8 anni fa
Noto con piacere girovagando nella sezione che molti si dilettano nella scrittura ma dove si svolgono le argomentazioni più interessanti ci sono i soliti utenti che sono su a69 esclusivamente per scrivere e confrontarsi. Data questa passione mi domando se qualcuno di voi abbia mai provato a scrivere qualcosa più impegnativo di un racconto. Vi è mai passato per la testa di creare uno scritto da provare a pubblicare...?
8 anni fa
Secondo noi c'è qualcuno nascosto
8 anni fa
Be una raccolta è più un lavoro di tempo che di fantasia. E riguardo i corsi credo che la creatività o c'è o non c'è, nel senso che saranno certamente utili per un impostazione corretta e grammaticale di un racconto/libro, ma i lavori di successo sono venuti fuori da gente anonima con grande fantasia, gli studiati sfornano solo mattoni di saggistica. Almeno è il mio punto di vista su un piano più esteso di letteratura, non solo erotica.
8 anni fa
Che li segua i corsi, che li segua.... Poi anche quello di grammatica, poi quello di ortografia, poi anche di sintassi.....Quotato da Yatran1,Una signora conosciuta, ha intenzione di raccogliere i suoi racconti in un libro. Poi c'è chi sta facendo corsi di scrittura creativa.
8 anni fa
Quoto e rilancioQuotato da ProfumodiBosco,Fatto...ma di genere diverso.
Bella esperienza, ma per fortuna non campo di questo... 🙂 😄
8 anni fa
Ma che avete gli agenti segreti? Come fate a sapere cose che dal topic non si evincono? Per le cose comprensibili solo tra voi, perché non usate i messaggi privati?
Io non so se chi ha proposto io topic abbia retro-pensieri o se ci sono più nick per una stessa persona o più persone dietro un unico pseudonimo. Mi attengo al tema proposto e rispondo: Sì, ci ho provato, ho capito da solo che non vale molto e lo conservo ancora nel cassetto in attesa di trasferirlo nel cestino. Non è del genere erotico.
In compenso ho provato con soggetti teatrali tradotti in spettacoli da compagnie di attori dilettanti. Forse il merito non sarà del testo ma del regista e degli attori ma sono stati applauditi...ed ho appagato la mia vanità. Per chiarezza neanche i soggetti teatrali sono erotici.
Non ho speso soldi per la pubblicazione delle altre cose.
Una persona di mia conoscenza che scrive molto meglio di me ha pubblicato in proprio un suo lavoro, tiratura 1000 copie, una trentina le ha regalate (una anche a me) più di 950 stanno negli scatoloni dl suo garage. Non so cosa pensa il mio amico, a me servono da monito
Io non so se chi ha proposto io topic abbia retro-pensieri o se ci sono più nick per una stessa persona o più persone dietro un unico pseudonimo. Mi attengo al tema proposto e rispondo: Sì, ci ho provato, ho capito da solo che non vale molto e lo conservo ancora nel cassetto in attesa di trasferirlo nel cestino. Non è del genere erotico.
In compenso ho provato con soggetti teatrali tradotti in spettacoli da compagnie di attori dilettanti. Forse il merito non sarà del testo ma del regista e degli attori ma sono stati applauditi...ed ho appagato la mia vanità. Per chiarezza neanche i soggetti teatrali sono erotici.
Non ho speso soldi per la pubblicazione delle altre cose.
Una persona di mia conoscenza che scrive molto meglio di me ha pubblicato in proprio un suo lavoro, tiratura 1000 copie, una trentina le ha regalate (una anche a me) più di 950 stanno negli scatoloni dl suo garage. Non so cosa pensa il mio amico, a me servono da monito
8 anni fa
Infatti credo che sia solo un mercato/truffa quello dell'editoria che ti domanda di stampare a tue spese e percentuali varie. Credo più che altro che un ottimo lavoro sviluppa da se il suo successo, basta cogliere quello che interessa e indigna la società in quel momento e sviluppare curiosità sul tema trattato. Io è un po che lavoro su una storia non proprio erotica ma di forte impatto sociale, spero andrà bene.
