4 anni fa
"Cira" e non "Ciro", compagna e non compagno, fidanzata e non fidanzato. Questi sono i termini che vengono utilizzati dalla stampa per descrivere la storia di straordinario dolore che mi ha spinto ad aprire questo thread.
Immersa in una realtà complessa, dove essere trans (ftm o mtf) è già di per sé una lotta continua. Una storia che sarebbe semplice da raccontare nel suo orrore se non ci si mettesse del nostro per non voler capire e a complicare ancora di più il tutto i mezzi di stampa oscillanti (tra il maschile e il femminile) a rendere la situazione ancora più confusa per chi volesse orientarcisi. A tutta la dolorsa vicenda, infatti, va legata anche la propensione di chi affronta questi argomenti a farlo sperando di uscirne con qualche giro di parola, magari intelligente o culturalmente bipartisan, senza credere che quando si parla di determinate cose toccherebbe farlo con sensibilità prima che con quel pizzico di cultura (che in certi casi fa radicale chic, snob, tanta aria e poco altro!).
Quindi, tornando al titolo del thread, non solo una questione di genere ma di sensibilità personale. Mi chiedo, a volte, quanta ce ne mettiamo noi stessi in determinate occasioni, anche qui sopra, su un forum che dovrebbe essere open mind... E spesso invece... Il tutto mentre un amore viene spezzato dall'odio, dal pregiudizio e dall'ignoranza non solo di chi ha commesso quell'atto, ma anche da chi ha provato a raccontarlo.
Prendo spunto per chiedermi quanto, affrontare determinate tematiche, sia solo questione di opportunità. La sola intelligenza o cultura personale a volte non bastano: spesso per fare onore a se stessi e alle persone di cui si parla serve anche sensibilità e nessun preconcetto.
Immersa in una realtà complessa, dove essere trans (ftm o mtf) è già di per sé una lotta continua. Una storia che sarebbe semplice da raccontare nel suo orrore se non ci si mettesse del nostro per non voler capire e a complicare ancora di più il tutto i mezzi di stampa oscillanti (tra il maschile e il femminile) a rendere la situazione ancora più confusa per chi volesse orientarcisi. A tutta la dolorsa vicenda, infatti, va legata anche la propensione di chi affronta questi argomenti a farlo sperando di uscirne con qualche giro di parola, magari intelligente o culturalmente bipartisan, senza credere che quando si parla di determinate cose toccherebbe farlo con sensibilità prima che con quel pizzico di cultura (che in certi casi fa radicale chic, snob, tanta aria e poco altro!).
Quindi, tornando al titolo del thread, non solo una questione di genere ma di sensibilità personale. Mi chiedo, a volte, quanta ce ne mettiamo noi stessi in determinate occasioni, anche qui sopra, su un forum che dovrebbe essere open mind... E spesso invece... Il tutto mentre un amore viene spezzato dall'odio, dal pregiudizio e dall'ignoranza non solo di chi ha commesso quell'atto, ma anche da chi ha provato a raccontarlo.
Prendo spunto per chiedermi quanto, affrontare determinate tematiche, sia solo questione di opportunità. La sola intelligenza o cultura personale a volte non bastano: spesso per fare onore a se stessi e alle persone di cui si parla serve anche sensibilità e nessun preconcetto.
4 anni fa
La vicenda sarebbe tutta da ripensare riscrivendo le profonde motivazioni che hanno portato alla tragedia.
Dunque c'è una copia non "conforme alle tradizioni", che vive il suo contrastato amore come può.
C'è un fratello che odia la situazione amorosa della sorella.
C'è un contorno di famigliari, amici, conoscenti che urlano inorriditi contro quella coppia.
Il tutto, e tutti, senza chiedersi niente, si scandalizzano in privato e sopratutto in pubblico.
Scandalo non sopportabile dai ben pensanti, che conduce alla folle e insensata rincorsa di motorini nelle strade buie.
Uno schianto, un sasso che aspetta di mettere fine a una vita.
E tutto questa storia d'amore finisce, ristabilendo le regole sociali.
Nessuno lo voleva, e se lo aspettava, ma la tragica realtà è un'altra innocente vittima del suo amore.
Pier
Dunque c'è una copia non "conforme alle tradizioni", che vive il suo contrastato amore come può.
C'è un fratello che odia la situazione amorosa della sorella.
C'è un contorno di famigliari, amici, conoscenti che urlano inorriditi contro quella coppia.
Il tutto, e tutti, senza chiedersi niente, si scandalizzano in privato e sopratutto in pubblico.
Scandalo non sopportabile dai ben pensanti, che conduce alla folle e insensata rincorsa di motorini nelle strade buie.
