Ultime Attività
0 Amici
Non ci sono ancora amici... per ora :-)
Annuncio
Mi abbassi le mutandine?
disse lei col sorrisetto furbo e l’espressione maliziosa guardandomi attraverso gli enormi occhi verdi….era l’estate del 74.. era un pomeriggio afoso d’estate e i grandi se ne stavano rintanati in casa a sonnecchiare, conciliati dal frinire monotono delle cicale … avevo preso l’abitudine ad esplorare i dintorni della grande casa di campagna in compagnia di questa bimbetta alquanto sfrontata e curiosa….di una bellezza inquietante. Si presentava presto la mattina alla porta di casa dei miei agghindata di tutto punto in vestitini colorati, pretenziosissimi sandali col tacco, che, palesemente inadatti ad una bimba così piccola, lasciavano immaginare la precoce avvenenza della splendida donna sbocciata da lì a qualche lustro. Mi trascinava in ogni sorta di avventura mettendo continuamente alla prova il mio orgoglio di maschietto…scommetto che non ce la fai a salire sull’albero…scommetto che non ti avvicini al cane del contadino…scommetto che non ce la fai a saltare la staccionata… …aveva intuito che l’unico modo per avere il controllo sul piccolo selvaggio dal caschetto biondo ..era la sfida… Quel giorno conobbi lo spanking…all’ombra di un grande castagno immerso nella campagna Ma non voglio annoiarvi con i ricordi d’infanzia…è solo per dire che le sculacciate facevano parte del mio mondo quotidiano…”hai visto che ce l’ho fatta a salire sull’abero?...adesso ti abbasso le mutandine e ti faccio il culetto rosso”…in quei pomeriggi i giochi erano questi. Confesso che ho sculacciato. E molto. Anche bene. Non sempre. Con qualche culetto ho rischiato di mettermi a scrivere poesie, di altri ancora mi sono innamorato. A un certo punto avevo deciso di conservare le mutandine, faticosamente conquistate dopo estenuanti corteggiamenti. Ma le emozioni non sono francobolli, non si archiviano, non si collezionano. Però: affanculo i sondaggi, i risvolti psicologici, le teorie freudiane, le culture maschiliste,le tradizioni secolari. Non voglio più sapere niente, penso di sapere già troppo, avrei dovuto fermarmi prima. Indietro non si torna dite? E’ vero, ma avanti non voglio più andare. Mi fermo. Mi siedo sulla riva del fiume. Non voglio altre informazioni, ne ho già troppe. Ho letto infinite discussioni sull’importanza delle sgridate, sullo spessore del cucchiaio di legno, sulla latenza della cultura femminista, sull’incombere della censura, sull’idea del “politicamente corretto” riferito ad una fantasia…Ma scherziamo davvero? . Come andare da Picasso e chiedere: scusa Pablo ma in Guernica c’è più giallo ocra o giallo cadmio? È così importante sapere se chi sculaccia preferisce le mutandine a mezz’asta oppure alla caviglia?..o se dopo una sculacciata è meglio mezz’ora di corner time oppure una peretta? Affanculo, già che ci siamo, la tracotanza, la supponenza lo spreco di energia cerebrale catalizzata dalla frustrazione di non riuscire a farlo abbastanza spesso. Non se ne può più. Non nego il piacere della conoscenza ma preferisco la conoscenza del piacere. Confesso che ho sculacciato. Confesso che quando mi rintanai sulle alpi carniche per la mia tesi di laurea c’era una sola fanciulla nel raggio di 5 chilometri dal mio domicilio e aveva un alito non proprio gradevole..ma non c’era altro. Confesso che è passata dalle mie ginocchia una matura professoressa inglese che, passati i sessanta, per un’intera vita aveva desiderato farlo. Ricordate Laura Antonelli in Malizia? Questo per me è lo spanking: sconvolgimenti sconosciuti, curiosità, calore. non m’è mai interessato sapere le misure del seno e dei fianchi dell’Antonelli, neanche dopo. Era una realtà bellissima emozionante. Era qualcosa con cui confrontarsi, un giorno. Era la voglia di crescere. Era come una musica che resta dentro. Ecco il mio progetto per il futuro è quello di ricreare la stessa nudità, di azzerare scienza, coscienza e conoscenza. Non sono un pornografo, non sono un autore di film di spanking, non recensisco alcun sito sulle sculacciate, non ho velleità di insegnare niente a nessuno e non mi serve un forum per darmi un tono. Posso permettermi il lusso supremo dell’ignoranza, della tabula rasa. Questo mi renderà socialmente poco gradito, perchè starò ai margini delle diatribe sulla “sculacciata educativa” e pazienza. Non dirò più paddle, caning, disciplina domestica, switch. Non sarà una gran rinuncia. Continuerò a sculacciare, sarò più nudo che nodo, più aperto che esperto, più formato che informato, pùi carnale che canale, più sostanza che costanza. Dimenticavo: il dato scientifico, il metodo correttivo, la sottomissione, il sadomasochismo, chi cerca carne fresca e non ha il coraggio di dirlo
…..affanculo pure loro.
Detto ciò...sono interessato unicamente a femmine ....non faccio distinzione tra singole o lei di coppia...a condizione che il lui sia meramente contemplativo.
Ho 45 anni, laureato, libero professionista, spanker ( se non si fosse intuito), molto cerebrale. Sono estremamente discreto e rispettoso dei limiti concordati, ma, entro quei limiti il gioco lo dirigo io e io soltanto.
