ESSERE UN DISFORICO DI GENERE... QUANDO HAI CAPITO DI ESSERLO?

26 interventi
4 mesi fa
Trans/Trav
Sicilia,
Qui dal 21.06.2024 -
ESSERE UN DISFORICO DI GENERE... QUANDO HAI CAPITO DI ESSERLO?

La disforia di genere può essere descritta come una condizione di disagio e sofferenza persistente causata dalla sensazione che la propria identità di genere sia diversa dal proprio sesso biologico.
Alcuni di noi, ad esempio, si sentono e vivono o vorrebbero vivere come una donna nonostante siano nati in un corpo maschile. Le cause della disforia di genere non sono ancora identificabili con certezza e, secondo le teorie più accreditate, il disturbo sarebbe legato sia a fattori psicosociali e ambientali sia a fattori biologici.
In alcuni casi, inoltre, il disturbo può derivare da specifici disturbi dello sviluppo sessuale (come l'insufficienza surrenalica congenita o la sindrome di Morris) che portano allo sviluppo di genitali ambigui.

La domanda che mi pongo è:
"TUTTE NOI SORELLE SOFFRIAMO DI QUESTA CONDIZIONE DI DISAGIO?".

Grazie in anticipo a chi mi darà la sua risposta
💗 💋
Sandy

4 mesi fa
Trans/Trav
Lombardia, Varese
Qui dal 26.08.2020 -
Io credo che in gran maggioranza noi trav non soffriamo alcun disagio, ma consideriamo la cosa come un’evoluzione, un modo nuovo di vivere la propria sessualità e sensualità, al di là di ciò che tradizionalmente si è vissuto. Quindi una nuova modalità di provare piacere. Poi certamente ci sono sorelline che si ritrovano in un genere che a loro non si confà


4 mesi fa
Trans/Trav
Lombardia, Milano
Qui dal 24.06.2024 -
Non lo so...nel senso che non ho mai approfondito l'argomento. Certo è che nell'evoluzione della società nemmeno troppi anni fa la "semplice" omosessualità veniva trattata come una patologia grave quasi come un cancro. Per quanto mi riguarda io ho dei ricordi che partono dai primi anni di vita. Per esempio mia madre mi faceva il bagno e quando mi metteva in piedi mi diceva sempre che avevo gambe bellissime e che avrei potuto nascere femmina...Poi ricordo le prime immagini alla tv di gambe delle ballerine, Raffaella Carrà in minigonna, le attrici americane tipo Lara Turner e le guardavo con un ammirazione e un desiderio pazzesco...ma non come un ragazzino guarda le donne ma le guardavo perche avrei voluto essere come loro, perché i grandi ne parlavano con eccitazione e desiderio Insomma penso che in parte si ha qualcosa dentro che ci mantiene in bilico tra i due sessi ed in parte qualcosa ci viene trasmesso in modo del tutto involontario come faceva mia madre.

4 mesi fa
Trans/Trav
Lombardia, Varese
Qui dal 26.08.2020 -
Quotato da Pensionata,
Non lo so...nel senso che non ho mai approfondito l'argomento. Certo è che nell'evoluzione della società nemmeno troppi anni fa la "semplice" omosessualità veniva trattata come una patologia grave quasi come un cancro. Per [...]
analisi che mi piace…. penso che una valenza femminile, più o meno marcata, sia presente in ogni ‘maschio’…. Io a 10 anni indossavo di nascosto le scarpe estive di mia mamma o di una sua amica, e mi dava piacere…

4 mesi fa
Trans/Trav
Lombardia, Lodi
Qui dal 22.05.2024 -
Sto facendo il percorso con psicologa , credo che per quanto mi riguarda sono stata sempre in difficoltà nel riconoscermi maschio...fare la doccia al buio solo per non vedere il mio corpo è uno dei tanti disagi ...poi non aver mai avuto il coraggio di dirlo da piccola ai miei genitori (anni 70) mi ha fatto cmettete un sacco di errori e disastri nella mia vita ( tre figli solo per voler dimostrare di non essere diversa) ed ora la decisione di non poter più nascondere il mio essere ad un'età che mi ha strappato tanto tempo al mio essere donna. Comunque i tempi non sono cambiati dal 70 siamo sempre discriminate, insultate ( io vivo sempre al femminile) credo che le difficoltà per chi viene dichiarata disforica siano ancora tante

