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UN DOPOPRANZO PARTICOLARE


di ITraslocatori
28.01.2022    |    8.030    |    14 9.9
"Marco dopo un attimo di esitazione accettò quel gioco perverso e un attimo dopo entrambi si masturbavano a vicenda mentre Claudia era impegnata a dare piacere..."
Il pranzo leggero volgeva al termine. Era stata di Claudia l'idea di invitare Franco e Beatrice domenica a casa per festeggiare tutti insieme la fine della pandemia. Era una delle prime giornate primaverili con il sole caldo e un'aria allegra che aveva sin da subito contagiato tutti rendendo il momento conviviale spensierato.
A conclusione del pasto Claudia mise a tavola una deliziosa torta al cioccolato con uno spesso strato di panna sopra con grande approvazione di tutti. Complice l'ottimo limoncello portato da Franco i cui bicchierini scendevano uno dopo l'altro ben presto la conversazione prese una piega più spinta.
"Eh ormai da quando viviamo insieme, per avere un po' di attenzioni da Fra praticamente lo devo implorare... Sto facendo le ragnatele per colpa tua non ti vergogni?" disse Beatrice lanciando un'occhiataccia a Franco. "Spero che tu Claudia sia più fortunata" disse ammiccando complice a Claudia.
"Ah guarda non me ne parlare io ho il problema opposto! Dipendesse da Marco sarei praticamente sempre a sua disposizione... Una fatica tenerlo a freno".
"Ecco lo vedi come si fa Fra? Guarda e impara ahahahahhaha" disse Marco dando una pacca sulla schiena a Franco "Ma va Bea che sei te che ormai preferisci le donne a me! Ma lo sapete ragazzi che sulla cronologia del suo pc ho scoperto che praticamente non guarda altro!" rispose subito Franco tra il serio e il faceto facendo finta di lamentarsi.
A quel punto Bea, diventando paonazza, replicò facendo notare a Franco che anche a lui in fondo non dispiacevano gli uomini e che quindi era inutile che facesse tante storie...
"Va bene va bene basta Fra lasciala stare a Beatrice che tanto sai che con le donne è sempre una partita persa! Coraggio amico mio" disse Marco cercando di consolare il povero Franco che nel frattempo per nulla imbarazzato si versava un altro bicchierino di limoncello.
Ad un certo punto Claudia per spalleggiare la sua amica propose divertita "ok ragazzi mi è venuta un'idea. Che ne dite se giochiamo a obbligo/verità? Così vediamo chi dice il vero e chi è un ciarlatano...".
A Claudia non era mai dispiaciuta Bea. Amiche da tanto tempo erano due tipe completamente diverse. Claudia, bellissima chioma rossa che incorniciava a un viso spigoloso pieno di efelidi e uno sguardo malizioso ma dolce allo stesso tempo. Un corpo sodo modellato da anni di danza con una seconda di seno pieno e un sedere che faceva impazzire Marco. Beatrice al contrario aveva un fisico minuto quasi androgino con poco seno e gambe sottili. I capelli corvini ondulati facevano da contorno a due occhi molto grandi e un viso nel complesso deciso di chi sa quello che vuole. Franco, il suo compagno, non molto alto, aveva un fisico magrolino. Moro, aveva la barbetta curata e sottile e uno sguardo quasi innocente che uniti gli davano l'aria di perenne indecisione e timidezza.
Bea accetto con entusiasmo la proposta di Claudia ben contenta di poter stuzzicare così il povero Franco reo prima di averla provocata.
"Inizio io e scelgo verità" disse lanciando uno sguardo complice a Claudia.
"Perfetto" rispose Claudia, "devi dirci se è vero quello che dice Franco ovvero se ti piacciono anche le donne... ".
Bea esito' un attimo e poi "si non mi dispiacciono anche se non ho mai avuto la possibilità di provare diciamo dal vivo".
"Tocca a me adesso!" disse Franco reclamando il suo turno "per me obbligo".
Beatrice cogliendo la palla al balzo disse "vai da Marco e accarezzagli la patta".
Marco era già in piedi e ridendo davanti al suo imbarazzo gli disse "occhio che morde" ma la sua baldanza venne presto meno allorché Franco senza battere ciglio, posò il palmo sopra la patta del pantalone di Marco accarezzando con una lieve pressione quanto vi si trovava sotto fjssandolo dritto negli occhi.
"Cazzo ma allora è vero che non ti dispiacciono gli uomini!" disse Marco scatenando l'ilarita' di tutti i presenti.
Non appena ognuno riprese il proprio posto a tavola Claudia sfilatasi silenziosamente la scarpa iniziò a fare piedino languidamente ad Marco. Il pranzo stava decisamente prendendo una piega strana.
"Tocca a Cla adesso!" pretese Marco.
"Obbligo" fu la secca risposta di Claudia.
