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Lui & Lei

LUDOVICA E LA NIPOTE


di Membro VIP di Annunci69.it Haroldthebar
03.01.2023    |    5.626    |    1 9.0
"Le nostre bocche si unirono e le nostre lingue vorticavano freneticamente , le mie mani ormai erano dentro la camicetta..."
Non era la prima volta che qualcuno me lo diceva e col tempo imparai ad usare meglio le mani per donare piacere. Qualcuno mi consigliava addirittura di diventare pranoterapeuta , le mie mani sono sempre bollenti e il loro massaggio a più di qualcuno faceva molto effetto.
La storia inizia nel mio ambiente di lavoro , uno studio che oggi potremmo definire “diffuso” in quanto sviluppato su più stabili all’interno di un condominio delimitato da un bel giardino . Conoscevo Ludovica da molti anni quando la prima volta si presentò in ufficio era poco più che ventenne , alta oltre il metro e ottanta , bionda occhi grigi uno sguardo ammaliante e due gambe favolose che cavalcavano delle scarpe dal tacco altissimo. Quando entrò in studio tutti i maschi e qualche donna si girarono a guardarla , lei salutò tradendo un leggero accento dell’est Europa chiese del titolare il quale la accolse nel suo ufficio . Vi restò qualche decina di minuti e poi uscendo , nel suo abito attillato nero che faceva intravvedere un seno molto abbondante , usci dalla porta e per qualche mese non se ne seppe più nulla.
Ogni tanto tra noi maschi si parlava di quella fugace visione commentando quanto figa era e quanto ci faceva diventare duro il cazzo al solo pensiero.
Dopo quasi un anno , improvvisamente , divenne una delle nostre colleghe e noi fummo veramente felici di accoglierla tra noi.
Facevo un lavoro diverso dal suo quindi non c’erano molti contatti , tuttavia qualche volta ci si incontrava davanti alla macchina del caffè e , con il passare del tempo , entrammo in una certa confidenza però sempre non travalicando mai il confine di rispetto dei normali rapporti tra colleghi .
Sapevamo di noi , delle nostre vite coniugali e non di rado si parlava di quanto fosse difficile mantenere vivo un rapporto .
Gli anni passarono veloci e la nostra amicizia divenne più forte , ovviamente si parlava un po di tutto e fu così che venni a sapere di un matrimonio precedente fallito e di un nuovo matrimonio in vista che doveva celebrarsi a breve .
Seppi anche di un figlio in arrivo e di una cognata che aveva una figlia , insomma tutto molto tranquillo e lineare , tant’è che passarono ancora altri anni ed il figlio crebbe .
Ogni tanto l’argomento cadeva sulla sua ignoranza informatica della quale Ludovica rideva ammettendo di essere tecnofobica .
Io in quel periodo ero poco più che quarantenne e , per diletto , mi occupavo di informatica che pur non essendo il mio mestiere mi affascinava molto .
Ludovica un giorno mi disse che il suo PC a casa non funzionava e senza molti preamboli mi chiese di andare a vedere se potevo risolvere i problemi di un modem che non era particolarmente performante e così ci accordammo per un tardo pomeriggio dopo il lavoro , lei faceva part time il mattino ed io invece finivo alle 18.
Quando uscii dal lavoro mi fiondai a casa sua , Ludo mi accolse con il solito sorriso smagliante , un paio di jeans ed una felpa , ai piedi un paio di pantofole da casa .
Mi presentò subito il figlio ormai 11enne che giocava in salotto e mi portò nello studiolo dove teneva il PC.
Risolsi la questione in poco tempo , alla fine era solo una configurazione standard da sistemare , nulla di particolare , provai a spiegare a Ludovica il problema lei mi ascoltava annuendo e si capiva che proprio non era la sua, ridemmo davanti ad un caffè e mi ringraziò per l’aiuto.
Stavamo per salutarci quando suonarono alla porta e Ludo attraverso il citofono disse all’ospite di salire , era una voce femminile.
Mi presentò alla nipote alta quanto lei 22 anni , bionda trucco curatissimo , occhi verdi una versione superfiga di Ludovica che tradiva una vaga parentela .
Era veramente gioviale mi salutò affettuosamente e scherzammo un po sullo studio , sulla scuola e su qualche altro argomento leggero .
Ludovica spiegò alla nipote chi fossi ed il motivo della mia presenza e tutto fu molto piacevole , guardai la nipote con occhi che tradivano un’eccitazione che faticavo a celare , mi ricordavano Ludovica da giovane , presi la porta e salutando tutti me ne andai verso casa affondando nei miei pensieri .
