TUTTO QUELLO CHE VUOI LO TROVI ALDILA' DELLA PAURA

è un sito di annunci e di incontri pertanto so che sto parlando a coppie divertenti e trasgressive.
Quando entriamo qui ci spogliamo tutti dei nostri panni, non solo quelli materiali ma anche quelli delle preoccupazioni e quelli professionali. vi chiedo di farlo anche adesso evitando di entrare nel merito della medicina, ecc altrimenti, essendo noi tecnici in diritto, potremmo rispondere parlandovi ore ed ore di costituzione lesa, ecc.
Le domande sono due, entrambe molto semplici:
CHI DI VOI HA PAURA? CHI INVECE GUARDA OLTRE ED E' GIA' PRONTA A GIOCARE?
PERCHE' CHI HA PAURA INVECE DI ISOLARSI SI COLLEGA SU UN SITO DI INCONTRI ED AGGREDISCE CHI NON NE HA E VUOLE VIVERE?
Noi abbiamo sempre giocato scremando tantissimo e continuiamo a farlo , NON ABBIAMO PAURA, ci fidiamo delle coppie che andiamo a conoscere e abbiamo solo voglia di vivere la vita, con le dovute attenzioni si capisce, ma attenzioni che hanno sempre avuto un rilevante ruolo nei giochi, sia sotto forma di compatibilità con le coppie, siamo di salute.

Che fiducia si può avere in persone che mettono il bisogno di trasgressione al di sopra della salute, personale ed altrui?
Nulla c'entra il concetto di paura: oggi non si parla di rischio calcolato, perché mancano completamente i parametri.
Fare incontri in questa fase, come molti già hanno organizzato (e su cui tratteniamo privatamente l' aggettivo che li definisca), è come giocare senza preservativo in un centro di cura per malattie veneree.

Come si fa a non avere ansie, timori ed anche paure dopo un bombardamento mediatico durato circa tre mesi? Ci pare ovvio adottare ogni tipo di cautela, i rischi sono ancora molto elevati; magari a estate inoltrata, se i dati confermassero la discendenza si potrebbe .....ripartire

Non si tratta di avere paura ma di rispetto e amore verso gli eventuali familiari avanti con l'età e/o con problemi di salute.
Essere iscritti qui non significa -io faccio quello che voglio e me ne strabatto degli altri-.
Avete una strana concezione del "diritto" se non riuscite a comprendere che significa anche "dovere".

Che tradotto in paura o non paura , vuol dire, seppur motivatamente sotto il vostro punto di vista, avete paura.
Se non ci sono parametri di rischio calcolato ne va da se che il paragone fatto è azzardato.
Naturalmente pieno rispetto alla vostra opinione ma in un contesto così impreciso e così confusionario , come stesso da voi evidenziato , il rispetto è dovuto anche nei confronti di chi paura non ne ha

Quotato da alexafluor,

Che fiducia si può avere in persone che mettono il bisogno di trasgressione al di sopra della salute, personale ed altrui?
Nulla c'entra il concetto di paura: oggi non si parla di rischio calcolato, perché mancano completamente i parametri. [...]

Giusto..il bombardamento mediatico è stato unico ed esagerato pertanto presumo sia normale che ognuno possa esprimere le proprie osservazioni e comportarsi come preferisce , con il sacrosanto dovere di mettersi sempre nelle condizioni di non ledere gli altri ma anche il sacrosanto diritto
Di non essere giudicato in quanto innocente e sano, fino a prova contraria.

Quotato da cp2x2,

Come si fa a non avere ansie, timori ed anche paure dopo un bombardamento mediatico durato circa tre mesi? Ci pare ovvio adottare ogni tipo di cautela, i rischi sono ancora molto elevati; magari a estate inoltrata, se i dati confermassero la discende [...]

