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Gay & Bisex

Capezzoli sensibili


di CandyBoy89
27.03.2015    |    14.944    |    7 6.4
"Eccitatissimo dal tocchetto di carne digerito, non esito un attimo e afferro il capezzolo destro..."
Mi chiamo Giuseppe e ho 19 anni, mi sono appena trasferito a Milano e non conosco nessuno. Non ho ancora fatto amicizia con qualcuno, a dire il vero non ci ho neanche provato.

E' estate e fa molto caldo, devo andare al supermercato a fare un po' di spesa, visto che mio papà lavora e mia mamma doveva sbrigare delle commissioni. Esco di casa con una maglietta a maniche sbracciate, pantaloncini corti. Ho un bel fisico e ora che è caldo, ne approfitto per sfoggiarlo. Gli anni di nuovo sono pur serviti a qualcosa.

Mentre cammino per strada mi guardo intorno, ci sono tanti bambini e ragazzini che giocano nei parchi, qualche gruppetto di coetanei che mi fissa curioso. Non sono dichiarato, mi piacciono solo i ragazzi, soprattutto se muscolosi. Impazzisco dall'emozione quando me ne trovo uno davanti.

Arrivo al supermercato e noto un ragazzo, sicuramente più grande di me di qualche anno, avrà sì e no 24-25 anni. E' assurdo, ha dei muscoli possenti e giganteschi. Non ho mai visto un ragazzo della sua età così grosso, è probabilmente un culturista. Con una maglietta a maniche corte, le sue braccia sembrano scoppiare e ha un ampio davanzale davanti, è come vedere una donna con una quarta o quinta ma con un seno molto più largo. Jeans attillati, mettono in risalto le sue gambe massicce. Lo fisso e lui sembra non accorgersi di niente, per fortuna. Cerco di ricompormi e lo scruto con la coda dell'occhio, mentre faccio finta di cercare un po' di carne dal banco frigo.

Ma mi accorgo che mi sta guardando, dopo un minuto circa si avvicina verso di me, quindi mi dice:
"Ciao scusami, posso chiederti un consiglio? Secondo te quali di questi due pezzi è migliore?" e vedo che in mano ha due vaschette di girello bovino, tutti e due abbastanza grossi, quindi sento la consistenza con le dita e indico uno dei due.

"Secondo me questo. Non ti bastano quelli che hai già addosso?" Gli rispondo sorridendo.
"Ahah, si in effetti potrebbero bastare ma sai, non mangerei mai me stesso, preferisco mangiare la carne di altri!" risponde lui divertito.
"Eheh si ovviamente! Piacere Giuseppe!"
"Piacere Alessio"
Ci stringiamo la mano, che mano possente che ha, mentre me la stringe vedo i muscoli del suo braccio che si tendono leggermente, mamma mia se questo tizio volesse potrebbe farmi il culo come e quando vuole!
Per fortuna è un ragazzo tranquillo, parliamo un po' di noi, lui ha 25 anni e fa il muratore, vive da solo. Io gli spiego che mi sono trasferito da poco con i miei genitori. Mi dice anche che frequenta molto la palestra, ci va tutti i giorni tranne la domenica, come se non si notasse!!!
Mentre ci parlo lui mi fissa, ha uno sguardo penetrante e mi sembra anche un po' malizioso, chissà cosa mi nasconde. Dopo una decina di minuti ci salutiamo e continuiamo a fare la spesa, ma io sono distratto perché penso a lui e al suo fisico imponente, impossibile da dimenticare.

