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Lui & Lei

Melissa 1


di Membro VIP di Annunci69.it Curioso917
23.11.2023    |    1.372    |    0 9.6
"Per mezz'ora non ci parliamo, poi timidamente mi chiede se ho deciso :”siamo d'accordo recito la farsa, tu mi hai dato tanto, grazie a te ho vinto la mia..."
Racconto d'amore con un pizzico di trasgressione


Ciao mi chiamo Ermanno,sicuramente sono un bell'uomo me lo sento sempre ripetere,32 anni,alto 1.95 per 80 kg, capelli castani e occhi azzurro cielo.
Ho anche un ottimo lavoro, per tutti sono il classico single sciupafemmine, purtroppo non è proprio così, certo ho molte amiche ,ma praticamente sono vergine.
La natura non è stata generosa in tutto, il fratellino è proprio ino ino, un cazzetto di 12 cm ,la cosa mi ha sempre bloccato , ergo mi ammazzo di seghe ma con le donne, solo amicizia.
Diverse ragazze dopo le prime uscite aspettavano che concretizzarsi il rapporto, io faccio lo gnorri, alcune spariscono, altre si incazzano; se non sono abbastanza bella per te dovevi dirmelo subito .
Mi rendo conto che sono fisime, non è detto che bisogna essere ben armati per l'amore di una donna,ma tant'è che rimango sempre bloccato.
Ma a volte tutto accade, devo trasferirmi a Padova tre giorni per fare da relatore ad un'importante convention, decido di andare in auto, da Torino a Padova non c'è poca strada,ma guidare mi rilassa .
Ovviamente sono partito con un giorno d'anticipo, è primavera non c'è molto traffico,verso metà strada mi fermo in un autogrill per un buon caffè .
Non c'è molta gente, sono alla cassa per ordinare quando entra una coppia, stanno litigando di brutto:”sei una stronza ,non sono il tuo giocattolo,”,” con un pezzo di merda come te mi passa ogni voglia di giocare”.
Continuano a litigare mentre sorseggio il caffè, ad un certo punto la donna gli molla un ceffone,lui diventa paonazzo:”cercati un allocco che ti carichi io me ne vado”.
Pago la consumazione e esco,lei è sul piazzale seduta su una valigia con le mani tra i capelli,da buon cavaliere mi avvicino:” scusi se mi intrometto non ho potuto fare a meno di assistere allo scontro,io vado a Padova,se è di strada l'è do volentieri uno strappo!”
Alza lo sguardo,ha gli occhi rigati di lacrime:” lo stronzo mi ha mollato qua, tutti uguali gli uomini”, le sorrido:”spero non mi consideri come il buzzurro suo amico:”per la prima volta mi guarda negli occhi, mi accorgo solo ora che è una figa imperiale.
Mi dà subito del tu:” scusami ma sono nera, l'imbecille solo perché glielo data una volta crede sia di sua proprietà, gli ho chiesto di accompagnarmi da mia sorella a Padova,pretendeva di scoparmi in albergo per tre giorni, se lo scorda sono partita per trovare mia sorella,non per fare l'amante puttanella con un uomo sposato.
Comunque accetto volentieri,mi ha lasciata a piedi lo stronzo”, carico la valigia e con un inchino da cavaliere la faccio accomodare in auto.
Il viaggio riprende,la osservo in modo discreto, è veramente una bella donna, è alta almeno come me, bionda, occhi come i miei, caviglie sottili e dalla scollatura si intravedono i seni non esagerati ,sarà una seconda.
Finalmente si rilassa:”scusa ero proprio fuori di testa, sono Melissa”,”ciao Ermanno dove ti porto?” “Da mia sorella appena fuori Padova,ma se sei di fretta puoi lasciarmi in città! “ “Non ti preoccupare i miei impegni cominciano domani ed è un piacere la tua compagnia quando non ti arrabbi”, ora sorride,un bellissimo sorriso.
Non sono pratico della zona, Melissa mi dà indicazioni per la casa, quando arrivo resto basito, è un enorme villa d'epoca, dal cancello alla casa ci saranno 500 metri, scende dall'auto e mi saluta con un grazie e un bacio sulla guancia.
Sto per ripartire quando mi ferma:” sono proprio maleducata, visto che non hai impegni per oggi fermarti ti presento mia sorella’, non ci vuole molto a convincermi, suona ma non risponde nessuno:”cazzo non c'è , volevo farle una sorpresa e non l'ho avvisata”.
