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Gay & Bisex

In sauna seconda parte


di Membro VIP di Annunci69.it belculo_2022
29.04.2024    |    707    |    6 9.0
"Avevo ancora voglia, non lo nego ma ero anche stanco e in tutto questo io non avevo avuto modo di venire..."
Era una situazione assolutamente nuova per me, non era la prima volta con due uomini ma quello che si era venuto a creare era totalmente inaspettato e soprattutto mi sentivo parte di una magica parentesi. Il maschio dietro di me continuava a montarmi senza tregua; c’erano momenti più delicati, dove entrava e usciva lentamente, facendomi così apprezzare il suo cazzo in tutta la sua lunghezza, in altri, sbatteva violentemente sul mio culo e potevo sentire le palle che picchiavano forti e la cappella dentro all’addome. Quando sbatteva violentemente gli mettevo una mano sulla coscia per fargli capire di non andare così a fondo, viste le dimensioni del suo “giocattolo”.
Era da un po’ che ero messo a pecora, continuavo a succhiare avidamente il cazzo che avevo davanti, che nel frattempo era già bello duro, ed ero preda di monta senza sosta. Ad un certo punto però iniziai a sentire delle presenze attorno a me, alzai la testa e vidi un bel po’ di maschi che nel frattempo erano saliti sul materasso ed erano inginocchiati che si segavano. A quanto pare quel giorno stavo dando spettacolo e più di qualcuno nella sauna si era interessato a quella situazione. Il mio partner che aveva rallentato il ritmo della monta, forse per non vanire, come un regista di scena dava indicazioni alle nuove comparse: “dai ragazzi fatevi avanti, oggi c’è una cagna tutta per noi!!!” “Non fate i timidi… dategli il cazzo e vedrete che non vi dice di no!!!”
Fu così che tutti quei cazzi che avevo attorno, non ricordo il numero, forse erano 4 o 5, si avvicinarono a me. Sentii qualche mano che mi invitava a toccarli e così, continuando a succhiare il cazzo del mio “amico”, con entrambe le mani iniziai a segare quelli che avevo attorno. La posizione non era affatto comoda e così mi girai a pancia su ma la situazione non cambiò, il mio montatore mi alzò le gambe e continuò nel suo martellante “lavoro” e il mio “amico” mi mise il suo bel cazzo davanti al viso, così potevo ciucciargli le palle da sotto e di tanto in tanto mi metteva la cappella in bocca. In questa posizione potevo comodamente segare i nuovi ospiti… A turno prendevo con le mani il primo cazzo libero e segavo. Andava tutto meravigliosamente bene quando iniziai a sentire che qualcosa stava cambiando nel mio culo, le spinte si facevano sempre più vivaci, profonde e veloci.
“Che meravigliosa scopata che mi sto facendo… ti scoperei per tutto il pomeriggio e notte! Sei una grandissima puttana! Guarda cazzi che ti abbiamo procurato! Oggi li prendi tutti! Ti facciamo andare a casa con il culo rotto! Dai zoccola prendi il mio cazzo! Te lo spingo fino ad arrivarti in gola!!! Si dai che sto godendo puttana! Godooo si godooo! Ahhh!” Il montatore era venuto copiosamente dentro al mio culo, mi aveva dato delle spinte violentissime e poi tutto ad un tratto sentii spingere così forte che davvero mi sembrava che mi arrivasse in gola. Era venuto alla grande. Feci un cenno di sorriso con il mio viso e lo guardai mentre veniva, ero felice e soddisfatto nel vederlo pieno di piacere. Pian piano sfilò il suo cazzo, il profilattico era pieno di sborra e crollò sul materasso esausto.
Attorno a me ero pieno di maschi belli carichi e credo che ognuno di loro avrebbe voluto prendere il suo posto ma io volevo il mio “amico” e così fu. Ormai già da un po’ aveva il cazzo duro, giusto il tempo di infilargli il calzino e lo avevo sopra… Ero così aperto che non ebbe alcun problema, mi entrò dentro come in una vera fica, ero dilatatissimo. Inizio subito a sbattermi con gran forza e io ero ancora abbondantemente desideroso di cazzo: “Si dai scopami!!! Sbattimi con forza! Dimmi che sono la tua puttana!!!” gli dicevo.
E lui: “Sei la mia magnifica puttana!!! Prendi tutto il mio cazzo!!! Non mi fermo più e ti sbatto fino a venire!!!