Ci incrociamo di nuovo fuori a spesa finita, anche se io ho compravo molto poco, lui invece viaggia con tantissime buste colme, ha tutti i muscoli dei bracci tirati per tenerle, che impressione! Appena lo vedo gli chiedo se ha bisogno di una mano.
"No tranquillo riesco da solo, non sono niente un po' di bustine di plastica, in palestra alzo molto di più!".
"Beh ci credo, con quelle braccia devi per forza alzare di più!" Gli rispondo io, e lui mi fissa con lo stesso sguardo malizioso di prima, sorridendomi. Non capisco dove vuole andare a parare.
All'improvviso mi fa:
"Senti ti va di venire a casa mia per uno spuntino? Abito dietro l'angolo"
"Ok, tanto sono venuto a piedi, non è un problema per tornare, anche io abito abbastanza vicino. Inoltre mia mamma ha da fare oggi, posso tornare più tardi... Mi fa bene stare un po' fuori"
Quindi ci incamminiamo e dopo 400-500 metri arriviamo a casa sua. Ha una bella casina. Entriamo e lui posa le buste della spesa in cucina. C'è molto caldo.
"Wah che caldo che fa, non trovi?" Mi dice.
"Eh si, oggi ci saranno 35 gradi come minimo".
"Già, non ti spiace se mi tolgo la maglia vero?"
"No no, fai pure con comodo" Gli rispondo, con vocina tremante. Mentre se la toglie gli fisso il torace. E' assurdo: un addome talmente definito da avere 8 blocchi, 4 per lato, compatti e gonfi. Due pettorali talmente vasti da sembrare due montagne, due spalle così grosse da poter sostenere qualsiasi masso. Due braccia così grandi da poter sollevare un tavolo di legno massello senza il minimo sforzo. Ma la cosa che mi colpisce maggiormente, non appena li squadro meglio, sono i due capezzoli appuntiti e gonfi, non avevo mai visto due tette maschili come le sue.
"Cavoli, sei enorme, ma da quanti anni ti alleni?"
"Da dieci anni, beh si sono grosso ma ecco, diciamo che non è solo merito della palestra"
"Cosa? Ma prendere roba strana non fa male alla salute?"
"Ci vado molto leggero almeno per adesso, i risultati sono buoni lo stesso direi."
"Eh direi di si! Quanto vorrei essere grosso come te, ma non ho mai avuto voglia di frequentare la palestra."
"Beh se non ci provi non puoi saperlo, io ci vado da così tanto tempo che ci ho fatto l'abitudine. Vuoi sentire quando sono grossi?" Mi dice improvvisamente, cambiando espressione, tornando di nuovo a quello sguardo malizioso di prima. Quindi flette un bicipite.
"Wow, posso veramente? Non ti imbarazza vero?"
"Uhm, no di certo, ma vedo che sei te imbarazzato! Non sei mica dell'altra sponda vero?"
"Ahahah no tranquillo, mi fa solo molto caldo." Rispondo, che bugiardo che sono!
Quindi mi avvicino e gli palpo il bicipite, è assurdo. Neanche entra per metà nella mia mano, lui lo flette e lo rilassa, è una sensazione mai provata prima d'ora. Sento che il cazzo mi si sta rizzando, quindi faccio finta di niente ma incrocio leggermente le gambe.
"Grrrrr. Li ho allenati ieri i bicipiti, che te ne pare?"
"Sono immensi. Complimenti."
"C'è un caldo assurdo, mi tolgo i jeans." Se li sfila e ne escono fuori due cosce gigantesche, come i tronchi degli alberi. Li flette e tutti i muscoli tesi sono una visione paradisiaca. Sposto la mia mano sopra la coscia destra, senza che lui mi dicesse niente. Provo a strizzarla ma non riesco. Intanto il cazzo si irrigidisce sempre di più e inizia a pulsarmi tra le gambe, probabilmente lui se ne è accorto ma fa finta di niente.

"Uhm, se devi andare in bagno a fare pipì vai pure, non farti problemi
"Si, scusami, torno subito." Rispondo tutto eccitato, entro nel bagno senza chiudere a chiave. Mi mando i calzoni giù di colpo e inizio a segarmi, a una velocità assurda, ma dopo qualche secondo sento che sto ansimando e respirando forte, rischio di farmi sentire da lui. Infatti sento che si avvicina alla porta.
"Tutto bene?" Mi fa.
"Si si, scusami, non trovavo la carta igienica".
"E' accanto al water.."
"Ah si, scusami!" quindi faccio dei respironi profondi, cercando di non farmi sentire. Devo andarmene via velocemente da li, rischio di far scoprire le mie preferenze sessuali che nessuno ancora conosce. Dopo alcuni minuti che il pene si è un po' rimpicciolito, esco da li dentro, ma avrei dovuto evitare di farlo, perché a quella visione mi si rizza nuovamente e diventa più grosso di prima.

