Amatoriale meglio con orgette
Mi piacciono molto anche i BDSM ma difficile trovarne di buona qualità

Adoro venirle sulle chiappe e guardare poi il rivolo che scende prima sul buchino e poi sulla fica!
Mi torna di marmo ancora tutte le volte

Sono sposato da anni con una cuckquean e abbiamo avuto varie esperienze con coppie cuckold incontrate qui sul sito.
Abbiamo poi deciso di chiudere il profilo di coppia e aprire uno solo mio da singolo perché non ci sembrava corretto, troppi singoli imbroglioni oramai si nascondono dietro questa ?etichetta? e non volevamo essere confusi.
Ci piacerebbe poter tornare come coppia, senza essere ?accusati? di voler accedere a uno scambio asimmetrico per gelosia o, peggio, per moglie all?oscuro dell?annuncio.
Sinceramente non sappiamo bene come fare.

Ho iniziato a fare massaggi tanti anni fa, ai compagni di squadra (rugby) quando non c’erano fisioterapisti disponibili.
Da lì ho cominciato a farli anche alle donne, in modo diverso, e ho imparato a “toccare” i punti giusti, o meglio a scoprirli, per far salire il piacere.
Oramai ho molta esperienza ma devo dire che dá delle sensazioni sempre nuove.
Mi piacerebbe molto trovare una donna con cui farseli a vicenda e con cui incontrare coppie a cui farli…

Mi allineo a Bullgalante05, gioco anche io da molti anni e concordo che quando si diventa più intimi, nei limiti del ruolo, è tutta un’altra storia!

Quotato da Cpleifantastica][quote=Coppia4050,

I
Nel caso del post in questione, non ci sembra che qualcuno debba trarne un profitto... almeno nelle intenzioni.

Esatto, nessun scopo di lucro.
Solo un ambiente autogestito con una finalità chiara

Ma io continuerò ad andare nei Privé.
Pensavo a un gruppo di 10/15 persone non 500
Il tutto si gestisce con un gruppo whatsapp non con un CdA.

Lo chiamo Circolo, e non condivisione dell’affitto, perché quando vado al Tennis a volte non gioco ma leggo un giornale o guardo una partita con altre persone che so che hanno il mio stesso interesse.
Lo stesso mi piacerebbe in un Circolo di amanti del Sesso. Oltre a poter giocare in libertà davanti a tutti, posso vedere un film porno o organizzare una festa aperta anche ai non soci.

I Privé a volte non sono il massimo della pulizia, non sai mai chi incontri (il capo con gli amici del calcetto per esempio), si incontrano anche persone che non hanno il livello minimo di educazione…ripeto, non è la regola, ma sono cose che possono capitare.

Un luogo dove i soci possano fare sesso fra loro, al netto di poter poi invitare esterni per una serata, una festa, etc
Non lo vedo molto come un luogo per fare nuove amicizie

Va bene, hai ragione tu.
In ogni caso intendevo un qualcosa di più ristretto, non a scopo di lucro, ma per venire incontro a una esigenza specifica: avere un posto privato, non aperto a chiunque, dove poter giocare anche a costi nettamente inferiori ai Privé, che poi hanno anche altri difetti.

Mi spiace ma non sono d’accordo.
Direi che, per fare un paragone, il Privé sta a un Circolo come il Wrestling sta al Pugilato.
Nel Privé sei un cliente che paga per avere tutta una serie di servizi, una volta che esci non hai più niente a che fare ne con il Privé ne con gli altri clienti.
Nel Circolo sei un socio, uno dei proprietari, non un ospite. Il circolo è casa tua.

Al di là delle difficoltà logistiche che potrebbero esserci, sarebbe molto piacevole avere una Casa dei Giochi intesa come come un vero e proprio Circolo.
Esiste il circolo del Tennis, il circolo del Bridge, perché no un circolo dove i soci si vedono per Giocare?
Non la vedo come una attività imprenditoriale, più come un’associazione che possa aiutare i molti problemi ”del dove” che abbiamo tutti, si legge ovunque “non ospitiamo” “abbiamo figli” etc.
Si potrebbe partire con un piccolo appartamento, che abbia un impatto economico basso…in ogni caso qualche spesa ci sarà sempre.
Lo ritenete impossibile come progetto?

Mi piacerebbe provare!
Qualcuno interessato su Milano?

Molto difficile avere una posizione netta.
Sul web di solito preferisco i racconti singoli, che si chiudono in 2 o 3 cartelle.
Però mi è capitato più volte di imbattermi in seguiti di racconti scritti bene, intriganti, e provare piacere nel continuare a leggere.
Differenzierei fra un libro pubblicato a episodi e tanti racconti legati da gli stessi personaggi.

Riprendo la discussione interrotta sulla veridicità dei racconti.
Da lettore trovo più eccitante quando viene dichiarata la storia realmente vissuta, per quanto trovo naturale che vi sia un minimo di parte romanzata in ciò che leggo.
Differente quando la si vede dalla parte dello scrittore, qui è molto personale. Il racconto di fantasia è per certi versi più facile, dà più possibilità di spaziare, anche se richiede una maggiore attenzione alla struttura del racconto. Bisogna seguire una traccia, spesso ci si imbatte in racconti che sono piuttosto contorti e con difficoltà a seguire i personaggi.
Quei pochi racconti che ho scritto attingono tutti da fatti realmente accaduti, però credo che prima o poi proverò a scrivere un racconto completamente di fantasia, non ci vedo nulla di male.