Mia madre e Coppianormanna 1

Che mia madre amasse ancora il cazzo, vedova e a quasi sessant'anni, era ormai un fatto noto per me. Anche normale direi, nulla di eccezionale, nel pieno della vita e senza vincoli di nessun tipo che potessero limitarne la voglia di scopare.
Fra titubanza ed eccitazione, imbarazzo e desiderio, sensi di colpa e voglia di sesso, negli ultimi tempi si era, finalmente, lasciata andare, per la sua gioia e felicitità, ma anche di chi l'aveva montata a dovere: perchè nel sesso mia madre non è schizzinosa, affatto; di indole sottomessa e con qualche mio "aiutino" esterno, era stata protagonista di grandi scopate e soddisfazioni di più uomini, fra profonde e possenti inculate, bocchini golosi, copiose sborrate in faccia, per nulla contraria ad un linguaggio osceno e diretto e sempre pronta, a richiesta, ad ingoiare con gusto la densa crema dei suoi amanti.
Mi chiedevo se avesse mai giocato con una donna, con una coppia, se avesse desiderio di farlo ed il mio pensiero andò ad una coppia mia amica, conosciuta anni fa, presente su questo sito,Coppianormanna.
Lei giunonica Dea dalle curve atomiche, un seno da sballo ed un sorriso contagioso, solare e maliziosa come poche. Lui il classico porcellone della porta accanto, il signore dalla batttuta sempre pronta, cordiale e con quella luce negli occhi di chi ne ha vissute tante ed ancora ben pronto a godere e a far godere. La coppia perfetta per vedere se mia madre poteva esser intrigata da un caldo incontro a tre.
Il primo incontro "casuale" avvenne in un centro commerciale: io con mia madre li incontriamo li, fra scaffali e corsie: saluto lui, Fabio, come mio carissimo collega appena andato in pensione, compagno di lavoro e di tante risate assieme, lei Stefy, la splendida moglie al suo fianco. Le presentazioni, batuttine, un caffè assieme prima di continuare a far la spesa. Un bel feeling sin dall'inizio.
Il secondo incontro qualche settimana dopo, sempre "casuale", sotto la mia sapiente regia, questa volta loro due e mia madre, sola a far la spesa. L'aperitivo preso da soli e la Stefy che fa il primo affondo "non ti preoccupare se questo quà ti guarda il seno, non sa resistere alle curve". Il riferimento a Fabio che guarda la 5a di mia madre con occhio voglioso. Tutti e tre sorridono, partono battute, mia madre lusingata, la Stefy che non appare gelosa e lui che conferma malizioso. Ancora un aperitivo che scalda l'atmosfera, gli sguardi ammiccanti e lo scambio di numero di telefono: "vieni a trovarci, quando vuoi, se ti va anche sabato pomeriggio, a casa nostra, senza tutta questa confusione".
L'invito di Stefy è accolto da mia madre e così, il sabato seguente, va a trovarli: stivali neri al ginocchio, calze nere, gonna stretta poco sotto al ginocchio, un golfino rosso sopra, scollo a V, un pò troppo strettino per le sue curve ed il suo seno, ben truccata e con rossetto. Quando Fabio apre la porta ne resta colpito, partono i complimenti, le battute, i sorrisi, fa accomodare mia madre sul divano in sala e dopo pochi istanti arriva Stefy: i tacchi sono a spillo, almeno 12 cm, l'abito intero, leggerissimo ma sopratutto molto scollato lascia poco spazio all'immaginazione. Le sue tettone sono esposte, enormi e piene mammellone a vista, coperte davvero il minimo.
Mia madre la guarda, sorride, uno sguardo un pò confuso e la Stefy ammette la sua scelta: cara, oggi per competere con te devo vestirmi così, che Fabio non ha fatto altro che parlare di te in questi giorni.
Partono le risatine, ancora battute, tutti e tre sul divano, mia madre al centro a sorseggiare un limoncello. Gli sguardi, occhi negli occhi, poi la Stefy che mette una mano sulla coscia di mia madre, senza dirle nulla. Fabio fa la stessa cosa sull'altra gamba.
"Secondo lu la porti pelosa, io dico che te la sei rasata e curata bene prima di venire da noi". Nel momento stesso in cui Stefy fa la domanda a mia madre, Fabio si alza e si inginocchia fra le cosce, le schiude ancora un pò ma la gonna è stretta, non sale abbastanza.
Ormai non servono altre parole; Stefy fa alzare mia madre e l'aiuta a sfilarsi la gonna stretta: "voi siete pazzi", commenta mamma mentre si fa spogliare e Fabio le sfila anche lo slip. La fica è si pelosa, nera e folta ma ben curata. Stefy gliel'accarezza: lo sapevo che avevi voglia, ti sei fatta pure un ditalino dopo averla rasata vero? Di la verità?
Sorridono tutti e mia madre si risiede, questa volta con la fica nuda e le cosce spalancate.
Fabio si china ancora, gliela apre, gioca con le labbra gonfie, solletica il clito, sente la fica umida e si rivolge alla moglie: troia è troia, la fregna è già bagnata!
Infila il viso fra le cosce di mia madre ed inizia a leccargliela voglioso; sembra volerle mangiare la fica, strofina il viso, affonda la lingua, le respira dentro e cerca di berne il succo...
Mia madre inizia a contorcersi, trattiene a stento gemiti e mugolii e la Stefy si sfila l'abito, resta il slip ma con quelle enormi mammellone in bella vista; ne prende una ed inizia a strofinargliela sul viso, sulle labbra. "Lecca, leccami il seno dai" , le dice Stefy con tono perentorio e mia madre, lasciandosi accarezzare il viso dalla sua mammellona, tira fuori la lingua ed inizia a leccarla. "Ohhh, che brava troia che sei, lecca, lecca bene, anche il capezzolo, succhialo". Mia madre esegue a comando e si gusta quell'enorme seno. "Dai che se lecchi bene le tettone dopo ti faccio fare un pompino a mio marito, lo vuoi il cazzo in bocca, li sai fare bene i bocchini si?" Mia madre la guarda, non smettendo mai di baciarle e leccarle le mammellone.
I giochi sono iniziati!