Che tradotto vuol dire: io ho paura , motivatamente per la vostra situazione per l’amore del cielo ma vuol dire Ho paura. Avendo voi condizioni che vi mettono ansia, familiari anziani a casa, è corretto il ragionamento ma è corretto per voi perché pensare che gli altri, che magari hanno situazioni diverse, vengano meno a dei doveri se non hanno la stessa ansia e se, fino a prova contraria , sono liberi e sani?
Naturalmente che sia chiaro, ogni opinione ed ogni scelta , in un contesto così complicato , è degna di rispetto ed è pienamente giusta ma la percentuale di rischio che un terzo possa trasmettere il virus a chi non gioca è pari a quella di quando vai al supermercato pertanto Il post è nato solo perché non comprendo come mai una persona che vive la paura, ripeto magari motivatamente per la sua situazione , debba poi attaccare dal balcone due ragazzini che si baciano o condannare chi ha deciso, avendo situazioni più controllate, di continuare a giocare.

Quotato da lecap,

Non si tratta di avere paura ma di rispetto e amore verso gli eventuali familiari avanti con l'età e/o con problemi di salute.
Essere iscritti qui non significa -io faccio quello che voglio e me ne strabatto degli altri-.
Avete una strana [...]

Non parlerei di paura, ma di buon senso e anche di rinuncia di serate trasgressive a favore della propria a altrui sicurezza.
Pier

Quotato da SaraMarcoBologna,

Che tradotto vuol dire: io ho paura , motivatamente per la vostra situazione per l?amore del cielo ma vuol dire Ho paura. Avendo voi condizioni che vi mettono ansia, familiari anziani a casa, è corretto il ragionamento ma è corretto per voi perché pensare che gli altri, che magari hanno situazioni diverse, vengano meno a dei doveri se non hanno la stessa ansia e se, fino a prova contraria , sono liberi e sani?
Naturalmente che sia chiaro, ogni opinione ed ogni scelta , in un contesto così complicato , è degna di rispetto ed è pienamente giusta ma la percentuale di rischio che un terzo possa trasmettere il virus a chi non gioca è pari a quella di quando vai al supermercato pertanto Il post è nato solo perché non comprendo come mai una persona che vive la paura, ripeto magari motivatamente per la sua situazione , debba poi attaccare dal balcone due ragazzini che si baciano o condannare chi ha deciso, avendo situazioni più controllate, di continuare a giocare.

Quotato da lecap,

Non si tratta di avere paura ma di rispetto e amore verso gli eventuali familiari avanti con l'età e/o con problemi di salute.
Essere iscritti qui non significa -io faccio quello che voglio e me ne strabatto degli altri-.
Avete una strana [...]

Guarda che nessuno ti dice di non giocare. Sei tu che accusi gli altri di aver paura.
Io ho solo detto che per molti, quel che tu consideri terrore, è rispetto verso altri..

No no figurati , non è questo il messaggio che voglio mandare....anzi....
Il messaggio che voglio mandare è un altro e vista la vostra ultima risposta presumo siate d’accordo: ognuno è libero di fare le proprie scelte, senza naturalmente ledere gli altri, senza però essere giudicato o aggredito..grazie comunque

Quotato da lecap,

Quotato da SaraMarcoBologna,

Che tradotto vuol dire: io ho paura , motivatamente per la vostra situazione per l’amore del cielo ma vuol dire Ho paura. Avendo voi condizioni che vi mettono ansia, familiari anziani a casa, è corretto il ragionamento ma è corretto per voi perché pensare che gli altri, che magari hanno situazioni diverse, vengano meno a dei doveri se non hanno la stessa ansia e se, fino a prova contraria , sono liberi e sani?
Naturalmente che sia chiaro, ogni opinione ed ogni scelta , in un contesto così complicato , è degna di rispetto ed è pienamente giusta ma la percentuale di rischio che un terzo possa trasmettere il virus a chi non gioca è pari a quella di quando vai al supermercato pertanto Il post è nato solo perché non comprendo come mai una persona che vive la paura, ripeto magari motivatamente per la sua situazione , debba poi attaccare dal balcone due ragazzini che si baciano o condannare chi ha deciso, avendo situazioni più controllate, di continuare a giocare.

Guarda che nessuno ti dice di non giocare. Sei tu che dici agli altri di farlo.

Ma poi, che ragionamento è "siccome noi siamo liberi e sani, giochiamo" ?????
Semmai al limite, potrebbero giocare tra loro persone già malate dato che è impossibile contaggiare chi è già contaggiato e viceversa.
Di solito, che io sappia, una persona sana cerca di mantenersi tale.