8 anni fa
Poco ma sicuro rauck... Di fregature ce ne sono quante ne vuoi... 😋
8 anni fa
Se qualcuno guadagna con i racconti erotici fa la fine del ginecologo: lavora dove gli altri si divertono
8 anni fa
Sarà fatto...;)Quotato da Yatran1,Leggere il Pendolo di Fucault di Umberto Eco a riguardo. Spiegata benissimo la tecnica per gli aspiranti scrittori.Quotato da Alexia8,Poco ma sicuro rauck... Di fregature ce ne sono quante ne vuoi... 😋
8 anni fa
qualche tempo fa è stata aperta una discussione che in parte riguarda anche il discorso di questo topic e forse a qualcuno potrebbe interessare: http://www.annunci69.it/forum/HA-SENSO-AUTOPUBBLICARSI-UN-EBOOK_8940.html
quello che vorrei aggiungere è una domanda che ogni scrittore che aspira alla pubblicazione dovrebbe porsi:
questo mio lavoro è davvero meritevole di essere pubblicato?
Insomma ognuno dovrebbe cercare di valutare onestamente se da un punto di vista strettamente letterario la sua è un opera mediocre oppure no, se è scritta in uno stile originale oppure piatto e anonimo; se affronta un argomento o una tematica inconsueta o poco trattata; se esiste una trama avvincente e la caratterizzazione dei personaggi sia soddisfacente o sono poco più che dei nomi o delle ombre che si aggirano tra le pagine; se non ci sia un frequente ripetersi di certe situazioni che rischia di annoiare mortalmente molto prima che si arrivi alla fine.
In conclusione: siamo davvero sicuri che sia indispensabile aggiungere anche il nostro ai milioni di libri in circolazione?
Certo si può controbattere che proprio per questo, un libro in più o in meno non farà certo la differenza; ma allora bisogna anche essere consapevoli che si sta tentando di soddisfare esclusivamente il proprio ego e che sarà proprio questi il primo a uscirne malconcio, nel momento in cui si scoprirà che il proprio lavoro è passato pressoché inosservato. 🙂
quello che vorrei aggiungere è una domanda che ogni scrittore che aspira alla pubblicazione dovrebbe porsi:
questo mio lavoro è davvero meritevole di essere pubblicato?
Insomma ognuno dovrebbe cercare di valutare onestamente se da un punto di vista strettamente letterario la sua è un opera mediocre oppure no, se è scritta in uno stile originale oppure piatto e anonimo; se affronta un argomento o una tematica inconsueta o poco trattata; se esiste una trama avvincente e la caratterizzazione dei personaggi sia soddisfacente o sono poco più che dei nomi o delle ombre che si aggirano tra le pagine; se non ci sia un frequente ripetersi di certe situazioni che rischia di annoiare mortalmente molto prima che si arrivi alla fine.
In conclusione: siamo davvero sicuri che sia indispensabile aggiungere anche il nostro ai milioni di libri in circolazione?
Certo si può controbattere che proprio per questo, un libro in più o in meno non farà certo la differenza; ma allora bisogna anche essere consapevoli che si sta tentando di soddisfare esclusivamente il proprio ego e che sarà proprio questi il primo a uscirne malconcio, nel momento in cui si scoprirà che il proprio lavoro è passato pressoché inosservato. 🙂
8 anni fa
Dubito della capacità di auto valutare un proprio scritto anche in base ad un poco di esperienza su questo sito: I racconti che io consideravo migliori non hanno trovato il riscontro che mi aspettavo, per contro hanno trovato gradimento quelli in cui io credevo poco più di niente.
Sono invece totalmente d'accordo con Jeepster quando dice che ad uscire malconcio è soprattutto il proprio ego.
Umiliazioni benedette comunque, perché dopo aver umiliato il mio ego finalmente scrivo per mero divertimento, grato solo a questo sito che mi consente di proporre ciò che scrivo gratuitamente.