Pratico sia lo spanking erotico che quello disciplinare, auspicando che sappiate quale sia la differenza. Oltre lo spanking e la DD ( disciplina domestica) non considero essenziale la deriva sessuale, ma se ci sono i presupposti (leggasi attrazione fisica reciproca) non mi tiro certo indietro.
disse lei col sorrisetto furbo e l’espressione maliziosa guardandomi attraverso gli enormi occhi verdi….era l’estate del 74.. era un pomeriggio afoso d’estate e i grandi se ne stavano rintanati in casa a sonnecchiare, conciliati dal frinire monotono delle cicale … avevo preso l’abitudine ad esplorare i dintorni della grande casa di campagna in compagnia di questa bimbetta alquanto sfrontata e curiosa….di una bellezza inquietante. Si presentava presto la mattina alla porta di casa dei miei agghindata di tutto punto in vestitini colorati, pretenziosissimi sandali col tacco, che, palesemente inadatti ad una bimba così piccola, lasciavano immaginare la precoce avvenenza della splendida donna sbocciata da lì a qualche lustro. Mi trascinava in ogni sorta di avventura mettendo continuamente alla prova il mio orgoglio di maschietto…scommetto che non ce la fai a salire sull’albero…scommetto che non ti avvicini al cane del contadino…scommetto che non ce la fai a saltare la staccionata… …aveva intuito che l’unico modo per avere il controllo sul piccolo selvaggio dal caschetto biondo ..era la sfida… Quel giorno conobbi lo spanking…all’ombra di un grande castagno immerso nella campagna Ma non voglio annoiarvi con i ricordi d’infanzia…è solo per dire che le sculacciate facevano parte del mio mondo quotidiano…”hai visto che ce l’ho fatta a salire sull’abero?...adesso ti abbasso le mutandine e ti faccio il culetto rosso”…in quei pomeriggi i giochi erano questi. Confesso che ho sculacciato. E molto. Anche bene. Non sempre. Con qualche culetto ho rischiato di mettermi a scrivere poesie, di altri ancora mi sono innamorato. A un certo punto avevo deciso di conservare le mutandine, faticosamente conquistate dopo estenuanti corteggiamenti. Ma le emozioni non sono francobolli, non si archiviano, non si collezionano. Però: affanculo i sondaggi, i risvolti psicologici, le teorie freudiane, le culture maschiliste,le tradizioni secolari. Non voglio più sapere niente, penso di sapere già troppo, avrei dovuto fermarmi prima. Indietro non si torna dite? E’ vero, ma avanti non voglio più andare. Mi fermo. Mi siedo sulla riva del fiume. Non voglio altre informazioni, ne ho già troppe. Ho letto infinite discussioni sull’importanza delle sgridate, sullo spessore del cucchiaio di legno, sulla latenza della cultura femminista, sull’incombere della censura, sull’idea del “politicamente corretto” riferito ad una fantasia…Ma scherziamo davvero? . Come andare da Picasso e chiedere: scusa Pablo ma in Guernica c’è più giallo ocra o giallo cadmio? È così importante sapere se chi sculaccia preferisce le mutandine a mezz’asta oppure alla caviglia?..o se dopo una sculacciata è meglio mezz’ora di corner time oppure una peretta? Affanculo, già che ci siamo, la tracotanza, la supponenza lo spreco di energia cerebrale catalizzata dalla frustrazione di non riuscire a farlo abbastanza spesso. Non se ne può più. Non nego il piacere della conoscenza ma preferisco la conoscenza del piacere. Confesso che ho sculacciato. Confesso che quando mi rintanai sulle alpi carniche per la mia tesi di laurea c’era una sola fanciulla nel raggio di 5 chilometri dal mio domicilio e aveva un alito non proprio gradevole..ma non c’era altro. Confesso che è passata dalle mie ginocchia una matura professoressa inglese che, passati i sessanta, per un’intera vita aveva desiderato farlo. Ricordate Laura Antonelli in Malizia? Questo per me è lo spanking: sconvolgimenti sconosciuti, curiosità, calore. non m’è mai interessato sapere le misure del seno e dei fianchi dell’Antonelli, neanche dopo. Era una realtà bellissima emozionante. Era qualcosa con cui confrontarsi, un giorno. Era la voglia di crescere. Era come una musica che resta dentro. Ecco il mio progetto per il futuro è quello di ricreare la stessa nudità, di azzerare scienza, coscienza e conoscenza. Non sono un pornografo, non sono un autore di film di spanking, non recensisco alcun sito sulle sculacciate, non ho velleità di insegnare niente a nessuno e non mi serve un forum per darmi un tono. Posso permettermi il lusso supremo dell’ignoranza, della tabula rasa. Questo mi renderà socialmente poco gradito, perchè starò ai margini delle diatribe sulla “sculacciata educativa” e pazienza. Non dirò più paddle, caning, disciplina domestica, switch. Non sarà una gran rinuncia. Continuerò a sculacciare, sarò più nudo che nodo, più aperto che esperto, più formato che informato, pùi carnale che canale, più sostanza che costanza. Dimenticavo: il dato scientifico, il metodo correttivo, la sottomissione, il sadomasochismo, chi cerca carne fresca e non ha il coraggio di dirlo
…..affanculo pure loro.
Detto ciò...sono interessato unicamente a femmine ....non faccio distinzione tra singole o lei di coppia...a condizione che il lui sia meramente contemplativo.
Ho 45 anni, laureato, libero professionista, spanker ( se non si fosse intuito), molto cerebrale. Sono estremamente discreto e rispettoso dei limiti concordati, ma, entro quei limiti il gioco lo dirigo io e io soltanto.
Pratico sia lo spanking erotico che quello disciplinare, auspicando che sappiate quale sia la differenza. Oltre lo spanking e la DD ( disciplina domestica) non considero essenziale la deriva sessuale, ma se ci sono i presupposti (leggasi attrazione fisica reciproca) non mi tiro certo indietro.