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Prime Esperienze

Escort albanese


di AntonellaTrav6
01.05.2024    |    5.617    |    6 9.5
"Non ho mai pagato nessuno e neanche mi eccita farlo..."
Non ho mai pagato nessuno e neanche mi eccita farlo. Però un giorno al parco Ducale, in pausa pranzo, accade che mentre stavo mangiando un panino, si avvicina un modello stratosferico, alto , biondo, occhi penetranti, fisico muscoloso, e mi chiede se posso prestargli il cellulare che ha finito il credito. Capisco che è albanese e pieno di pregiudizi penso "ora, questo mi fotte il cellulare e scappa". Invece mi fido e gli porgo il dispositivo. Capisco che sta chiamando il suo datore di lavoro, inizia dicendo sono Edi e sono in terribile ritardo... Finisce la telefonata e mi porge il telefono insistendo che vuole pagarmi il caffè, che ero stato l'unico disponibile e che aveva subito tre rifiuti. Andiamo al chioschetto del parco e mi racconta la sua vita, del suo paese di origine, della sua bambina, della Associazione Scanderberg, delle difficoltà a fare tre lavori diversi e della sua passione per il calcio che coltiva anche in Italia. Nel salutarci ci scambiano i numeri e all'improvviso mi dice brutale..." ho capito subito che tu sei uno di quelli che lo prende in culo, bene, sappi che se ti vesti da femmina, ti faccio vedere le stelle, ma a patto che mi fai un regalino..." Mi lascia sorpresa e interdetta. Nei giorni successivi penso spesso a quell'incontro casuale e alla voglia e alla possibilità di farmi scopare da un manzo così bello. Finalmente dopo cinque mesi trovo il coraggio per chiamarlo. Gentilissimo mi da appuntamento per quella sera stessa, alle 23, a casa mia. Inizio a prepararmi dalle sei del pomeriggio: doccia e depilazione integrale per iniziare. Ho una voglia incredibile e scelgo un trucco pesante da mignottona, calze autoreggenti nere, reggiseno abbinato a slip e reggicalze, vestitino corto di latex che lascia vedere le autoreggenti, parrucca nera con capelli lisci fino alle spalle...e aspetto. Alle ventidue inizio le pratiche consigliate: autoerotismo con un dito ben lubrificato, poi due dita e poi infine piccolo dildo anale, in modo che i muscoli dello sfintere si possano rilassare. Sono eccitata al massimo. Suona il citofono, abito al primo piano, so che faccio a tempo ad indossare le decoltè blu eleganti di Tommy Hilfiger con tacco 8 ......Non posso camminare e lo aspetto in camera con le porte aperte, spengo tutte le luci, metto la musica giusta, apre la porta lui con il fisico scolpito dei suoi trenta anni: mi bacia il collo, mi accarezza il culo, mi palpeggia tutta, sente che ho plug gioiello nel culo. Intanto io metto la mano sui suoi pantaloni e sento il suo cazzo indurire, faccio per abbassarmi che voglio prenderlo in bocca, ma lui mi gira e mi appoggia al muro e mentre mi accarezza i capezzoli struscia il suo possente cazzo sul mio culo; mi sembra di impazzire. Mi sfila il plug dal culo, non è piacevole, di più. Con sapienza inizia a strisciarmi la cappella sul buco e io sento una irresistibile voglia di prenderlo dentro, divorarlo col buco del culo e faccio movimenti con il bacino come per invitarlo. Lo sento entrare : è una sensazione tra dolore e piacere, ma subito passata ad estasi divina. Penso di averlo lasciato fare così in piedi per 5 minuti. Poi lui lo ha sfilato e mi dice "adesso che sa del sapore del tuo culo devi fare la porca e pulirmelo con la lingua fino a lustrarlo". Io mi inginocchio e prendo il cazzo in bocca con dolcezza e lecco, lecco, lecco con la mia lingua imbattibile. Bellissimo! Il profumo del suo cazzo mi stordisce, mi sollevo come una drogata e cerco di baciarlo: voglio la sua lingua, ma lui mi dice che non si fa, però inizia a baciarmi il collo, i capezzoli, a mordicchiare le tettine, poi mi spinge di nuovo verso il basso,
dicendo: "quello è il tuo posto e là devi stare". Faccio una pompa che dura una eternità. Lo sento gemere dal piacere. Con le mani sulla nuca, con violenza, mi spinge verso la radice di così tanta meraviglia. A occhio saranno 23 cm tutti nella mia gola. Il capellone enorme lo sento pulsare alla mia epiglottide. Sento che sta per esplodermi in gola, e invece lo estrae fuori fumante e caldo, mi gira, con rabbia e violenza, dandomi della lurida puttana schifosa, e mi appoggia di nuovo al muro in piedi, tira indietro il mio culo e ci punta il suo bel cazzo. Con dolore entra questa volta e inizia a sbattere e sbattere. Sento le sue palle battere contro le mie natiche, che vengono nel frattempo prese a ceffoni molto forti. Mi fa male il culo tutto, ma è il buco che viene devastato da colpi sempre più decisi e ben assestati. Ricordati che è uno stupro, mi dice.Dopo un venti minuti di tamburramento sono sfinita. Stremata. Il finale è una super sborrata in profondità.
Sfila il suo cazzo e me lo fa pulire con la bocca, nel frattempo dal culo mi cola un fiume di sborra calda. Prende i cento euro dal comodino ed esce dalla camera e se ne va. Quanto avrei voluto aver pagato una notte intera ... e già penso alla mia prossima volta con Edi, Escort dell'Albania.
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