cercano i suoi capezzoli, la mia bocca va avanti e indietro piano, ogni tanto Antonio blocca la mia testa quando il membro è tutto in bocca, poi inizia a scoparmi la bocca..
Ci sono voluti quasi 30 minuti prima di sentirlo che stava per esplodere, un 5 getti di caldo seme finirono sulla mia faccia.
Mi asciugai e mi misi sopra di lui le nostre lingue iniziarono a roteare..
Dopo una mezz'oretta che eravamo accoccolati sul divano, proposi ad Antonio di andare in doccia, lui si alzò raggiunse il bagno, io gli portai l'accappatoio.
-Non mi farai fare la doccia da solo? Chi mi lava la schiena?
Entrai in doccia, iniziai a insaponarlo e lui insaponò me, il suo membro non voleva stare a riposo, si lasciò masturbare, e quando mi mettevo a 90° le sue dita entravano nel mio buchetto, con la destra masturbavo lui e con la sinistra il mio piccolo membro, riuscimmo a sborrare insieme io su di lui, e lui su di me..
Uscì dal bagno e si sedette con l'accappatoio sul divano.
-Sai Giulio, Bruno mi aveva detto, che conosceva una certa Titti, brava pompinara, mi sa che aveva ragione.
Alle 20:00 eravamo da Bruno per la cena.
-Allora Antonio come è andato il giro della cittadina?
-Veramente da vedere c'era poco, allora gli ho mostrato io la torre di Pisa il campanile di San Marco, Giulio mi ha detto che la prossima volta mi porta a vedere le grotte.
-Ah, si le grotte, le ho viste anch'io, ma sono un pò strette Antonio, però in officina Giulio un pò di grasso lo trova.
-Voi ditemi quando siete liberi e vi porto a vedere le grotte..
Iniziammo a ridere, mentre Carla ci portava la cena in tavola.
Vedremo la prossima volta che Antonio parcheggerà il suo bus da Bruno, cosa succederà.
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