PornWikileaks; tutta la (presunta) verità
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![PornWikileaks; tutta la (presunta) verità](https://img.annunci69.it/fotoart/298_g.jpg)
Sta scuotendo il mondo del porno con la violenza di un terremoto, sta gettando spudoratamente fango sul lavoro e sulla vita privata di oltre 15000 persone che, almeno una volta nella vita, sono entrati in contatto con la cinematografia hard.
Ma soprattutto, fuori dall'etica e dalla decenza morale, sta violando il pilastro sul quale da sempre si regge l'industria pornografica: la tutela dell'anonimato e dei dati sensibili di attori e cineasti.
PornWikileaks.com: si rifà, in maniera indebita, al nome scelto dal giornalista Julian Assange, con la finta promessa di sostenere la libera informazione e il diritto alla trasparenza delle notizie, per poi dimostrare di essere principalmente un progetto di dubbia utilità. Nient'altro che un enorme database di nomi d'arte di pornostar collegati ad identità reali, di cui si svelano i nomi, i volti, l'attuale professione, i rapporti di parentela e lo stato di salute.
L'argomento deve essere trattato con l'imparzialità che ci contraddistingue; ma dopo aver navigato attentamente il sito, abbiamo scoperto che contiene soprattutto insulti e dichiarazioni infamanti a carico degli attori, e questo non ci sembra né utile né giusto.
Peraltro solo il 10% dei nomi presenti nel database di PornWikileaks, lavora ancora nell’industria del porno; tutti gli altri si dedicano, nel lavoro e nella vita, a tutt'altro.
Lasciamo immaginare come debbano essersi sentiti i primi due insegnanti licenziati dopo che una ricerca su Internet ha svelato loschi trascorsi agli occhi dei propri superiori. O come ci saranno rimasti male i nomi inseriti nella categoria “HIV high risk”, dove si fanno inferenze sulla presunta sieropositività di personaggi che hanno avuto comportamenti a rischio.
E le cattiverie variano di intensità a seconda del genere: le donne sono tutte, irrimediabilmente, delle stupide troie e gli uomini, tanto più perversi e malati quanto più orientati alla bisessualità.
Il sito è online dall'inizio dell'anno ma solo ora si sta alzando il polverone, grazie ad un blogger americano, amico e paladino delle pornostar, che, dopo aver ricevuto preoccupanti segnalazioni, si è dato da fare per scoprire l'identità del signor PornWikileaks, con lo scopo preciso di affossare quanto prima il suo malvagio progetto.
Nonostante un sospettato ci sia, ci sono ancora diversi dubbi sull'identità e sugli obiettivi reali del fondatore. Si pensa a un funzionario di qualche gruppo cattolico-oltranzista e/o omofobo-razzista.
Fatto sta che “il moralizzatore” si è intrufolato nei database della AIM, la Adult Industry Medical Healthcare Foundation di Los Angeles, una clinica privata che opera i controlli medici necessari all'industria del porno, e ne ha trafugato il database, risalendo così alla vera identità dei personaggi coinvolti. La AIM ne esce indenne, in quanto l'anno scorso è stata chiusa per una doppia sfortunata congiuntura: un attore che tra un test e l'altro ha contratto, e diffuso, il virus dell'HIV su vari set, e una licenza per l'esercizio della professione non proprio a norma di legge.
Meno indenni ne escono gli altri protagonisti, che avranno vita difficile soprattutto se alla ricerca di un nuovo lavoro, di una compagnia assicurativa per le proprie spese mediche, di una buona scuola per i propri figli.
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