Car Sex all'Italiana
news 03.02.2012 16 | Canali: news carsex parking sex
Curiosando la rassegna stampa internazionale, ci siamo imbattutti in un articolo dell'Indipendent, l'autorevole quotidiano inglese che non perde mai occasione per parlare dell'Italia, delle sue tormentate vicende politiche e degli usi e costumi del nostro popolo, sempre guardato con sospetto ma in fondo in fondo commentato con un pizzico di invidia.
La fama dell'amatore latino, che ultimamente è stata tristemente infangata dagli scandali che hanno stravolto la vita politica del nostro bel paese, viene riproposta nell'analisi di un fenomeno tutto italiano che, a quanto pare, merita, secondo la giornalista inglese che ha redatto l'articolo, un'approfondita analisi sociologica.
Parliamo della bella abitudine nostrana di fare sesso in macchina.
Effettivamente, al di là di qualche considerazione spicciola, non ci risulta che nessun sociologo italiano si sia mai dedicato al tema.
In fondo stiamo parlando semplicemente della voglia improvvisa di sesso, quella che ti sorprende nei momenti meno opportuni; oppure di incontri clandestini da consumare rapidamente e lontano da occhi indiscreti; della voglia di colorare di trasgressione un rapporto; di un modo per ritrovarsi - volendo - a stretto contatto con degli sconosciuti rapiti dalle nostre stesse voglie; dell'adrenalina che sale e della consapevolezza di fare qualcosa di illegale e di eccitante.
Per l'Indipendent invece il Car Sex è un chiaro segnale dell'imperversare della crisi economica.
L'articolo rievoca, con tono nostalgico, gli anni in cui la strada per il Vomero era un pullulare di automobili di coppie impegnate in romatiche effusioni.
"Le ragazze non volevano mai andarci" ricorda Marcello, 45 anni, insegnante intervistato dall'Indipendent, "dovevi fingere di esserci finito per caso, accostare con fare disinvolto e sperare che il cielo stellato sul Golfo di Napoli facesse il resto".
Secondo il quotidiano inglese, l'abitudine al Car Sex si diffuse rapidamente nell'Italia degli anni '60 conseguentemente al boom economico e alla motorizzazione di massa, che spinse i giovani a considerare l'automobile come il simbolo della libertà: libertà di movimento in primis, ma anche libertà di poter godere dei piaceri del sesso, lontano dalle abitazioni anguste e sovraffollate dei propri genitori.
Verso la metà degli anni '80, la fine definitiva del miracolo italiano e la povertà dilagante, determinarono un imperversare del fenomeno; troppo poveri per permettersi una stanza ad ore, i napoletani elessero il Car Sex come unica possibilità per il sesso clandestino.
Fino a quando la situazione del Vomero divenne ingestibile e le leggi si fecero più severe (fino a tre anni di carcere per chi viene beccato a compiere "atti osceni", secondo una recente sentenza della Cassazione).
Ora, dopo qualche anno di stop, Via Manzoni e tutta l'area che porta al Parco Virgiliano o Parco 'a Rimembranza torna ad ospitare la nutrita community dei giovani praticanti partenopei del Car Sex. In pratica a noi, poveri e bamboccioni, non resta che scopare in auto...
Peccato che l'Indipendent non conosca Annunci69 ... avrebbe scoperto che la realtà è molto più variopinta di quanto credono.
Siete d'accordo porcellini?
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