Gender Bender Fest

Sarà una settimana di intense riflessioni sul futuro del sesso e sulle problematiche di genere; a Bologna parte la sesta edizione del festival internazionale “Gender Bender”, promosso da Il Cassero, circolo Arcigay bolognese, da martedì 28 ottobre al 2 novembre. Il Festival propone un programma che si articola in proiezioni cinematografiche, spettacoli di danza e teatro, performance, mostre e installazioni di arti visive, incontri e convegni di letteratura, concerti e live set di musicisti, party notturni; un' interessante varietà di appuntamenti che nascono dalla collaborazione con le associazioni culturali del territorio, con il sostegno di Comune, Regione, Provincia e di una serie di illustri partner commerciali.

Tra gli ospiti di riguardo dell' edizione 2008, da segnalare Rose Troche (regista di “Go Fisch” e autrice della serie dei film “The L Word”) al convegno su “Le serie televisive. Genere e sessualità sul piccolo schermo” organizzato dall' ArciLesbica di Bologna per la collettiva “Soggettiva”. Da non perdere, la mostra del MamBo, “Pornografare”.

L' obiettivo del festival è superare in modo creativo le norme e gli stereotipi legati ai generi sessuali e anticipare le trasformazioni divenute parte integrante del nostro immaginario.

“Gender Bender” presenta al pubblico italiano diverse creazioni artistiche che hanno come tema l' identità sessuale e le nuove rappresentazioni del corpo. Il tema di quest anno è “Il maschio del futuro”, con interrogativi ironici su come sia cambiata l´identità degli uomini nella società di oggi, in previsione del domani e in rapporto agli altri generi e ai diversi orientamenti sessuali.

Il titolo della manifestazione è emblematicamente “Fallo!”; l' immagine scelta per la comunicazione dell' evento è l´icona di un calciatore di biliardino con eleganti scarpe rosse con tacco 12 al posto dei tradizionali e stereotipati tacchetti da calciatore e la storica sigla di “90mo minuto“ sarà la colonna sonora all'apertura dei cancelli.

Citando il curatore della manifestazione, Daniele Del Pozzo, “ nello sport come nella vita l' importante non è vincere ma partecipare. Il piccolo calciatore dalla maglia rossa è un fuoriclasse che moltiplica gli schemi di gioco conosciuti. Senza tacchetti regolamentari scende in campo a fianco dei suoi compagni per vincere la partita e in difesa della libertà di espressione personale, scartando e dribblando con abili palleggi gli ostacoli che ne impediscono la realizzazione.”

Il simpatico omino è quindi il campione del futuro, che lotta per ribadire la possibilità di manifestare apertamente ciò che realmente si sente di essere. E se la metafora del biliardino fa indubbiamente riflettere sul concetto di ordine, sul rispetto dei ruoli codificati e della formazione imposta, l' atto rivoluzionario di scendere in campo vestiti in modo particolare e leggermente osè, suggerisce la possibilità di conquistarsi uno spazio di libertà nella stagione che si prospetta all' orizzonte. Allo stesso tempo la metafora calcistica sembra essere la più appropriata per introdurre un discorso sull' uomo contemporaneo, spesso prigioniero di stereotipi che ne condizionano il pensiero e l' agire sociale.

Al di là degli accenni inevitabilmente polemici, l' obiettivo della manifestazione è semplicemente problematizzare la questione dell' orientamento sessuale in un' epoca in cui sembrano sfumare sempre di più i confini tra i generi, un momento storico in cui uomini e donne probabilmente stufi della routine sessuale cominciano a considerare con sempre meno provincialismo e sempre più curiosità la possibilità di esprimersi attraverso una sessualità libera e consapevole.

 

Per saperne di più:

http://www.genderbender.it/.

www.cassero.it

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