Domini .xxx finalmente on line
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X come adult.
Da almeno tre secoli si ha l'abitudine di utilizzare questa lettera dell'alfabeto per indicare tutto quello che non è perfettamente identificabile, ma anche tutto quello di cui non è possibile parlare in maniera esplicita.
I primi documenti storici in cui alla X viene attribuito un valore simbolico, risalgono al 1686. Quasi tre secoli dopo, in Inghilterra prima e in America poi, alcune associazioni di cineasti stabilirono dei codici per la classificazione dei film, concludendo che il suffisso X avrebbe indicato tutte le produzioni di stampo pornografico.
La X dunque, si riferisce da sempre a ciò che è ignoto, proibito, pericoloso e dunque tremendamente affascinante. Indica quello che seduce lo spirito e la carne con conseguenze misteriose. Proprio come il sesso.
Viene da qui la controversa storia dei domini internet .xxx, una battaglia che va avanti da quasi dieci anni e che giunge proprio in queste settimane alla sua (quasi) conclusione.
La ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), organo federale statunitense che si occupa di stabilire la nomenclatura e la salienza dei domini internet, ha finalmente approvato i .xxx come domini di primo livello.
Le operazioni di vendita sono state affidate alla ICM Registry che ha prontamente messo online un sito con tutte le informazioni relative. Per rendere effettiva l'assegnazione di questo tipo di domini occorrerà infatti dimostrare di avere a pieno titolo il diritto di essere collocato nel porno-business.
I risvolti burocratici della vicenda lasciano intuire che non sarà così facile accedere a questo tipo di domini, nemmeno per chi ha dimostrato di gestire il proprio business adult con responsabilità ed etica professionale.
E mentre le associazioni americane di categoria protestano e gridano allo scandalo, si consuma un altro episodio della storia della pornografia on-line.
Sex.com entra nel Guiness dei Primati alla voce dominio internet più caro della storia. La società che si è occupata della vendita del link si dichiara estremamente soddisfatta di aver concluso la transazione per la cifra stratosferica di tredici milioni di dollari.
Cifre da capogiro per i comuni mortali, meno impressionanti per chi opera nell'ambito del web e sa bene quanto un semplice nome possa, a volte, determinare il successo di un progetto editoriale in internet. Per non parlare del fatto che la pornografia online genera guadagni per circa 3mila dollari al secondo e la parola sesso, declinata in tutte le lingue, è contenuta in un quarto di tutte le ricerche svolte sul web.
Ne sapete qualcosa? ;)
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