Uno schianto, un sasso che aspetta di mettere fine a una vita.
E tutto questa storia d'amore finisce, ristabilendo le regole sociali.
Nessuno lo voleva, e se lo aspettava, ma la tragica realtà è un'altra innocente vittima del suo amore.
Pier
4 anni fa
quanti profili su questo sito utilizzano termini come " no FROCI" credo che ci dovrebbe essere controllo dai gestiri, quasta gente va presa a calci nel culo e buttata fuoriQuotato da alessiocince,"Cira" e non "Ciro", compagna e non compagno, fidanzata e non fidanzato. Questi sono i termini che vengono utilizzati dalla stampa per descrivere la storia di straordinario dolore che mi ha spinto ad aprire questo thread.
Immersa [...]
4 anni fa
Anche io ho notato la voglia di uscire "puliti" leggasi eticamente corretti, in una situazione che di corretta e pulita non ha proprio nulla.
4 anni fa
Singolo
Sardegna, Olbia Tempio
Sardegna, Olbia Tempio
La sensibilità nelle persone comuni dovrebbe portare chi non sa, ad ascoltare ed eventualmente apprendere. A maggior ragione in situazioni dolorose e drammatiche come questa. Penso sia anche un forma di rispetto.Quotato da alessiocince,"Cira" e non "Ciro", compagna e non compagno, fidanzata e non fidanzato. Questi sono i termini che vengono utilizzati dalla stampa per descrivere la storia di straordinario dolore che mi ha spinto ad aprire questo thread.
Immersa [...]
Capisco cosa intendi quando parli di "opportunità" nell'affrontare certe tematiche.
Certo se ad essere completamente impreparati sono chi fa informazione è un problema. Non è da oggi e non è soltanto su questa tematica in particolare.
4 anni fa
Il che porta ad un'amplificazione del dolore, in quanto alla storia stessa si sommano mancanze culturali e di sensibilità che rendono il tutto più doloroso.Quotato da dreamofthebluturtles,La sensibilità nelle persone comuni dovrebbe portare chi non sa, ad ascoltare ed eventualmente apprendere. A maggior ragione in situazioni dolorose e drammatiche come questa. Penso sia anche un forma di rispetto.Quotato da alessiocince,"Cira" e non "Ciro", compagna e non compagno, fidanzata e non fidanzato. Questi sono i termini che vengono utilizzati dalla stampa per descrivere la storia di straordinario dolore che mi ha spinto ad aprire questo thread.
Immersa [...]
Capisco cosa intendi quando parli di "opportunità" nell'affrontare certe tematiche.
Certo se ad essere completamente impreparati sono chi fa informazione è un problema. Non è da oggi e non è soltanto su questa tematica in particolare.
Il clima è quello che è... Collaborare ad incresparlo con una comunicazione sbagliata è la cosa peggiore da fare.
4 anni fa
Tragedie come questa fanno sicuramente riflettere e rendono le persone più sensiblili, appena sarà dimenticata tornerà tutto come prima, aspettiamo una delle prossime discussioni dove le frequentazioni di @cince saranno usate per screditarlo e offendere lui e noi
4 anni fa
concordoQuotato da Marika66,Tragedie come questa fanno sicuramente riflettere e rendono le persone più sensiblili, appena sarà dimenticata tornerà tutto come prima, aspettiamo una delle prossime discussioni dove le frequentazioni di @cince saranno usate per screditarlo e offend [...]
4 anni fa
Fin dalla sua prima apparizione sulla terra l’uomo ha avuto la necessità di crearsi un nemico, per poter trovare una ragione alla sua esistenza.
Tutti abbiamo bisogno di un nemico.
“Quando il nemico non ci sia, occorre costruirlo”. Il “nemico” ci serve per affermare la nostra identità e per far conoscere, subito e con chiarezza, le nostre idee e i nostri programmi. I “neri”, gli ebrei, e la “puzza” del nemico. Soprattutto il nemico ci serve per nascondere le nostre insicurezze, le nostre inadeguatezze, le nostre mancanze e i nostri fallimenti. Non è facile costruirsi il nemico adatto: si corre il rischio di ferirsi con le proprie armi. L’arte della guerra combattuta con le parole (Olbrechts-Tyteca) suggerisce utili consigli per colpire calunniatori, sciacalli e propagatori di notizie false.
