Racconto a catena

Ciao a tutti ripropongo ( è già stato fatto anni fa ) un racconto a catena, diversamente dalle versioni precedenti, non bisognerà agganciarmi a chi scrive prima di noi, ma come si fa nelle sitcom si scriverà una breve scena intera, in questo modo ognuno avrà la piana gestione creativa della propria scena.
Unica cosa che legherà i racconti sono i protagonisti ( di volta in volta chi scrive la propria scena potrà aggiungerne di nuovi o rimuoverne di vecchi), chi scrive poi la propria scena dovrà concludere indicando dove si svolgerà la scena successiva.
Es. ( scena prima ) “ero seduto al tavolino del bar”, descrizione della scena, conclusione “ mi alzai e andai verso il bancone” ( fine della scena, e spunto per la seconda scena “ il bancone del bar”), e così via.

Quel sabato avevo letto che in un locale della mia città, dove fanno della musica dal vivo, ci sarebbe stato un gruppo jazz davvero interessante. Così ci andai per passare un serena serata ascoltando della buona musica e bevendo della buona birra.
Il locale non era ancora pieno, così non ebbi difficoltà a trovare un buon tavolo vicino al palco.
Ordinai la mia Du Demon, e nell’attesa che il gruppo iniziasse a suonare, osservavo i vari avventori che cominciavano ad affollare il locale.

Capito così così

Tra le luci soffuse, il gran vociare degli avventori, gli artisti che si preparavano sul palco e le cameriere che servivano i tavolini ormai pieni, regnava una gran confusione. Sicuro di non essere visto mentre sorseggiavo la mia birra accompagnata da dei lupini, mi misi ad osservare la donna. Ad ogni dettaglio cercavo di dare un significato. “ i capelli sono davvero rossi?, secondo me sono tinti è un rosso troppo acceso, sarà che vuol apparire più pantera”, poi “il trucco è in linea con l’essere pantera, rossetto rosso vivo, occhi segnati da trucco appariscente”. Forse si sentì osservata, tanto che mi accorsi che anche lei stava guardando me.
Non volendo sembrare invadente spostai lo sguardo al palco, e feci segnale alla cameriera per un’altra birra.
Mi senti toccare la spalla, e mi spostai leggermente, per consentire alla cameriera di posare la birra sul tavolo. “Ciao, guardavi qualcosa di interessante prima?”, cavolo non era la cameriera, ma la rossa. “Ciao, scusami, non volevo essere invadente”, “di nulla tranquillo, ma rispondi alla mia domanda, visto qualcosa di interessante?”, “ sicuramente ho visto una bella donna”, entrambi ci mettemmo a ridere, lei sposto la sedia, e si sedette, io diedi uno sguardo al suo tavolo è l’uomo che era con lei era seduto tranquillo a conversare con un’altra coppia che si era aggiunta al loro tavolo. “Il tuo compagno è rimasto al tavolo, non si arrabbierà?” chiesi, “no tranquillo mio marito non si arrabbia sa che non scappo”, i tavolini non erano molto grandi, già in tre si era stretti, fatto sta che seduti avevo una gamba della tasso tra le mie, e ovviamente una mia gamba tra le sue. “Sembra molto grande” disse bevendo da mio bicchiere, “ si ma vedrai che si riempirà lo stesso, è sempre così quando ci sono dei bravi gruppi”, “ ma io non mi riferivo al locale” rispose la rossa, rimasi un attimo a riflettere a cosa si riferisse, ma quando sentì il suo ginocchio spingersi e muoversi sul mio pene, capi a cosa si riferiva.

Piccolo ot.
Ade hai dimenticato di spostare La scena alla fine........non farlo fare a me ,sennò è il piano di sopra ma gli costerà 200 euro al nostro amico! 🙂 🐷

Quotato da mishaemasha,

Piccolo ot.
Ade hai dimenticato di spostare La scena alla fine........non farlo fare a me ,sennò è il piano di sopra ma gli costerà 200 euro al nostro amico! 🙂 🐷

Schhhhhhhhh la scena si è spostata sotto il tavolo, devi seguire il racconto non come luoghi ma come inquadrature 🙂

Sorrisi anche se più che un sorriso era un ghigno, iniziò lo spettacolo, il sax inizia un preludio, le luci si abbassarono, ed io li fermo ad osservare la rossa, che sotto il tavolo stava ravvivando il mio sesso, che non tardò a rispondere con una consistente erezione, mentre guardavo dalla generosa scollatura il seno prorompente della rossa, e la lingua che si passava con disinvoltura sulle labbra, allargai quasi di istinto le gambe, agevolandola nei sui movimenti. Bevvi un altro sorso di birra, posai il bicchiere, e facendo scivolare la mano sotto il tavolo, raggiunsi la sua gamba, senti la sua pelle di seta e sali lungo le sue cosce calde sino ad arrivare al suo perizoma. Comincia a ricambiare il suo massaggio, carezzandola a mia volta attraverso il perizoma, anche lei allargò leggermente le gambe, ed io ponendo la mia mano sul suo sesso, ne sentì il calore mentre iniziava a bagnarsi. Le spostai il perizoma e feci scorrere dentro le dita incontrando le sue grandi labbra, mi intrufolai tra esse, i suoi umori bagnavano le dita che scorrevano più facilmente dentro stuzzicandole il clito.

...la guardo dritto negli occhi, quel sguardo fa battere a mille il mio cuore, la sua sicurezza mi fa eccitare, sentire il suo ginocchio in mezzo alle mie cosce mi fa avere erezione, lei la sente ''Vedo che sei contente di avermi seduta al tuo tavolo! Berty piacere!'', la sua sfacciataggine m'intimorisce, nelle mie relazioni sono sempre stato dominante, sempre sicuro di se, ma lei e diversa, provo a non farlo notare ''David piacere!Bella gonna'', lei sorride e girando la testa verso il tavolo di suo marito ''Lui è Tom, mio marito, oggi e il nostro anniversario, li ho promesso un regalo insolito'', e mentre lo dice sfiora la mia mano con la sua ...

Si, appunto dove sarà andata?

"NON VOGLIO AVERE IMPEDIMENTI MOTORI..." Ti adoriamo Elisa85Ely

David è perplesso ,eccitato, sente ancora il calore di Berty. Guarda le labbra dell'altra donna gustarlo nel bicchiere la serata si fa calda..

to be continued

Riccardo, il compagno di Lara, guarda la situazione stringendo il cellulare tra le mani.
Con il passare del tempo è diventato un fuoriclasse nello scrivere messaggi senza guardare lo schermo.
E' quasi certo di aver scritto correttamente "Abbiamo un nuovo iniziato, se tutto va bene saremo lì tra un ora scarsa".
Velocemente muove il dito sulla scritta "invia" dopo aver selezionato il mittente.
La sua biondissima Lara gli pone, scherzosamente, vicino alle labbra ciò che resta del cocktail 'contaminato'
-Ne vuoi un sorso?
-Amore, finiscila!- dice lui gardandola con sgaurdo duro.
Allontana il cocktail e ritorna a fare da spettatore alla situazione.
La sensualissima Berty prende il suo giacchino rosso, lo porge al nuovo iniziato David -Me lo metti?- e sorridendo maliziosamente aggiunge -Il giubbetto, eh!-
David, eccitato e frastornato, esegue.
I cinque si preparano per andarsene durante l'assolo di chitarra del capellone del gruppo jazz.