questo non mi era mai capitato

Questo non mi era mai capitato
Francesca, vedova, da qualche anno, aveva voglia di risentirsi donna, aveva avuto un compagno , ma possessivo e gelosissimo, e lei si rifiutava di rimanere chiusa in gabbia.
Voleva la sua libertà, per andare a ballare, sua grande passione, per palestra, piscina.
Io, Arezzino l’avevo conosciuta per caso, in una chat, e lei stranamente aveva risposto , e dopo qualche breve messaggio abbiamo deciso di incontrarci, e dopo un caffè, altre telefonate, ed un altro incontro dove ci eravamo lasciati ad andare ad una bellissima ed intensa scopata, avevamo detto di rivederci in un luogo con un letto piu’ comodo.
A casa sua , lei non voleva portare nessun uomo, a condividere un letto che aveva forti ricordi.
Allora ho fissato un albergo in un posto tranquillo, lontano sufficiente da garantire una riservatezza.
Francesca, ha solo un difetto, è piuttosto bassa di statura, ma per il resto non le manca proprio nulla, ed il fatto che continuamente fra palestra e nuoto, mantiene sodi e belli le sue curve.
Arriviamo in albergo, e dopo aver ritirato la chiave entriamo in camra e subito ci abbracciamo e ci lasciamo andare a delicate effusioni, inizio a spogliarla, e vedo che si è vestita proprio epr eccitarmi, body viola, calze con reggi.
Dopo aver fatto una veloce doccia, ci buttiamo nel letto ed iniziamo a rotolarci fra di noi ad accarezzarci, e già lei è pronta per partire a vari ed intensi orgasmi, tutti molto silenziosi, li cpaisco solo erchè poi lei si abbandona ad un attimo di ripresa.
Nel frattempo lei me lo prende in mano , me lo massaggia con bravura, e me lo lecca in maniera divina.
Mentre io ricomincio ad accarezzarla, le viene voglia di sentirlo dentro, e la scopo, amissionario, mettendo le sue gambe alzate su di me, di fianco, a pecora, sempre con orgasmi silenziosi.
Mi è capitato di trovare donne multi orgasmiche, solo che lei proprio non volve sapere di smettere.
In macchina avevo ispezionato, anche con due dita il suo culetto, e quindi mi è tornato in mente, che poteva essere ben esplorato anche li, solo che non avevo creme lubrificanti.
Dal bagno ho preso il sapone bagnato e glielo ho ben struffato nel culetto, mettendomi il preservativo, ho puntato il mio uccello nel suo buchetto e con una decisa spinta ho fatto la sodomizzazione.
A questo punto è accaduto l’inaspettato, mai accaduto prima, che una donna godesse nella fica tranquillame3nte, mentre nel culetto iniziasse a godere gemendo tantissimo.
Cosi’ Francesca, ha iniziato a dire sempre piu’ forte, “si, siiii, daiiiii siiiiiiii” e piula inculavo, e piu’ godeva, abbiamo rotato i corpi assieme per poter ispezionare ogni parte del suo culetto, con lei che ha goduto almeno tre volte sempre urlando, non fortissimo, ma emettendo dei forti orgasmi.
La sodomizzazione è durata tantissimo, ho tirato fuori il mio pisello, tolto il preservativo sporchissimo, sono andato a lavarlo e tornato a letto ho detto a Francesca che ci pensasse lei ora a farmi divertire.
Lei me lo ha baciato, se lo è messo fra le tette, l’ha leccato, mentre io la masturbavo, lei provava ancra piacere allora l’ho fatta distendere nel letto ed inginocchiandomi all’altezza della sua testa, l’ho infilato i mio cazzo in bocca e l’ho sditalinata.
Questa scena, questa posizione, mi ha fatto perdere l’equilibrio mentale, e mi sono lasciato andare ad una sborrata memorabile e lunga.
Siamo rimasti a giocherellare ancora un po’, ma la scena di aver sentit godere cosi’ profondamente nel culetto, non mi era mai capitata