Ciak si gira! Pazzi per i porno-hotel

Ricordate Mario Salieri, l'uomo che riuscì a girare un intero film porno dentro una chiesetta abruzzese? La vicenda risale al 2003 e il controverso personaggio dell'hard italiano è salito alla ribalta delle cronache nostrane rischiando di generare uno scandalo di proporzioni devastanti. Il film, intitolato “Il Confessionale” è stato girato nella chiesa di San Vincenzo, in un paesino vicino L'Aquila. Un cittadino col vizietto del porno guardando il film riconobbe la facciata della Chiesa e si recò dal maresciallo dei carabinieri che fece scattare le indagini.
Secondo il diritto canonico, tutte le cerimonie regolarmente celebrate all'interno della Chiesa dopo l'atto impuro, avrebbero potuto essere considerate illecite. L'intervento delle più alte autorità ecclesiastiche evitò la catastrofe annunciata con la pacata decisione di risolvere la faccenda con qualche denuncia e il trasferimento del parroco indulgente e credulone.

Il caso de “Il Confessionale” è soltanto una delle tante provocazioni esercitate da Salieri nel corso della sua carriera. L'ultima è fresca di cronaca: un hotel a Praga e uno a Budapest – dove leggi più permissive e abbondanza di “manodopera” stanno facendo da anni la felicità del regista - per le coppie che vogliono soggiornare gratis in cambio della loro intimità. In pratica basta essere disposti a fare sesso di fronte alle telecamere e mostrarsi on-line nella sezione Live del sito del Salieri Hotel . E nell'era della dipendenza da reality immaginiamo che per molti non sarà affatto un problema; soprattutto se in cambio si offrono due biglietti aerei a/r, servizio limousine dall'aeroporto all’albergo, soggiorno di due notti in una confortevole stanza con telecamere nella zona letto e nella cabina doccia, due romantiche cene nei migliori ristoranti del luogo, visita turistica con guida della città, e possibilità per lui e per lei di intrattenersi con delle pornostar per un po' di training prima di passare all'azione in solitaria. L'unico obbligo è la permanenza minima all'interno della stanza assegnata nelle ore pomeridiane e notturne per dare vita a prestazioni sessuali all'altezza. Il regolamento infatti è abbastanza severo e le selezioni estremamente rigorose: per scongiurare il flop si cercano veri amanti della trasgressione, coppie (anche coppie lesbo) esibizioniste dai 18 ai 50 anni di provata fede e serietà che dovranno superare un colloquio telefonico e inviare documenti d’identità.

Per quanto possa sembrare geniale l'idea di fondere in un'unica struttura un hotel a luci rosse e una casa di produzione di porno amatoriale, in realtà non si tratta di un'idea nuova ma di una citazione sui generis; a Praga infatti esiste già da qualche anno il Big Sister, un bordello in stile Grande Fratello, dove si organizzano maratone di sesso per singoli o tra coppie. Al Big Sister le telecamere sono disseminate ovunque e registrano in continuazione; si può andare da soli ed incontrare le ragazze messe a disposizione dall'organizzazione, si può prenotare un porno-weekend con il proprio partner o una vacanza orgiastica per coppie di amici scambisti oppure si può restare comodamente a casa propria, iscriversi al sito e stare a guardare cosa succede in questa specie di girone infernale.
Qui c'è il vero sesso, quello senza sceneggiatura e senza le misure del cinema, c'è il divertimento puro e l'energia sessuale delle persone comuni che lasciano a casa le proprie inibizioni per trasformarsi nei pornodivi del porno amatoriale. Con tanto di dvd ricordo da portarsi a casa, lo stesso che verrà venduto dai titolari dell'hotel in caso di performance particolarmente entusiasmanti. Il Big Sister piace, praticamente è sempre tutto al completo e moltissime produzioni cinematografiche lo hanno scelto come set, grazie anche alle stanze tematiche per soddisfare ogni tipo di perversione e desiderio.
Il nome è un esplicito riferimento al Grande Fratello che, ancor prima di essere un format televisivo, è una teoria sul controllo sociale inteso come la possibilità offerta dalle nuove tecnologie di essere continuamente osservati. E nella società erotizzata anche il sesso diventa oggetto di questa video-sorveglianza continua.

Lo si nota anche dalla piega osè che l'omonimo show televisivo sta prendendo. Dalle prime edizioni fatte di pudici baci e amplessi fugaci sotto le coperte ne è passata di acqua sotto i ponti... Insomma l'occhio vuole la sua parte e il sesso paga sempre; ne è l'ennesima dimostrazione la serie “Bordello! CatHouse”, in onda in questo periodo su Jimmy (canale 140 di Sky), un tour di 11 puntate arricchito da due speciali per conoscere il variopinto mondo delle professioniste del sesso e dei loro clienti più fantasiosi. La docu-fiction ambientata al Moonlite Bunny Ranch - un bordello di lusso autorizzato nel deserto del Nevada – esplora giorno dopo giorno la vita all'interno del bordello; l'organizzazione dei turni delle ragazze, l'attesa dei clienti, le madri che pagano per far perdere la verginità ai propri figli, le pornodive che scelgono il Moonlite per incontrare i propri fan di persona, le party rooms per i voyeur che vogliono solo godere degli altrui amplessi.
Guardare per credere ;)

Siete già con le valige in mano?