"Hai fatto una torta buonissima amore mio" disse Marco, "fai assaggiare un pezzo a Bea dalle tue mani".
Claudia lievemente imbarazzata affondo' il dito indice nella torta avvicinandolo alla bocca di Beatrice che quasi simulando del sesso orale lo imbocco' insalivandolo per bene saettando con la lingua lungo il dito.
Franco e Marco alla vista delle due compagne iniziarono a eccitarsi ma preferirono aspettare lo svolgersi degli eventi osservando attentamente.
"Marco mi pare manchi solo tu vero?" disse Claudia guardando il proprio compagno.
"Ti direi verità ma ho sempre paura delle tue domande quindi preferisco obbligo" disse furbescamente Marco.
"Benissimo, allora voglio che tu faccia una sega a Franco" ordinò sfacciatamente Claudia. "Tu che ne dici Bea?" chiese rivolta alla sua complice.
"Guarda Cla una penitenza è pur sempre una penitenza" rispose senza battere ciglio, ignorando le deboli proteste dei due ragazzi.
A quel punto Marco ormai incastrato si diresse verso Franco che si era già alzato in piedi sorridendo beffardo al suo amico.
"Se lo vai a raccontare in giro ti ammazzo!" lo minacciò mentre gli slacciava i pantaloni. Abbassato con due dita l'elastico delle mutande circondo' con la mano un pene di medie dimensioni liscio con una cappella gonfia e rossa. Rimase sorpreso nel constatare come fosse già barzotto. Sotto lo sguardo attento delle due ragazze, nel silenzio generale inizio un lento su e giù scappellando piano il pene di Franci che ormai completamente duro gli riempiva la mano mentre Franco a occhi chiusi si godeva il trattamento.
"Ora basta tocca a Bea!" disse Marco mentre Franco ormai visibilmente eccitato si tirava su i pantaloni lasciandoli slacciati.
"Per me obbligo".
"Amore voglio che vai da Claudia e le fai un succhiotto sul collo" ordinò Franco sornione.
Claudia guardò la sua amica e chinando la testa di lato scostandosi i capelli aspettò paziente.
Beatrice nel silenzio generale si sedette vicino a Claudia, le mise una mano dietro il collo per avvicinarla a sé e cominciò un lento succhiotto. Claudia iniziò ben presto ad avvertire dei brividi alla bocca dello stomaco che subito si propagarono al basso ventre come un'onda di calore facendola bagnare. Le labbra di Bea sembravano non volersi più staccare dal bellissimo collo di Claudia e la lingua accarezzava quella pelle liscia con una sensualità a lei totalmente sconosciuta.
Nel mentre Beatrice baciava il collo di Claudia tenendola con una mano vicino a sé, con l'altra mano scese lentamente verso le sue gambe intrufolandosi sotto la gonna svolazzante accarezzandole il clitoride da sopra le mutandine. Il movimento circolare strappo' un tenue gemito a Claudia che però non sfuggì a nessuno...
"Ok ok ragazze voi vi state divertendo e noi che dovremmo fare, rimanere a guardarvi?" protestarono Franco e Marco.
Ma ormai nessuno li stava ascoltando. Risalendo lungo il collo di Claudia presto Beatrice cercò la sua bocca iniziando a percorrere con la lingua il contorno delle sue labbra sottili. Claudia come in trance schiuse leggermente la sua permettendo alla lingua di Bea di entrarvi e le due si unirono in un bacio tenero e appassionato. Davanti ai due compagni rapiti Beatrice stava masturbando Claudia mentre si baciavano sedute vicino sulle sedie a tavola. Ad un certo punto Claudia si staccò da Beatrice, la prese per mano e si diresse verso il divano angolare. Una volta lì si sedette tenendo però la sua amica in piedi. Tirandola a se affondo' il viso tra le gambe di Bea inspirando profondamente e godendosi per la prima volta quell'odore misto di vestiti puliti e pelle profumata di vaniglia. Beatrice era vestita con un semplice ma elegante pantalone nero e camicetta bianca.
Le fu facile slacciarle il pantalone e abbassarle le mutandine, a quel punto la fece divaricare leggermente e la mise a cavalcioni sulla sua faccia leccando avidamente quel sesso umido e morbido. Bea mugolando si godeva il trattamento premendole con le mani la testa tra le sue gambe mentre Claudia completamente eccitata giocava con il clitoride della sua amica ora mordicchiandolo, ora scappucciandolo con le labbra mentre con la lingua dava leggeri colpetti che la facevano impazzire. Marco e Franco come in estasi seduti ancora a tavola uno vicino all'altro avevano iniziato a masturbarsi lentamente quando ad un certo punto Franco prese l'iniziativa e con un gesto rapido prese la mano di Marco e guardandolo la portò sul suo pene eretto.

