Gay & Bisex
La prima volta
di volgia_bsx
03.07.2024 |
14.454 |
27
"Una volta entrati, la porta si chiuse alle nostre spalle con un clic che sembrava segnare l'inizio di qualcosa di nuovo e sconosciuto..."
Il sole stava tramontando dietro le colline, tingendo il cielo di arancione e rosa. Entrai nella palestra dell'albergo, sentendo subito l'aria condizionata rinfrescare la mia pelle sudata. Era stato un lungo viaggio di lavoro, e tutto ciò che desideravo era un buon allenamento per scaricare la tensione accumulata. La palestra era quasi deserta, solo un paio di persone sparse tra i vari attrezzi.Indossavo una canottiera nera aderente che metteva in risalto i muscoli delle braccia e del torace, e dei pantaloncini da ginnastica che accentuavano le mie gambe toniche. Mi diressi verso la sezione dei pesi, dove notai subito un uomo che sollevava dei manubri con facilità. Era un po' più alto di me, con capelli scuri e occhi profondi. Il suo corpo era scolpito alla perfezione, ogni muscolo sembrava scolpito nel marmo.
Mentre iniziavo il mio riscaldamento, non potevo fare a meno di notare che l'uomo mi stava osservando. Ogni volta che alzavo lo sguardo, i nostri occhi si incontravano, e c'era qualcosa in quello sguardo che mi faceva sentire nervoso ed eccitato allo stesso tempo. Dopo alcuni minuti, l'uomo si avvicinò con un sorriso gentile.
"Ciao, mi chiamo Alex. Posso aiutarti con l'allenamento?" disse con una voce bassa e rassicurante.
"Piacere, io sono Marco. Sì, grazie, sarebbe fantastico," risposi, cercando di mantenere la calma nonostante il cuore mi battesse forte nel petto.
Alex mi mostrò alcuni esercizi, avvicinandosi ogni volta di più, il calore del suo corpo era quasi tangibile. Quando mi sdraiai sulla panca per fare delle distensioni, sentii le mani di Alex che mi aiutavano a sollevare il bilanciere. Le sue dita sfiorarono le mie, e sentii un brivido percorrermi la schiena.
Finito l'allenamento, Alex suggerì di fare un po' di stretching per rilassare i muscoli. Ci mettemmo su dei tappetini uno accanto all'altro, e Alex iniziò a guidarmi attraverso una serie di movimenti lenti e deliberati. Ogni volta che Alex si avvicinava, potevo sentire il profumo del suo sudore mischiato a quello del deodorante. Un profumo maschile, intenso, che mi faceva sentire elettrizzato.
Quando finalmente terminammo, eravamo entrambi coperti di una leggera patina di sudore. Alex si avvicinò di nuovo, questa volta più vicino, tanto che potevo sentire il calore del suo respiro sul viso.
"Ti va di bere qualcosa in camera mia?" chiese Alex con un tono che non lasciava spazio a fraintendimenti.
Annuì, incapace di parlare per l'eccitazione. Seguii Alex fino alla sua camera. Una volta entrati, la porta si chiuse alle nostre spalle con un clic che sembrava segnare l'inizio di qualcosa di nuovo e sconosciuto.
La camera era illuminata solo dalla luce soffusa delle lampade da comodino. Alex si avvicinò a me, posando una mano sul mio petto. Il mio cuore batteva così forte che sembrava voler uscire dal petto. Alex mi guardò negli occhi, poi abbassò lo sguardo sulle mie labbra e si avvicinò per un bacio lento e profondo. Le nostre lingue si incontrarono in una danza sensuale, e sentii il corpo di Alex premere contro il mio, solido e desideroso.
Ci spostammo verso il letto senza interrompere il bacio. Alex mi spinse dolcemente sul materasso, poi si tolse la maglietta, rivelando un torso scolpito che brillava alla luce fioca. Lo seguii, e presto entrambi fummo nudi, i nostri corpi avvinghiati in un abbraccio appassionato.
Alex baciò il mio collo, scendendo lentamente lungo il petto, mordicchiando delicatamente i miei capezzoli e facendomi rabbrividire. Le sue mani esploravano ogni centimetro del mio corpo, scivolando lungo i fianchi, afferrando i miei glutei con una presa ferma che mi fece gemere di piacere.