Quotato da SaraMarcoBologna,

Che tradotto in paura o non paura , vuol dire, seppur motivatamente sotto il vostro punto di vista, avete paura.
Se non ci sono parametri di rischio calcolato ne va da se che il paragone fatto è azzardato.
Naturalmente pieno rispetto alla vostra opinione ma in un contesto così impreciso e così confusionario , come stesso da voi evidenziato , il rispetto è dovuto anche nei confronti di chi paura non ne ha

Quotato da alexafluor,

Che fiducia si può avere in persone che mettono il bisogno di trasgressione al di sopra della salute, personale ed altrui?
Nulla c'entra il concetto di paura: oggi non si parla di rischio calcolato, perché mancano completamente i parametri. [...]

Eh no, noi non viviamo né con ansia né con paura. Non ci siamo mai barricati in casa, andiamo tranquillamente al lavoro, a far la spesa, dai parenti e, appena possibile, torneremo dagli amici, al ristorante, al mare.
Con le giuste precauzioni.
Così come con le giuste precauzioni facciamo scambio di coppia, senza usare tute di amianto ma ponderando il rischio.
Ad oggi il rischio è quello di diffondere una malattia fastidiosa, arrecando danno alla salute ed all'economia. Quindi non merita rispetto alcuno chi prende in considerazione solo l' incontrollabile bisogno del proprio pube.
Pensare di tradurre in "non ho paura" quella che è mera incoscienza non rende onore al concetto di buon senso.

Quotato da SaraMarcoBologna,

No no figurati , non è questo il messaggio che voglio mandare....anzi....
Il messaggio che voglio mandare è un altro e vista la vostra ultima risposta presumo siate d?accordo: ognuno è libero di fare le proprie scelte, senza naturalmente ledere gli altri, senza però essere giudicato o aggredito..grazie comunque

Quotato da lecap,

Guarda che nessuno ti dice di non giocare. Sei tu che dici agli altri di farlo.

Certo che siete liberi di far quel che volete. Ci mancherebbe altro.
Però devi ammettere che sei stato tu a partire polemizzando (magari involontariamente) nel post di apertura.

Il Magnifico cantava:
"Chi vuol esser lieto sia,
del doman non vi è certezza..."
Io preferisco esser lieto DOPODOMANI e evitarmi rimorsi. 😎

La questione è che se tu ti contagi il danno non è solo tuo ma metti a rischio anche chi ti sta intorno.
Io sono costretta ad uscire, prender mezzi pubblici, stare sempre in allerta con guanti e mascherina, rispettare le distanze.

Chi si infetta non rispettando le prescrizioni contribuisce a spostare più in là il momento
In cui tutti potremo tornare a vivere una vita senza restrizioni.

Io non ho paura di contrarre il virus perché per età e salute ho ottime probabilità di cavarmela (non lasciarci le penne).

Io ho una stramaledetta paura di contrarre il virus e contagiare chi invece questa probabilità non ce l’ha.

Fine.
Quando saprò di non essere un veicolo di possibili infezioni prenderò in considerazione la possibilità di incontrare.
Fino ad allora no.
È una limitazione?
Sì. Per senso civico e per tutela salute, pubblica e privata.

Perché ce la possiamo raccontare sino a farci cadere la lingua: il virus circola ancora.
Aggredire no, ma esprimere un punto di vista motivando è possibile.
Poi tanto le persone fanno quello che vogliono, in coscienza.
Ma tenere un comportamento discutibile e avere la pretesa di non essere messi in discussione è bizzarro.

ognuno è libero di fare le proprie scelte , senza naturalmente ledere gli altri
Occorre prendere atto che stiamo vivendo una situazione mondiale che non lascia spazi e libertà di fare ciò che si vuole senza rischiare di ledere se stessi e gli altri. Per questo è sufficiente informarsi seriamente del come subdolamente si è propagato il virus covid.
Se poi ce la vogliamo raccontare che possiamo continuare a scopare dove e con chi vogliamo, per quanto ci riguarda è un ragionamento e comportamento inqualificabile,
Pier

Quotato da SwFr,

Ma davvero pensate che chi in questo periodo chi ha smesso di incontrare gente per farci sesso lo abbia fatto per una questione di paura? 😮 😮