4 mesi fa
Trans/Trav
Lombardia, Varese
Qui dal 24.08.2023 -
Quando me ne sono accorta...tanti anni fa...non riuscivo a guardare la mia faccia...coprivo gli specchi...mi ritenevo così brutta che mi sono nascosta per anni...finendo in depression.. sull'orlo di finirla...ma per fortuna ho messo insieme la mia forza ed ho iniziato il mio viaggio...oggi vivo da donna..ho fatto oriectomia...terapia ormonale...non so se esiste "il momento"...nel quale si riconosce la disforia...io mi ricordo il momento nel quale decisi di agire..e cambiare la mia vita...

4 mesi fa
Trans/Trav
Toscana, Firenze
Qui dal 29.05.2024 -
Io ho i primi ricordi che giocavo con le bambole, volevo essere una principessa guerriera o una barbara che combatteva i cattivi a colpi di ascia ecc... Insomma andava molto He-Man quando ero piccola e io facevo sempre la sua parte femminile. Per questo ho sempre avuto anche una indole più dominante.
Comunque un bel giorno mi sono guardata allo specchio e decisi che non ero in trappola nel mio corpo da maschio, ora ho fatto tutto quello che dovevo fare e finalmente sono riconosciuta come donna, certo mi manca l'altro ultimo grande passo, ma con calma

4 mesi fa
Trans/Trav
Lazio, Roma
Qui dal 01.09.2022 -
L'unica cosa che posso dirvi è che le persone transgender esistono da quando mondo è mondo! Nella India erano venerate come Dei, nel continente Americano era del tutto normale essere transgender finché gli maledetti invasore europei non sono arrivati portando la loro bibbia e croce e soprattutto la loro maledetta ipocrisia becera! Il loro culo davano via come se non ci fosse un domani, fetticisti depravati di prima classe però davanti alla società dovevano apparire "normale" eh beh penso che ancora oggi nel vecchio continente non è così tanto cambiato 😳

4 mesi fa
Trans/Trav
Lombardia, Milano
Qui dal 19.01.2020 -
Io credo che ci siano diversi livelli di disforia.
Le persone transgender che arrivano a fare il percorso di transizione, sicuramente vivono la disforia in maniera drammatica e la transizione diventa l'unico modo per vivere la vita che desiderano e meritano.
Però ho conosciuto tante persone che si collocano nell'area Trav / Crossdresser, magari con famiglia che sentono una loro disdoria. Magari non così drammatica, magari tengono botta per senso di responsabilità verso la famiglia, ma sotto sotto soffrono anche loro per la disforia.
Modificato dall'autore il 28-07-2024 09:11:41

4 mesi fa
Trans/Trav
Lazio, Roma
Qui dal 01.02.2011 -
Quotato da LaSusy,
Io credo che ci siano diversi livelli di disforia.
Le persone transgender che arrivano a fare il percorso di transizione, sicuramente vivono la disforia in maniera drammatica e la transizione diventa l'unico modo per vivere la vita che desiderano e [...]
Concordo, vi sono varie sfumature e intensità di disforia. A seconda del livello si vive più o meno con drammaticità e disagio.
La mia disforia non mi crea così disagio da voler vivere enfemme h24 e quindi da intraprendere una transizione di genere. Mi sento abbastanza a mio agio nei panni maschili, così come in quelli femminili.
Ho sempre sentito che ci fosse qualcosa che non andasse nel verso "giusto" fin da bambina e ho preso coscienza che mi piacessero gli uomini già a 11 anni, ma pensavo di essere "semplicemente" gay. Quando poi ho cominciato a frequentare gli ambienti gay ho capito di essere diversa anche da loro, di sentirmi donna...

