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Maura schiaava del fratello


di bull44
07.04.2011    |    53.937    |    0 7.3
""Tieni le gambe bene aperte" mi ha detto poi, le ho allargate appoggiandomi con ii piedi sul bordo del tavolo..."
Maura è una giovane lettrice che si è offerta come schiava e come per tutte le altre le ho impartito ordini via mail.
Ecco quello che mi ha scritto.

Buonasera Padrone. Mi scuso per non aver risposto prima alle tue mail ma purtroppo ho avuto problemi con il p.c. Come mi avevi comandato sono andata in facoltà con la gonna e senza mutandine né calze. Sono andata spesso in
bagno a masturbarmi sperando che qualche uomo notasse la mia nudità e mi prendesse con la forza, ma purtroppo non è successo mai.
Ieri mentre ero a casa a studiare da una mia amica, lei ha cominciato ad accarezzarmi le cosce, infatti portavo una minigonna cortissima e niente calze, poi mi ha baciata e mi ha messo la lingua in bocca.
Io non sapevo come comportarmi, ma visto che la cosa non mi spiaceva ho risposto e ho lasciato che la sua mano salisse sino a trovare la mia figa.
Allora quando si è accorta che mi stavo eccitando, mi ha fatto spogliare nuda, poi ha preso una candela, l'ha accesa e mi ha fatto colare la cera sui capezzoli e sul clitoride.
Il dolore è stato immenso ma il piacere è stato più grande! Poi ho detto alla mia amica di mettermi tre dita dentro dopo che è colata la cera. Così mentre stavo urlando per il dolore della cera, lei senza preavviso mi ha infilato tre dita dentro. Piangevo dal dolore ma subito dopo mi ho avuto un orgasmo potentissimo e ho schizzato sulla maglietta della mia amica. Lei si è incazzata e mi ha detto: troia guarda che hai fatto! Così mi ha allargato le dita dentro la fica e con l'altra mano mi ha stretto il clitoride. Non ho mai urlato così tanto in vita mia. Dopo per farmi perdonare dalla mia amica, le ho leccato la fica e lei mi ha schizzato in viso. Non era mai successa una cosa del genere con la mia amica. Lei ha detto che si è comportata così d'istinto, quasi senza pensarci perché sapeva che io sono la tua schiavetta e si è eccitata. Ho goduto tanto. Non vedo l'ora di farmi male di nuovo. Intanto ho detto alla mia amica che se la prossima volta che ci si vede porta un frustino, può usarlo su di me. Hai consigli su come farmi godere con quello, padrone? Aspetto una tua risposta. La tua schiavetta

Padron Gladius
io e la mia amica ci siamo riviste. Due giorni dopo l'episodio della cera. Lei mi ha fatto sdraiare sul letto nuda e mi ha legato i polsi alla testata del letto.
Questo mi ha fatto moltissimo eccitare. Poi ha preso una carota e me l'ha messa nel culo senza lubrificarlo prima in alcun modo. Poi mi ha messo 3 dita nella fica come l'ultima volta facendomi urlare di dolore. Mi sentivo la carota in culo e le dita in fica, è stato stranissimo ma mi sono eccitata molto. Sentivo che allargava le dita e mi frugava in profondità come se mi volesse aprire bene. Poi si è allontanata ha preso una benda e me l'ha messa sugli occhi. Mi
sentivo un lago ero eccitatissima e non vedevo l'ora che mi toccasse di nuovo.
Ad un tratto mi ha aperto le gambe e ha infilato nella mia fica qualcosa senza nessun preavviso. All'inizio non capivo cos'era poi mi sono sentita vicino all'orecchio il ricevitore di un telefono. Quasi contemporaneamente al primo
squillo, l'oggetto nella mia fica ha cominciato a vibrare. Laura (così si chiama la mia amica) ha poi cominciato a stringermi i capezzoli. Ansimavo come una cagna in calore. Sentivo l'orgasmo crescere pian piano. Quando sono venuta è stato meraviglioso, un orgasmo come non avevo mai provato.
Padrone, dimmi cos'altro devo fare? Sono impaziente di eseguire i tuoi ordini,
sperando che mi facciano soffrire fisicamente!
La tua cagna in calore...