Voglio chiudere ricordando ciò che scrisse un grande teorico dell’arte della guerra, Von Clausewitz: quando “scegliamo” il nostro nemico, dobbiamo essere cauti e saggi: non bisogna scegliere un nemico troppo debole, poiché la vittoria su un nemico siffatto ci procurerà prima applausi e elogi, e poi l’odio dei “buoni”, vinti dal nobile sentimento della “pietas”. Ovviamente, non bisogna sceglierlo troppo forte. E, soprattutto, è necessario che il “nemico” non abbia vizi, difetti e macchie che qualcuno potrebbe trovare anche in noi. Infine, se tutti noi abbiamo bisogno, per vivere e per conquistare gloria e voti, di un nemico dichiarato, forse conviene introdurre, tra le discipline scolastiche, le dottrine relative all’”arte della guerra”, di quella fatta con le armi, e di quella combattuta con le parole. Scrive la Olbrechts- Tyteca che chi vuole riportare la vittoria su sciacalli, calunniatori, propagatori di notizie false i consigli più preziosi li trova nelle orazioni di Demostene, di Iperide, di Cicerone.
Tutti abbiamo bisogno di un nemico.
“Quando il nemico non ci sia, occorre costruirlo”. Il “nemico” ci serve per affermare la nostra identità e per far conoscere, subito e con chiarezza, le nostre idee e i nostri programmi. I “neri”, gli ebrei, e la “puzza” del nemico. Soprattutto il nemico ci serve per nascondere le nostre insicurezze, le nostre inadeguatezze, le nostre mancanze e i nostri fallimenti. Non è facile costruirsi il nemico adatto: si corre il rischio di ferirsi con le proprie armi. L’arte della guerra combattuta con le parole (Olbrechts-Tyteca) suggerisce utili consigli per colpire calunniatori, sciacalli e propagatori di notizie false.
Voglio chiudere ricordando ciò che scrisse un grande teorico dell’arte della guerra, Von Clausewitz: quando “scegliamo” il nostro nemico, dobbiamo essere cauti e saggi: non bisogna scegliere un nemico troppo debole, poiché la vittoria su un nemico siffatto ci procurerà prima applausi e elogi, e poi l’odio dei “buoni”, vinti dal nobile sentimento della “pietas”. Ovviamente, non bisogna sceglierlo troppo forte. E, soprattutto, è necessario che il “nemico” non abbia vizi, difetti e macchie che qualcuno potrebbe trovare anche in noi. Infine, se tutti noi abbiamo bisogno, per vivere e per conquistare gloria e voti, di un nemico dichiarato, forse conviene introdurre, tra le discipline scolastiche, le dottrine relative all’”arte della guerra”, di quella fatta con le armi, e di quella combattuta con le parole. Scrive la Olbrechts- Tyteca che chi vuole riportare la vittoria su sciacalli, calunniatori, propagatori di notizie false i consigli più preziosi li trova nelle orazioni di Demostene, di Iperide, di Cicerone.
4 anni fa
credo tu non abbia visto il tg1 delle 13.00 di domenica , tg a trazione leghista, un caso.........Quotato da exAddict1on,Io ho avuto l’impressione opposta, cioè che questa volta le principali testate giornalistiche abbiano usato i termini giusti, perfino quelle televisive. C’è anche stata una presa di posizione quasi unanime da parte dei politici. Certo non ho fatto un [...]
4 anni fa
Realistica teoria del nemico. Tuttavia facendo così si riproducono al'infinito teorie che andrebbero abbandonate. ma è una mia personalissima opinione.
Pier
Pier
4 anni fa
@pierpatty6151 in realtà non tutti necessitano di nemici, chi ha una buona istruzione, chi conosce se stesso e sa concentrarsi sul migliorarsi, chi non si arrende davanti alla vita ma combatte e non cerca alibi, chi riconosce il valore della diversità, chi non si allinea agli estremisti ma preferisce seguire la propria strada anche se da solo. Be in questi case non si sente la necessità di cercarsi un nemico.
4 anni fa
Scusami ma hai riletto prima di postare?Quotato da Ade-69,@pierpatty6151 in realtà non tutti necessitano di nemici, chi ha una buona istruzione, chi conosce se stesso e sa concentrarsi sul migliorarsi, chi non si arrende davanti alla vita ma combatte e non cerca alibi, chi riconosce il valore della diversit [...]
In fondo hai affermato che per non aver necessità di cercare nemici occorre averli.
Pier
4 anni fa
@pierpatty6151 sicuramente per mancanza mia che non sono riuscito a farmi capire.
Ma anche rileggendomi credo di aver detto tutt’altro.
Ma anche rileggendomi credo di aver detto tutt’altro.
4 anni fa
Notizia fresca fresca , perchè come molti asseriscono quì , la politica non centra nulla!!
Potenza, Comune approva mozione contro ddl Zan (Modifiche agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere), Consigliere di FdI: “Omosessualità è contro natura”. Del resto la Meloni lo aveva detto che c'era da fare qualcosa urgentemente dopo il caso di Maria Paola Gaglione a Napoli.