Quando Alex arrivò all'inguine, sentii una scarica di piacere attraversarmi il corpo. Alex mi prese in bocca, le sue labbra calde e umide avvolgevano la mia virilità con una maestria che mi fece perdere ogni controllo. Ogni movimento era studiato, ogni leccata era precisa e deliberata, ogni volta che la sua lingua sfiorava il mio glande, un brivido di piacere mi attraversava.
Alex aumentò il ritmo, prendendomi più in profondità nella sua gola, facendomi gemere di piacere. Le sue mani si mossero sui miei fianchi, tenendomi fermo mentre continuava a lavorare con la sua bocca, creando un vortice di sensazioni che mi faceva girare la testa. Potevo sentire la sua lingua che scivolava lungo il mio membro, avvolgendolo, mentre le sue labbra serravano delicatamente alla base, creando una sensazione di calore e pressione irresistibile.
I gemiti di piacere riempivano la stanza, e mi lasciai andare, lasciando che Alex mi portasse fino all'orlo del piacere. Sentivo le sue labbra muoversi con più intensità, mentre i suoi occhi mi guardavano con desiderio e complicità. Quando sentii di essere sul punto di esplodere, Alex si fermò per un momento, guardandomi negli occhi, e poi riprese con una determinazione che mi fece perdere ogni controllo.
Il mio respiro diventava sempre più pesante, il mio corpo tremava di piacere, e con un ultimo gemito, raggiunsi l'apice. Sentii il mio piacere esplodere dentro la sua bocca, e Alex continuò a muoversi, bevendo ogni goccia, senza mai distogliere lo sguardo dal mio..
Quando Alex senti' di essere sul punto di esplodere, si fermò e risalì lungo il mio corpo, baciandomi con ardore. Mi sussurrò all'orecchio con una voce roca di desiderio: "Voglio entrare dentro di te."
Ancora travolto dall'eccitazione, annuì e mi girai, lasciando che Alex mi preparasse. Sentii le sue dita lavorare con attenzione, il loro tocco deciso ma delicato. Alex prese un po' di lubrificante, scaldandolo tra le mani prima di applicarlo. Le sue dita si muovevano in modo esperto, sfiorando e massaggiando, facendomi rilassare. Iniziò a inserire un dito dentro di me, muovendolo lentamente, preparandomi con attenzione. Sentii una leggera pressione trasformarsi in una sensazione di piacere. Alex aggiunse un secondo dito, poi un terzo, allargando delicatamente, il calore e la tensione si mescolavano in un crescendo di sensazioni.
Quando finalmente Alex entrò in me, il suo ingresso fu lento e misurato. Sentii il suo membro spingere contro di me, il misto di dolore e piacere mi fece gemere a voce alta. Alex rimase fermo per un momento, permettendomi di adattarmi alla nuova sensazione, poi iniziò a muoversi lentamente. Ogni spinta era calcolata, il suo corpo si muoveva con una precisione che mi faceva tremare.
Il dolore lasciò presto spazio a un piacere intenso. Sentivo ogni centimetro di Alex dentro di me, ogni spinta mandava onde di piacere attraverso il mio corpo. I nostri corpi si muovevano all'unisono, il ritmo diventava sempre più frenetico. Alex si piegò in avanti, afferrando i miei fianchi con forza, spingendomi più in profondità.
I gemiti di piacere riempivano la stanza, il calore dei nostri corpi si mescolava, creando una sensazione di intimità e desiderio. Potevo sentire il respiro affannato di Alex sul mio collo, le sue labbra che sfioravano la mia pelle, mentre i suoi movimenti diventavano sempre più intensi.
Ogni spinta mi faceva sentire come se stessi per esplodere. Il piacere era travolgente, ogni muscolo del mio corpo era teso, ogni fibra del mio essere era concentrata su quel momento. Con un ultimo, potente movimento, raggiungemmo l'apice insieme, i nostri gemiti si fusero in un'unica sinfonia di piacere.
Quando tutto fu finito, rimanemmo abbracciati sul letto, i nostri corpi ancora tremanti per l'intensità dell'esperienza. Sentii un senso di pace e appagamento come non avevo mai provato prima. Guardai Alex negli occhi e vidi riflesso lo stesso sentimento.
Alex mi baciò di nuovo, questa volta con una dolcezza che faceva vibrare ogni fibra del mio essere. Le nostre lingue si incontrarono di nuovo, esplorandosi lentamente, come se volessimo prolungare quel momento di intimità il più a lungo possibile. Sentivo ancora il suo corpo premere contro il mio, il calore della sua pelle mescolato con il mio sudore.
