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La farfalla ora vola libera.


di vanitosa
20.12.2022    |    3.037    |    6 9.9
"La ragazza non si scompose e, dentro, la maitresse chiese se oltre alla ragazza dell’ingresso ne desideravamo altre e che erano disponibili anche degli uomini..."
Il mio primo giorno nel gruppo, diciamo, libertino, di Luigi e Viola all’inizio della nostra storia insieme è ancora vivido nella mia memoria, tanto da rivederne le immagini e riviverne le sensazioni. La più forte fu quando, scesa dal trono della regina, accompagnata da Luigi, oltre l’eccitazione nel vedere tutte quelle persone che facevano sesso in modo libero, pensai: tutti mi hanno avuta! Ero oscenamente offerta su quel trono di stringhe e ciascuno di loro mi aveva vista a cosce aperte, fica, buchino e anche la bocca disponibili, ed avevano fatto quel che desideravano.
A questo pensiero provo sempre un brivido bellissimo.
Anche il giorno dopo, domenica, ci si riunì di nuovo. Alcuni partecipanti erano cambiati. C’erano più coppie e più singoli. Non fui regina in quella riunione e potei muovermi scegliendo secondo l’impulso e le voglie del momento. Non mi feci mancare nulla: dare, ricevere…da maschi, da femmine.
Il giorno dopo dovevo andare a scuola e la sera partii con il desiderio che la settimana volasse per poter di nuovo tornare qui.
Con Luigi, ma soprattutto con Viola ci sentivamo anche più volte al giorno. Desideravamo stare insieme e il mercoledì successivo Luigi e Viola mi chiesero cosa pensavo del loro desiderio: che io andassi a vivere stabilmente con loro.
Dissi subito si ma subitaneo fu anche il pensiero che io dovevo lavorare e non mi era possibile.
Viola mi disse che era maggio inoltrato e che tra poco ci sarebbero state le vacanze estive ed io sarei stata libera per tutta l’estate e che, intanto, questo era già un bel regalo e che avremmo avuto tutta l’estate per valutare altre possibilità.
Le dissi che le domande di trasferimento a scuola si presentano a marzo e quindi, per tutto il prossimo anno non mi sarei potuta trasferire stabilmente da loro. Mi disse: vedremo, intanto godiamoci ciò che possiamo.
Finalmente venne il week end, poi un altro, poi un altro ancora…il venerdì era dedicato solo a noi tre, il sabato e la domenica allargavamo anche all’intero gruppo.
Finita la scuola e tutti gli adempimenti tipo scrutini, consegna pagelle, ero LIBERA!!
Preparai due valigioni della mia roba e mi trasferii da loro.
Vivere stabilmente da loro ci permetteva di vivere la quotidianità e di conoscerci ancora più profondamente. Tutti i giorni Viola mi voleva…ed io volevo lei! Si avvicinava e si strusciava come una gattina e finivamo per lesbicare…con abbondante uso di vibratori e strapon.
La sera anche Luigi non era da meno, voleva entrambe.
Come al mio primo amante, Alessandro, anche a Luigi piaceva ricevere la nostra pioggia dorata e gli umori del mio squirt.
Anche Viola amava riceverla ma solo sulla fica. Fu eccitante quando mi fece sedere accanto a lei, entrambe a cosce aperte e Luigi dirigeva il getto ora sulla fica di Viola ora sulla mia.
Che le donne siano più frequentemente bisex è cosa risaputa, per gli uomini la cosa è più rara ma tra i singoli e un lui di una coppia era presente anche questa preferenza e mi capitò di vedere dei trii mmf in cui ad essere in mezzo era un maschio…eccitante anche questa variante.
La vita con loro era dolce, loro erano dolci ed io ricambiavo con dolcezza e passione.
Ad agosto anche Luigi si prese venti giorni di ferie. Avevano organizzato un viaggio a Cuba e mi portarono con loro.
Cuba è un paese splendido ed anche i suoi abitanti. Allegra nonostante le difficoltà economiche che da decenni li affliggono, allegra anche nel sesso che vivono liberamente e, purtroppo, anche a pagamento con gli stranieri.
