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Lui & Lei

Scopata dallo sconosciuto


di Elisa166
20.08.2018    |    31.766    |    17 9.2
"Al mio arrivo si staccarono un po' e vidi nel volto di mia moglie un certo imbarazzo misto a piacere per le attenzione che quell'uomo le aveva riservato in..."
Ormai dopo 20 anni di matrimonio la routine aveva appiattito la nostra vita sessuale nonostante mia moglie sia la classica donna da commento se la incontri per strada o al bar. Sempre in tiro, vestitini corti,terza abbondante di seno tacchi sempre altissimi, collant o autoreggenti velate in inverno, gambe abbronzatissime in estate, la classica signora sui 40 che ti ispira di scoparla.
Io avevo divagato a volte con la mia segretaria, a volte con una 25 enne vogliosa di cazzo che lavora al bar dove vado a prender il caffe, di contro lei mi aveva sempre assicurato la sua totale fedeltà.
Le mie certezze iniziarono a vacillare quando sempre più spesso il pomeriggio usciva con un amica dicendomi di andare al cine.
Un pomeriggio incontrai la sua amica e dopo avergli offerto un caffè gli chiesi di questi pomeriggi al cinema
Mi rispose che eran 2 anni che non andava al cine e nell'imbarazzo generale ci salutammo.
Ero sicuro, la troia aveva chi la copriva. Decisi di rimaner calmo e freddo e studiai un piano.
Andai su un sito proprio su Annunci 69 e contattai tra i tanti un tale sulla cinquantina che nelle foto mostrava un arnese da paura.
Ci incontrammo, gli spiegai la mia storia e gli dissi che volevo veder se mia moglie avrebbe ceduto alla sua corte, e ci accordammo sul da farsi.
Dopo qualche tempo dissi a mia moglie che un collega di lavoro mi aveva invitato una sera ad una cena per degli affari da concordare e siccome stava in Versilia sarebbe stata un occasione per trascorrere un week end anche se era autunno.
Inizialmente disse no, ma dopo mia insistenza accettò.
Lo comunicai al tizio e fissammo l'appuntamento in un ristorante lungomare.
Partimmo in tempo per esser li in orario mia moglie impeccabile con una gonna sopra il ginocchio tacco 12 ed uno spacco che esaltava le sue splendide cosce fasciate da dei collant neri velatissimi, una camicetta sbottonata sul seno che faceva intravedere i suoi seni e un cappottino. Insomma elegante ma come sempre esplosiva visto la sua fisicità, esaltata da quelle scarpe rosse lucide con tacco e plateau.
Arrivati al parking del ristorante diedi un colpo di fari come da accordi e da una BMW scese un distinto signore sulla cinquantina capello brizzolato, ben vestito insomma il classico uomo che piace alle quarantenni.
Dopo le presentazioni e i saluti ci accomodammo al tavolo mia moglie su un lato e noi due agli altri lati del tavolo quadrato.
La sera scivola via tra buon cibo e vino e dopo aver finto discussioni di lavoro il tizio iniziò a chieder a mia moglie, gusti, passioni hobbye.
Lei inizialmente sembrava un po' scocciata poi piano piano si sciolse tanto che ero quasi diventato un estraneo. Ero indaffarato col mio telefono mentre loro parlavano e si scambiavano sguardi e sorrisi di ammiccamento. Non so' se lui abbia provato sotto il tavolo qualcosa, l'ho pensato perche a volte vedevo mia moglie un po' ritratta.
Ad un certo punto mia moglie chiese di andar in bagno e mentre si allontanava ancheggiando sui suoi tacchi altissimi il tizio mi fa', tua moglie me lo ha fatto venir duro da quando l'ho vista, sei sempre d'accordo su quanto detto?
Mi sentii frustrato per averla messa in quella situazione che forse non meritava, ma ero curioso di verificare la sua fedeltà e eccitato dal pensare che uno sconosciuto la stava corteggiando e che la voleva trombare risposi di andar fino in fondo cosi dammo il via alla seconda parte del piano.
Al ritorno di mia moglie al tavolo il tizio mi fece, sarai stanco è mezzanotte e devi far 2 ore d'auto per tornare a casa mi sono permesso di prepararvi la camera degli ospiti, tanto vivo solo, stasera siete miei ospiti. Io feci il vago mia moglie disse di no,ma dietro il mio cara so' come è fatto Rodolfo poi si offende, acconsentì.
A quel punto Rodolfo lanciò un idea, perché prima di andar a dormire non andiamo a sederci in spiaggia la serata non è fredda e il mare è bellissimo.
Mia moglie disse ma dai Rodolfo ho i tacchi e nella sabbia non riesco a camminare, e lui scherzando tranquilla Jessica ti porto in braccio io......ridendo.
Per lasciarli soli dissi io vado un secondo in bagno andate avanti voi..... E mi raccomando non fargli sporcare i piedini.
Rimasi in bagno qualche minuto poi con lo stomaco in gola per l' ansia mi incamminai
Erano seduti entrambi su un lettino lei con il cappottino da cui uscivano fuori due cosce da urlo dove lui aveva posato la mano poco sopra il ginocchio mentre parlavano con le bocche a non piu' di 3 cm.
Al mio arrivo si staccarono un po' e vidi nel volto di mia moglie un certo imbarazzo misto a piacere per le attenzione che quell'uomo le aveva riservato in riva al mare
Chiacchierammo un po' poi Rodolfo disse ragazzi abbiamo mezz'ora di macchina per andar a casa meglio andare.
Arrivati al parcheggio finse che la sua auto non partiva e aggiunse pazienza domani mando il meccanico andiamo con la tua?
E io ok, dai cosi ci divertiamo io vi faccio da tassista e voi salite dietro, cazzeggiamo un po'......