Alex si staccò leggermente, i suoi occhi brillavano alla luce soffusa della stanza. "Sei incredibile," sussurrò, accarezzandomi il viso con delicatezza.
Il mio respiro si era finalmente calmato, ma il desiderio di stare vicino ad Alex era ancora forte. Lo sentivo accarezzare il mio petto, tracciando con le dita delle linee invisibili che mi facevano fremere. Ogni tocco era una scintilla che riaccendeva il fuoco dentro di me.
"Posso abbracciarti?" chiese Alex con un tono che era quasi un sussurro.
"Sì," risposi, la mia voce era poco più di un soffio. Alex si spostò leggermente, mettendosi di fianco a me e avvolgendomi in un abbraccio. Sentivo il suo petto contro la mia schiena, il battito del suo cuore che risuonava all'unisono con il mio. Le sue braccia mi avvolgevano, forti e protettive.
Rimanemmo così per un po', il silenzio rotto solo dal nostro respiro tranquillo. La sua mano scivolò lungo il mio fianco, risalendo fino alla mia spalla, poi giù lungo il braccio. Il suo tocco era leggero, quasi reverenziale, come se stesse esplorando ogni centimetro del mio corpo con una nuova consapevolezza.
Alex iniziò a baciarmi il collo, le sue labbra sfioravano la mia pelle con una delicatezza che mi fece chiudere gli occhi di piacere. I suoi baci scesero lungo la mia schiena, piccoli baci che accendevano scintille di desiderio ovunque andassero. Sentivo i suoi denti mordicchiare leggermente, il contrasto tra la dolcezza dei baci e la leggera pressione dei morsi mi faceva rabbrividire.
Le sue mani si mossero sui miei fianchi, poi scivolarono lungo le mie gambe, accarezzandomi con una lentezza studiata. Alex mi girò dolcemente, facendomi voltare verso di lui. I nostri occhi si incontrarono di nuovo, e in quel momento sentii che non c'era bisogno di parole.
Alex si avvicinò, le nostre labbra si sfiorarono, e poi si fusero in un bacio che era al contempo dolce e appassionato. Sentivo il suo desiderio crescere di nuovo, e il mio corpo rispondeva al suo tocco con una rinnovata intensità. Le sue mani esplorarono ogni parte di me, come se volesse memorizzare ogni dettaglio, ogni curva, ogni muscolo.
Le sue dita tracciavano linee di fuoco lungo la mia pelle, ogni tocco era una promessa di piacere. Mi baciò con più fervore, le nostre lingue si intrecciavano in una danza di pura passione. Sentivo il suo membro duro premere contro il mio, il calore che emanava ci avvolgeva entrambi.
Alex si spostò lentamente, mettendosi sopra di me, il suo corpo premuto contro il mio. Sentii il suo respiro caldo sul mio viso, i suoi occhi che brillavano di desiderio e affetto. Si mosse lentamente, la sua mano guidò il suo membro fino a me, e con un movimento lento e deciso, entrò di nuovo dentro di me.
Il piacere era ancora più intenso questa volta, le sue spinte erano lente ma decise, ogni movimento era calcolato per massimizzare il piacere. Sentivo ogni muscolo del suo corpo tendersi e rilassarsi con ogni spinta, i suoi gemiti si mescolavano ai miei, creando una sinfonia di puro piacere.
Il ritmo aumentò gradualmente, ogni spinta era più profonda e intensa, il piacere si intensificava a ogni movimento. I nostri corpi si muovevano in perfetta armonia, come se fossimo due parti dello stesso tutto. Sentivo il suo calore dentro di me, la sua forza, il suo desiderio.
Con un ultimo, potente movimento, raggiungemmo di nuovo l'apice insieme, i nostri corpi tremavano di piacere, i nostri gemiti si fusero in un'unica esplosione di pura estasi. Rimanemmo avvolti l'uno nell'altro, i nostri corpi ancora tremanti, il nostro respiro affannoso.
Alex mi abbracciò ancora più stretto, il suo corpo avvolgeva il mio con una dolcezza che mi faceva sentire al sicuro e amato. Sentii il suo cuore battere contro il mio, i suoi baci leggeri sulla mia fronte, il suo respiro che si calmava gradualmente.
Quella notte, in quella camera d'albergo, avevo scoperto una parte di me che non sapevo esistesse, e ne ero grato.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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