Coronavirus, anche le Escort in crisi: richiesto il Bonus di 600 euro.
news 10.04.2020 17 | Canali: escort prostituzione
Anche il mercato del sesso è in crisi. A causa delle note restrizioni per contrastare l’emergenza del Covid-19, anche le escort hanno subito un grave danno economico (94% dei ricavi in meno stando a quanto riportato da un sito del settore) e fra gli oltre 2 milioni di domande per il bonus di 600 euro concesso dal Governo ci sono infatti quelle del 12% delle escort italiane. Basti pensare che sono circa 120mila le escort on line in Italia.
Prostituzione e Tasse
La prostituzione in Italia se autonoma, volontaria ed esercitata da persona maggiorenne pienamente capace di intendere e di volere, è lecita (è vietata la prostituzione di minori di 18 anni come anche lo sfruttamento e/o il favoreggiamento), e quindi tassabile. I redditi vanno indicati in "redditi diversi" (se occasionale) o "di lavoro autonomo" (se abituale).
Gli obblighi contributivi sono assolti con l'iscrizione alla gestione separata dell'Inps, ed è grazie a questo che per alcune è stato possibile fare richiesta dei 600 euro previsti nel decreto Cura Italia.
Si tratta dunque non solo di escort in difficoltà economica, ma di persone che presentano regolare dichiarazione dei redditi e versano i contributi.
Ottimiste per il futuro
In un sondaggio tra le professioniste, il lockdown non minaccia il benessere del 46% di loro che 600 euro li guadagna in una sera, il 26% è convinta che se la crisi durerà solo qualche mese riuscirà a cavarsela. Ma una piccola fetta si senta perduta tra affitti e bollette.
Come è naturale, dal 17 febbraio le ricerche su Google a tema ’escort’ hanno iniziato a diminuire progressivamente in parallelo alle misure di contenimento.
Smart Working
La frenata, però, non è stata subita passivamente ma a fronte della pandemia è stata presa una scelta responsabile, un vero e proprio atto di coscienza verso di sé e la collettività nonostante la professione non rientri tra le attività di cui è stata decretata la chiusura l’11 marzo.
Inevitabilmente quindi, c'è chi ha dirottato il lavoro in modo smart passano ai servizi online di webcam (che hanno registrato una notevole impennata) o chi ha cominciato a postare video personali su varie piattaforme.
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