Fu una bellissima vacanza: spesso in barca tutto il giorno, la sera ristorante, visite alle zone tipiche di L’Avana, locali caratteristici. Dopo circa una settimana, durante un giro in una zona popolare, ci imbattemmo in una giovane donna davanti ad una porta che invitò Luigi a seguirla se voleva divertirsi.
Era una prostituta nel bordello a fianco di livello piuttosto popolare, cioè frequentato da turisti e gente del posto.
Luigi le disse che se entrava lui saremmo entrate anche noi due, Viola ed io.
La ragazza non si scompose e, dentro, la maitresse chiese se oltre alla ragazza dell’ingresso ne desideravamo altre e che erano disponibili anche degli uomini.
Luigi disse che tre gli bastavano!
Andammo in stanza, io e Viola rimanemmo un po’ in disparte, la ragazza prese l’iniziativa con Luigi, si spogliò rapidamente e iniziò a cercare il cazzo di Luigi, a succhiarlo...non era la prima volta che vedevo una donna succhiare un cazzo ma la situazione era diversa…quella ragazza di 20 anni, molto bella, lo faceva per denaro, si offriva, normalmente simulava che gli piacesse essere scopata e simulava orgasmi inesistenti. Luigi era normalmente molto dolce nel sesso e lo fu anche con lei e lei lo apprezzò. Io e Viola non partecipammo, assistemmo a Luigi che scopava quella bella ragazza…ci piacque!
Uscimmo, Viola prendeva in giro Luigi dicendogli: ti piaceva la quella ragazza così giovane e fresca!!
Lui, serio, rispose: niente male quella ragazza, ci sa fare. Viola iniziò a pizzicarlo dicendole: traditore, fedifrago…vuoi dire che preferisci lei a me, a noi?
E lui: certamente no, però…in aggiunta la ragazza merita!!!
Quella notte mi svegliai e ripensai alla serata, alla ragazza del bordello…un pensiero mi attraversò il cervello come una lama: vorrei essere anche io una puttana in quel bordello!
La mattina dopo ne parlai a Luigi e a Viola. Non scorderò mai il loro sorriso e lo sguardo tra loro: Viola, dolcissima, mi disse: ho avuto anche io lo stesso desiderio…e l’ho fatto! Siamo davvero simili io e te!!
La nostra sintonia trovava altri punti di contatto!! Ero felice ed emozionata anche perché Luigi disse: quando vuoi provare? Risposi: anche subito!
Finimmo la colazione, con Viola discutemmo di come avrei dovuto vestirmi e cosa portarmi…perché pensavo di passarci anche la notte!!
CI recammo al bordello, entrò solo Luigi: devo parlare con la maitresse.
Dopo dieci minuti ci chiamò, mi affidò alla maitresse e ci salutammo…Viola mi abbracciò forte forte…
Erano passate le 11 di mattina, sui divani del salone c’erano altre tre ragazze, bellissime e sexy…dissi a me stessa: alla mia età…ma dove vado con queste bellezze qui!!
Ormai ero in gioco…non mi ritirai…entrarono due stranieri…scelsero due ragazze. Fu la volta di un cubano che mi guardò incuriosito, non capii cosa disse alla maitresse che mi fece cenno di andare da lui. Capii che toccava a me intrattenerlo. Mi indicò una stanza e io e l’uomo entrammo. Mi scrutava, iniziò a toccarmi il seno …iniziai a fare la gattina, a spogliarmi…era eccitante…sto facendo la puttana! mi immedesimai completamente…non che facessi un grande sforzo, facevo quel che avevo fatto tante volte…scopare! Era la situazione ad essere intrigante. Ero una puttana!
Lo succhiai, indossò il preservativo e mi scopò. Non godei ma mi divertii.
