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Single ospitale…
Da solo o con amici
Tu sei vera poesia, quella che rima con follia:
audace, perspicace, quella calda come brace;
nuda, irriverente, quella che non corteggia il cuor
ma va a letto con la mente!
Ed io sono il tuo cantore, il poeta, il trovatore,
colui che bacia le tue rime, le assaggia,
ingoia e poi l’esprime.
Ed è musica, canzone, tu la musa, io l’attore,
tu poesia ed io il lettore.
E ti leggo tra le righe del tuo corpo,
liscio e bianco come un foglio,
e più leggo e più ti voglio!
Ti leggo e scorro il dito per non perder le parole,
ed incontro la tua bocca.. sa di fragole e nocciole.
Ma più giù, sotto il tuo collo, è iniziato adesso un ballo,
di perifrasi e metafore, di sineddoche ed anafore.
E poi ancor allegorie ed arguzie senza freni..
danzan attorno senza sosta, ubriacate da i tuoi seni.
E il mio sguardo segue il dito e parola mai non sbaglia,
così, poco sotto il tuo ombelico, trova e legge la tua voglia!
Allor, lirica è la voce mentre il cuor non si da pace;
poi s’arrende, non può opporsi , e grida, e gode coi tuoi versi!
Il cuor, che all’amore da l’attenzione.. con te batte solo di passione,
poi arrossisce dei miei canti.. ma non mi fermo e vado avanti,
mentre aperta sul leggio ti concede al mio desio.
Quindi oso, non son galante; son ribaldo, son furfante.
Mi comporto da pirata, la mia anima è dannata,
stregata, maledetta, da chi concede e si da tutta.
E sono ormai all’ultima strofa, quindi, giungo al suo finale,
ho narrato di poesia che non è convenzionale,
che non ama le blandizie nè corteggiamento,
ma pretende d’esser presa dall’ardore di un momento;
o di notte, senza avviso, in un luogo mai preciso,
senza troppa cortesia.. solo impeto e pazzia!
Poi son baci da vampiro, lungo e caldo ogni respiro,
io son matto e tu follia, questa è vera poesia!
E non temo se all’inferno brucerà l’anima mia,
accusata di bestemmia, sacrilegio o d’eresia,
perchè so che a questo mondo il più saggio che ci sia
è colui che alla routine sceglie un ora di follia!
Da solo o con amici
Tu sei vera poesia, quella che rima con follia:
audace, perspicace, quella calda come brace;
nuda, irriverente, quella che non corteggia il cuor
ma va a letto con la mente!
Ed io sono il tuo cantore, il poeta, il trovatore,
colui che bacia le tue rime, le assaggia,
ingoia e poi l’esprime.
Ed è musica, canzone, tu la musa, io l’attore,
tu poesia ed io il lettore.
E ti leggo tra le righe del tuo corpo,
liscio e bianco come un foglio,
e più leggo e più ti voglio!
Ti leggo e scorro il dito per non perder le parole,
ed incontro la tua bocca.. sa di fragole e nocciole.
Ma più giù, sotto il tuo collo, è iniziato adesso un ballo,
di perifrasi e metafore, di sineddoche ed anafore.
E poi ancor allegorie ed arguzie senza freni..
danzan attorno senza sosta, ubriacate da i tuoi seni.
E il mio sguardo segue il dito e parola mai non sbaglia,
così, poco sotto il tuo ombelico, trova e legge la tua voglia!
Allor, lirica è la voce mentre il cuor non si da pace;
poi s’arrende, non può opporsi , e grida, e gode coi tuoi versi!
Il cuor, che all’amore da l’attenzione.. con te batte solo di passione,
poi arrossisce dei miei canti.. ma non mi fermo e vado avanti,
mentre aperta sul leggio ti concede al mio desio.
Quindi oso, non son galante; son ribaldo, son furfante.
Mi comporto da pirata, la mia anima è dannata,
stregata, maledetta, da chi concede e si da tutta.
E sono ormai all’ultima strofa, quindi, giungo al suo finale,
ho narrato di poesia che non è convenzionale,
che non ama le blandizie nè corteggiamento,
ma pretende d’esser presa dall’ardore di un momento;
o di notte, senza avviso, in un luogo mai preciso,
senza troppa cortesia.. solo impeto e pazzia!
Poi son baci da vampiro, lungo e caldo ogni respiro,
io son matto e tu follia, questa è vera poesia!
E non temo se all’inferno brucerà l’anima mia,
accusata di bestemmia, sacrilegio o d’eresia,
perchè so che a questo mondo il più saggio che ci sia
è colui che alla routine sceglie un ora di follia!