Alla scoperta del fetish
guide 28.12.2011 9 | Canali: guide fetish pratiche sessuali alternativo
Cosa vuol dire essere feticisti? Feticisti si nasce o si diventa?
Annunci69 vi propone un entusiasmante viaggio alla scoperta dei principali feticismi sessuali: seguiteci, fetish è bello!
Secondo la psicologia, il feticismo sessuale è l'attrazione per materiali, oggetti e caratteristiche fisiche che convenzionalmente non hanno un esplicito significato sessuale.
Il feticismo è classificato all'interno del DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder - cioè la classifica dei disturbi mentali) ed è quindi apparentemente trattato alla stregua di altri disturbi della personalità.
In alcuni casi estremi infatti, questa tendenza può essere d'ostacolo allo sviluppo di relazioni sane e alla capacità di vivere i rapporti nella loro ordinarietà.
Ma in realtà la maggior parte dei feticisti non ha alcun problema!
Semplicemente vive una sessualità più complessa e colorata, e gode nell'introdurre nel proprio menage qualcosa di "sessualmente insolito".
IL FETISH NELLA STORIA:
La psicologia moderna sostiene che alla base del feticismo ci siano dei condizionamenti psicologici o dei traumi più o meno intensi e più o meno coscienti. Anche alcuni fattori fisici, come l'ereditarietà genetica, sono eletti a possibilie spiegazione.
Il termine fu introdotto per la prima volta da Alfred Binet, lo psicologo che inventò il test per misurare il QI.
Binet sosteneva che il feticismo nasce da una sorta di condizionamento:
una volta che un oggetto è stato associato all'eccitazione o ad un determinato stimolo sessuale, quell'oggetto vi resta perennemente connesso.
Egli propose inoltre una prima classificazione dei feticismi in amore spirituale ed amore plastico. Il primo si riferisce ad entità immateriali o di pensiero (ricercare ad esempio chi svolge una certa professione o chi detiene un certo comportamento siociale) mentre il secondo è più concreto e si riferisce a cose materiali animate o inaminate, quali parti del corpo o oggetti.
Sulla sua stessa linea di pensiero, anche altri affermarono che il fenomeno fosse strettamente connesso alle esperienze dei primi anni di vita e che il feticismo potesse restare sopito o venire a galla con maggiore o minore prepotenza, al punto da indurre alla costante ricerca di un piacere che fosse in grado di soddisfarlo.
Le teorie più estreme sostengono che l'origine del feticismo è da rintracciarsi nella primissima infanzia, quando il nostro cervello tende a sviluppare associazioni mentali incosce che condizioneranno lo sviluppo cerebrale futuro.
Il sessuologio Magnus Hirschfeld, nel 1920 afferma che c'è un feticista in ognuno di noi ma che si arriva a praticare il feticismo solo in seguito alla sollecitazione di alcuni stimoli esterni. Ad esempio: alle donne piace mettere in risalto delle parti del proprio corpo attraverso vari accessori (pensate alla lingerie e ai tacchi); l'uomo etero semplicemente reagisce a tale sollecitazione, concentrandosi su quei particolari fino all'ossessione.
Nel 1951, Donald Winnicott spiega l'origine del feticismo attraverso la teoria degli oggetti transizionali. In poche parole si diventa feticisiti per colpa dell'oggetto che nostra madre ci dava in sostituzione delle cure parentali.
Questo oggetto lascia in noi una traccia che in età adulta può ripresentarsi, sulla base di strane associazioni mentali, sottoforma di feticismo.
IL FETISH oggi:
Oggi non si cercano più tante spiegazioni ad un fenomeno che viene semplicemente valutato per quello che è: una normale variazione sul tema delle fantasie sessuali.
Solo nel caso in cui queste fantasie risultassero incompatibili con lo svolgimento di una vita "normale", si è autorizzati a parlare di deviazione da trattare medicalmente, con una terapia psicologica, farmacologica ed in casi estremi (e raccapriccianti) chirurgica.
Statisticamente si crede che gli uomini ne soffrano più delle donne in quanto i feticismi più noti sono quelli che riguardano i capi d'abbigliamento must della seduzione come tacchi alti, lingerie, guepiere, trucco etc.
In realtà anche le donne lo sono, eccome... ma non dobbiamo pensare al feticismo femminile come lo specchio di quello maschile; in pratica, credere che la donna sia attratta da muscoli, sudore, cravatte e scarponi da lavoro è profondamente errato, dozzinale e qualunquista. Nel regno femminile il feticismo stupisce per quanto è ricco e sottile.
Non conoscono invece genere sessuale alcune grandi famiglie di feticismi:
- quelli legati alla pratica medica, il cosiddetto clinic
- quelli legati all'uso di latex e pvc
- i cos-play o il travestitismo
Nelle prossime tappe del nostro viaggio, esploreremo più nel dettaglio i feticismi sessuali più diffusi. Siete curiosi?
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