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Al mare la prima volta 5 Raul


di tizytrav
08.02.2024    |    3.719    |    13 9.9
"Quando stava per venire lo tolse mi fece girare e mi venne in bocca e sul viso..."
Tornai a casa sfinita e col culetto in fiamme.
Feci un bidet e tolsi la tanta sborra che ancora veleggiava nelle mie viscere in cerca di un ovulo da fecondare e mi infilai una ditata di crema per alleviare il prurito dovuto dal contatto della sborra con le mie pareti interne e per far diminuire il dolore per questa penetrazione violenta, irruenta, senza alcuna considerazione di quanto soffrivo.
Gli orgasmi avuti e l'atteggiamento di lui a fine del nostro rapporto sessuale attenuarono in parte il dispiacere di essermi concessa a una bestia che voleva soltanto farmi male.
Ma poi perché? era lui che non mi aveva più cercato, che mi ignorava, lui che insieme a Rocco avevano sfondato mia sorella con una doppia penetrazione che ancora la sento urlare.
Mille supposizioni mi passarono per la testa ma nessuna di loro cambiava la mia opinione, da domani niente più Tiziana, due uomini uno sposato, uno violento e con la fidanzata in attesa di convolare a nozze.
Dovevo uscirne.
Era la una passata, mangiai un boccone e mi distesi a letto aspettando mia sorella che era con le sue amiche del mare sulla spiaggia.
La sera mi chiese se volevo uscire con lei ma rifiutai e gli dissi che sarei rimasta a casa.
"Ho visto il costume che ti ho prestato! Raul????"
"Si ma è finita prima di cominciare! anche perché mi ha sfondato il culo e ormai il suo trofeo lo ha avuto! eppoi non voglio più vederlo!"
"Vabbè dai! fai come credi, io esco con le mie amiche ! ci vediamo domani mattina!"
Uscì e rientrò subito "Guarda che Raul è qui fuori!"
Oddio!!! il cuore cominciò a battere forte, lo stomaco mi si chiuse
"Che gli dico? ha detto che fino a che non ti vede non se ne va!"
"Ok! un minuto e esco!"
Mi misi un paio di leggins aderenti, una camicetta e uscii. lo guardai e gli chiesi cosa volesse, cercò di abbracciarmi ma con un gesto deciso gli tolsi il braccio dalla mia spalla e guardandolo gli dissi"
"NON MI TOCCARE O MI METTO A URLARE"
"Volevo chiederti scusa per oggi, non so cosa mi è preso ma non ero io credimi!"
" Mi hai fatto male - dissi piangendo - mi hai fatto sentire una cosa non una persona e per giunta inutile! chi cazzo credete di essere tu e l'altro bastardo? io e mia sorella non meritiamo di essere trattate così! vedi una femminuccia in me? una strana creatura? un essere sbagliato? bene, mi lasci in pace e non mi rompi le scatole!"
" Non ho alibi! ti va una pizza?"
" La vai a prendere e ce la mangiamo qui! OK?"
"ok!" partì ed io entrai a mettere un pò a posto casa, quando arrivò mi trovò con un vestitino nero con le spalline e il top che esaltava le mie tettime, la gonna del vestito era larga e cortissima mettendo in risalto le mie splendide gambe abbronzate e flessuose. Per poco le pizze non gli caddero per terra.
Mangiammo parlando del più e del meno come i ragazzi della nostra età, bevemmo una Coca io e una birra lui eppoi ci mettemmo sul divano a parlare tra una risata e l'altra mentre io avevo dimenticato l'impressione che mi aveva fatto la mattina.
Piano piano ci avvicinammo, una sua mano finì sulle mie gambe e cominciò a salire piano piano.
Smettemmo di ridere e di parlare, presi la sua mano e la spinsi più su fino alle mutandine nere di pizzo che avevo messo.
Il suo membro cominciò a pulsare nei pantaloni e io cominciai a toccarlo.
"Tiziana quanto mi piaci! sei bellissima!"
Detto questo,cominciò a entrare nelle mie intimità e a questo punto ci baciammo appassionatamente, le mie mani accarezzavano la sua testa e le sue cingevano i miei fianchi dopo aver esplorato la mia intimità.
Mi staccai, mi alzai e lo presi per mano fino a camera mia, ci distendemmo sul letto mi tolse le spalline del vestito e cominciò a succhiare e mordere i miei capezzoli, giuro che stavo impazzendo di piacere mentre una sua mano mi aveva tolto le mutandine e un dito stava entrando piano piano dentro di me.
Non riuscivo a capire niente dal piacere che provavo se non che volevo che mi prendesse. Riuscii a liberare il cazzo dai pantaloni e con un grosso sforzo lo presi in bocca succhiandolo come se non ci fosse domani.
"Girati!" mi disse dopo avermi denudata tutta
Mi girai e mi misi a pecorina e sentii la sua lingua entrare nel mio sfintere e leccarmi con avidità e maestria mentre io continuavo a succhiare quella mazza in un 69 stupendo.
Mi rigirò e mi aprì le gambe prendendo il gel che aveva usato la mattina
" No Raul! voglio che tu entri così e anche se mi farai male non m'importa! ti voglio dentro senza niente altro tu e io soltanto!"
A queste parole sembrò quasi che il cazzo gli si fosse ingrossato ancora di più se mai fosse stato possibile, riprese a leccarmi, mise due, poi tre dita dentro cercando di aprirmi alla penetrazione il più possibile e poi cominciò a strusciarlo sputandoci sopra
"Sei sicura amore mio? ti farò male!"
Quando mi chiamò così persi la ragione, presi il suo cazzo con la mano e lo indirizzai alla mia figa e gli dissi
"Dai spingi! spaccami tutta, sfondami, sono la tua donna!"
Entrò e mi fece veramente male ma stavo bene, quando fu tutto dentro si fermò, mi baciò dolcemente e cominciò a cavalcarmi .
Usciva lentamente e rientrava con forza aprendo la mia fighetta come una scatoletta di sardine
Ebbi tre orgasmi pazzeschi, urlavo di piacere da quanto venivo e alla fine, dopo una buona oretta mi scaricò dentro cinque o sei fiotti di sborra che mi riempirono il pancino.
Ci abbracciammo e ricominciammo a pomiciare finché non ridiventò duro e me lo mise dentro a pecorina
Averlo nel culo già oliato dallo sperma della prima scopata fu una sensazione divina, ebbi un orgasmo che mi attraversò tutto il corpo fino alla testa, come una scossa elettrica.
Quando stava per venire lo tolse mi fece girare e mi venne in bocca e sul viso.
Sfiniti ci addormentammo, la mattina ci svegliammo, facemmo colazione e andammo al mare dove abbiamo avuto il nostro primo amplesso in acqua.
Gli chiesi come mai era libero oggi
"Non lavoriamo più! Rocco è partito! io rimango tutto il mese perché ho trovato un impiego come cameriere!"
"Ma scusa! perché non siete più lì?"
"Ha visto l'auto, anche se l'ho lavata si vedeva cosa avevamo fatto la mattina! Cazzo se era geloso di te!"
Passammo tutto il mese insieme al mare, quando arrivarono i miei nascosi tutto in camera di mia sorella e ripresi la vita del bravo bimbetto.......... Fino alle dieci la sera, poi Raul smontava!!!!
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