Padron Gladius,
è successa una cosa terribile, ho lasciato inavvertitamente aperto la posta sul p.c.e mio fratello ha letto le mail che ti avevo scritto.
Mi ha chiamato e minacciato di dire tutto ai miei genitori e al mio ragazzo se non avessi fatto tutto quello che voleva lui.
Ero terrorizzata ma non ho potuto fare altro che assecondarlo.
“Adesso sono io il padrone, spogliati e inginocchiati".
Mi sono inginocchiata pensando di dovermi rimettermi all'opera per succhiargli il cazzo che aveva tirato fuori dai pantaloni, ma non è stato così.
Mi ha afferrato le tette, mele ha strizzate, preso i capezzoli fra le dita e schiacciati con forza, poi mi ha messo due dita nella figa e è andato avanti e indietro per un bel po'.
"Bene, adesso alzati e vatti a mettere su quel tavolo" e mi ha indicato un tavolino in un angolo, e mi sono seduta sopra.
"Tieni le gambe bene aperte" mi ha detto poi, le ho allargate appoggiandomi con ii piedi sul bordo del tavolo.
Mio fratello ha poi preso una scatola dalla quale ha estratto delle mollette, ne ha preso una e me l 'ha messa sul capezzolo destro, sentii un dolore pungente e mi sfuggì un lamento, poi il dolore passò lasciandomi una sensazione strana, nuova ma non spiacevole.
Poi mise una molletta anche al capezzolo sinistro e aspettò che mi abituassi anche a quella, poi mi massaggiò la figa per farmi eccitare affinchè il mio clitoride fosse gonfio abbastanza da metterci una molletta. Questa volta il dolore fu maggiore, ci misi più tempo per abituarmi e anche quando la sensazione spiacevole passò, rimase un leggero dolore pungente.
Roberto, mio fratello ripose la scatola e mi schiaffeggiò le tette, sempre più forte.
Era doloroso ma anche terribilmente eccitante vedere le mollette attaccate ai miei capezzoli sobbalzare ad ogni colpo, mi eccitai parecchio e presto dimenticai anche il dolore al clitoride.
Quando Roberto vide che mi ero bagnata prese altre due mollette e me le mise sulle piccole labbra, mi preparai al dolore ma stranamente non fu così forte, poi si mise davanti e con due dita iniziò a toccarmi il clitoride nella parte inferiore muovendo così anche la molletta che vi era attaccata. Mi fece godere tantissimo, il dolore era sparito completamente, anzi con il peso delle mollette sentivo il piacere accentuarsi.
Continuando a giocare col mio clitoride, con l'altra mano mi tirava leggermente le mollette ai capezzoli, poi smise e andò a prendere una candela, me la mise in bocca ordinandomi di succhiarla, poi me la infilò nella figa. Teneva aperte le mollette alle labbra e mi spingeva la candela dentro. Ma l'ha infilata tutta fino in fondo poi mi ha ordinata di alzarmi e di mettermi piegata sul tavolo e di tenere una mano sulla candela per non farla cadere.
Sentii che si stava masturbando, poi si avvicinò al mio culo e me lo tenne aperto con le mani mentre il suo cazzo premeva sul mio buco per entrare. Una volta entrata la cappella, spinse il resto tutto in una volta.
Me lo tenne dentro fermo qualche secondo, poi mi prese per i capelli e iniziò ad incularmi fortissimo, io mi lamentavo dal dolore, faticavo a tenere la mano sula candela che avevo nella figa a causa delle sue forti spinte.
Godevo da morire, non sentivo male, era piacevole sentire il cazzo duro di mio fratello. sfondarmi il culo, stavo godendo ma non osai venire.
Roberto mi venne dentro il mo culo, poi mi ordinò di pulirglielo, feci attenzione ad abbassarmi senza far uscire la candela dalla figa e gli ripulii il cazzo alla perfezione.
"Basta così, alzati" mi disse lui "Rimettiti piegata sul tavolo".
Mi riappoggiai sul tavolo e attesi. Dopo qualche istante sentii un terribile dolore alle natiche, mi stava frustando con la cinta dei calzoni.
Dopo le prime dieci frustate ci presi gusto, le natiche mi bruciavano ma non era più un bruciore fastidioso, era una sensazione piacevole.
Dopo venti colpi, mio fratello si fermò, mi disse di togliermi la candela dalla figa e di voltarmi, poi mi tolse le mollette.
"Adesso se vuoi puoi venire, masturbati pure, io adesso vado via, ma ricordati che dovrai fare sempre tutto quello che ti chiederò.
Rimasi lì un pò stupita, anche se già mi i ero già abituata ad essere trattata da schiava e mi piaceva.
Mi sedetti per terra a gambe larghe e mi masturbai ripensando agli eventi di quella serata, venni in brevissimo tempo, un orgasmo forte che mi fece gridare di piacere.
Adesso che sono la schiava di mio fratello posso continuare ad essere ancora la tua?
Lo spero proprio.
Ovviamente non sono abituato a condividere e schiave con altri e pertanto le ho detto di continuare ad essere la schiava del fratello e di dimenticarsi di me.


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