Marco dopo un attimo di esitazione accettò quel gioco perverso e un attimo dopo entrambi si masturbavano a vicenda mentre Claudia era impegnata a dare piacere a Beatrice. Quest'ultima giratasi di spalle si accorse della situazione e con un cenno invitò i ragazzi sul divano. Rapidamente Franco prese posto a fianco di Claudia e Marco si mise dall'altro lato. Come se si fossero messe d'accordo Claudia impugnò l'asta di Marco mentre Beatrice ancora a cavalcioni dell'amica afferrò il pene di Franco e entrambe cercavano di masturbare i propri compagni senza però negarsi le reciproche attenzioni che si stavano dando prima.
Ma le due donne erano in realtà più interessate a godersi quella nuova esperienza che a dare piacere ai reciproci compagni quindi dopo poco Claudia mollò il pene di Marco e iniziò ad accarezzare le grandi labbra di Bea.

Sotto i suoi polpastrelli la leggera peluria della vagina completamente infradiciata dai liquidi della sua amica eccitata. Continuando a baciarle il clitoride ormai indurito percorse con indice e medio il contorno delle grandi labbra inumidendo le dita con movimenti delicati per poi affondare dentro di lei iniziando a penetrarla. Bea iniziò a gemere ritmicamente sotto le attenzioni di Claudia e le due donne a quel punto si lasciarono scivolare sul divano sdraiandosi sopra. Franco e Marco, per non perdere tempo, si spogliarono rapidamente cercando di fare lo stesso con le loro compagne infoiate. Franco sfilo' i pantaloni già abbassati di Bea mentre Claudia si lasciava togliere le mutandine e il vestito rimanendo nuda con i soli calzini bianchi di cotone. Staccatisi le due amiche si lasciavano spogliare con impazienza ansiose di tornare a darsi reciprocamente piacere. Marco attendendo che il suo amico terminasse l'opera baciò con passione la sua compagna masturbandola mentre lei, con la mano, cercava i seni della sua amica ormai liberati dalla camicetta sbottonata da Franco per palparli e giocare con i suoi capezzoli. Marco, completamente eccitato a quel punto prese Claudia e la fece sdraiare mentre Beatrice si lasciava mettere da Franco sopra la sua amica in un 69 che presto le vide entrambe con la testa completamente affondata l'una tra le gambe dell'altra. Claudia da sdraiata aveva davanti a sé uno spettacolo magnifico offerto dalla vagina completamente aperta che proseguiva con un perineo liscio e rosa per arrivare all'ano piccolo e zigrinato del suo sedere.
Completamente soggiogata dalle attenzioni dell'amica che la stava masturbando con tre dita

mentre la bocca era attaccata al suo clitoride, iniziò a leccare avidamente tutto quello che aveva davanti cercando ora di penetrarla con la lingua, ora leccandole l'ano come tante volte aveva fatto al suo compagno Marco facendolo godere in intimità. Ad un certo punto sentì qualcosa afferrarle le caviglie. Chi l'aveva presa le sfilò i calzini bianchi e iniziò a baciare la pianta dei piedi dai talloni alle dita. Ben presto però si rese conto che le bocche erano due e si domandò sorpresa da qualche parte in fondo al suo cervello se Bea non sarebbe stata gelosa al pensiero che Franco stesse giocando con i piedi della sua amica. Li lasciò continuare quando a un certo punto si sentì unire i piedi intorno a un'asta eretta.

Gemendo per le attenzioni di Bea, Claudia agevolò il movimento accarezzando con la pianta il pene di non sapeva chi anche perché per tenere i piedi stretti doveva divaricare le gambe e questo rendeva ancora più piacevole le attenzioni della sua amica. Claudia non poteva vederla la scena che si svolgeva lontana dalla sua vista ma Beatrice sì e rimase estasiata. Davanti a lei a pochi cm Marco usava i piedi della sua compagna per masturbare Franco che seduto sulle ginocchia tipo samurai con la testa reclinata all'indietro e gli occhi chiusi si godeva il trattamento.
Decise di osare, tirò a se Marco, il compagno della sua amica e, afferratogli il pene, lo soppesò tra le mani imboccandolo lentamente iniziando un pompino con la bocca ancora fradicia degli umori di Claudia. Quest'ultima, priva delle attenzioni dell'amica si accorse sbirciando di lato della scena e sorpresa provò un moto di fortissima gelosia. Non aveva mai fatto niente del genere e si chiese se così non rischiasse di perdere il suo amato Marco. Ovviamente non poteva saperlo che non c'era rischio alcuno e comunque l'eccitazione del momento prese il sopravvento quindi staccata la bocca dal clitoride di Bea volle a quel punto Franco sopra il suo viso. Franco, avuto un cenno di intesa con Marco, si spostò verso Claudia e giuntole vicino cominciò a percorrere il profilo delle sue labbra sottili con la cappella eccitata. Claudia non si perse d'animo e iniziò a baciare quest'asta sottile e dura imboccandola con passione. Mentre con le dita continuava a penetrare la sua amica, con la lingua giocava con il frenulo di Franco raccogliendo le stille di liquido lievemente salato che uscivano dal suo pene eccitato. Sopra di sé Beatrice continuava a spompinare Marco che le scopava con decisione la bocca tenendola per i capelli mentre lei continua a gemere sotto le dita dell'amica. Dopo un po' si staccarono tutti e di comune accordo decisero di recarsi in camera da letto. Lì Claudia e Beatrice fecero sedere ai piedi del letto Marco e Franco e, inginocchiatesi davanti iniziarono a leccare le aste dei propri compagni iniziando una sorta di gara a chi fosse più brava. Il silenzio veniva rotto solo dai gemiti dei due ragazzi completamente soggiogato dalle attenzioni ricevute. Claudia imboccava con passione il pene durissimo di Marco mentre con la mano lo masturbava lentamente. La sua cappella liscia e gonfia le riempiva la bocca facendola sentire onnipotente per il controllo che esercitava su di lui. Notando che la sua amica con la coda dell'occhio la osservava si staccò dal pene di Marco. Guardando Franco e Bea lentamente fece colare dalla bocca un po' di saliva sul pene lubrificandolo e imboccandolo subito dopo. Godeva da morire nell'essere guardata, si sentiva bella e per la prima volta ebbe piena consapevolezza di quanto fosse brava a far eccitare chi aveva intorno. Alzatasi si sedette sul letto con la schiena appoggiata allo schienale. Davanti allo sguardo incuriosito di Bea fece sdraiare ai suoi piedi Franco. Con la punta del piede iniziò a percorrere il corpo di Franco soffermandosi sul suo pene paonazzo. Con l'altro attirò a se Marco e, con il piede schiacciato sulla faccia, lo spinse verso l'asta del suo amico. Davanti ad una sbigottita Beatrice Marco si avvicinò al pene del suo amico che veniva masturbato dai piedi di Claudia. Dopo un breve momento di esitazione ne sfioro' la cappella con la punta della lingua. Beatrice a quel punto mise una mano sulla testa di Marco spingendolo verso quel palo di carne.

"Ma sì... Si vive una volta sola" pensò Marco mentre, schiudendo le labbra, imboccava il pene del suo amico iniziando un lento pompino il cui ritmo era scandito dal movimento dei piedini piccoli e delicati della sua amata Claudia.
Quest'ultima era raggiante. Aveva letteralmente ai suoi piedi due ragazzi che la desideravano e avrebbero fatto tutto quello che avesse loro ordinato.
Beatrice allora si mise a cavalcioni sulla sua amica e iniziò a baciarle i seni mentre come un indemoniata strofinava il suo sesso sul ventre della sua amica. Claudia dal canto suo era presa da un turbinio di sensazioni assurde. Ai piedi sentiva il liscio del pene di Franco e la barbetta di Marco che gli faceva un lieve solletico. Sul ventre avvertiva chiaramente le grandi labbra e il clitoride umido di Bea che si strofinava mentre le mangiava voracemente i seni.
Prese tra le mani allora il viso di Beatrice iniziando a baciarla ma sarebbe stato meglio dire che le stava letteralmente mangiando le labbra, le succhiava la lingua mentre con l'altra mano cercava il suo sesso per masturbarla.
Marco nel frattempo completamente assorto continuava a spompinare il suo amico non disdegnando di tanto in tanto di baciare i piedi di Claudia che diligenti danzavano all'unisono in questo movimento così eccitante. Ma i due ragazzi reclamavano le loro attenzioni pertanto di comune accordo si staccarono facendo mettere le due compagne a pecora una di fronte all'altra mentre loro si posizionarono in piedi ai due lati opposti del letto.