Lui si è sicuramente accorto di qualcosa e mi sta provocando, perché è.. Senza mutande! Con l'arnese moscio ma di grandi dimensioni e due palle belle tonde. E' completamente nudo in cucina. Lui si gira verso di me, mentre stava sistemando (in quelle condizioni!!!) la carne nel congelatore e mi fa:
"Eccoti, quanto tempo ci hai messo?" E accenna una risatina.
"Oh si scusami, ho un po' di mal di pancia".
"Ah mi spiace, beh allora forse è meglio se ti siedi."
"Si direi di sì" quindi lentamente torno in cucina e mi siedo. Tengo lo sguardo rivolto verso il basso per l'eccitazione.
Lui si avvicina verso di me "Beh, hai fame? Io ho appena bevuto un frullato iperproteico" quindi flette ritmicamente i pettorali, che stanno a qualche centimetro dal mio viso.
In quel preciso istante, sento che il cazzo mi pulsa in modo vergognoso, è ben visibile l'erezione da sotto i pantaloncini, come se non avessi un bel niente, lui se ne accorge, e si siede accanto a me.
"Uhm, vuoi un bicchiere d'acqua fresco?" E intanto fissa la mia patta. Io non rispondo, quindi lui mi sorride e va verso il lavandino, riempie un bicchiere d'acqua fresa e me lo porge. Mentre sorseggio, lui mette le mani dietro e riflette nuovamente i pettorali, ritmicamente. Appena lo vedo mi va l'acqua di traverso e inizio a tossire.
"Va tutto bene? Non vorrai strozzarmi davanti. Rilassati un attimo".
Sempre in silenzio, cerco di fare dei respiri profondi. Inaspettatamente, lui mi prende la mano, che mi sta tremando.
"Stai tremando, hai la febbre?" Mi poggia la mano sulla fronte "Non sei caldo, anzi stai sudando freddo, sei solo un po' teso, ho l'antistress giusto per te". Mi dice lui, tenendomi la mano destra.
"Antistress?"
"Si, ti piacerà molto." Quindi porta la mia mano sul suo pettorale sinistro. Appena la appoggio sopra la sua superficie, sento che è caldissimo e pompatissimo, nonostante lo sta tenendo rilassato, la mano inizia a tremare di più.
"Dai su, strizza un poco, vedrai che ti passa" Mi dice lui sorridendo, fissandomi col suo solito sguardo provocatore. Ma ho la mano completamente rigida, sono terrorizzato, quindi lui ci mette sopra la sua e inizia a palpare. Automaticamente la mia mano palpa quel pezzo di carne gigantesco, che sta tenendo rilassato appositamente per il mio bene. Senza rendermene conto, mi si socchiudono gli occhi e inizio a gemere dall'emozione, il cazzo si muove da solo all'interno dei calzoni. Sembra avere vita propria!
Quindi lui lo flette, è una sensazione epica, la mia mano viene schiaffata in alto, sbattendo sulla nuda roccia, ciò che prima era morbido come un cuscino. Inizio a sospirare forte, non riesco a controllarmi più. Lui ne approfitta.

"Mi sembri un po' agitato, aspetta vediamo se questo funziona" mi afferra la testa e dolcemente, la porta sul suo enorme pettone muscoloso. Quando ce l'appoggio sopra, sento che è caldo e morbido, lui me la tiene avvolta con le sue braccia muscolose ma con delicatezza, come un abbraccio. Non so cosa fare, gli farei di tutto ma mi sto frenando, non mi frega più nulla neanche se si accorge o meno di cosa mi sta succedendo, perché sento il cazzo pulsare e cerco di tenerlo a bada stringendolo forte con una mano, facendomi un po' male. Ma lui continua.
"Tranquillo, rilassati caro, sei al sicuro". Quindi, lentamente ma aumentando progressivamente la velocità, inizia a flettere i pettorali. La mia testa rimbalza e non riesco a trattenermi più.

"Ti prego fermati" Gli dico ansimando.
"Siamo solo all'inizio caro, pensi che non mi sia accorto di niente? Ti spiavo dalla serratura del bagno lo sai?" Mi risponde con un ghigno malefico.
In quel preciso istante, dalla troppa emozione, sento che le forze vengono a mancarmi, e svengo sopra i suoi muscoli. Rimango in questo stato di incoscienza per almeno 20-30 minuti. Quando mi riprendo, sono sdraiato sopra il suo letto, in camera sua, da solo. Sono ancora frastornato e non mi rendo subito conto di dove mi trovo. Penso di aver fatto solo un bel sogno e ciò che stava succedendo fosse stato solo frutto della mia fantasia. Ma appena cerco di alzarmi, arriva lui in camera, stavolta vestito, ha di nuovo jeans e maglietta, anche se i suoi muscoli sono ben visibili e possenti.