“Dai non è un problema, ti invito a pranzo vedrai che rientra”, “sei una persona gentile,è raro trovarne al giorno d'oggi”.
Mi indica un ristorante in mezzo alla campagna, veramente un ottimo pranzo e la sua compagnia è piacevole, dopo l'amaro torniamo alla grande casa, la sorella è rientrata, baci e abbracci, io mi tengo in disparte, Melissa si rende conto del mio imbarazzo:”scusami Ermanno ti presento mia sorella Lucia”.
È la mia natura, la saluto col baciamano”,” ha però finalmente hai trovato una bella persona, non uno dei tuoi soliti buzzurri”, Melissa ride:’ l'ho vinto alla lotteria”, “dai su entrate dico a Maria di preparare qualcosa” , accidenti hanno pure la servitù, se la devono passare bene.
Facciamo una piacevole chiacchierata, le due sorelle sono proprietarie di una grande azienda, Melissa è responsabile della filiale commerciale a Moncalieri,Lucia dirige la fabbrica,i loro genitori si sono ritirati e vivono in una Villa sul mare d'Abruzzo.
Dopo il tè mi alzo per andarmene, Melissa mi prega di restare:”disdici l'albergo, domani puoi raggiungere la convention da qui”.
Non mi sembra il caso, sono un perfetto sconosciuto , cerco di inventarmi impedimenti, ma Melissa insiste e cedo. Prima di cena ci facciamo un bagno in piscina ,dio quant'è bella se non avessi la mia ossessione, ci proverei subito, Melissa mi fa sangue non mi era mai capitata un'erezione così potente.
Dopo cena ci facciamo ancora una lunga chiacchierata, non è solo bella, è sveglia e intelligente, sarebbe la donna perfetta per me.
Prendo il mio bagaglio dall'auto e lei mi accompagna in una stanza degli ospiti, nel darmi la buonanotte cerca di baciarmi, la respingo :”dai non è il caso neanche mi conosci e da domani non ci sarò più”.
Sembra arrabbiarsi, non è abituata ad essere respinta, poi cambia espressione, ora è dolce;” buonanotte principe azzurro" e si allontana verso la sua camera.
Vado in bagno per sistemarmi per la notte, ma penso a lei sono troppo eccitato, ricorro a una sega per passare la notte tranquillo.
Verso l'una mi sembra di sentire una presenza nella camera, accendo la luce, Melissa è distesa nuda sul letto, avvicina le labbra forza le mie,le lingue si intrecciano, mi abbevero della sua saliva, è il mio primo vero bacio, per me è il paradiso.
Melissa si accorge della mia inesperienza, infila una mano nei boxer mentre continua a baciarmi, mi stringe il pene e lo masturba con movimenti lenti, poi mi cala le mutande e lecca le prime gocce di precum.
Sono assalito dai soliti timori, ma lei è troppo brava, lecca tutto intorno al prepuzio e ingoia l'asta fino alla radice, una sensazione mai provata, emetto versi di godimento, è la prima donna a farmi un pompino.
Nonostante mi sia masturbato, in poco tempo sono al capolinea, Melissa se ne accorge dalle contrazioni, cerco di uscire ma lei mi arpiona i fianchi, caccio un grugnito e le inondo la bocca.
Da buona porcellina lecca fino all'ultima goccia, poi mi bacia facendomi assaggiare il mio seme.
In pochi attimi il fratellino torna duro come roccia, lei sale su di me e lo strofina sul clitoride, sensazioni mai provate, mi rendo conto che finora ho rinunciato alla cosa più bella della vita, Melissa è un lago , affonda la verga fino alla radice inizia un su e giù lento, ogni tanto da degli affondi, fa urletti di piacere, si piega a baciarmi.
“Amami Ermanno prendimi” , esce da me e si scoscia sul letto, dalla figa sento un profumo irresistibile,mi getto a capofitto a leccare quel delizioso scrigno, lei capisce le mie difficoltà e mi guida per darle il massimo del piacere, la masturbo con due dita e succhio il clitoride duro come un cazzetto, è pervasa da tremiti :”dai ,dai vengo urla l'orgasmo e squirta sul mio viso “, lecco i suoi umori come un invasato.