Non se lo fece ripeter 2 volte prese ed apri lo sportello posteriore invitando Jessica a salire ammirando le sue cosce uscite dal cappotto mentre saliva con movenze tutte femminili. Mia moglie mi guardò con un misto di imbarazzo e scocciatura ben sapendo di entrare nella tana del lupo, e che poco avrebbe potuto fare per impedire alle sue mani di insinuarsi tra i suoi collant.
Percorremmo una stradina buia e tortuosa l'abitacolo a volte era illuminato dagli squarci degli altri fari o da sporadici lampioni,mentre dietro parlottavano, lei con la testa poggiata al poggiatesta e le mani sul cappotto a tener coperte le sue splendide gambe che però uscivano mostrando la sua pelle velata da collant neri. Lui appoggiato con la spalla alla sua le parlava a 5 cm dall'orecchio e dalla faccia stizzita di lei che vedevo sbirciando nel retrovisore sicuramente gli aveva buttato la lingua nell'orecchio.
In un bagliore di un lampione vidi dallo specchietto la mano di Rodolfo poggiarsi sul ginocchio di mia moglie e tentar di insinuarsi tra le sue cosce. Lei strinse prontamente le gambe per impedirgli di salire fino alla sua fica.
In quel momento mi sentii frustrato per averla messa in quella condizione, forse le mie congetture sul suo tradimento eran tutte fantasie......o forse no, ma ormai eravamo in gioco.
Percorremmo ancora qualche chilometro nel silenzio generale quando traversando un centro con delle case l'abitacolo si illuminò di nuovo e dallo specchietto vidi Rodolfo avvinghiato sul suo collo, la mano completamente infilata tra le cosce non più strette che piallava come fossero due ciocchi con una violenza da smagliargli il collant, d'improvviso sfila la mano che ormai credo arrivata sulle labbra della fica di mia moglie,gli prende la mano portandola sul suo enorme arnese, cerco lo sguardo di mia moglie nello specchietto e mio stupore la vedo con la testa all'indietro gli occhi chiusi mentre si mordeva il labbro inferiore in un chiaro gesto di goduria e stupore dati dalle dimensioni del cazzo di Rodolfo.
Per toglier tutti dall'empass diedi un colpo di tosse e dissi quanto manca? E Rodolfo prontamente siam arrivati la prima a destra poi l'ultimo villino sulla sinistra.
Entrammo in casa che eran quasi le tre di notte, Rodolfo ci offri un ultimo drink che io rifiutai dicendo di esser sfinito e chiesi di poter andar a dormire, mia moglie disse di voler un bicchier d'acqua e poi mi avrebbe raggiunto.
Mi assopii e mi risvegliai dopo poco, sentivo parlottare nella stanza accanto, mi alzai e vidi una luce dalla porta semi aperta, mi avvicinai piano e sbirciai. Vidi mia moglie sul letto con Rodolfo sprofondato tra le sue cosce aperte con i tacchi avvinghiati sulla sua schiena i pantaloni e le mutande calati tirarsi un attimo su mettendosi inginocchiato tra le sue gambe aperte con in mano il suo cazzo enorme e mentre gli diceva è tutto per te, con l'altra mano gli strappava i collant all'altezza della fica, e mentre con la mano insinuava il suo grosso cappellone tra le labbra della sua fica ormai fradice la puttana gli sussurrava si strappami il collant non porto mutandine, ma fai piano che è troppo grosso. Con un colpo violento gli introdusse tutto il suo cazzo Jessica emise un urlo di dolore mentre il porco gli diceva te l'ho dato tutto troia......... è tutto tuo......e iniziava a pompare con variazioni di ritmo costanti, sfilandolo quasi tutto con delicatezza per poi affondare colpi delicati o secchi a volte solo con l'enorme cappella a volte devastandogli la fica con tutto l'enorme cazzo. Vedevo mia moglie dimenarsi e gemere come una cagna in calore sotto i colpi dello stallone appena conosciuto implorando di scoparla come una puttana.
Ad un certo punto Rodolfo prese a pompare come un forsennato colpi devastanti che le mandavano la testa contro la spalliera del letto, chiedendogli se le piaceva. Lei si dimenava dicendogli che aveva un cazzo fantastico e che era la sua troia
Improvvisamente dopo un lingua in bocca di 10 minuti mentre continuava a menar colpi forrissimi col suo cazzone che non veniva mai gli sussurrò qualcosa all'orecchio che non sentii, a cui mia moglie rispose, siii sborrami dentro tanto prendo la pillola.
Rodolfo rallento' un attimo i suoi colpi, strinze le chiappe ed emise un uuuhhhh animalesco di piacere per poi riprender per un po' a pompar sfilando fino alla punta della cappella il suo cazzo per infilarlo poi delicatamente tutto, con un movimento ritmico. Mia moglie giaceva a braccia larga con i seni fuori dal reggiseno con le sue bellissime gambe avvinghiate alla sua schiena con i tacchi rissi verso l'alto accompagnando i suoi ultimi colpi con un movimento delicato sulle sue chiappe.
L'aveva riempita di sborro dopo averla mezza denudata avergli steappato i collant e scopata per 2 ore con le sue bellissime scarpe da troia.
Andai nel cesso e mi segai per 3 volte.
La mattina notai i collant di mia moglie sfilati e gli dissi, cara hai tutti i collant sfilati......e la puttana deve esser stata la sedia al ristorante.
Facemmo tutto il viaggio senza una parola, la rabbia si era trasformata in piacere di veder la mia signora far godere altri uomini.
A volte torniamo da Rodolfo sempre nella sua villetta tutti ignari e tutti vogliosi di recitar la nostra parte.

Storia vera, nomi di fantasia



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