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Lui & Lei

Il bassotto


di roberto69mara
03.08.2022    |    348    |    3 9.0
"Non ricordo come ma mi ritrovo in piedi completamente nuda sui miei tacchi vertiginosi mentre lui è ancora vestito..."
È opinione diffusa che i cani assomigliano ai loro padroni (o viceversa), ed effettivamente, guardandosi un po' attorno, si possono notare molti esempi che confermano questa chiacchiera. Ne sono sempre stata convinta anch'io e questo racconto è stato ispirato dal dubbio che si è insinuato nella mia mente proprio a proposito della possibile NON somiglia fra una mia conoscenza e il suo cane. Lo so, non dovrebbe essere un pensiero che ti tormenta mentre uno splendido uomo ti sta baciando il collo e contemporaneamente le sue possenti mani ti strizzano il culo facendomi aderire al suo corpo dove una prepotente erezione si dimena per uscire dai pantaloni ma ormai il trip mentale era partito. Ma facciamo un passo indietro. Ogni tanto mi concedo un piacevole regalo che consiste in un pomeriggio di relax condito con molta attività peccaminosa. È la prima volta che ci incontriamo e Mister X ha curato ogni dettaglio. Ritrovo nel luogo concordato e breve spostamento da fare in auto. Poiché il primo incontro ha sempre delle parentesi di imbarazzo, in auto entrambi cogliamo l'occasione per rompere il ghiaccio e stuzzicarci a vicenda. Appena salita si scusa del fatto che potrebbero esserci dei peli di cane, una domanda tira l'altra e scopro che ha una passione per i bassotti e ne possiede due. Non vi dico il mio stupore, misto ad un pizzico d'imbarazzo. Che somiglianza ci può mai essere tra un tenero e piccolo bassotto e questo pezzo d'uomo alto e sexy? Entrati nella stanza vengo rapita dalle sue attenzioni ma nel profondo del mio cervello la curiosità continua a scavare come un tarlo. Le sue mani sembrano tentacoli, soprattutto quando decide di realizzare una fantasia che gli avevo confidato … simulare una perquisizione. Appoggiata al muro con le braccia e le gambe divaricate il mio corpo vuole essere toccato e violato. Le mani, decise, prima palpano sopra i vestiti e poi si infilano fra le pieghe della stoffa fino ad arrivare alla nuda pelle. Sembrano braci che si fondono nella mia carne. I nostri respiri si fanno pesanti e la tensione fisica data dalla mia posizione e dalla sua decisa esecuzione si trasformano in un picco di eccitazione. Neanche a dire (ovviamente lo dico io) che per una perquisizione "efficace" bisogna liberarsi immediatamente delle mutande che prontamente vengono strappate e lanciate non so dove (costringendomi così a fare il viaggio di ritorno senza visto che non ne avevo portate un paio di ricambio). Pur ancora vestita, in quella posizione con le gambe divaricate e il sedere sporgente, mi sentivo esposta, ovviamente non alla sua vista ma al suo tatto e alla sua volontà di esaminarmi e disporre di me come meglio crede. Nemmeno il tempo di desiderare che mi toccasse fra le cosce e sento la mano afferrarmi a cucchiaio la fica. Subito dopo un dito si insinua internamente per ispezionarmi senza alcuna fatica e senza nessuna opposizione da parte mia. Mentre l'esame continua approfonditamente con l'aggiunta di altre dita, si avvicina e mi sussurra all'orecchio frase oscene. Mi ribolle il sangue, la cosa mi fa uscire di testa, sono una bambola nelle sue mani. Non ricordo come ma mi ritrovo in piedi completamente nuda sui miei tacchi vertiginosi mentre lui è ancora vestito. Nella stanza, l'aria che all'inizio sembrava fresca e leggera, ora si è trasformata in un liquido viscoso composto da desiderio carnale e peccaminosa cupidigia. Voglio cambiare gioco e gli chiedo di spogliarsi. Girato di schiena comincio a sfilargli la maglietta e lui molto velocemente si libera di tutti gli altri indumenti. Subito la mia attenzione viene catturata da una splendida schiena scolpita, abbellita da un tatuaggio di notevole dimensione ed esecuzione. Per un breve istante affiora il solito pensiero "ma il bassotto non ha niente a che fare con questo pezzo di manzo*. Mi avvicino e mentre la mia bocca scende lungo la sua schiena con baci e leccatine fino ad arrivare al sedere, mi ritrovo inginocchiata desiderosa di succhiargli l'uccello. Lui non si gira, mi dilungo a leccare quei glutei di marmo. Sembra apprezzare molto. Cerco di fare scivolare una mano davanti per afferrare il "mio regalo" ma mi ferma. Flette il busto ... il suo invito è chiaro! La mia lingua scivola in quelle curve perfette fino ad affondare nel solco … non mi risparmio, cerco di usare tutta la mia maestria, so quanto può essere eccitante per un uomo un'intimità del genere ma nessuno sa quanto è eccitante per me donare godimento. Nonostante la mia pazzesca voglia di essere scopata, continuo da docile scolaretta ed eseguire diligentemente "l'esercizio" richiesto. Nel frattempo sento spandersi nell'aria l'inconfondibile profumo di sesso che emana la mia fica quando è "matura" per qualsiasi trattamento. Accarezzo internamente la sua gamba, dalla caviglia alla coscia, con il chiaro intento di allungare la mano ed andare a prendermi le sue palle. Questa volta non mi ferma, mi lascia giocare ma quando cerco di impadronirmi nuovamente del "bastone della pioggia" lo prende in mano e lo alza fino a farlo aderire all'addome. Fa mezzo passo in avanti e dopo un tempo a me sembrato interminabile, si volta. Inginocchiata sotto di lui lo vedo imponente e perfetto come una statua greca, la mano che nasconde (parzialmente) il suo uccello appoggiato alla pancia si sposta esibendolo in una strepitosa erezione davanti al mio viso. "OH CAZZO". Si, le uniche parole che riesco a dire sono "OH CAZZO"… perché proprio di questo si tratta. Un turgido pezzo di carne calato dall'alto fin davanti ai miei occhi come fosse stata un'ascia usata per spaccare un ceppo di legno. Lì davanti a me, in tutto il suo splendore, non posso fare altro che sorridere a bocca aperta. Sicuramente per la gioia di vedere un uomo così eccitato da me ma soprattutto perché finalmente avevo trovato il "bassotto". Insomma la somiglianza tra lui e il suo cane è totale, nel senso che il suo cazzo ha le stesse dimensioni di un bassotto e intendo dire l'intero animale! Ovviamente mi scappava da ridere ma per evitare fraintendimenti mi riempio la bocca di tutto quel randello (o meglio, di quello che ci riesce ad entrare) per gustare finalmente il meritato premio. Finalmente la cagnetta può gustarsi il suo succoso osso. Devo dire che questo è stato il primo dei momenti di stupore, da parte mia, che questo incontro mi ha regalato, sicuramente il più divertente. Ora sono molto curiosa di eseguire una ricerca per stabilire la percentuale di somiglianza tra padrone e cane. Perciò cari uomini, siete avvisati, se quando siete a passeggio con il vostro pelosetto qualcuno si avvicina alle vostre spalle allungando la mano sul vostro uccello per tastarlo e confrontarlo con la vostra creatura canina sappiate che sono IO se siete fortunati … oppure qualche altro manico!
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