Era caldissimo, dopo il mio lungo pompino aveva un gran voglia di sborrare e lasciai che mi sbattesse come più gli piaceva. Nel frattempo avevo già preso il mio “esercizio” manuale con gli altri maschi attorno, qualcuno tentava di mettermelo in bocca ma dopo aver succhiare a lungo il mio “amico” non avevo più voglia, non avevo nemmeno più saliva. Così rifiutai altri cazzi in bocca, mi piaceva di più avere il viso e bocca libera poter gemere di piacere. Dopo poco sentii il primo schizzo di sborra sulla mia pancia, era quello di uno che stavo segando che veniva, poi il mio “amico” sfilò il cazzo dal culo, si tolse il profilattico con gran velocità e venne anche lui sul mio addome: “Vengoooo!!! Ecco la mia sborra puttana!!! Siiiii!!! Vengo! Vengo!”. Crollò anche lui nel materasso al posto dell’altro che nel frattempo se ne era andato.
Non fece a tempo a togliersi che ne avevo già uno sopra di me che si era già messo il calzino, fuori uno e dentro un altro. Non aveva nemmeno chiesto se poteva o meno che lo trovai già dentro. Aveva un cazzo normale, più piccolo dei precedenti, cosa che non mi dispiaceva dopo aver preso due belle mazze. Era duro come l’acciaio, era uno di quelli che avevo segato. Diede qualche colpo e venne subito. Mentre veniva arrivò un altro schizzo, questa volta sul petto, era un altro di quelli che stavo segando. Avevo mani e corpo pieni di sborra.
C’erano ancora uomini attorno a me e credo che ognuno di loro avrebbe voluto scoparmi o un pompino. Avevo ancora voglia, non lo nego ma ero anche stanco e in tutto questo io non avevo avuto modo di venire. Da una parte nella mia testa c’era la voglia di continuare a prenderlo da tutti, dall’altra ero ormai stanco ma poi guardai l’orologio e vidi che si era fatto tardi. La partentesi goduriosa di quel pomeriggio era volta al termine, dovevo tornare alla realtà, dovevo tornare a casa, si erano fatte le 17.30 e sicuramente era da un’ora e mezza che stavo lì. Mi alzai, qualcuno gentilmente mi porse della carta per togliermi un po’ di sborra, mi pulii, guardai tutti e dissi: “Mi spiace ragazzi ma devo andare! Mi sarebbe piaciuto accontentarvi tutti ma si è fatto tardi per me!”
Ovviamente erano tutti dispiaciuti, avrebbero voluto montarmi a turno, qualcuno mugugnava, qualcun altro che non si arrendeva cercava di mettermi il suo cazzo in bocca ma lo allontanai.
Mi accorsi che era veramente tardi, mi sarebbe tanto piaciuto andare a fare una doccia e tornare tra loro e godere ancora per ore ma non era proprio possibile. L’unica soluzione fu scappare a grande velocità così da resistere alla tentazione di rimanere lì. Con passo veloce mi allontanai e andai in doccia. Avevo tutta la sborra che si era seccata sul petto e sull’addome e mentre passavo il sapone, sentivo il culo bollente. Andai verso gli armadietti, mi vestii e pian piano andai verso l’uscita. Ricordo che in quei passi c’era tutta la tristezza di uscire da quella situazione che si era creata.
Arrivato alla macchina, mentre mi dirigevo verso casa la mia mente non riusciva a staccarsi dalla situazione che avevo vissuto. Sentivo ancora un forte calore nel culo, mi era chiaro che era stato duramente messo alla prova però avevo una grandissima sensazione di piacere e soddisfazione. Sentivo anche le gambe molli e tutto il corpo estremamente provato. Una cosa era chiara in me, non avrei mai più vissuto una situazione così e il più grande rammarico era dettato dal fatto che avrei voluto con tutto me stesso rimanere il più possibile in quella situazione surreale, quasi da film porno. Per una volta avevo provato emozioni completamente nuove, non era stata la classica scopata, al contrario, ero stato al centro dell’attenzione di molti uomini come una diva del porno. Ero stato oggetto del desiderio di molti e avevo sentito la passione animale di tutti quelli che mi avevano circondato.
Nei mesi successivi, quando potevo, tornavo in sauna ma come avevo previsto, una situazione così non è mai più successa, è una lezione di storia: le cose si ripetono mai due volte allo stesso modo…

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