Potenza, Comune approva mozione contro ddl Zan (Modifiche agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere), Consigliere di FdI: “Omosessualità è contro natura”. Del resto la Meloni lo aveva detto che c'era da fare qualcosa urgentemente dopo il caso di Maria Paola Gaglione a Napoli.
4 anni fa
concordo, come i recenti fatti di Roma che non erano discriminazione sessuale, c'è una limitata capacità di accettare chi non la pensa come noi, chi conduce una vita diversa dalla nostra, chi ha una cultura diversa dalla nostra, in orientamento sessuale diverso dal nostro, etcc etcc. Quest'epoca è tardo medioevo. È più facile dispensare odio che cultura.Quotato da sipuofareseciva,che l' omosessualita' sia contro natura e' un controsenso....segue la natura, da cui dipendiamo, da sempre e' esistita e sempre esistera', nel passato, accecati dall' odio, venivano assassinati, p [...]
4 anni fa
A volte tutti noi ci troviamo in difficoltà col lessico da usare e capisco che destreggiarsi in questo ambiente possa essere una sfida impari per molti.
Certo è che i media diffondo messaggi per tutti ed hanno il dovere di farlo bene.
Soprattutto in questi casi dove anche la politica ci mette il suo carico, spesso ipocrita e irrazionale.
Certo è che i media diffondo messaggi per tutti ed hanno il dovere di farlo bene.
Soprattutto in questi casi dove anche la politica ci mette il suo carico, spesso ipocrita e irrazionale.
4 anni fa
Più banalmente utilizzare maschile e femminile quando il caso richiede o l'uno o l'altro, senza incartarsi in pregiudizi e preconcetti stantii e sterili.Quotato da Appagante91,Prossimo step: abolire il maschile e femminile per adottare il neutro.Quotato da alessiocince,A volte tutti noi ci troviamo in difficoltà col lessico da usare e capisco che destreggiarsi in questo ambiente possa essere una sfida impari per molti.
Certo è che i media diffondo messaggi per tutti ed hanno il dovere di farlo bene.
Soprattutto [...]
Che già l'italiano è poco studiato.
4 anni fa
Parole saggeQuotato da Lasoave,
![](https://img.annunci69.it/forum/img/smiley_likeit.png)
4 anni fa
@outsider76 il rispetto è un concetto che va condiviso e diffuso. Se le terminologie non rendono giustizia al concetto, non si veicola proprio nulla, sempre se non si facciano danni.
C'è chi direbbe: le parole sono importanti.
Il mondo della sessualità è in continua evoluzione, soprattutto riguardo la concezione che nell'intimo si ha.
Delle volte, retaggi culturali a parte, è proprio difficile determinare il giusto modo di veicolare, il giusto modo di descrivere, delineare, il modo perfetto per descrivere e parlare a gli altri.
Siamo di fronte a leggerezze linguistiche che sono un chiaro sintomo di leggerezza empatica ma, forse, è solo ignoranza in molti casi.
Si parlava, in uno studio, di quante parole un essere umano conoscesse, bene, questa quantità sta diminuendo progressivamente, con essa anche la profondità e definizione dei contenuti che ogni giorno ci si trova ad esprimere.
Possiamo inventare ogni termine, fino a quando starà su carta e non in testa, esprimeremo sempre le solite quattro parole che non renderanno mai giustizia ai nostri pensieri.
Senza parole, dunque, è il rischio. Non solo riguardo gli accadimenti ma anche per parlarne adeguatamente.
C'è chi direbbe: le parole sono importanti.
Il mondo della sessualità è in continua evoluzione, soprattutto riguardo la concezione che nell'intimo si ha.
Delle volte, retaggi culturali a parte, è proprio difficile determinare il giusto modo di veicolare, il giusto modo di descrivere, delineare, il modo perfetto per descrivere e parlare a gli altri.
Siamo di fronte a leggerezze linguistiche che sono un chiaro sintomo di leggerezza empatica ma, forse, è solo ignoranza in molti casi.
Si parlava, in uno studio, di quante parole un essere umano conoscesse, bene, questa quantità sta diminuendo progressivamente, con essa anche la profondità e definizione dei contenuti che ogni giorno ci si trova ad esprimere.
Possiamo inventare ogni termine, fino a quando starà su carta e non in testa, esprimeremo sempre le solite quattro parole che non renderanno mai giustizia ai nostri pensieri.
Senza parole, dunque, è il rischio. Non solo riguardo gli accadimenti ma anche per parlarne adeguatamente.
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