Sono invece totalmente d'accordo con Jeepster quando dice che ad uscire malconcio è soprattutto il proprio ego.
Umiliazioni benedette comunque, perché dopo aver umiliato il mio ego finalmente scrivo per mero divertimento, grato solo a questo sito che mi consente di proporre ciò che scrivo gratuitamente.
8 anni fa
io credo che chi si propone di pubblicare un lavoro con una casa editrice o auto-pubblicarsi in cartaceo o e-book, invece dovrebbe provare a fare una autovalutazione del proprio scritto, anche se so benissimo che è molto difficile essere giudici di se stessi... però in mancanza di qualcuno esterno che lo faccia, intanto si può cominciare a farlo da soli.... se non altro per non incorrere in quelle estenuanti attese delle risposte da parte delle case editrici a cui è stato inviato il manoscritto (che il più delle volte non arrivano)...Quotato da Zindo,Dubito della capacità di auto valutare un proprio scritto anche in base ad un poco di esperienza su questo sito: I racconti che io consideravo migliori non hanno trovato il riscontro che mi aspettavo, per contro hanno trovato gradimento quelli in cui io credevo poco più di niente.
Sono invece totalmente d'accordo con Jeepster quando dice che ad uscire malconcio è soprattutto il proprio ego.
Umiliazioni benedette comunque, perché dopo aver umiliato il mio ego finalmente scrivo per mero divertimento, grato solo a questo sito che mi consente di proporre ciò che scrivo gratuitamente. [...]
Però sono senz'altro d'accordo con te, Zindo, quando dici che la cosa migliore è scrivere per puro personale divertimento; poi se arriveranno anche i lettori e i complimenti, ben vengano! Saranno un "di più" che andrà ad aggiungersi al più importante risultato iniziale... e certo anche l'ego non avrà nulla da ridire... 😎
8 anni fa
Jeepster
8 anni fa
Io apro una discussione dedicata a voi veterani e cultori dell'erotismo in lettere, curiosissima di sapere delle vistre idee, dei vostri lavori e sogni futuri e invece vi trovo tutti rassegnati... Sarà che ho visto testi diventare virali e che per me erano gia dal principio uno scandalo all'intelletto ma credo ci sia ancora da scrivere cercando il successo "e non si parla sempre di soldi", ma anche di riconoscimenti per quello che si fa. Sarà che sono giovane e arrogante ancora, molto arrogante in effetti, ma non amo buttarmi giù...;)
8 anni fa
Cara Alexia, ammiro il tuo spirito e la tua determinazione ma temo siano dovuti a una certa mancanza di esperienza o conoscenza del mondo editoriale; perciò quella che tu definisci rassegnazione, io direi invece che è realismo.Quotato da Alexia8,Io apro una discussione dedicata a voi veterani e cultori dell'erotismo in lettere, curiosissima di sapere delle vistre idee, dei vostri lavori e sogni futuri e invece vi trovo tutti rassegnati... Sarà che ho visto testi diventare virali e che per me erano gia dal principio uno scandalo all'intelletto ma credo ci sia ancora da scrivere cercando il successo "e non si parla sempre di soldi", ma anche di riconoscimenti per quello che si fa. Sarà che sono giovane e arrogante ancora, molto arrogante in effetti, ma non amo buttarmi giù...;) [...]
Ciò non toglie che si possa (e si debba) continuare a scrivere, cosa che tutti noi "veterani" continuiamo a fare, come vedi. Altra cosa è credere (o illudersi) che i nostri scritti possano diventare dei successi editoriali. Da parte mia ritengo anche sbagliato scrivere per cercare il successo, anche se indubbiamente molti autori di best sellers è questo che fanno, ma solo dopo aver ottenuto piuttosto casualmente una prima affermazione con un opera che probabilmente neanche loro avrebbero mai immaginato potesse essere così apprezzata. In partenza deve esserci, secondo me, l'urgenza di esprimere qualcosa di originale, possibilmente, o almeno di profondo; poi si deve anche essere in possesso di un minimo di tecnica per comunicarlo adeguatamente; anche se non è detto che ne verranno fuori sempre delle opere letterarie di valore. E' vero che molti libri di successo non sono dei capolavori della letteratura, ma credo che soprattutto nel caso di esordienti o quasi, non siano stati scritti con la sicurezza che tutto il mondo li avrebbe letti; sono stati scritti semplicemente perché l'autore/autrice sentiva di volerlo e doverlo fare. Poi chi e quanti verranno a conoscenza di quello che ne è venuto fuori, quasi mai è possibile prevederlo (a volte neanche nel caso dei best sellers confezionati per essere tali).