Il cazzo mi scoppia, la copro col mio corpo entro nella sua tana, inizio a cavalcare lentamente , poi aumento il ritmo,sono prossimo a sborrare, cerco di uscire, ma lei mi artiglia con le gambe la schiena e ansimando mi dice:” sono protetta resisti godiamo insieme”, dieci ,venti colpi e esplode l'orgasmo pochi secondi e lei urla il suo.
Non uscirei più da lei, il fratellino si rimpicciolisce e si sfila dalla tana ,ci stendiamo ansimanti .
Dalla figa inizia a uscire la sborra,infila un dito e se lo porta alle labbra:” buona dolce come te”, non credevo l'avrei mai fatto, ma istintivamente mi metto a ,leccare tutto quello che esce da lei, inizia a vibrare e le sopraggiunge un altro orgasmo.
“Ermanno perché mi hai rifiutata, eppure vedo che ti piaccio come tu piaci a me”, “Melissa lo vedi come sono? Mi sono sempre vergognato della mia dotazione, praticamente fino a stasera ero vergine”.
“Ma sei scemo, credi serva un toro per far godere una donna, stanotte mi hai portata in paradiso,e credimi diversamente da te ne ho avute di esperienze è vero qualcuna ha bisogno di verghe possenti ma sono la minima parte.
Dai domani devi alzarti presto, so cosa vuol dire il lavoro, stanotte dormo con te, dopo le riunioni torni qui, dobbiamo completare il training”, in breve siamo tra le braccia di Morfeo.
La mattina mi alzo di buon ora per andare alla tre giorni di lavoro, mi giro e lei è lì, mi sembra un sogno, è bellissima anche con i capelli arruffati,le do un leggero bacio sulla fronte, non voglio svegliarla.
La giornata mi sembra eterna, per fortuna devo fare il relatore per un paio d'ore, penso solo a lei, ieri ero vergine ho incontrato una dea.
Arrivano le 18, mi metto in auto per raggiungere la villa, a dirla tutta ho paura, sicuramente non sarò mai il suo uomo peccato non posso illudermi , è straricca ,bellissima, che se ne fa di uno come me, ma con lei ho conosciuto per la prima volta l'amore.
Arrivo alla magione , la governante, mi dice di raggiungere le signore in piscina, tempo di mettermi in costume e le raggiungo , Melissa dorme sul lettino, Lucia mi viene incontro.
“Ciao Ermanno la tua fidanzata dorme alla grossa, notte movimentata?” Tra me e me penso fidanzata?non ci capisco più niente.
“Sono contenta che finalmente Melissa abbia trovato un tipo a posto, i nostri genitori saranno felici di conoscerti, non se la sentivano di affidare a Melissa la gestione di una parte del patrimonio, ma finalmente sta mettendo la testa a posto.
Allora, vi siete conosciuti a Torino? " Mi subissa di domande,cerco il più possibile di rimanere nel vago, per fortuna Melissa si sveglia, mi viene incontro e mi bacia, mi sussurra poi ti spiego:” dai facciamo un bagno”.
Lucia ci guarda e sorride, è felice per noi,reggo il gioco ma sono pieno di domande, che avrà in mente Melissa?
Finalmente è l'ora di prepararci per la cena, è il momento delle spiegazioni.
“Scusami Ermanno sì ti ho messo in mezzo, Lucia è entusiasta di te, io stupidamente ho detto che siamo fidanzati e lei ha avvisato i nostri genitori, ti giuro non mi sei indifferente, a dirla tutta mi piaci un sacco, non ho mai voluto una storia seria e per questo i miei genitori mi hanno quasi diseredato, mio padre è molto malato ha poca vita,se reggi il gioco ti pago quello che vuoi”.
La cosa mi fa un po' incazzare, “senti Melissa non sono i soldi che mi mancano, ieri sera è stato fantastico, lo sai è la prima volta che ho fatto l'amore, forse per questo per te provo qualcosa,farei i salti di gioia per essere il tuo ragazzo,ma non so se riesco a accettare questa farsa.
Il solo vederti mi eccita, mi piace tutto di te,ti ammiro non solo come donna,ma non me la sento di decidere su due piedi, non è facile per me fare l'uomo vetrina.
Dopo cena vado in albergo, una scusa per tua sorella la troviamo, devi darmi tempo,se deciderò di starci te lo farò sapere, questo è il mio telefono, comunque ti dico subito che se in te non nasce un vero sentimento ,di fare sesso non se ne parla più, se devo farti un favore come amico ti considero un'amica”.
