La preda

È ' notte fonda, esco dall' ascensore. La Preda pesa sulla mia spalla destra, non pensavo fosse cosi' pesante: sembrava piuttosto magra. Con un po' di difficoltà infilo la chiave nella toppa, la porta si richiude dietro di me. Accendo la luce in ingresso, mi avvio verso la camera da letto, finalmente siamo arrivati. Stendo la preda sul letto, dolcemente. Le lenzuala bianche di lino fanno un bel contrasto con i capelli scuri. Ha ancora gli occhi chiusi, il sonnifero che le ho versato nel bicchiere di nascosto la farà dormire ancora per un po'. Bene, cosi' avrò tutto il tempo per prepararla per la Cerimonia. Mi spoglio, guardandola addormentata sul letto, le labbra appena socchiuse. Una bella Preda, ho scelto proprio bene. Prendo le corde già preparate sul comodino da oggi pomeriggio, e comincio a legarle i polsi alla spalliera del letto. I nodi devono essere abbastanza stretti per prevenire ogni movimento - sono sicuro che cerchera' di liberarsi quando si risveglia - ma non tanto stretti da farle male. Poi le caviglie: prima la destra, poi la sinistra. Controllo che le gambe siano aperte ad un angolo comodo, le mie dita scivolano lungo le cosce, e accarezzano dolcemente il sesso. Bene, completamente depilata, come piace a me. Ho scelto bene. La Preda indossa un bel vestito verde scuro di satin, con le spalline. Quasi un peccato rovinarlo, penso mentre afferro le forbici dal comodino. La stessa fine faranno il reggiseno e le mutandine di pizzo nero. Decido di non togliere le calze autoreggenti ed i tacchi neri a spillo, sono perfetti per la Cerimonia. La Preda si sta risvegliando: ancora pochi dettagli di preparazione, poi potremo cominciare. Infilo con forza il bavaglio nella bocca, ora e' pronta. La sveglio con uno schiaffo forte sulla guancia destra. Apre gli occhi, aspetto con pazienza che si svegli completamente, che si renda conto di essere nuda, legata ed imbavagliata sul letto. Le pupille si dilatano dalla paura, panico nei bei occhi chiari. Le accarezzo dolcemente la guancia, dicendole che andrà tutto bene, se collaborerà alla Cerimonia. Comincio ad accarezzarle i seni, mordicchiando i capezzoli. Sento i suoi gemiti di sorpresa e dolore, trattenuti dal bavaglio. Scendo sul suo corpo, accarezzando la pelle liscia del ventre fino alle gambe. Apro delicatamente il sesso con le mani, e la assaggio. Ha un sapore buonissimo. Ho scelto bene. Mi muovo sopra di lei e la penetro lentamente. Sento che sta cercando di liberarsi dai nodi, e le sorrido: sapevo che avrebbe provato, ma i nodi sono fatti bene e non le permettono nessuna movimento. Mi muovo dentro di lei con decisione, godendomi i suoi gemiti di paura, ed i suoi tentativi di divincolarsi sotto di me: la Preda non si arrende, e questo mi eccita ancora di piu'. Sento l'orgasmo che arriva mentre i miei movimento si fanno veloci: le mie spinte sempre più profonde si mescolano alle le contrazione del suo sesso, i suoi gemiti sempre piu' forti sotto il bavaglio. La Preda ha smesso di muoversi, la testa poggiata sul lato destro, il petto che si solleva con ogni respiro affannato. "Brava, stai ferma cosi" le sussurro nell'orecchio, "ho quasi finito" . Ancora due spinte e vengo dentro di lei, urlando. La cerimonia è conclusa, è il momento di liberarla. Prima il bavaglio, sono curioso.
"Allora amore, ti è piaciuto?"
"Si, però i nodi al polso destro sono un pò stretti e mi fanno male"
"Scusa amore, ti slego subito. Sei venuta vero?"
"Si amore, certo. Ora pero' ho una fame da lupi, andiamo a mangiare fuori?"
"Ottima idea, però stai attenta al bicchiere, non sia mai che qualcuno ti metta il sonnifero nel vino sul serio… "
"Scemo!!! "