Racconti Erotici > Lui & Lei > ​​​​​Un trekking da favola
Lui & Lei

​​​​​Un trekking da favola


di elefante1968
10.08.2021    |    5.348    |    2 9.9
"Il suo seno saltellava ed i suoi capezzoli eretti puntavano verso di me..."
Da tanti anni faccio trekking ma non avrei pensato che potesse diventare così piacevole.
Tra le tante persone che mi chiedevano di uscire con me vi era anche una collega di mia sorella, mi seguiva su FB ed ogni volta che pubblicavo e che pubblico qualche foto mi arriva il solito messaggino "Quando mi porti?"
Una primavera decisi di accontentarla e le feci scegliere la meta, lei scelse Cala Luna ma decisi di portarla durante la settimana.
Controlli di routine sull'abbigliamento, scarponi, acqua, cibo e via si parte.
Da Nuoro a Cala Gonone il tragitto è breve ma abbastanza lungo per chiaccherare sul lavoro, sulla salute ed altro, lei iniziò a parlare del fatto che non si fosse ancora accasata pur avendo avuto diverse occasioni.
Tutti bravi, simpatici, gran lavoratori ma nessuno serio come Tizio, come Caio.... come me per esempio e che purtroppo ero già accasato, che peccato!
Si arriva a Cala Fuili e lei inizia ad essere titubante sulla distanza da percorrere e sul fatto che lei potesse riuscirci, la rasserenai e per tutta risposta mi diede un lungo abbraccio. Quella mattina, anche se il cielo era coperto, faceva già caldo e quell'abbraccio aumento la calura.
Decisi di far condurre a lei l'escursione io la seguivo qualche metro dietro dando le indicazioni ai vari bivi. Lei indossava dei leggings fucsia piuttosto leggeri che mi permettevano di scorgere che indossava un perizoma color nero. Durante il cammino non potei fare a meno di ammirare più volte il suo culetto modellato da ore e ore di zumba.
Il tragitto è breve ed il panorama mozza il fiato. Il sole di tanto in tanto faceva capolino e la temperatura aumentava. Iniziammo ad eliminare l'abbigliamento superfluo e ci fermammo più volte per fare delle foto ed ogni volta mi ringraziava con degli abbracci sempre più lunghi. Di solito le foto ed i selfie la vedevano come unica protagonista ma qualche selfie lo volle fare anche con me. In almeno due occasioni poggiò il suo seno su di me e potei sentire i suoi duri capezzoli. La cosa si faceva sempre più piacevole ed interessante.
Arrivammo a Cala Luna e nonostante fossimo partiti piuttosto presto vi erano già due persone in spiaggia, degli escursionisti anche loro che dopo una breve sosta ripresero a camminare. Posammo i nostri zaini sulla sabbia ancora umida e stesi un asciugamano piùttosto grande mentre lei continuava a fare selfie e foto varie. Il mare ai primi di maggio non è molto caldo ma decisi ugualmente di mettere i piedi a bagno. Mi tolsi gli scarponi, i calzettoni ed i pantaloni tecnici e rimasi in costume e maglietta e, mentre mi avvicinavo al bagnasciuga, lei mi raggiunse dicendo che non si era portata il costume. Le risposi che per fare il bagno non c'è bisogno di avere il costume e che stavo giusto entrando a bagnarmi i piedi ed entrai in acqua fino ai polpacci. Guardavo il mare quando sentii dei passi dietro di me. Voltai lo sguardo e la vidi che saltellava verso di me in topless. Il suo seno saltellava ed i suoi capezzoli eretti puntavano verso di me. Si mise alle mie spalle e mi abbracciò da dietro poggiando le sue mani sul mio petto ed il suo seno alla mia schiena. Rimanemmo qualche secondo cosi poi lei iniziò a spingermi verso l'acqua più alta fino ai fianchi. L'acqua era talmente fredda che non appena mi bagnai le palle il principio di erezione si smorzò subito. "Ecco che cosa ti ci vuole" mi disse "un pò di acqua fredda e ti passano tutti i bollori". Mi voltai verso di lei, l'abbraccia e la baciai. Un bacio lungo e molto passionale che mi fece riprendere l'erezione. La spiaggia era di nuovo libera ma decisi di consumare in acqua. Spostai le sue mutandine e la penetrai. Mi chiese tutta rossa in viso se ero sicuro di quello che stavo facendo ed io in tutta risposta assestai un paio di colpi penetrandola meglio. Sorrise e poi andammo avanti per qualche minuto con le sue gambe che cingevano la mia vita. Un fremito percorse il suo corpo e, nonostante l'acqua fredda, sentii il mio cazzo che veniva inondato dai suoi umori bollenti. Si staccò da me, uscì dall'acqua si mise sul mio asciugamano tremando di piacere e di freddo. La raggiunsi immediatamente, la avvolsi nell'asciugamano e l'abbracciai per scaldarla. Rimanemmo in silenzio per una infinità di minuti poi lei ruppe il silenzio chiedendomi scusa. Le risposi che non si doveva scusare di niente e che anzi ero io in torto. Ripiombammo nel silenzio e lei si rimise la polo ed i leggings. Anche io mi rimisi la maglietta ma soprattutto i pantaloni per coprire l'erezione che ancora si notava. Mangiammo qualcosa e poi decisi di portarla a farle vedere un'arco in pietra poco distante da Cala Luna. Riprendemmo il nostro cammino ma lei era meno euforica di prima. Più che il panorama guardava per terra. Raggiunto l'arco in pietra l'euforia si riappropriò di lei e riprese a fare foto e selfie. Un selfie lo cancellò subito perchè ci riprendeva che ci sfioravamo le labbra. Decidemmo di fermarci a mangiare. Durante il pranzo parlammo di lavoro, tempo libero, sport e politica. Si era fatto tardi e le dissi che dovevamo rientrare prima che si facesse buio. Sistemata la roba negli zaini le dissi che dovevo fare pipì e mi allontanai dietro un cespuglio. Finito di fare i miei bisogni che ancora scendeva qualche goccia la sentì che mi aveva raggiunto e si era messa dietro di me come al mattino in acqua. La mano sinistra sul mio petto e la mano destra prese il cazzo e iniziò a masturbarmi. Tiravà giù e stringeva così forte che mi lamentai. Quindi si mise quasi in ginocchio davanti a me e mi prese tra le sue labbra dentro la sua bocca. Succhiava e sbavava che a distanza di anni mi eccito al solo ricordo. La avvisai che stavo per venire e lei mi fece venire per terra e mi diede un fazzoletto per pulirmi. Mi allontanai dal cespuglio dove adesso c'era lei a fare pipì. Rifacemmo il perscorso a ritroso con l'euforia della mattina ma questa volta con meno foto, più baci e toccatine alle parti intime sempre più frequenti. Durante il rientro a Nuoro, in macchina, lei mise subito le cose in chiaro: potevamo divertirci e fare sesso ma solo in escursione.
Seguirono e seguono tantissime escursioni.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.9
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per ​​​​​Un trekking da favola:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni