Calcetto a 5

Siamo sempre alla ricerca di nuove esperienze, ed una sera ci contatta un singolo con una proposta diversa dal solito
Lui 50enne sportivo e prestante, dopo i complimenti di rito, ci informa che potrebbe avere a disposizione una location particolare: gli spogliatoi di un centro sportivo.
Il centro non è grande: un paio di campetti da calcetto a 5 con i relativi spogliatoi ed una piccola palestra annessa.
Già in passato ci avevano invitato in uno spogliatoio, ma avevamo declinato, preferiamo location più comode, ed anche in questo caso decliniamo, ma Andrea rilancia, dicendo che non ci vorrebbe incontrare da solo, o con un amico, ma con due intere squadre di calcetto.
La cosa si fa già più interessante, una cosa così non è che capiti tutti i giorni e, anche se i dubbi sono tanti, non resta che approfondire.
Il centro sportivo è relativamente isolato, lui lo gestisce da un paio d’anni, e con amici circa coetanei ha intanto creato una squadra con cui si divertono a sfidare altre compagini piu o meno improvvisate. Ora sono successe due cose, la prima è che con gli amici si è creata una bella complicità, e con le chiacchiere da spogliatoio hanno scoperto di avere in comune, oltre che la passione del calcio anche quella del sesso, e fin qui nulla di strano, ma che in particolare a tutti piacerebbe fare una serata in cui tutti insieme fanno divertire un unica donna. La seconda e che di questa cosa hanno parlato spesso, e che mentre ne parlavano, qualche tempo fa, li ha sentiti uno dei giocatori con cui avevano appena finito di giocare, ed è saltato fuori che simili discorsi si facevano anche nell’altra squadra.
Così l’idea è diventata di fare una partitella, ed al termine avere a disposizione un’amante di situazioni particolari che avesse voglia di divertirsi con tutti loro…
Cosa più facile a dirsi che a farsi…
Rimaniamo intrigati, ma non rispondiamo subito di si ed i contatti continuano sporadicamente per qualche mese….
Tutto sembrava finito li, se non fosse che la scorsa settimana mentre mi scopavo Betty alla pecorina, lei a cominciato a dirmi che aveva voglia di farsi tanti uccelli in una sera, che era tanto che non organizzavamo niente e che forse era il caso di sentire Andrea… Non lo disse tutto così di seguito, ma ci arrivò un po’ per volta, e quando finì di dirlo non solo era bagnatissima, ma raggiunse un orgasmo che mi è sembrato particolarmente intenso…
Più tardi mentre ci rilassavamo dopo l’intensa attività fisica, le chiesi se diceva sul serio, e lei mi confermò che ci aveva pensato a lungo e che se per me andava bene ci si poteva organizzare.
Così ripresi i contatti e nelle sere successive organizzammo. Ci volle un po’ per trovare la sera giusta, in cui il centro fosse a disposizione solo delle due squadre e che tutti potessero partecipare. La scelta cadde su un venerdì sera due settimane più avanti.
La bella stagione era alle porte, non faceva più freddo e Betty si vestì normalmente, con gonna e camicetta, ma prese con se il necessario per cambiarsi una volta al centro sportivo.
Arrivammo prima della partitella, e Andrea ci fece entrare, e mentre i giocatori si dirigevano sul campo ci fece entrare in uno dei due spogliatoi, in quel momento deserti e li Betty indossò una mise da combattimento: gonnellina inguinale, perizoma, reggiseno a balconcino che lasciava scoperto buona parte della sua prosperosa 4a misura e maglietta a rete che piu che coprire scopriva…
Cosi messa andammo nella piccola palestra, mentre Andrea raggiungeva i compagni di partita.
La partita doveva durare solo 20 minuti… due tempi da 10… ridicolo, si, ma quella sera l’obiettivo di tutti non era segnare col pallone, ma mettere a segno ben altri punti. Fatto stà che intanto Betty provò alcune attrezzature, ma poi di fatti si stese su una panca e cominciò a masturbarsi con il suo succhia clitoride preferito.
Io intanto avevo fatto un servizio fotografico di tutto rispetto.
Non era passato piu di un quarto d’ora che sentiamo un gran chiasso e il calpestio dei tacchetti sul pavimento. I ragazzi passarono nel corridoio ed entrarono nello spogliatoio dove eravamo stati poco prima...Aspettammo sino a quando si senti lo scrosciare delle docce, allora Betty si alzo decisa, mi diede un bacio e si avvio verso lo spogliatoio...io seguivo pochi metri dietro, lei entrò ed io stavo per farlo a mia volta, quando Andrea uscì e mi disse di stare tranquillo ma di aspettare qualche minuto.
Esitai un attimo e lui torno indietro, entrò e si chiuse la porta alle spalle.
20 secondi dopo sentii un’acclamazione corale e voci che si sovrapponevano, e rumori vari.
Fatto sta che aspettai circa dieci minuti, e mi persi il...calcio di inizio.
Quando entrai vidi solo una serie di culi maschili, in gruppo. Tutti erano attenti a quello che succedeva al centro del gruppo, mi avvicinai, salii su una panca e in mezzo c’era ovviamente Betty, a 90°, circondata da uccelli di tutte le fogge e dimensioni, che si dava un gran da fare con bocca e mani, mentre aveva già un uccello saldamente piantato nella figa da dietro.
Andarono avanti così per il tempo necessario a passarle tutti in bocca per qualche secondo e poi come da copione, la fecero inginocchiare su una panca imbottita, e cominciarono ad alternarsi nella figa.
Fu una giostra eccezionale, ognuno gli infilava il cazzo nella figa per un minuto o poco piu e la scopava con il ritmo che piu gli aggradava, poi si scostava per far entrare un altro.
Naturalmente le code erano due, una si occupava della figa, l’altra della bocca, e quando uno finiva il suo giro in uno dei due pertugi si metteva dietro all’altra fila.
Ma le cose così rischiavano di andare alle calende greche, e cosi uno comincio a coricarsi a suo volta su una panca, lei venne fatta calare sul suo uccello, e poi le file si ricostituirono solo che invece della figa cominciarono a farle il culetto.
Per fortuna erano tutti affiatati, e il gioco dei cambi di posizione continuo per un’oretta, che ha permesso a tutti di godersi per un tempo ragionevole anche se breve tutti i pertugi della mia signora.
Dimenticavo, ci eravamo scambiati i certificati medici di tutti, anche i nostri, e quindi ci eravamo convinti che si poteva permettere delle belle cavalcate a pelle…
E cosi venne il momento in cui si diede il via alle venute, che arrivarono a ripetizione, con le solite eccezioni di chi in queste situazioni ci mette tanto a venire, ma comunque dalla crema che usciva dalla figa e dal culo di Betty quando tutti ebbero finito, direi che tutti erano venuti, anche considerando che almeno 5 o 6 avevano preferito venirle in bocca.
Per quella volta, avevamo dato indicazione che si poteva fare un giro solo, e già cosi ci vollero due ore piene di intensa attività fisica. I ragazzi un po’ per volta si fecero la doccia e se ne andarono, con la promessa di rivederci.
Anche Betty si fece una doccia e si rivestì, intanto Andrea con un paio di amici aveva ripulito, e partiti anche questi ci stavamo salutando, quando Betty in uno slancio di generosità (o porcaggine) gli mise la mano sulla patta e gli chiese quando fosse venuto e dove.
Andrea rispose di esser stato il primo a venirgli nel culo, ma intanto lei gli aveva estratto l’uccello dai pantaloni ed iniziato una pompa, dicendo: vediamo se ce la fai a fare la seconda…
A quel punto, ho deciso di prendermi la mia parte e cosi, mentre lei faceva un ultima pompa con ingoio ad Andrea me la sono scopata sia nella fica che nel culo finendo di venirgli dentro quest’ultimo.
Siamo tornati a casa, quella sera e devo dire che Betty era davvero provata, ma una volta nel lettone mi ha detto di essersi divertita, e una volta ogni tanto si poteva ripetere l’impresa…
Credo di aver risposto solo: quando vuoi bella maialina, ti amo.