4 mesi fa
Trans/Trav
Lazio, Roma
Qui dal 01.09.2022 -
Quotato da nicovelvet,
Quotato da LaSusy,
Io credo che ci siano diversi livelli di disforia.
Le persone transgender che arrivano a fare il percorso di transizione, sicuramente vivono la disforia in maniera drammatica e la transizione diventa l'unico modo per vivere la vita che desiderano e [...]
Concordo, vi sono varie sfumature e intensità di disforia. A seconda del livello si vive più o meno con drammaticità e disagio.
La mia disforia non mi crea così disagio da voler vivere enfemme h24 e quindi da intraprendere una transizione di genere. Mi sento abbastanza a mio agio nei panni maschili, così come in quelli femminili.
Ho sempre sentito che ci fosse qualcosa che non andasse nel verso "giusto" fin da bambina e ho preso coscienza che mi piacessero gli uomini già a 11 anni, ma pensavo di essere "semplicemente" gay. Quando poi ho cominciato a frequentare gli ambienti gay ho capito di essere diversa anche da loro, di sentirmi donna...
quindi tu non hai disforia sei semplicemente una persona fluida che piace sia vivere come maschio in società e ogni tanto nei panni del sesso opposto!

4 mesi fa
Singolo
Friuli, Udine
CERTIFICATO

Qui dal 30.07.2013 -
Io sono etero, però volevo dirvi, che sentirsi del sesso opposto al quale si è, essere fluidi oppure una delle altre mille sfumature non è un problema né una malattia, ma fate attenzione odiare il proprio corpo quello si che è un problema, questo odio spesso porta su una brutta china, bulimia, anoressia, grande obesità, ricorsi a interventi chirurgici di dubbia sicurezza. Amate il vostro corpo così come, miglioratelo in modo salutare, con sport e con una dieta salutare, non piacete a qualcuno così come siete pazienza problemi suoi. Ma dovete amare e piacere a voi stessi se non amate e piacete a voi stessi come potete pretendere di piacere a altri.

4 mesi fa
Trans/Trav
Lazio, Roma
Qui dal 01.09.2022 -
Quotato da Tomas47,
Io sono etero, però volevo dirvi, che sentirsi del sesso opposto al quale si è, essere fluidi oppure una delle altre mille sfumature non è un problema né una malattia, ma fate attenzione odiare il proprio corpo quello si che è un problema, questo odi [...]
ma le persone che intraprendono un percorso di transizione sono seguite da psicologi e endocrinologi di alta competenza! Per intraprendere un percorso di transizione fisico e legale ci vuole una diagnosi ed il parere positivo di un giudici! Caso contrario col il cazzo che ti danno via libera per prendere ormoni o fare chirurgie plastiche! E poi non capisco perché hai sottolineato la tua eterosessualità ahahah ahahah ahahah ahahah ahahah ahahah ahahah ahahah ahahah ahahah
Modificato dall'autore il 28-07-2024 10:29:50

4 mesi fa
Trans/Trav
Lombardia, Milano
Qui dal 19.01.2020 -
Quotato da Tomas47,

[...], ma fate attenzione odiare il proprio corpo quello si che è un problema, questo odi [...]
In linea teorica hai ragione, ma non tutto si può controllare. Poi anoressia / bulimia e disforia di genere sono cose diversissime.
Una persona diforica può arrivare ad odiare il proprio corpo perché lo sente come una prigione, perché a causa di quel corpo la società lo/la cataloga nel genere sbagliato.
E allora visto che, è assodato scientificamente, non si può cambiare la propria identità di genere, giocoforza bisogna cambiare il corpo.
Il tutto sotto controllo psicologico e medico, perché facendo tutto da sé si possono davvero fare grossi danni

4 mesi fa
Trans/Trav
Lazio, Roma
Qui dal 01.09.2022 -
Quotato da LaSusy,
Quotato da Tomas47,