"Ehi stai meglio? Mi hai fatto prendere un accidente."
"Cosa mi è successo?"
"Sei solo svenuto, mancanza di zuccheri, rilassati un po' e parliamo." Quindi mi porge un bicchiere d'acqua. Mentre sorseggio lui guarda verso il basso, ha cambiato completamente espressione, sembra molto dispiaciuto.
"Devo scusarmi con te, sono stato troppo impulsivo, ti va di parlare di ciò che è successo prima?"
Quindi mi torna in mente tutto quanto e il cuore inizia a battere forte. "Scusami, non volevo."
"No sono io a scusarmi. Ti va di parlarmi un po' di te? Dimmi la verità, ti piaccio?"
Rimango in silenzio per alcuni istanti, ma decido di giocarmi il tutto per tutto e annuisco.
"Ok, l'avevo capito. Non sei abituato ad esprimere questo tipo di sentimenti vero?" E annuisco di nuovo.
"Capisco, ti va di liberarti di questo peso con me oggi?".
Lo guardo e rispondo: "In che senso?".
"Se ti chiedo di fare delle cose, me le faresti? Cerca di stare rilassato però, devi affrontare questo problema. Non sei dichiarato vero?"
"No, non lo sono." Sono sempre più emozionato.
"Ok, partiamo molto piano va bene? Dammi la mano" Quindi appoggio la mia mano sulla sua.
"Bravo, adesso chiudi gli occhi" Chiudo gli occhi, sento che la mia mano è poggiata su qualcosa di morbido e consistente. "Ok, riaprili"
La mia mano è sopra il suo petto, è caldo e sodo. Il cazzo ricomincia a indurirsi e lui strofina la mia mano sopra i suoi muscoli.
"Hai sempre desiderato mettere la mano su muscoli come i miei vero? Con calma vedrai che soddisferò tutte le tue richieste."
"Ohhhh" Inizio a sospirare, lui mi sbottona i calzoni con l'altra mano e fruga all'interno delle mie mutande, finché non trova il mio cazzo, diventato di marmo, e lo tira fuori da li. Sta pulsando.
"Sei molto eccitato vero?" Quindi lascia la mia mano, si alza e si toglie la maglia. Di nuovo quella visione paradisiaca, un addome, un petto invidiabile, ma soprattutto due capezzoli sporgenti come mai avevo visto prima.

"Ok, adesso appoggia il viso sul mio petto" quindi allarga le braccia in segno di accoglienza. Io obbedisco. Sembra di stare sopra un morbido cuscino ripieno di carne. Lui lo tiene rilassato.
"Ti piace il mio petto? E' la parte del corpo che alleno con maggiore cura".
"Si da morire."
"Se vuoi puoi baciarlo". Quindi guardo i suoi pettorali muscolosi e inizio a pomiciarli, sempre più forte. Passo la lingua nella divisione centrale, poi la sposto sopra il muscolo destro. Poi vado più in basso cercando il capezzolo.
"Oh si bravo così, sai che ho i capezzoli molto sensibili? Adoro se me li lavorano bene."

Quindi inizio a succhiargli la tetta con decisione, se prima ero tremolante e impaurito, sto sempre più prendendo confidenza con lui liberando le mie passioni più segrete.
Ciuccio quel capezzolo come fosse un biberon, come un neonato che si nutre del latte materno, in questo caso paterno! Lui mi tiene la testa con la mano mentre continuo a poppare.
"Oh si continua così prosciugamelo" Inizia anche lui ad ansimare tutto eccitato e vedo che la sua erezione è evidente. Quindi si alza e si toglie i jeans.

"Toglimi le mutande" Quindi gli abbasso le brache e rimane nudo, come mamma (e palestra) l'ha fatto. Un cazzo enorme in erezione.
"Me lo succhi?" Io annuisco e apro la bocca. Mi infila il cazzo di colpo, ma poi muove piano il bacino, per abituare me ad avere quell'arnese di marmo nella bocca.
E' veramente grosso, oltre che lungo, lui accellera il ritmo e comincia a fottermi la bocca sempre più veloce, gli afferro i bicipiti e sento che sono duri come la pietra, massicci. Il bocchino dura per 10 minuti buoni finché io non sono stanco. Mentre lui bello pimpante ancora non sborra. Ha un forte controllo.

Quindi mi stendo sul letto pronto per prenderlo nel culo, ma lui mi fa una richiesta inaspettata, che mi lascia spiazzato.
"Sai, ripensavo alla battuta che mi hai fatto al supermercato, quando ti ho detto che non avrei mai osato mangiare un pezzo della mia carne"
"Si, quindi?" Rispondo io incuriosito.
"A te piacerebbe mangiarmi?" Lo guardo stranito.
"Cosa? In che senso?"
"Beh, vorrei offrirti una parte del mio corpo. Un qualcosa che puoi mangiarmi senza farmi molto male, che magari possa ricrescere." Quindi restiamo in silenzio per qualche secondo.