Il giorno dopo al lavoro Ludovica mi disse che sua nipote mi trovava un uomo affascinante e ne fui lusingato.
Era estate , faceva molto caldo e tra i racconti delle nostre vite venne fuori che lei e sua cognata , per poter arrotondare , curavano alcune proprietà di un loro connazionale che aveva una casa su lago ed una barca alla fonda al mare in un porto del nord Italia. La cognata aveva la patente nautica e viaggiava in barca con questa persona , organizzando l’equipaggio e la manutenzione del mezzo.
Ludovica invece teneva pronta la villa sul lago che faceva pulire e curare da personale di servizio e dai giardinieri in modo che quando il loro connazionale tornava in Italia poteva trovare tutto in ordine , si trattava di una persona molto abbiente ed esigente.
Fu così che Ludo mi chiese di installare il modem anche nella villa al lago , ed io senza farmi pregare, quando mi raccontò di questa bellissima villetta con piscina accettai volentieri .
La sera che avevamo scelto ero convinto di tornare a casa dopo il lavoro sul modem ma Ludo mi chiese se volevo fermarmi li alla villa per cena e mi propose di prendere del sushi fu così che allora prestabilita ci ritrovammo alla villa.
Una villa piccola, degli anni 70 ma tenuta in perfetto ordine , molto scenografica , a mezza collina con il lago di fronte , una piscina a forma di fagiolo su un bel prato curato .
Il sole ormai era basso all’orizzonte e l’operazione “modem” fu veloce , nel frattempo Ludo preparò la tavola con il sushi e una bottiglia di fino bianco fresco .
Mi ringraziò per l’aiuto e per aver accettato l’invito , era splendida , raggiante capelli biondi ondulati sulle spalle , i suoi magnifici occhi grigi , un paio di jeans che mettevano in risalto le lunghe gambe ed una camicetta color panna sbottonata davanti metteva in evidenza due tette da paura.
Si tolse subito le scarpe e coì feci anche io. Notai solo in questo momento che aveva messo su qualche chilo e il suo culo era rotondo e leggermente grosso , lo trovai molto sexy scoprendo , qualora ce ne fosse bisogno , che mi piacciono le forme femminili rotonde e morbide .
Cominciammo a cenare con il tramonto davanti dimostrando entrambi un certo appetito ed i calici di vino bianco furono molto apprezzati tant’è che la bottiglia fu presto quasi vuota .
Parlammo di qualche argomento leggero mi feci raccontare del proprietario della casa e del fatto che passava di li solo raramente quando era in Italia , nel frattempo i miei occhi non smettevano di fissare la scollatura di Ludo che , stranamente , sembrava sempre più profonda .
Vedevo chiaramente la forma dei capezzoli e ad un certo punto allungai la mia mano mentre Ludo sorrideva .
Mi chiese se mi piacessero e ovviamente risposi che ne ero entusiasta , volle verificare subito allungando una mano sui miei pantaloni che nascondevano un’erezione evidente.
Le nostre bocche si unirono e le nostre lingue vorticavano freneticamente , le mie mani ormai erano dentro la camicetta .
La sbottonai e la tolsi immediatamente gettandola a terra e rivelando due tette stupende grandi sode e con un capezzolo turgido contornato da un aureola di grandi dimensioni .
Mi gettai con la lingua sui capezzoli , Ludo emise un sospiro di sorpresa e godimento , lavorai per bene il capezzolo che si irrigidì ancora facendo gemere Ludo.
Lei aveva cominciato a slacciarmi la cintura ed a mettere la mano dentro ai miei jeans , avevo il cazzo già duro e fu una liberazione quando riuscii a far scendere i jeans e a toglierli del tutto .
Avevo addosso solo una polo leggera che Ludo mi sfilò velocemente a quel punto presi le spalle di Ludo e la ruotai con forza piegandola in avanti sul tavolo , qualche sushi si schiacciò sotto il suo ventre mentre sfilavo i pantaloni rivelando un perizoma nero molto sexy , adoravo il suo culo leggermente grande e le sue chiappe sode alle quali sferrai un paio di schiaffi cercando di non esagerare , a quella mossa Ludo reagì con un gemito.
Il sole era ormai tramontato dietro le montagne all’orizzonte e la luce violacea stava lasciando spazio ad una serata calda e tipicamente estiva .