Melissa ha gli occhi umidi, “scusami ho fatto una cazzata, ma credimi non l’avrei fatto con nessun altro, se mi mandi a quel paese ti capisco”.
Mi ritiro in albergo, passo una notte d'inferno, ormai mi è entrata in testa, anche questa notte mi masturbo pensando a lei, tengo lo smartphone spento in questo momento non voglio sentirla.
È il terzo giorno di trasferta, mi arriva un WhatsApp è lei, “ho detto a mia sorella che passavi a prendermi,lo so sono inguaribile ma di fronte all' entusiasmo di Lucia non potevo fare altrimenti,ti prego non dirmi di no”.
Vorrei mandarla a quel paese, ma mentirei a me stesso,le rispondo con un “ok passo alle 18”.
Puntuale arrivo alla villa, Melissa e taciturna ,Lucia mi fa mille feste,mi bacia sulle guance:” a presto cognato”.
Carico il bagaglio e siamo pronti a partire,le sorelle si abbracciano :”ti è passato un po' il mal di testa sorellina? Sai Ermanno due giorni senza dì te è caduta in depressione, ciao ragazzi”.
Per mezz'ora non ci parliamo,poi timidamente mi chiede se ho deciso :”siamo d'accordo recito la farsa,tu mi hai dato tanto, grazie a te ho vinto la mia fobia, quando non sono oberato di impegni sono a tua completa disposizione”.
Imbarazzo passa e posso godere della sua compagnia, scopriamo tanti interessi in comune, la sua risata è coinvolgente, non sarà un peso recitare la parte dell'innamorato, con lei sto bene.
È quasi un anno che frequentiamo insieme i salotti bene di Torino e i sfarzosi ricevimenti, leggo invidia negli sguardi delle amiche, grazie a lei ho iniziato a frequentare altre donne,Melissa ha cercato più volte di portarmi a letto,io mi sono sempre rifiutato anche se a ogni bacio mi si scioglie il cuore e si rizza l'uccello.
Una sera a un ballo di beneficenza ha esagerato con l'alcol , mentre balliamo mi infila una mano nei boxer,la allontano lei per ripicca fa la scema con tutti,un tipo ne approfitta del suo stato , dopo averla ben bene limonata e palpeggiata ,la prende per mano e si dirige allo scalone che porta al piano superiore.
In fondo sono fatti suoi, non è la mia ragazza, le sue amiche mi guardano e ridacchiano, è via da un quarto d'ora, non c'è la faccio più, salgo di corsa le scale e apro una per una le porte delle camere, la vedo e in ginocchio con in bocca la verga del panzone.
Ho il sangue agli occhi, entro come una furia, do un pugno in faccia al tipo, gli rompo il naso e le urlo :”non permetterti più di toccare la mia ragazza”.
Prendo Melissa per un braccio, attraversiamo il salone, sotto lo sguardo stupito delle persone e usciamo dalla villa.
Melissa sembra risvegliarsi da un brutto sogno :” io, io non volevo perdonami Ermanno è stato lo champagne, quella non ero io “,” certo peccato che non sai accettare un no, forse mi ero sbagliato sul tuo conto ,pensa che cretino mi illudevo di una vita con te”.
Melissa si mette a singhiozzare,
sono troppo deluso per sentire le sue scuse, la faccio scendere sotto casa sua e me ne vado sgommando.
Per tutta settimana mi subissa di messaggi e telefonate a cui non ho voglia di rispondere , se devo dirla tutta forse l'amo, ma non mi va di essere umiliato, andare a farsi scopare mentre le amiche mi scherniscono non è nelle mie corde,per fortuna il caprone non sporge denuncia.
Passa un'altra settimana, i messaggi si diradano,una sera squilla il telefono un numero che non conosco, di solito sono rompicoglioni che ti vogliono vendere qualcosa , non so perché rispondo ,è Agata forse l'unica vera amica di Melissa.
“Ciao Ermanno non arrabbiarti,il tuo numero non m'è la dato Melissa,ho corrotto un responsabile del ballo di quella maledetta sera,era sulla scheda di registrazione .
Se venivo alla festa l'avrei fermata ,so che non lo regge bene l'alcool e quelle oche invidiose le avrei messe a posto io.