Con movimenti decisi le penetrarono facendole gemere contemporaneamente mentre Claudia cercava la bocca di Beatrice di fronte a lei per baciarla mentre soccombevano sotto le spinte dei due compagni. Entrambe si tenevano aggrappate strette per mano e si scambiavano effusioni mentre venivano impalate dai loro compagni eccitati .
Andarono avanti per un bel po' finché sfinite le due ragazze decisero di unirsi nuovamente in un 69 per potersi venire reciprocamente in bocca. Claudia si sdraio' quindi facendo venire sopra di lei Beatrice. Non avevano fatto i conti con Marco e Franco che si posizionarono alle loro spalle penetrandole nuovamente.

Claudia dal basso giocava con il clitoride della sua amica alternando spesso con delle leccate al pene di Franco che scopava con decisione la sua amica. Ogni tanto usciva fuori e in quei momenti Claudia con la mano libera lo indirizzava verso la sua bocca spompinandolo eccitata per poi infilarlo nuovamente nella vulva di Bea.
Ad un certo punto sentì i fianchi della sua amica tremare sempre più violentemente finché Franco non uscì di scatto accompagnato da un fiotto di di umori provenienti dalla vagina fradicia di Beatrice che urlando venne squirtando in bocca a Claudia che, a bocca aperta, beveva avidamente tutto. I getti erano così forti che la costrinsero a chiudere gli occhi mentre il viso veniva colpito a intermittenza bagnandole anche i capelli. Neanche una goccia andò persa dei suoi umori caldi e leggermente salati. L'eccitazione fu tale che a sua volta venne sconvolta da un orgasmo fortissimo che partì dallo stomaco per raggiungere il basso ventre lasciandola praticamente senza fiato. Si sentì da un altro pianeta gemere quasi lamentosamente mentre Marco continuava a penetrarla con violenza.
Si staccarono tutti per riprendere fiato nel silenzio generale.
Le due ragazze rimasero così, abbandonate nude una sopra l'altra, ancora strette in un 69 meraviglioso accarezzandosi languidamente, con Claudia che si leccava lentamente le labbra per non perdersi neanche un po' del sapore di Bea che le aveva squirtato in volto. Ma era tempo di dare il meritato premio ai due compagni che così spensieratamente le avevano assecondate in un pomeriggio diverso e eccitante. Toccò prima a Franco che in piedi volle sotto di sé Claudia e Beatrice. Le due ragazze in ginocchio a bocca aperta si sfioravano le lingue che ogni tanto lambivano la cappella sempre più gonfia di Franco che si masturbava davanti ai loro volti. Venne copiosamente con schizzi fortissimi sui loro visi.

Claudia cercando di non perdere nulla imbocco' quel pene impazzito riuscendo a cogliere qualche schizzo che fini' dritto sul palato. Appena terminato rimasero le due amiche a baciarsi e a passarsi lo sperma di bocca in bocca. Claudia però pensò subito a Marco e lo cercò per baciarlo appassionatamente facendogli sentire la bocca che ancora sapeva del suo amico. Marco invece volle venire sui piedi di Claudia che accettò di buon grado. Iniziò così a masturbarlo con i suoi piedini come tante altre volte aveva fatto godendosi le sue espressioni di goduria. E non ci volle molto perché Marco non inondasse quasi urlando il suo piacere sul collo dei piedi e sulle piante con i suoi getti fortissimi e abbondanti di crema bianca.
Ma non ebbe tempo di riaversi che subito Beatrice e Franco le si gettarono letteralmente ai suoi piedi ripulendoli entrambi con la lingua e baciandoli lascivamente finché non rimasero praticamente puliti. In particolare la lasciò piacevolmente sorpresa Bea che sembrava persa nel piacere mentre imboccava l'alluce del suo piede come se fosse un pene alla ricerca degli ultimi scampoli di godimento di Marco provocandole delle scosse che si propagavano dalle gambe fin sullo stomaco.
Completamente esausti tutti e quattro rimasero sul letto a riposarsi un poco dopo le ore trascorse così intensamente.
"Mi piacciono questi pranzi, dovremmo farli più spesso!" disse Claudia suscitando una fragorosa risata generale.
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