Perciò per come la vedo io, sai qual'è il punto? Hai qualcosa da dire o da raccontare o da esprimere? Hai delle emozioni da comunicare?... Fallo, non importa come, fallo nel modo in cui sei capace di farlo, senza neanche sperare che ci sarà qualcuno che in seguito sarà disposto a leggere quello che hai scritto; poi se questo accadrà, tanto meglio ma attenti a non considerarlo un punto d'arrivo ma solo come uno stimolo ad andare avanti e soprattutto a migliorarsi anche tecnicamente, perchè potrà servire a esprimere meglio quel che si ha da dire. Altrimenti potrebbe accadere che l'arroganza e la determinazione si rivelino essere solo presunzione e vanità.
8 anni fa
E chi è rassegnato? Chi si butta giù? Sai, io a volte penso di essere ancora più caparbio di te considerato che nonostante non mi faccio illusioni di essere considerato "Chissàchi", continuo a divertirmi scrivendo. Hai visto mai che proprio dallo "scrivere per mero piacere di esprimersi" prima o poi non esce fuori qualcosa di decente? Rassegnato è chi non avendo avuto successi smette...mi pare che qui siamo in molti a perseverare...non vedo rassegnati...Quotato da Alexia8,Io apro una discussione dedicata a voi veterani e cultori dell'erotismo in lettere, curiosissima di sapere delle vistre idee, dei vostri lavori e sogni futuri e invece vi trovo tutti rassegnati... Sarà che ho visto testi diventare virali e c [...]
...E comunque il tuo entusiasmo e le tue aspirazioni mi piacciono: persevera nello scrivere e nel desiderio di arrivare dove vuoi (augurandoti di arrivarci)
8 anni fa
Che cosa?
2 anni fa
Utente Bannato!
Gay/Bsx
Lombardia, Milano
Lombardia, Milano
A me offrirono varie volte di pubblicare dei libri cartacei e digitali, ma ho sempre rifiutato, primo perché non so assolutamente scrivere e inventare trame e storie che non abbia realmente vissuto, secondo le mie narrazioni sono troppo brevi per un impaginazione, terzo questione burocratica per i pagamenti e dati personali. Ma continuo a ricevere richieste di pubblicazione.Quotato da Alexia8,Noto con piacere girovagando nella sezione che molti si dilettano nella scrittura ma dove si svolgono le argomentazioni più interessanti ci sono i soliti utenti che sono su a69 esclusivamente per scrivere e confrontarsi. Data questa passione mi doman [...]
2 anni fa
immagino orde di editori che ti insidiano e bramano i tuoi sagaci scritti.Quotato da ChrisbabyfaceMi,A me offrirono varie volte di pubblicare dei libri cartacei e digitali, ma ho sempre rifiutato, primo perché non so assolutamente scrivere e inventare trame e storie che non abbia realmente vissuto, secondo le mie narrazioni sono troppo brevi per un impaginazione, terzo questione burocratica per i pagamenti e dati personali. Ma continuo a ricevere richieste di pubblicazione.Quotato da Alexia8,Noto con piacere girovagando nella sezione che molti si dilettano nella scrittura ma dove si svolgono le argomentazioni più interessanti ci sono i soliti utenti che sono su a69 esclusivamente per scrivere e confrontarsi. Data questa passione mi doman [...]
ma dimmi una cosa: se tu non ti proponi, come ti hanno scovato i famelici editori?
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