Per cominciare Melissa non sa nulla di questa telefonata, vorrei incontrarti per parlare,sei troppo intelligente per sottrarti al confronto,dimmi dove e quando io sono libera”.
“Ok Agata per me va bene anche questa sera, se ti va cena da me dicono che sono bravo a cucinare”,” Ok ma non farti cattive idee, certo mi piaci ma è Melissa che ha bisogno di tè”.
Alle 16 smetto il lavoro, ho tutto il tempo per fare la spesa e preparare la cena, penso alle parole di Agata, ha bisogno di me, già per cosa sono stufo di fare l'uomo da rappresentanza.
Se vuole cazzi oversize non sono l'uomo giusto, poi penso a quella sera dalla sorella, penso a quando abbiamo fatto l'amore.
So che non voglio perderla, ma non mi sento più di accettare quel ruolo.
Agata arriva puntuale alle 20, ci salutiamo con un bacio sulle guance, la faccio accomodare in sala mentre finisco di preparare, anche Agata non è niente male, la differenza di Melissa ha i capelli nerissimi, occhi nocciola e una quarta abbondante,non è una che passa inosservata.
Mi dà una mano ad apparecchiare,ci sediamo a mangiare :” cavolo Ermanno, Melissa non mi aveva parlato delle tue doti di cuoco”, “sarà perché non è venuta mai a cena da me, a quanto pare il mio compito era un altro”.
“Ma smettila, mi sa che hai la coda di paglia, Melissa mi ha raccontato del vostro patto, sei tu che da allora ti sei rifiutato di portarla a letto, forse con un po' più di intimità e frequentazione, poteva capire prima quel che sente per te”.
Resto perplesso, che vuoi dire,
:”Semplicemente che da quella sera è caduta in depressione, non mangia,non segue più il lavoro,se continua così finisce male”.
“Ma lei mi ha detto che non era disposta a impegnarsi, che voleva un amico disposto a fare la parte del fidanzato per dare sollievo ai familiari”.
“E tu hai preso ogni parola per oro colato, senti ora ti racconto una storia che so solo io.
Sei anni fa Melissa aveva una relazione stabile con un bel fustacchione , se ben ricordo era il suo istruttore in palestra, per amore da lui accettava di tutto, probabilmente il bastardo non aveva solo lei, ma Melissa era accecata dall'amore, ti ricordo che allora aveva 24 anni, il porco a cercato in ogni modo di portarla a trasgredire,ma lei voleva solo la fiaba, purtroppo lui non era principe azzurro, una sera l'ha drogata è data in pasto a un gruppo di suoi amici,una vera orgia, lei era il piatto principale.
Quella sera ha subito di tutto, l'anno sverginata analmente, l'hanno scopata in doppia , mentre il principino le riempiva la bocca, Melissa urlava come una pazza, la cosa eccitava i pervertiti, l'hanno sfondata in tutti i buchi, è arrivata a prenderne due in figa.
Lei piangeva ma nessuno si impietosiva, per fortuna in un momento in cui i caproni si dedicavano ad altre partecipanti all'orgia , qualcuno l'ha aiutata a scappare”.
“Terribile,ma ne sei certa?”, “Ero io che l'ho portata via da lì.
Comprendi Ermanno , dopo quella storia non ne ha più voluto sapere di relazioni serie, poi come un fulmine a ciel sereno sei arrivato tu”.
“Agata non potevo saperlo, ma io cerco solo una persona che sappia amare e vorrei tanto fosse Melissa”.
“Ma sei cretino, ti sto dicendo che la mia più cara amica è sull'orlo di un esaurimento nervoso, e secondo te per chi?”
“Cosa devo fare Agata, più passo tempo senza di lei e più la desidero, l'hai salvata una volta,
consigliami, se sapevo che finiva così quella sera non sarei intervenuto”,”ma allora sei proprio scemo, lei voleva farti ingelosire ma il gioco le è sfuggito di mano , l'unico aiuto è che tu le stia vicino”.
Finiamo di cenare, Agata è veramente un'amica, prima di andarsene mi dice, senti Ermanno per evitare equivoci futuri,io amo Melissa è anni che facciamo l'amore, come ti ho ripetuto sei tu l'unico uomo che vuole, ma ti conviene accettare che non disdegna Saffo,so per certo che anche la sorella…..