[...], ma fate attenzione odiare il proprio corpo quello si che è un problema, questo odi [...]
In linea teorica hai ragione, ma non tutto si può controllare. Poi anoressia / bulimia e disforia di genere sono cose diversissime.
Una persona diforica può arrivare ad odiare il proprio corpo perché lo sente come una prigione, perché a causa di quel corpo la società lo/la cataloga nel genere sbagliato.
E allora visto che, è assodato scientificamente, non si può cambiare la propria identità di genere, giocoforza bisogna cambiare il corpo.
Il tutto sotto controllo psicologico e medico, perché facendo tutto da sé si possono davvero fare grossi danni
amica mia lascia perdere cerchiamo di non dare più spiegazioni a queste persone! Tanto loro hanno già proiettato in testa una loro visione di chi siamo, gli stereotipi ,moltissimi di loro non hanno mai conosciuto una persona trans quindi è perdita di tempo . E poi perché dobbiamo sempre dare
spiegazioni della nostra esistenza proprio a questi personaggi ? E soprattutto in un sito come questo? Un sito quasi al 100% a sfondo omosessuali sia per le donne cis che per gli uomini? E basta
Modificato dall'autore il 28-07-2024 11:13:05

4 mesi fa
Trans/Trav
Lombardia, Milano
Qui dal 19.01.2020 -
Io sono così idealista che provo, anche in un sito come questo che è giustamente dedicato ad altro, a passare qualche informazione corretta.
Magari qualcuno che legge imparerà qualcosa di utile.
Baci
Susy

4 mesi fa
Trans/Trav
Lazio, Roma
Qui dal 01.09.2022 -
Quotato da LaSusy,
Io sono così idealista che provo, anche in un sito come questo che è giustamente dedicato ad altro, a passare qualche informazione corretta.
Magari qualcuno che legge imparerà qualcosa di utile.
Baci
Susy [...]
ti capisco e ammiro molto il tuo modo di scrivere... Anch'io io ero così ma poi mi sono rotta er cojone ahahah tanto loro vendono soltanto a ciò che vogliono vedere!!! L'empatia è un dono per pochi !!! tanti baci e abbracci anche a te 💗

4 mesi fa
Trans/Trav
Lazio, Roma
Qui dal 25.06.2024 -
Quotato da nicovelvet,
Quotato da LaSusy,
Io credo che ci siano diversi livelli di disforia.
Le persone transgender che arrivano a fare il percorso di transizione, sicuramente vivono la disforia in maniera drammatica e la transizione diventa l'unico modo per vivere la vita che desiderano e [...]
Concordo, vi sono varie sfumature e intensità di disforia. A seconda del livello si vive più o meno con drammaticità e disagio.
La mia disforia non mi crea così disagio da voler vivere enfemme h24 e quindi da intraprendere una transizione di genere. Mi sento abbastanza a mio agio nei panni maschili, così come in quelli femminili.
Ho sempre sentito che ci fosse qualcosa che non andasse nel verso "giusto" fin da bambina e ho preso coscienza che mi piacessero gli uomini già a 11 anni, ma pensavo di essere "semplicemente" gay. Quando poi ho cominciato a frequentare gli ambienti gay ho capito di essere diversa anche da loro, di sentirmi donna...
Io anche penso che ci siano tante sfumature e tanti toni di grigio o di lilla o di fucsia o di qualunque colore rispecchi il nostro sentire. Purtroppo la maggioranza delle persone vive di semplificazioni rassicuranti e di schemi facili per identificarsi in una presunta parte giusta perché si ha paura di essere associati a qualla che socialmente viene considerata la parte sbagliata. È comodo scegliere bianco o nero, etero o gay, trans o trav, e in genere è comodo riempire il mondo di etichette e definizioni che mettano ordine dove ordine forse non c'è e non ci sarebbe bisogno di cercarlo. Ognuano/a di noi fa i conti con sé stesso/a e con il proprio vissuto. Io sento di essere cresciuta in un contesto che avevo il terrore della "Frociaggine" e che sui "froci" ha speculato, discriminato, bullizzato, deriso, schernito etc etc. Da bambino pensare di essere frocio era visto come uno stigma drammatico. Tutto il resto non aveva spazio. Eri maschio dominante, femmina sottomessa e servizievole o frocio, checca, deviato, diverso. Poi c'è stata un po' di rivoluzione sessuale che ha ampliato le vedute, ma certi pregiudizi e schemi faticano a sparire. Personalmente ho sempre subito il fascino della femminilità e la curiosità per il femminile ma sono cresciuto con il mito dello sciupafemmine come modello vincente e da seguire. Dentro di me ho più volte provato pulsioni bisessuali e voglie di vario genere. L'incontro con le trans mi ha aperto ancora di piu6il mondo e le possibilità. Poi per un po6ho messo tutto nel fondo dell''animo e da 4 o 5 anni è tornata a parlarmi lei che vuole vivere la sua vita prendendo i suoi spazi tra maschile e femminile. È un continuo dialogo/conflitto che non sempre è facile gestire, ma non credo che colori netti e definizioni o etichette possano risolverlo per noi. È la vita che è già complicata e che se possiamo alleggerirla o trovare ristoro in un paio di collant o in una parrucca o un paio di scarpe che ci fanno stare bene, perché dovremmo stare a tormentarmi per collocarci nella "tribù" giusta?
Modificato dall'autore il 28-07-2024 12:02:53