Mettiamola così un terzo di buon senso, un terzo di non risposte positive, un terzo di vigilanza del partner, una fettina di paura, molto ghiaccio e il cocktail "non scopo" è servito
Pier

certo che ho paura. vivo nella regione col più alto numero di morti. se mi guardo attorno, diversi amici hanno subito lutti stretti: madri, padri, fratelli.
solo mio papà, nel giro delle sue amicizie e conoscenze, conta 12 morti.
do di ci.
provate a pensare alla vostra cerchia di amici. e immaginate che di colpo 12 di loro vengano a mancare.
voi vi sentite sani e belli e volete riprendere a scopare?
non posso imperdirvelo.
spero solo che non siate il corriere esselunga che mi porta la spesa a casa, il postino che mi lascia la raccomandata, il corriere che mi consegna gli acquisti, il pizzaiolo che mi porta la pizza a domicilio.
potenziali untori (quasi) inconsapevoli che mettono a rischio la salute di quanti, dalla malattia, possono non scampare. me inclusa.
e, scusate, ma ho troppe cose da fare per lasciarci le penne ora.

quella del terzo di buon senso, un terzo di non risposte positive, un terzo di vigilanza del partner, una fettina di paura, molto ghiaccio e il cocktail "non scopo" è servito
😄 😄 😄 😄 si in effetti il ragionamento funziona......

il senso del POST, naturalmente, è provocatorio per arrivare a trasmettere un messaggio in cui io stessa credo, ovvero: " il pericolo di essere infettati lo si corre sempre pertanto scoccia che si punti il dito verso alcuni e poi si lascia correre altri, un pò come il governo che permette fila ed assembramenti nel reparto gastronomia al supermercato e poi lascia chiusi ed in mezzo la strada i ristoratori.
Incontriamo centinaia di pericoli ogni minuto, prendendo Pullman , andando al supermercato ( buona parte delle persone a perdere tempo) , scambiando soldi, utilizzando bancomat, ecc. Ognuno di noi è una potenziale vittima ed un potenziale pericolo, ignaro di esserlo naturalmente ma straconvinto di essere nel giusto. E' straconvinto di essere nel giusto anche chi non va a perder tempo al supermercato, gira in bici ma non in pullman e si è rinchiuso in casa la maggior parte del tempo ma si è regalato qualche momento di trasgressione... TUTTO QUI..il messaggio non è e non deve essere che è giusto trasgredire e non sentirsi pericoloso..anzi....MA...MA...MA...Ma se questa gran confusione ci ha insegnato qualcosa è proprio quella che la trasmissione del virus può avvenire in qualsiasi modo , questa non è una malattia che si trasmette sessualmente pertanto una persona che scopa corre lo stesso rischio di infettarsi di una persona che fa la fila in gastronomia con un ignaro infettato pertanto apprezzo chi cerca in tutti i modi di limitare il rischio ma apprezzo meno chi pensa di giudicare di più un azione e meno un'altra che magari, essa stessa fa nella quotidianità..

Fa piacere che comprendi il senso di quello che voglio far capire e l’esempio della gastronoma che hai fatto è giusto ma se sei andato a fare la spesa avrai sicuramente avuto di modo di vedere quante persone si sono avvicinate a te senza mantenere le distanze e con la mascherina abbassata pertanto di fatto , non essendo una malattia a trasmissione sessuale, hai corso lo stesso rischio ma con l’aggiunta che non hai nemmeno trasgredito..😬😬
Volevo in effetti solo dire che tante persone vivono continuamente quel momento e non puntano il dito verso il pericolo ma poi lo puntano verso chi ha un punto di vista divers...
che tragedia😬😬😬
Vabbè... possiamo farcela, ne usciremo vincenti ed ancora più vogliosi😉😉

Quotato da SwFr,

Quotato da SaraMarcoBologna,

quella del terzo di buon senso, un terzo di non risposte positive, un terzo di vigilanza del partner, una fettina di paura, molto ghiaccio e il cocktail "non scopo" è servito
😄 😄 😄 😄 si in effetti il ragionamento funziona......

[...]

Capisco il tuo punto di vista però l'unico punto sul quale il mondo è concorde è quello di mantenere una distanza sociiale ed è proprio l'unica cosa che non permette di fare sesso. Se nella gastronomia si mantiene la distanza e tutti indossano la mescherina la probalità di infettarsi è molto vicina allo zero.