Non tarparle le ali,se accetti la sua natura ne esce del buono anche per te, mi strizza l'occhio e se ne va”.
Resto basito,ha subito violenza e io pensavo che era la classica snob abituata a ottenere tutto dalla vita e ora scopro che è anche lesbica , già un amore dolce, meno violento,mi viene da pensare che sono io l'egoista.
Devo andare da lei, è l'una di notte,non voglio sentirla al telefono, decido di reprimere il desiderio di correre da lei, domani è domenica , mi presenterò a casa sua ,devo trovare il coraggio non voglio perderla.
Sono le nove di mattina,il portone del palazzo è aperto, salgo, raggiungo l'appartamento, ho il cuore in gola , mi faccio forza e suono il campanello, niente ,riprovo innumerevoli volte, poi finalmente sento dei rumori, Melissa socchiude la porta, Ho davanti a me un'altra donna, indossa una vecchia tuta,i capelli arruffati, senza un filo di trucco, apre la porta e arretra di due passi.
Non riesce a proferire parola, la guardo e le sorrido, si sblocca mi abbraccia con forza e riempie il mio viso di baci.
“Ciao amore mio e ora te lo dico chiaro,io ti amo, sono stato un cretino a comportarmi in quella maniera, non ne avevo il diritto, da stupido non ho fatto niente per capirti.
La mia non è gelosia, non pretendo diritti su un altro essere umano”,
“Taci ,taci e baciami”, la prendo in braccio e la metto sul letto disfatto,le riempio il viso di baci ,le sfilo la felpa e scendo a baciare e leccare i capezzoli del suo piccolo seno,lei geme in continuazione,quando ne succhio uno si mette a tremare come una foglia, scendo a lambire l'ombelico ,le sfilo la tuta e mi getto sulla figa.
Melissa mi pianta le unghie nella schiena, guaisce,mi prende per i capelli e mi schiaccia la faccia sulla vagina,il tempo di leccargli il clitoride e ha un orgasmo delirante.
Le mascelle mi fanno male ma continuo a leccare e succhiare, grida ti amo e mi abbevera squirtando.
“Scopami ti prego ti voglio dentro”, Il pene è duro come roccia, affondo in lei,ho una carica inesauribile,non voglio venire,la scopo per un tempo infinito, quando sento che sono al capolinea Melissa urla l'orgasmo, io esco dalla sua tana e le inondo il viso.
Crolliamo sfatti,lei spreme con le labbra le ultime gocce,le prendo il viso e la baciò,le lingue si scambiano il mio seme.
“Melissa è stato bellissimo,sei la linfa della mia vita,ti ho fatto soffrire ma se mi accetti nella tua vita sarò il migliore dei compagni”.
“Ermanno ho capito cosa provo per te solo quando ero convinta di averti perso”,passiamo ore ad amarci ,ho almeno tre orgasmi i suoi non si contano.
Ci interrompe la telefonata di Agata, è già la sesta volta che chiama,le ragazze si parlano, Melissa parla del suo ragazzo,sono felice, mentre è al telefono le sbaciucchio il collo e le accarezzo i capelli.
“Dai sto parlando con Agata, non essere fastidioso, ma lo dice sorridendo”, le prendo un piedino e uno per uno le succhio le dita, ha un sussulto,le piace,
“ dai Ermanno è giorni che giro per casa scalza”.
“Ecco perché sono così gustosi,e mi dedico all'altro piede, inizia a gemere, ma cerca di continuare la conversazione, le allargo di colpo le gambe mi getto sul suo scrigno.
È un lago,le cade di mano lo smartphone ritorniamo ad amarci per ore.

Sono mesi che viviamo insieme,mi sono trasferito nel suo attico, credo in lei ma per cautela non vendo casa.
Melissa è tornata quella di prima, elegante,curata come donna e intraprendente come manager , nel suo giro ci considerano la coppia perfetta, non sa cucinare a questo penso io, del resto è impegnata più ore di me. Non passa giorno senza fare sesso è stata la mia prima donna e non ne voglio altre.
La vita prosegue al meglio, io e Melissa ci capiamo al volo, mi ha raccontato tutto della sua vita, dalla violenza subita, al rifiuto di relazioni serie che quasi a posto fine alla nostra storia, veramente non proprio tutto…. ricordo le parole di Agata. Forse ha paura della mia reazione, mi spiace la sincerità è la linfa di un rapporto.
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