4 mesi fa
Trans/Trav
Lombardia, Varese
Qui dal 24.08.2023 -
@ Tomas 47
Capisco la tua preoccupazione....ma mi pare che non hai capito una cosa,l' intervento al viso che farò tra 3 settimane.femminizazuione del viso non è un intervento " di bellezza" come mi dicono spesso,ma come lo definisce il mio chirurgo,un adattamento del viso,tra l'altro aumenta pure la mia sicurezza personale,io mi muovo spesso coi mezzi e dal momento che vengo letto come persona trans mi sfottonontuti i giorni,mi sputano addosso,sono stata aggredita varie volte,ed infine la pecezzione di me stessa,che non è cosa da nulla il mio intervento viene fatto a Zurigo dai migliori specialisti,e lo aspettavo da decenni,
Dire non fate...non è necessario.... è ridurre la mia disforia a una voglia ....
Modificato dall'autore il 28-07-2024 18:43:04

3 mesi fa
Trans/Trav
Lazio, Roma
Qui dal 01.05.2018 -
Quotato da MarikaTravRoma,
Quotato da nicovelvet,

Concordo, vi sono varie sfumature e intensità di disforia. A seconda del livello si vive più o meno con drammaticità e disagio.
La mia disforia non mi crea così disagio da voler vivere enfemme h24 e quindi da intraprendere una transizione di genere. Mi sento abbastanza a mio agio nei panni maschili, così come in quelli femminili.
Ho sempre sentito che ci fosse qualcosa che non andasse nel verso "giusto" fin da bambina e ho preso coscienza che mi piacessero gli uomini già a 11 anni, ma pensavo di essere "semplicemente" gay. Quando poi ho cominciato a frequentare gli ambienti gay ho capito di essere diversa anche da loro, di sentirmi donna...
Io anche penso che ci siano tante sfumature e tanti toni di grigio o di lilla o di fucsia o di qualunque colore rispecchi il nostro sentire. Purtroppo la maggioranza delle persone vive di semplificazioni rassicuranti e di schemi facili per identificarsi in una presunta parte giusta perché si ha paura di essere associati a qualla che socialmente viene considerata la parte sbagliata. È comodo scegliere bianco o nero, etero o gay, trans o trav, e in genere è comodo riempire il mondo di etichette e definizioni che mettano ordine dove ordine forse non c'è e non ci sarebbe bisogno di cercarlo. Ognuano/a di noi fa i conti con sé stesso/a e con il proprio vissuto. Io sento di essere cresciuta in un contesto che avevo il terrore della "Frociaggine" e che sui "froci" ha speculato, discriminato, bullizzato, deriso, schernito etc etc. Da bambino pensare di essere frocio era visto come uno stigma drammatico. Tutto il resto non aveva spazio. Eri maschio dominante, femmina sottomessa e servizievole o frocio, checca, deviato, diverso. Poi c'è stata un po' di rivoluzione sessuale che ha ampliato le vedute, ma certi pregiudizi e schemi faticano a sparire. Personalmente ho sempre subito il fascino della femminilità e la curiosità per il femminile ma sono cresciuto con il mito dello sciupafemmine come modello vincente e da seguire. Dentro di me ho più volte provato pulsioni bisessuali e voglie di vario genere. L'incontro con le trans mi ha aperto ancora di piu6il mondo e le possibilità. Poi per un po6ho messo tutto nel fondo dell''animo e da 4 o 5 anni è tornata a parlarmi lei che vuole vivere la sua vita prendendo i suoi spazi tra maschile e femminile. È un continuo dialogo/conflitto che non sempre è facile gestire, ma non credo che colori netti e definizioni o etichette possano risolverlo per noi. È la vita che è già complicata e che se possiamo alleggerirla o trovare ristoro in un paio di collant o in una parrucca o un paio di scarpe che ci fanno stare bene, perché dovremmo stare a tormentarmi per collocarci nella "tribù" giusta? Modificato dall'autore il 28-07-2024 12:02:53
Quotato da MarikaTravRoma,
Quotato da nicovelvet,