Ludo era aggrappata al tavolo sporta in avanti vedevo le sue grandi tette schiacciate sul tavolo assieme al sushi , non me ne curai troppo e sfilai il perizoma affondando immediatamente il naso e le bocca tra quelle chiappe leccando avidamente il buco del culo che trovai molto profumato e la figa che era ormai umida .
Ludo esprimeva al meglio l’apprezzamento per queste mie mosse gemendo di piacere , eravamo soli e la esortai a non trattenersi , volevo sentirla.
Non se lo fece pregare e condendo con qualche parolaccia i gemiti mi pregò di continuare con la lingua.
Lo feci con gioia sentendo sempre più bagnata la sua figa mentre il mio cazzo duro cominciava già a colare per l’eccitazione .
A quel punto mi venne un’idea , chiesi a Ludo di girarsi sul tavolo di schiena nella parte dove non c’era il cibo che comunque spostai di lato e presi un foulard che Ludo aveva allacciato alla sua borsetta .
Le chiesi di fare quello che volevo e si seguirmi nel gioco , ne fu felice .
Le misi sugli occhi il foulard , a quella mossa Ludo si aggrappò al tavolo con le braccia dritte , presi le gambe e le piegai portando i piedi vicino alle braccia , sfilai la mia cintura dei pantaloni che erano a terra e immobilizzai la prima caviglia legandola al polso destro . Subito dopo la esortai a stare ferma e velocemente recuperai dal bagno vicino la cintura di un accappatoio facendo lo stesso con la caviglia e braccio sinistro .
Avevo sul tavolo la mia nuova tavola da apparecchiare , quindi presi il sushi e cominciai a distribuirlo su suo corpo ordinatamente preparandomi a continuare la mia cena prematuramente interrotta.
Chiesi a Ludo se aveva fame , disse di si ed assecondandomi aprì la bocca , presi le bacchette ed agganciato un California lo intinsi nella salsa di soia e glie lo avvicinai alla bocca , lo prese con avidità masticando con calma , nel frattempo presi del sashimi da sopra i suoi seni e lo mangiai anch’io dando qualche leccatina qua e la .
Salii sul tavolo ed infilai il mio cazzo duro nella bozza di Ludo , mi fece capire che questo gioco la faceva impazzire mugolando mentre mi succhiava la cappella .
La posizione era scomoda ma riuscii lo stesso ad infilare di più il cazzo muovendomi leggermente , i miei muscoli delle gambe però erano troppo in tensione e scesi di li a poco dal tavolo .
La cena continuò , avevo le gambe di Ludo aperte davanti a me , sopra il monte di venere un altro sushi pronto da mangiare quindi lo presi e lo portai alla mia bocca restando fermo davanti alla sua figa ad ammirare , annusare e leccare ogni tanto .
Con le bacchette presi le sue grandi labbra stringendo leggermente , Ludo stava impazzendo , mi chiese per due volte di slegarla, non accettai.
Fermo davanti alla figa aperta e grondante con le bacchette cominciai a giocare con il clitoride che ormai era grosso rosso e duro , cercai di essere leggero ma deciso e l’effetto fu sorprendente .
Un leggero fremito di Ludo mi preannunciava un breve squirting e le sue urla di piacere mi fecero sollevare in piedi .
La slegai velocemente e baciandola freneticamente cominciai a scoparla con forza , Ludo aggrappata al tavolo urlante di piacere accompagnava con movimenti ondulatori le mie spinte , sentivo dentro di lei e di me il piacere crescere all'infinito e continuammo per alcuni interminabili momenti fino ad un urlo liberatorio di entrambi che mi fece sborrare dentro a Ludo che nel frattempo aveva piantato le sue unghie sulla mia schiena anch'essa in preda ad un orgasmo irrefrenabile.
Fummo esausti e felici abbracciandoci per qualche secondo e baciandoci dolcemente , poi ci sollevammo dal tavolo , presi per mano Ludo ed uscendo nel prato andai verso la piscina .
La notte era calda piena di stelle e la luna ormai si rifletteva sul lago in lontananza , illuminati dal blu delle lampade sommerse sott’acqua ci tuffammo per un bagno ristoratore emergendo e baciandoci ancora .
“E’ stato fantastico” disse Ludo con tono di voce profonda che non avevo mai sentito , io ricambiai l’apprezzamento . Di li a poco dovevo tornare a casa , così sistemammo la cucina , feci una doccia e mi rivestii. Quando stavo per salire in macchina ringraziai Ludo per la magnifica serata “salutami tua nipote “ dissi con uno sguardo che fece sgranare gli occhi a Ludo……
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