Pornhub cancella 7 milioni di Video, ecco perchè
news 16.12.2020 26 | Canali: pornhub news
Il popolare portale di porno streaming sta rimuovendo milioni di video caricati dagli utenti. Questa azione arriva a seguito di un articolo del New York Times che ha accusato Pornhub di ospitare video pedopornografici, abusi sessuali, stupri e violenze.
In risposta all'articolo del Times, Visa e Mastercard hanno tagliato i rapporti con Pornhub, rendendo impossibile allo stesso di elaborare pagamenti con le carte di credito.
Da qui è scattato il repulisti generale che ha portato il portale di streaming ad una drastica diminuizione. Fino a ieri erano presenti infatti 13,5 milioni di video caricati sulla piattaforma. Numero sceso oggi a 4,7 milioni.
Le azioni intraprese
In un comunicato ufficiale caricato sul proprio sito web si spiega che dapprima hanno bannato tutti gli account non verificabili, per poi cancellare tutto ciò che si potesse riferire a quegli account.
Pornhub ha così illustrato e mostrato i requisiti del proprio “Model Program”, sostenendo che piattaforme social come “Facebook, Instagram, TikTok, Youtube, Snapchat e Twitter devono ancora istituirne uno”. Anzi, spiegano ancora: “Le principali organizzazioni no profit di difesa dei minori riconoscono che i nostri sforzi per combattere contenuti illegali sono stati efficaci”. Pornhub segnala che “Facebook negli ultimi tre anni ha segnalato 84 milioni di casi di abusi sessuali su minori”, mentre durante lo stesso periodo “la Internet Watch Foundation ha segnalato 118 video sospetti su Pornhub che, certo sono ancora troppi, motivo per cui ci impegniamo a intraprendere ogni azione necessaria”.
Si poteva fare prima?
Come gestori di contenuti riconosciamo che la battaglia non sia semplice, tuttavia qualcosa poteva e forse - doveva - essere fatta prima. Nonostante Pornhub abbia un ottimo servizio di rimozione dei video (un paio di volte ci è toccato usarlo), demandare l'attività di moderazione alle segnalazioni, è troppo poco per un sito di tale portata, e la decisione di accettare solo video certificati pare un pò tardiva.
Come ben sapete, su Annunci69.it è consentito pubblicare video solo se provvisti di certificazione. E questo non avviene da oggi, nè tantomeno da ieri, ma da ben 18 anni.
La denuncia di Pornhub
Sempre dal loro sito ufficiale Pornhub denuncia una persecuzione ai danni del porno da parte delle solite associazioni, dichiarando come siano le stesse che negli ultimi 50 anni hanno demonizzato Playboy, l'educazione sessuale, i diritti LGBTQ+.
Per poi lanciare una stoccatina a tutti i social network:
Chi ha il potere di decidere?
In tutta questa storia però, è passato quasi inosservato il ruolo determinante di Visa e Mastercard, che hanno deciso in modo del tutto arbitrario di interrompere il servizio di pagamenti sul portale di streaming per Adulti.
Intendiamoci, non vogliamo aprire un dibattito se quei video fossero davvero illegali o no (non ne abbiamo dubbi), ma proprio perchè non siamo titolati a farlo, lasceremmo che queste decisioni venissero prese dalle autorità competenti. Visa e Mastercard non lo sono.
Un articolo puntuale di Danny O'Brien e Rainey Reitman ricorda che le due corporation private non hanno le skills, l'esperienza e la posizione per determinare i complessi problemi digitali.
Ciò significa che ogni politica arbitraria di queste due società può tradursi in regole che tutti i siti Web che vogliono elaborare i pagamenti devono seguire. Ma qualsiasi sito Web o individuo può trovarsi in conflitto con la sensibilità morale di Visa e Mastercard un giorno.
Questa volta è andata bene. Ma la prossima?
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