Concordo, vi sono varie sfumature e intensità di disforia. A seconda del livello si vive più o meno con drammaticità e disagio.
La mia disforia non mi crea così disagio da voler vivere enfemme h24 e quindi da intraprendere una transizione di genere. Mi sento abbastanza a mio agio nei panni maschili, così come in quelli femminili.
Ho sempre sentito che ci fosse qualcosa che non andasse nel verso "giusto" fin da bambina e ho preso coscienza che mi piacessero gli uomini già a 11 anni, ma pensavo di essere "semplicemente" gay. Quando poi ho cominciato a frequentare gli ambienti gay ho capito di essere diversa anche da loro, di sentirmi donna...
Io anche penso che ci siano tante sfumature e tanti toni di grigio o di lilla o di fucsia o di qualunque colore rispecchi il nostro sentire. Purtroppo la maggioranza delle persone vive di semplificazioni rassicuranti e di schemi facili per identificarsi in una presunta parte giusta perché si ha paura di essere associati a qualla che socialmente viene considerata la parte sbagliata. È comodo scegliere bianco o nero, etero o gay, trans o trav, e in genere è comodo riempire il mondo di etichette e definizioni che mettano ordine dove ordine forse non c'è e non ci sarebbe bisogno di cercarlo. Ognuano/a di noi fa i conti con sé stesso/a e con il proprio vissuto. Io sento di essere cresciuta in un contesto che avevo il terrore della "Frociaggine" e che sui "froci" ha speculato, discriminato, bullizzato, deriso, schernito etc etc. Da bambino pensare di essere frocio era visto come uno stigma drammatico. Tutto il resto non aveva spazio. Eri maschio dominante, femmina sottomessa e servizievole o frocio, checca, deviato, diverso. Poi c'è stata un po' di rivoluzione sessuale che ha ampliato le vedute, ma certi pregiudizi e schemi faticano a sparire. Personalmente ho sempre subito il fascino della femminilità e la curiosità per il femminile ma sono cresciuto con il mito dello sciupafemmine come modello vincente e da seguire. Dentro di me ho più volte provato pulsioni bisessuali e voglie di vario genere. L'incontro con le trans mi ha aperto ancora di piu6il mondo e le possibilità. Poi per un po6ho messo tutto nel fondo dell''animo e da 4 o 5 anni è tornata a parlarmi lei che vuole vivere la sua vita prendendo i suoi spazi tra maschile e femminile. È un continuo dialogo/conflitto che non sempre è facile gestire, ma non credo che colori netti e definizioni o etichette possano risolverlo per noi. È la vita che è già complicata e che se possiamo alleggerirla o trovare ristoro in un paio di collant o in una parrucca o un paio di scarpe che ci fanno stare bene, perché dovremmo stare a tormentarmi per collocarci nella "tribù" giusta? Modificato dall'autore il 28-07-2024 12:02:53
Mamma mia tesoro....ogni parola e definizione e situazione da te descritta riproduce esattamente la mia esistenza e ora che ho quasi 60 diventa tutto ancora piu complicato!! Melissa l ho combattuta...repressa...umiliata quasi ma lei ha sempre vinto le mie sciocche battaglie senza senso


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