Mi lavai, uscimmo, tornai al divano. Un’ora di attesa prima che qualcun altro mi scegliesse. Erano due stranieri e uno dei due mi scelse. Copione classico: gattina, pompino, preservativo, scopata in varie posizioni. Dopo l’ora di pranzo entrano diversi stranieri ma nessuno mi scelse…
Nel tardo pomeriggio entra un vecchietto…penso: ma guarda un po’, quanta vitalità ancora! E mi scelse!
Se vi dicessi che è stata una bellissima e vera scopata con tanto di orgasmi? Un simpatico, vitalissimo 70enne! Un vero gentiluomo, deciso ma trattava la donna con rispetto. Mi fece godere davvero bene! Alla fine lo invitai a rimanere…se voleva anche la seconda…! Era simpaticissimo, conosceva la vita e le donne…”querida, mi amada, te quiero mas”. Dieci minuti di complicato dialogo in spagnolo, lingua che non conosco, mi sorride e mi fa capire che è pronto a ricominciare…glielo succhio e poi...prende in mano lui il gioco…mi fa assumere tutte le posizioni possibili e godo…una, due volte…amo quest’uomo!!
Viene anche lui, con entusiasmo lo abbraccio…non lo lascerei più andare via!
Mi saluta con un mezzo inchino e dei ringraziamenti…mi dispiacque salutarlo!
La sera è più movimentata, dopo cena arrivano altre bellissime ragazze...ed io mi chiedo sempre di più: che ci sto a fare qui?” E’ mezzanotte quando un olandese piuttosto grasso mi sceglie…penso: se potessi scegliere lo scarterei ma qui non posso…se si fanno delle scelte bisogna bere dall’amaro calice anche se non va! Con un po’ di sforzo…ma va!
Alle tre di notte sonnecchio sul divano, molte ragazze sono impegnate, ci sono io e la ragazza di ieri…entra un ragazzone americano, di quei rugbisti tutto muscoli, vede noi due e ci sceglie entrambe.
In camera ci fa capire che vuole vederci lesbicare…ci spogliamo a vicenda, ci diamo qualche bacino, ci accarezziamo ovunque. Lui ci incita a leccarci…in un 69 sul letto, io ero sopra di lei, ci lecchiamo…piano piano ci prendiamo gusto...lei con me e io con lei…ci lecchiamo con piacere…ad un certo punto sento un cazzo che spinge contro il mio culetto…la ragazza stacca la bocca per lasciare libera la fica in modo che lui mi scopi e non mi inculi. Mi scopa con affondi rapidi...viene abbastanza presto, per fortuna aveva messo il preservativo. Biascica qualche parola, si riveste e se ne va. Io e la ragazza ci guardiamo e nei suoi occhi leggo la tristezza…non le piace fare questo…ma deve vivere…e penso: io sono qui perché sono perversa, mi piace giocare a fare la puttana, non per bisogno. Sono una donna fortunata!
Alle 4 io vado a dormire, in una stanza in cui si lavora, le altre ragazze, a parte due, tornano a casa loro.
Alle 10 mi svegliano, Viola e Luigi mi stanno chiamando. Li vedo all’ingresso, mi dicono se voglio andar via e come è andata. Gli dico di passare a prendermi all’ora di pranzo e che è andata come va la vita delle puttane ma che io sono stata fortunata per il vecchietto!!
Nella mattinata ci sono poche ragazze e i clienti hanno poca scelta…mi scelgono in due…nulla da raccontare!
Viola e Luigi passano a prendermi, io saluto la maitresse che mi trattiene un attimo, guarda il suo quaderno, conta dei soldi e me li porge…
Li prendo…volevo fare la puttana e devo farlo fino in fondo…usciamo, sulla porta c’è la ragazza di ieri…le sorrido, le dico “querida” e le porgo i soldi…lei accetta con un cenno di sorriso ma non dice grazie…il mestiere l’ha indurita…mi dispiace per lei, per il suo destino.
Noi tre ci allontaniamo, torniamo al nostro bel albergo, alla nostra bella vita, agiata, ricca di nostre scelte perché ce le possiamo permettere…
Altri tre giorni e ritorniamo in Italia, a Bracciano, lago, villa, cene, feste, sesso…
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