"Ti andrebbe di staccarmi le punte dei capezzoli?"
"Cosa?? Ma sei serio?" Io le guardo, effettivamente sono molto invitanti, ma staccarle proprio mi pare un tantino esagerato.
"Si, già ho subito una cosa del genere in passato. Con un po' di giorni di medicazione e con il disinfettante, ricrescono piano piano. Anzi le mie sono cresciute meglio di prima, vedi come sono appuntite? E' per questo motivo".
"Scusami ma è una richiesta insolita, sono veramente eccitanti da succhiare, ma da staccare mi sembra un po' troppo."
"Fidati, provaci. Devi prendere sicurezza con te stesso, la cosa migliore è fare ciò che non ti saresti mai aspettato di fare, ti sentiresti forte. Io ho sempre adorato farmi torturare i capezzoli fino a farmi male."
"Ma sei sicuro?" L'idea comincia a piacermi.
"Si sono sicuro, mi bruceranno un po' ma poi passerà, non preoccuparti io sono molto forte" Quindi flette il petto davanti al mio viso in modo molto provocatorio, intanto io glielo lecco tutto.
"Senti che sapore ha il mio petto? E pensa che i capezzoli sono ancora più buoni, come le caramelle gommose, ci vuoi provare?"
"Va bene, se è questo quello che desideri, non vedo l'ora." Rispondo io più deciso del solito.
Quindi lui si mette sopra di me e mi infila il cazzo nel culo, e inizia a spingermelo nel deretano. Quindi porta il suo petto davanti alla mia bocca.
"Prima di tutto devi stimolarmi il capezzolo lavorandolo con la lingua e i denti. Quando te lo dico io potrai staccarmi la punta. Parti da quello sinistro."
"Va bene." Quindi inizio a ciucciargli la tetta sinistra, a bagnarla con la saliva, a stimolargli la puntina che diventa più turgida, e poi glielo mordicchio per farglielo diventare più morbido, ma al tempo stesso per far sì che la sua punta si irrigidisca al punto giusto. Dopo qualche minuto, sento che il capezzolo è pronto, intanto lui mi sta fottendo molto velocemente e mi brucia il culo.
"Ok è il momento. Afferra la punta con gli incisivi e stringila, finché non si stacca. Non preoccuparti è solo un tocchetto di carne, brucerà un pochino e basta".
In silenzio, faccio ciò che dice e inizio a stringere. Lui sospira forte e flette il petto come mai aveva fatto finora, lo tiene super teso e diventa super contratto e super rigido, mi eccito troppo perché così la punta fuoriesce ancora più di prima ed è più facile addentarla.
La stringo con i denti ma non succede niente.
"Dai, stringi più forte, non sento niente" Quindi la stringo fortissimo con i denti. Lui inizia a cacciare degli urletti, capisco che sto andando bene.
"Ancora dai, ci sei quasi. Ahhhhhh!" E sento che il pezzettino di carne appuntito si ammorbidisce improvvisamente, è diventato tenero perché ha perso sensibilità. Quindi do un ultimo strattone con i denti e sento che si stacca, rimanendo nella mia bocca. Lui urla e comincia a fottermi ad una velocità impressionante, mi eccito tantissimo. Mastico quella punta e la ingollo, ha un sapore buonissimo, di maschio vero.
Eccitatissimo dal tocchetto di carne digerito, non esito un attimo e afferro il capezzolo destro.
"Sei stato bravissimo, adesso devi fare la stessa cosa con quello destro." Ma non gli dò ascolto, afferro subito la punta irrigidita e la stringo con violenza. Lui urla forte, chissà se i vicini avranno sentito qualcosa!
Dopo neanche un minuto, riesco a sbranargli la seconda puntina. E lui continua a fottermi con i capezzoli mutilati, venendo nel mio culo. Esausto per il trattamento subito, si stende di fianco a me e mi dice:
"Ti prego, succhiami dolcemente i capezzoli, mi stanno bruciando". Quindi ingerisco la punta destra, ancora più buona della prima, e inizio a prendermi cura delle sue tette mutilate, mi fanno molta tenerezza: sono belle come prima ma gli manca un pezzettino.
"Scusami, ti ho fatto male?" Gli dico io.
"Si ma è stato eccitantissimo, bravo, quando ricresceranno lo faremo di nuovo ok?"
"Sei sicuro?"
"Si sono sicuro, adoro avere i capezzoli mutilati, ma ora succhiameli così mi fai passare un po' di dolore"
"Ok ci penso io" quindi li ciucco con delicatezza. Dopo circa mezzora mi stacco da loro e lui ci mette due pezzetti di ghiaccio sopra. In serata li avrebbe medicati.
Quindi mi rivesto e ci salutiamo. Lui rimane senza maglietta perché ora gli bruciano le tette, dovrà medicarle per un po' di giorni.

Da quel giorno, ci incontriamo una volta al mese, e tutti i mesi gli riservo lo stesso trattamento. Adoro i suoi capezzoli sensibili.
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